Dall’analisi delle ricerche degli utenti di Trovaprezzi.it emerge una crescita di interesse nell’ultimo mese (18 maggio – 17 giugno 2024), sia rispetto al mese precedente sia rispetto all’anno precedente.
La categoria dedicata ai condizionatori ha collezionato circa 328mila ricerche (+21% rispetto al mese precedente e +10% rispetto allo stesso periodo del 2023), mentre i ventilatori e il trattamento aria hanno raggiunto quota 52mila ricerche (+30% rispetto al periodo 18 aprile – 17 maggio 2024 e +100% rispetto al periodo 18 maggio – 17 giugno 2023).Gli utenti più interessati a questi prodotti hanno tra i 35 e i 55 anni (46% di ricerche per i condizionatori e 45,5% per i ventilatori), mentre i meno interessati sono i giovanissimi under 25 (7,6% per condizionatori e 7,1% per i ventilatori). Gli uomini si interessano maggiormente ai condizionatori (70%) mentre le donne ai ventilatori (45%). In generale, in Liguria e Campania si preferiscono i ventilatori, mentre in Sicilia, Calabria, Friuli-Venezia Giulia i condizionatori.
Il mercato dei condizionatori e dei ventilatori è davvero vasto e non è facile orientarsi nella scelta per essere sicuri di acquistare il prodotto migliore per le proprie esigenze. È fondamentale, quindi, documentarsi un po’ su questi apparecchi prima di procedere all’acquisto: scegliere il condizionatore o il ventilatore sbagliato per la propria casa può condurre ad un’amara delusione. QualeScegliere.it ha realizzato due guide all’acquisto per orientare gli utenti nella scelta migliore per le proprie necessità e per approfondire i parametri da tenere in considerazione per una scelta ponderata.Il condizionatore: come scegliere quello giusto?
Se si vuole acquistare un condizionatore fisso bisogna, innanzitutto, valutare quanti split (unità interne) sono necessari per rinfrescare la propria stanza o la propria casa collegandoli all’unità esterna. I modelli mono split possono essere sufficienti anche per climatizzare appartamenti di medie dimensioni se installati nel giusto locale, mentre si rende necessario un condizionatore multi-split (dual, trial…) quando si ha una grande abitazione. Se le caratteristiche architettoniche non consentono l’installazione di un classico condizionatore con unità esterna o ci sono vincoli urbanistici o paesaggistici che ne impediscono l’installazione, è possibile ricorrere ai condizionatori monoblocco. Si tratta di condizionatori privi di unità esterna, installabili sia a livello pavimento, sia in alto sulla parete. Questa tipologia di condizionatori ha soltanto due requisiti: l’installazione su una parete perimetrale e uno o due fori a muro per consentire il pescaggio e lo scarico dell’aria direttamente all’esterno. Ovviamente questi prodotti hanno consumi e tecnologie meno all’avanguardia rispetto ai condizionatori fissi “classici” e, in generale, i condizionatori monoblocco sono adatti al raffrescamento o riscaldamento soltanto di singoli locali, non performando bene in ambienti grandi. Un altro tipo di condizionatore monoblocco è il condizionatore portatile, che si può spostare facilmente, non è vincolato dall’unità esterna e il tubo per lo scarico non è installato necessariamente alla parete, garantendo così la possibilità di spostarlo da finestra a finestra. Sebbene le prestazioni del condizionatore portatile siano inferiori rispetto a quelle del fisso e sia tendenzialmente più rumoroso, il condizionatore portatile è la soluzione ideale per gli ambienti domestici, per i piccoli uffici e per le postazioni smart working perché è molto versatile.
Come scegliere il ventilatore
Questo elettrodomestico consente di raffrescare gli ambienti in maniera uniforme, con un minore impatto ecologico e senza i costi aggiuntivi dell’installazione di un vero impianto di climatizzazione. In commercio oggi troviamo i ventilatori portatili, alimentati da una batteria ricaricabile o attraverso un cavetto USB. Questa tipologia ultracompatta offre prestazioni ridotte a causa della ventola dal diametro contenuto (si va dai 10 ai 20 cm circa), ma comunque utili per avere un minimo di refrigerio in più quando si lavora alla scrivania, si viaggia sui mezzi pubblici o in auto, ci si trova in spiaggia sotto l’ombrellone ecc. Sempre compatti ma con una ventola più ampia sono i ventilatori da tavolo: si va dai ben 45 cm dei modelli più grandi utilizzabili di preferenza a pavimento, agli appena 28 cm dei modelli da tenere appoggiati su un comò o altri mobili. Questi elettrodomestici hanno una base fissa e diverse velocità. I ventilatori a piantana sono i più classici, quelli che probabilmente vengono in mente a tutti quando sentono la parola “ventilatore”. Hanno una grossa ventola singola protetta da una griglia metallica e attaccata a un motore, oltre ad un’asta ad altezza regolabile sulla quale si trovano normalmente anche i comandi. Oltre a diversi livelli di velocità della ventola è possibile scegliere tra posizione fissa e oscillazione automatica della ventola. Nei modelli più sofisticati si possono trovare anche un timer di spegnimento e diverse modalità di ventilazione. I ventilatori a colonna (o a torre) sono strutturalmente diversi da quelli visti finora, sebbene rimangano dei dispositivi relativamente semplici: si sviluppano in verticale, occupano pochissimo spazio a pavimento ed emettono un flusso d’aria da tutta la superficie frontale. Questo è possibile perché, anziché utilizzare una o più ventole, questi modelli utilizzano una sorta di turbina in plastica con diverse fasce di lamelle che producono il flusso d’aria. Dal punto di vista delle funzioni, queste sono mediamente più sofisticate rispetto ai modelli a piantana: è spesso presente un display, sono disponibili diverse modalità e velocità di ventilazione, c’è il timer di spegnimento e in molti casi anche un telecomando per il controllo da remoto. Al contrario di tutti gli altri modelli, il ventilatore da parete è a installazione fissa a muro. Si tratta sempre di un ventilatore tradizionale, ovvero con una grande ventola montata direttamente sul motore e protetta da una gabbia, con telecomando. Per il resto, le funzioni sono quelle classiche: diversi livelli di velocità, oscillazione automatica e in qualche caso timer di spegnimento. L’ultima generazione nel campo della ventilazione proviene da Dyson, che ha introdotto sul mercato il ventilatore “senza pale“. In realtà le pale ci sono, anche se non sono effettivamente visibili all’osservatore esterno: ventola e motore sono integrati nella base, che dunque risulta più grande e ingombrante rispetto a un modello a colonna o a piantana. Qui l’aria non viene solamente “spinta”, ma risucchiata dall’ambiente circostante prima di venire spinta a velocità superiore verso gli ugelli da cui viene erogata, disposti tutt’intorno a un ampio anello al di sopra della base. Il flusso d’aria prodotto è quindi più omogeneo, più ampio e più veloce rispetto alle altre tipologie di ventilatore. Sono più avanzate anche le funzioni, infatti vi sono un maggior numero di livelli di ventilazione disponibili, il timer di accensione e spegnimento, l’oscillazione automatica e il controllo remoto con telecomando. A questo si aggiunge, nei modelli più sofisticati, anche l’integrazione Wi-Fi con i principali assistenti vocali e la possibilità di controllo tramite app. Anche i ventilatori senza pale sono disponibili nel “formato” a piantana, a colonna o da tavolo.