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I migliori oli essenziali del 2024

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Dati tecnici

Purezza

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Certificazioni

Ecocert

Ecocert, AB, OEBBD

FR-BIO-01

n.d.

Dimensioni flacone

10 ml

10 ml

10 ml

100 ml

50 ml

Essenza

Rosmarino

Lavandina

Lavanda

Lavanda

Rosmarino

Con contagocce

Punti forti

Estratto da rosmarino da agricoltura biologica

Estratto da lavandina di origine organica certificata

Lavanda pura al 100%

Estratto da lavanda di origine francese

Flacone grande

Prodotto in Italia

Purezza certificata OEBBD

Ideale per cute, inalazione, diffusione e ingestione

Prodotto nel Regno Unito

Per aromaterapia

Prodotto in Francia

Con contagocce su misura

Senza uso di OGM

Punti deboli

Nessuna certificazione

Nessuna certificazione

Senza contagocce

Solo per uso esterno

Recensione completa
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Recensione completa
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I fattori decisivi per la scelta dell’olio essenziale

Medicina alternativa, omeopatia, aromaterapia o semplicemente cosmesi personale e per la casa: sono molteplici i motivi per cui gli oli essenziali sono oggi così richiesti e popolari, e sempre più persone ne fanno uso in alternativa a prodotti e rimedi percepiti come meno “naturali”. Ma che cosa è esattamente un olio essenziale e quali sono le loro reali proprietà? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Che cos’è un olio essenziale

Un olio essenziale è un concentrato idrofobico contenente composti chimici volatili ricavati dalle piante. In altre parole, è una sostanza oleosa di origine vegetale non solubile in acqua (ma solubile in altre sostanze oleose) che può evaporare anche a temperatura ambiente.

Olio essenziale
I principali metodi di estrazione dell’olio essenziale dalla pianta sono due: l’evaporazione e la spremitura a freddo. La spremitura a freddo è il più antico dei due metodi ed è un procedimento analogo all’estrazione dell’olio di oliva. L’evaporazione prevede invece l’uso di un distillatore come quello in foto qui sotto per esporre la pianta al vapore caldo, capace di assorbire e successivamente condensare gli oli vegetali.
Olio essenziale distillatore
A seconda della pianta dalla quale si vuole estrarre l’olio essenziale sarà più indicato l’uno o l’altro procedimento estrattivo: ad esempio la distillazione a vapore va bene per quei composti chimici che non vengono distrutti dal calore, come gli oli contenuti nella lavanda, nella menta e nell’eucalipto. Al contrario, l’arancio dolce e gli agrumi in generale vengono di preferenza pressati a freddo.

A cosa servono gli oli essenziali

Come abbiamo detto, l’olio essenziale si può ricavare da una grandissima varietà di piante. All’olio di ciascuna pianta vengono attribuite proprietà diverse, dal medicinale al cosmetico, come già accennato. Si va dall’uso come deodoranti per la casa, alla cura delle irritazioni cutanee o dei problemi digestivi; dalla profumazione del bucato, alla riduzione di ansia e stress, alla cura dell’emicrania.

Olio essenziale diversi tipi
Allo stato attuale della ricerca c’è una carenza di studi metodologicamente e scientificamente validi che indaghino le reali proprietà ed effetti degli oli essenziali: in altre parole, le proprietà attribuite agli oli essenziali non sono state finora scientificamente provate e si basano tendenzialmente su testimonianze personali ed episodiche.

Gli oli essenziali sono sicuri?

L’uso degli oli essenziali è sicuro a patto di farlo con cognizione di causa. È consigliata sempre la supervisione medica per qualunque terapia scelta (evitate dunque il fai-da-te), ed è bene informarsi con cura su tutti gli oli essenziali che si usano: i possibili effetti collaterali per un dosaggio sbagliato o per un uso improprio possono essere anche gravi (sviluppo di allergie, irritazioni cutanee, intossicazioni, in alcuni casi sussiste anche il pericolo di morte).

Olio essenziale massaggio
Non possiamo raccomandarvi abbastanza di annotarvi le seguenti informazioni per ciascun olio essenziale che sceglieste di usare:

  • Contatto corporeo: vi sono oli che assolutamente non possono venire ingeriti, altri che non devono entrare a contatto con la pelle (ci riferiamo naturalmente all’uso degli oli non diluiti);
  • Diluizione: tutti gli oli essenziali, prima di essere utilizzati, vanno diluiti con un altro olio. L’uso dell’olio essenziale puro è sempre potenzialmente pericoloso;
  • Dosaggio letale: non tutti gli oli essenziali possono essere letali se usati impropriamente, ma è bene verificare per tutti quali siano le soglie di dosaggio oltre le quali l’uso dell’olio essenziale diventa pericoloso per la salute.

Non intendiamo certamente generare allarmismi infondati: bisogna però essere consapevoli che l’olio essenziale puro è un composto chimico con potenziali effetti collaterali anche seri, pertanto va usato nella maniera corretta e con una solida base di informazioni.

Usi degli oli essenziali

Fatta questa imprescindibile premessa, passiamo ad esaminare il vastissimo ventaglio di usi possibili per gli oli essenziali: come abbiamo detto, si va dalla cosmesi personale, a quella domestica fino a veri e propri usi terapeutici (lo ricordiamo di nuovo: da non intraprendere senza supervisione medica).

Usi domestici

Gli oli essenziali possono venire impiegati per profumare il bucato, la lavatrice, l’asciugatrice o tutta la casa. Vediamo tutti i possibili usi per l’igiene e il comfort domestico.

Olio essenziale per il bucato
Come profumo per i nostri panni puliti vengono raccomandati su tutti gli oli essenziali di lavanda, citronella, canfora e rosmarino: questi quattro hanno infatti una riconosciuta proprietà pesticida che aiuta a tenere le tarme lontane dai nostri armadi.

Olio essenziale per bucato
Se però questi quattro profumi non fossero di vostro gradimento, potete scegliere un numero di altri oli essenziali:

  • Profumi dolci e floreali: olio essenziale di ylang ylang, di geranio, di neroli o di palmarosa;
  • Profumi freschi: olio essenziale di bergamotto, di limone o di arancio dolce.

Va usato con parsimonia l’olio essenziale di cannella che risulta molto persistente e penetrante, mentre sono in genere sconsigliati l’olio essenziale di rosa e quello di pino: queste essenze resinose possono infatti macchiare i panni.

Olio essenziale sacchetto profumato
Per profumare il bucato con l’essenza preferita possiamo fare ricorso a diversi metodi:

  • Sacchetti profumati: possiamo realizzare sacchetti di cotone o tulle riempiti di ovatta imbevuta di alcune gocce dell’olio (o oli) scelto, da mettere in armadi e cassetti;
  • Gessetti profumati: utilizzando degli stampini o un semplice bicchiere, realizziamo formine di gesso aggiungendo alla miscela delle gocce degli oli scelti. Possiamo poi mettere i gessetti profumati nei cassetti e negli armadi;
  • Acqua profumata: in uno spruzzino misceliamo acqua e olio essenziale in una proporzione di 50 gocce ogni 500 ml, agitando bene per ottenere una buona emulsione. Spruzzare sui panni asciutti, se desiderato, anche durante la stiratura

Olio essenziale come ammorbidente
Gli oli essenziali non hanno in sé proprietà ammorbidenti per le fibre tessili, ma possono essere usati nella preparazione di ammorbidenti fai-da-te allo scopo di ottenere la profumazione desiderata per i propri capi.

Olio essenziale ammorbidente
Oltre agli oli essenziali di lavanda, citronella, canfora e rosmarino già menzionati per la loro azione antiparassitaria, nella preparazione di un ammorbidente fatto in casa possiamo optare anche per l’olio essenziale di menta piperita, eucalipto, limone, timo, litsea e tea tree (melaleuca): questi hanno infatti un’azione antibatterica ed igienizzante.
In rete si trovano diverse ricette per la preparazione di un ammorbidente naturale fai-da-te, i cui ingredienti principali sono il bicarbonato di sodio e l’aceto bianco o di mele. Tra le tante ne riportiamo una con i seguenti ingredienti:

  • Bicarbonato di sodio 15 g;
  • Acqua calda 250 ml;
  • Aceto di mele 1 l;
  • Oli essenziali di propria scelta (max 2) 30 gocce;
  • Flacone in plastica da 3,5 l.

Nel flacone di plastica versare l’acqua calda, poi aggiungervi il bicarbonato e l’aceto di mele: avverrà un reazione chimica che genererà parecchie bolle. Una volta stabilizzatasi l’emulsione questa si può trasferire in un recipiente più piccolo, dove potremo aggiungere le gocce di olio essenziale. Agitare bene il composto per emulsionare l’olio e conservare in un luogo fresco e asciutto; prima dell’uso agitare di nuovo il flacone.

Olio essenziale dosaggio ammorbidente
Il modo d’uso non è diverso da quello degli ammorbidenti industriali e il dosaggio è di quattro cucchiai di ammorbidente per bucato.

Olio essenziale per lavatrice
Per profumare il cestello della lavatrice insieme ai nostri panni possiamo ricorrere ad un ultimo metodo molto più “diretto”: è sufficiente diluire 5-10 gocce degli oli essenziali di nostra scelta in massimo mezzo bicchiere d’acqua (dipende dalle dimensioni del cestello), emulsionando bene. L’emulsione va poi versata nella vaschetta dell’ammorbidente immediatamente prima di avviare il ciclo di lavaggio.

Olio essenziale per asciugatrice
Chi avesse in casa un’asciugatrice avrà a disposizione anche un’ulteriore opzione per profumare naturalmente il bucato con gli oli essenziali. È infatti sufficiente mettere nel cestello insieme al bucato da asciugare degli scampoli di stoffa oppure delle apposite palline di lana ammorbidenti su cui versare preventivamente pochissime gocce degli oli essenziali preferiti.

Olio essenziale per asciugatrice
Con il calore del ciclo di asciugatura questi evaporeranno e profumeranno tutto il bucato. Bisogna notare che per questo tipo di uso sono adatti anche gli oli essenziali resinosi, come l’olio essenziale di rosa o di pino.

Olio essenziale per diffusore
Gli oli essenziali possono essere utilizzati anche per profumare le stanze della nostra casa, non solamente il nostro bucato. Nella scelta delle essenze possiamo naturalmente lasciarci guidare dal nostro gusto personale, ma possiamo anche tenere presenti le proprietà attribuite a taluni oli essenziali. Facciamo alcuni esempi:

  • Per rilassarsi: olio essenziale di lavanda e di camomilla;
  • Per favorire il buon umore: olio essenziale di bergamotto, di limone, di pompelmo e di geranio;
  • Per concentrarsi: olio essenziale di mandarino, di limone e di menta;
  • Per disinfettare: olio essenziale di eucalipto, di pino, di timo e di rosmarino;
  • Per eliminare cattivi odori: olio essenziale di tea tree, di menta o di eucalipto.

Una volta scelta la o le fragranze preferite, la diffusione degli aromi in casa potrà avvenire in diversi modi.

Olio essenziale bruciatore
Uno dei più apprezzati è l’uso di un bruciatore per oli essenziali: un piccolo soprammobile in ceramica con una vaschetta dove collocare un’emulsione di acqua e poche gocce di olio essenziale, sotto la quale si può inserire una piccola candela che, scaldando il fondo della vaschetta, porta l’emulsione di acqua ed olio all’evaporazione, profumando così l’ambiente.
Olio essenziale diffusore a bastoncini
L’alternativa “a freddo” è l’uso dei diffusori a bastoncini: in un piccolo recipiente di vetro inseriremo una miscela di glicole (o olio “neutro” di base) e poche gocce dell’olio essenziale scelto. Immergeremo poi l’estremità di alcuni bastoncini di bambù nella miscela, che ne impregnerà anche la parte non immersa ed evaporerà poi nell’ambiente, profumandolo.
Olio essenziale diffusore a ultrasuoni
Vi sono poi altre due possibilità particolarmente adatte alla stagione invernale, quando ci sono i termosifoni accesi. La prima è miscelare alcune gocce di olio essenziale negli umidificatori in coccio appesi ai nostri radiatori, la seconda è quella di utilizzare un diffusore di oli essenziali ultrasonico, che con il suo funzionamento ad ultrasuoni diffonde l’aroma insieme ad una piccola percentuale di umidità.

Usi cosmetici

Gli oli essenziali hanno diversi usi cosmetici, sebbene, lo ripetiamo, la loro effettiva efficacia non sia stata ad oggi ancora provata definitivamente. Vediamo allora le proprietà cosmetiche attribuite agli oli essenziali.

Olio essenziale come profumo
Con gli oli essenziali è possibile creare dei profumi in casa, ma il procedimento non è semplicissimo e richiede un po’ di studio. Ricordiamo che l’uso dell’olio essenziale puro sulla pelle è sempre sconsigliato, e ci vuole cautela anche nell’utilizzarlo diluito: a lungo andare possono insorgere irritazioni e allergie.
Se decidiamo di imbarcarci nella creazione di un profumo fatto in casa è importante in particolare capire quali oli essenziali miscelare per ottenere una profumazione gradevole, oltre che di nostro gusto: a questo fine è bene familiarizzare con la cosiddetta piramide olfattiva (la vedete illustrata qui sotto) e imparare a distinguere tra le diverse tipologie di fragranze (di base, di cuore e di testa).

Olio essenziale piramide olfattiva
Tenete presente che per realizzare un piccolo flacone di profumo sono necessari 30 ml di una base neutra, che può essere alcol etilico a 95° oppure olio di jojoba o di mandorle, e dalle 40 alle massimo 80 gocce di oli essenziali. Di queste gocce di olio essenziale è bene rispettare alcune proporzioni per ottenere un effetto finale bilanciato:

  • 25-30% note di base;
  • 10-15% note di cuore;
  • 50-60% note di testa.

Olio essenziale profumo
Il profumo va preparato in un contenitore di vetro scuro dove verrà lasciato a “maturare” per un mese. Vi si dovrà versare prima la base alcolica od oleosa, poi le gocce di olio essenziale a partire dalle note di base, seguite da quelle di cuore per finire con quelle di testa. Il flacone, una volta chiuso, va agitato bene per emulsionare le componenti e lasciato a riposo per un mese al riparo dal sole, senza mai aprirlo. Solo trascorso il tempo di maturazione lo si potrà aprire e provare.

Olio essenziale come deodorante
Se la preparazione di un profumo con gli oli essenziali sembra troppo complicata, possiamo ripiegare sulla più semplice preparazione di un deodorante fai-da-te. Anche in questo caso le ricette possibili sono diverse ed utilizzano svariati ingredienti, dal bicarbonato di sodio all’aceto di mele all’olio di cocco. Tra le tante ne proponiamo una delicata sulla pelle i cui ingredienti si trovano tranquillamente in erboristeria. Sono necessari:

  • Burro di karité 30 g;
  • Oleolito di salvia 10 ml;
  • Oleolito di camomilla 5 ml;
  • Ossido di zinco 2 g;
  • Olio essenziale di ylang ylang (o altro olio essenziale a scelta) poche gocce.

Olio essenziale deodorante
Il procedimento è semplice: per prima cosa bisogna amalgamare bene lo zinco e i due oleoliti badando che non vi siano grumi residui. Bisogna poi aggiungere il burro di karité all’amalgama e collocare la ciotola su una fonte di calore moderata per 7-8 minuti, così da sciogliere completamente il burro: può essere il termosifone o, d’estate, semplicemente la luce solare. A questo punto si possono aggiungere le gocce di olio essenziale, badando a non esagerare. Il composto ottenuto va messo in un flacone di plastica ben chiuso e trasferito in frigorifero fino a che la consistenza non diventi cremosa.

Olio essenziale per capelli
Gli oli essenziali si possono usare nella cura dei capelli di tutti i tipi. Il modo più semplice di applicare oli essenziali ai capelli è l’impacco da fare prima del lavaggio: sono facili da preparare in casa e richiedono pochissimi ingredienti, tipicamente solo un olio di base e l’olio essenziale di nostra scelta. A seconda del capello sono indicati oli essenziali diversi:

  • Per capelli normali: un impacco ammorbidente per capelli normali si può preparare con olio di mandorle ed olio essenziale di rosmarino (due gocce per ogni cucchiaio di olio di mandorle). Tempo di posa: 10 minuti;
  • Per capelli secchi: è preferibile usare come base l’olio di jojoba, a cui aggiungere olio essenziale di rosmarino oppure di lavanda o di sandalo (due gocce ogni due cucchiai). Tempo di posa: 10 minuti;
  • Per capelli grassi: come base si può usare un cucchiaio di aceto di mele disciolto in un litro d’acqua. A questa soluzione vanno aggiunte tre gocce di olio essenziale di timo, oppure di limone o di achillea. Da usare per il risciacquo finale;
  • Per capelli fragili: come base vanno bene l’olio di mandorle, di jojoba o di borragine. Possiamo aggiungervi olio essenziale di camomilla, di salvia sclarea o di timo. Una goccia di olio essenziale per cucchiaio di olio di base. Tempo di posa: 10 minuti.

Olio essenziale per capelli
Il trattamento con questi rimedi naturali è utile a ripristinare il naturale strato oleoso che protegge i capelli e il cuoio capelluto dalla squamazione: lavaggi frequenti, uso di prodotti quali lacche e gel, tinture o anche soltanto l’andare regolarmente in piscina possono infatti indebolire le naturali difese del capello. Un trattamento almeno una volta a settimana aiuterà a mantenere i capelli sani, morbidi e lucenti.

Olio essenziale per acne
Fermo restando che l’acne ha nella maggior parte dei casi un’origine ormonale, ed è pertanto del tutto normale che si manifesti nell’adolescenza, se ne possono lenire gli effetti cercando di riequilibrare lo stato infiammatorio della pelle. Un rimedio antibatterico naturale da fare in casa prevede l’uso di una base di gel di aloe vera puro e tre oli essenziali: lavanda, incenso e melaleuca (tea tree). Ecco che cosa serve:

  • ¼ tazza di gel puro di aloe vera
  • 6 gocce di olio essenziale di melaleuca
  • 6 gocce di olio essenziale di lavanda
  • 6 gocce di olio essenziale di incenso

Olio essenziale per acne
Il composto ottenuto si può conservare molto a lungo, fino a due anni se conservato con cura. Il contenitore va sempre chiuso bene e conservato lontano dalla luce diretta e da fonti di calore, inoltre va sempre prelevato con le mani o con uno strumento ben puliti.
L’applicazione è consigliata una o due volte al giorno, sull’intero viso o solo sulle parti interessate, preventivamente lavate ed asciugate.

Olio essenziale per cellulite
La cellulite è un inestetismo provocato perlopiù da cause ormonali (non a caso colpisce principalmente le donne) e viene trattato agendo per quanto possibile sulla ritenzione idrica dei tessuti. Alcuni oli essenziali hanno proprietà linfodrenanti, pertanto, massaggiati sull’area interessata, possono aiutare a ridurre l’inestetismo. Vediamo quali sono e come vanno usati:

  • Betulla: miscelato con l’olio di edera (7 gocce di olio essenziale per 50 ml di olio), l’olio essenziale di betulla va massaggiato direttamente su gambe e glutei;
  • Cipresso: l’olio essenziale di cipresso ha proprietà tonificanti utili anche nel trattamento delle vene varicose. Per creare un olio da massaggio basta miscelare in 100 ml di olio di mandorle dolci 10 gocce di olio essenziale di cipresso, 5 di essenza di rosmarino e 7 di essenza di limone;
  • Arancio amaro: si può usare l’olio essenziale di arancio amaro per preparare dei sali da bagno linfodrenanti. Basterà unire 10 gocce di olio essenziale di arancio amaro e 5 di gocce di essenza di betulla a 300 g di sali del Mar Morto;
  • Rosmarino: per beneficiare delle proprietà linfodrenanti del rosmarino abbiamo due opzioni. Possiamo miscelare olio essenziale di rosmarino ad una normale crema anticellulite (10 gocce ogni 100 g di crema), oppure creare un olio da massaggio miscelando olio di edera (50 ml), essenza di rosmarino (4 gocce) ed essenza di limone (4 gocce);
  • Limone: stimolante e tonificante, possiamo usare l’olio essenziale di limone come olio da massaggio. Preparato con 30 ml di olio di mandorle dolci, 30 ml di olio di jojoba e 30 ml di olio di edera come base, va aggiunto nella quantità di 7 gocce, completando con 5 gocce di essenza di rosmarino e 5 di cipresso;
  • Ginepro: il ginepro ha proprietà drenanti, diuretiche e depurative, delle quali possiamo beneficiare semplicemente aggiungendo 5 gocce di olio essenziale di ginepro a un cucchiaio di olio per massaggi a scelta;
  • Geranio: decongestionante e astringente, l’olio essenziale di geranio può essere integrato alle normali creme o oli da massaggio (3-5 gocce), da applicare dopo la doccia.

Olio essenziale per dimagrire
Utilizzati come integratori alimentari, gli oli essenziali possono aiutare nella regolazione del metabolismo, facilitando il consumo dei grassi e l’assimilazione dei principi nutritivi. Ovviamente vanno sempre usati come coadiuvante di una dieta equilibrata e di esercizio fisico regolare, e non assunti come unico rimedio al sovrappeso.

Olio essenziale per dimagrire
Tra i migliori integratori dietetici spicca sicuramente l’olio essenziale di zenzero, uno stimolante del metabolismo e in generale un aiuto alla digestione. Ve ne sono però altri che possono essere utili:

  • L’olio essenziale di cannella aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue e favorisce l’assimilazione di grassi e carboidrati;
  • L’olio essenziale di limone è un altro ottimo coadiuvante della digestione e stimolatore del metabolismo, ma va consumato con moderazione;
  • L’olio essenziale di rosmarino aiuta a ridurre stress e ansia, che spesso impediscono una corretta digestione e/o inducono la fame nervosa;
  • L’olio essenziale di menta stimola anch’esso la digestione e il metabolismo, oltre ad essere antinfiammatorio;
  • L’olio essenziale di pompelmo favorisce l’uso dei grassi come fonte energetica, prevenendone l’accumulo. Come il limone, va consumato con moderazione

In tutti i casi l’assunzione è molto semplice: l’olio essenziale scelto si può diluire in acqua calda o tiepida e assunto come una tisana, oppure miscelato insieme a frullati e frappè. Il dosaggio è di solito tra le 5 e le 10 gocce a tazza, tranne nel caso di limone e pompelmo, per i quali meglio scendere alle 3-6 gocce a tazza.

Olio essenziale per massaggio
Forse non è totalmente corretto parlare di “uso cosmetico”, ma quello dei massaggi è forse l’ambito dove gli oli essenziali sono maggiormente utilizzati. I massaggi di qualunque tipo vengono infatti effettuati con oli appositi per evitare una eccessiva frizione della pelle e favorire lo scorrimento delle mani sul corpo: questi oli sono un’ottima base a cui aggiungere gocce di olio essenziale.

Olio essenziale per massaggio
Quale olio essenziale scegliere dipende dal tipo di massaggio e dall’effetto che si vuole ottenere:

  • Contro i dolori reumatici: olio essenziale di melaleuca (tea tree), diluito con olio di mandorle dolci o di oliva;
  • Contro l’affaticamento muscolare: olio essenziale di eucalipto, diluito in olio di mandorle dolci;
  • Contro insonnia, ansia e nervosismo: olio essenziale di lavanda, diluito in qualunque olio base;
  • Contro il raffreddamento: olio essenziale di timo, diluito con qualunque altro olio;
  • Contro la cattiva circolazione: olio essenziale di menta, diluito in qualsiasi altro olio base;
  • Contro le contratture: olio essenziale di rosmarino, diluito in qualunque olio vettore.

I dosaggi sono sempre molto modesti, si tratta di solito di poche gocce di olio essenziale per un cucchiaio di olio base, e bisogna sempre idealmente fare un piccolo test su un’area della pelle prima di passare al massaggio vero e proprio: in questo modo potremo verificare eventuali reazioni cutanee all’olio essenziale.

Usi medicinali

L’uso medicinale degli oli essenziali, come già detto, deve sempre essere intrapreso sotto la supervisione medica e sempre come coadiuvante delle cure tradizionali. A questi preparati vengono attribuite innumerevoli proprietà benefiche, così tante che non è possibile compilare qui una lista esaustiva: vediamo solamente gli utilizzi medicali più diffusi per gli oli essenziali.

Olio essenziale per mal di testa
Il mal di testa può avere varie origini, la maggior parte delle quali può trarre giovamento dall’uso di oli essenziali di piante balsamiche. Diluiti in olio e frizionati sulle tempie, oppure disciolti in acqua calda ed utilizzati per i suffumigi, sono questi gli oli essenziali più indicati per l’emicrania:

  • Lavanda: le proprietà sedative, ansiolitiche e antidepressive della lavanda aiutano a combattere l’emicrania da stress;
  • Rosmarino: ha qualità analgesiche naturali utili contro il mal di testa di qualunque origine;
  • Eucalipto: l’essenza balsamica dell’eucalipto ha doti decongestionanti e antinfiammatorie adatte a tutti i mal di testa;
  • Camomilla: la camomilla ha proprietà antistress, analgesiche e antinfiammatorie, particolarmente indicate nei casi di emicrania da stress;
  • Menta piperita: il mentolo contenuto in questo olio essenziale è un lenitivo e antidolorifico naturale, adatto a tutti i tipi di mal di testa;
  • Salvia sclarea: antidepressiva, antisettica, sedativa e balsamica, la salvia è particolarmente indicata per i mal di testa da congestione e raffreddamento.

Olio essenziale per mal di testa

Olio essenziale per sinusite
La sinusite è un’infiammazione delle mucose del seno nasale cui andiamo particolarmente soggetti quando siamo raffreddati. Gli oli essenziali utili nel trattamento della sinusite sono in buona parte gli stessi che abbiamo visto per il mal di testa, ma in questo caso la modalità di somministrazione più raccomandata è ovviamente quella per inalazione, dunque i suffumigi.
Nella preparazione dei suffumigi possiamo combinare gli effetti di diversi oli essenziali, ad esempio:

  • 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
  • 1 goccia di olio essenziale di timo o eucalipto
  • 1 goccia di olio essenziale di menta piperita o geranio

Il tutto diluito nella pentola di acqua bollente che useremo per fare le inalazioni.

Olio essenziale per sinusite
In alternativa possiamo preparare un olio per massaggiare le parti doloranti del viso: fronte, sopracciglia, zigomi e tempie. Dobbiamo usare come base dell’olio di mandorle, a cui aggiungere per ogni cucchiaio 2 gocce di olio essenziale di rosmarino, 2 di geranio e 1 di eucalipto.

Olio essenziale per tosse
Un’altra comunissima infezione del tratto respiratorio che si può trattare anche con gli oli essenziali è la tosse, sebbene ovviamente questa possa avere svariate origini. Vaporizzati con un diffusore o utilizzati per fare i suffumigi, alcuni oli essenziali, anche usati in combinazione tra di loro, possono aiutare a dare sollievo. Vediamo quali:

  • Olio essenziale di tea tree (melaleuca): ha proprietà antibiotiche ed antibatteriche, pertanto è efficace contro tutti i sintomi influenzali, muco e catarro inclusi. Agisce sul naso chiuso e sulla tosse favorendo l’espettorazione;
  • Olio essenziale di pino: ha anche questo un’azione fluidificante utile nel combattere tosse e raffreddore, favorendo l’espettorazione. Diffuso nell’aria aiuta a contrastare la diffusione degli agenti patogeni;
  • Olio essenziale di niaouli: le sue proprietà decongestionanti, che favoriscono lo smaltimento di muco e catarro, sono particolarmente adatte ai bambini poiché l’azione è molto delicata.

Olio essenziale per tosse
Oltre alla diffusione e ai suffimigi è sempre possibile miscelare qualche goccia di questi oli con un olio di base (mandorla o oliva) ed applicarli sotto il naso, per favorire l’inalazione, o sul petto per applicare impacchi caldi.

Olio essenziale per mal di gola
Insieme alla tosse si manifesta molto spesso anche il mal di gola, dovuto perlopiù ad infezioni batteriche del tratto laringo-faringeo. In buona misura gli oli essenziali che si possono utilizzare per trattare i sintomi del mal di gola sono gli stessi che si usano per la tosse, e il modo di somministrazione è lo stesso: per suffumigi, diffusione in aria o impacco balsamico. Oltre ai già citati oli essenziali di pino e di melaleuca, possiamo usare anche l’olio essenziale di limone: le proprietà antisettiche di questo agrume aiutano a disinfettare la gola, a combattere la proliferazione batterica in loco e a stimolare la risposta immunitaria all’infezione.

Olio essenziale per mal di gola
L’olio essenziale di limone è idoneo anche all’ingestione, pertanto si può consumare anche disciolto in acqua calda e ingerito come infuso, oppure aggiunto ad un cucchiaio di miele (non più di 2-3 gocce) da far disciogliere lentamente in bocca. 8-10 gocce disciolte in un bicchiere di acqua tiepida possono essere utilizzate per fare gargarismi e risciacqui, senza ingestione.

Olio essenziale per ansia
Oltre alle infiammazioni del tratto respiratorio, gli oli essenziali sembrano essere particolarmente efficaci nel trattamento dei disturbi da ansia.
In particolare l’olio essenziale di camomilla, quello di lavanda, l’ylang ylang, il gelsomino, la melissa e il cipresso sono riconosciuti per il loro potere ansiolitico e calmante.

Olio essenziale per ansia
I modi per beneficiare di queste proprietà sono diversi: in casa possiamo usare un diffusore per vaporizzare l’olio essenziale nell’ambiente, un accorgimento utile ad accrescere il senso di calma e di sicurezza che normalmente traiamo dal trovarci nel nostro “nido”. Se però andiamo soggetti ad attacchi d’ansia improvvisi potremo trarre vantaggio dal portare sempre con noi, anche fuori casa, un fazzolettino imbevuto da 2-3 gocce di oli essenziali ansiolitici: basterà annusare il tessuto all’occorrenza per riuscire a contrastare l’attacco d’ansia.

Olio essenziale per dormire
Non stupisce che molti degli oli essenziali calmanti di cui abbiamo appena parlato tornino utili anche nel combattere l’insonnia, un problema che tante volte è associato proprio all’ansia e ad uno stato di stress generalizzato.
L’olio essenziale di lavanda, di camomilla, di ylang ylang e di melissa sono tutti efficaci anche contro i disturbi del sonno, ma altri oli essenziali per dormire sono l’olio essenziale di sandalo, di cedro, di bergamotto, di incenso, di vetiver e di rosa.

Olio essenziale per dormire
Di nuovo, uno dei modi per trarre beneficio da queste essenze è diffonderle nell’ambiente servendosi di un apposito diffusore che potremo collocare direttamente in camera da letto ed attivare poco prima di coricarci. In alternativa possiamo realizzare in casa uno spray rilassante a base di acqua distillata e gocce degli oli scelti: basteranno poche spruzzate sulla federa del cuscino e sulle lenzuola per coricarsi avvolti nella fragranza rilassante.
Un’ultima opzione è poi quella del bagno caldo rilassante: all’azione calmante dell’immersione in acqua calda, che già da sola aiuta ad alleviare le tensioni anche muscolari, basterà aggiungere qualche goccia degli oli rilassanti summenzionati per accrescere l’effetto calmante.

Olio essenziale per ematomi
Alcuni oli essenziali hanno proprietà vasodilatatorie che possono essere un utile coadiuvante nella guarigione e riassorbimento degli ematomi. Preparare un unguento fai-da-te da massaggiare regolarmente sulla zona colpita è molto semplice. Questi sono gli ingredienti:

  • 30 ml di olio di base (va bene l’olio di mandorle dolci, ma anche quello di girasole o di oliva)
  • 10 gocce di olio essenziale di cipresso
  • 5 gocce di olio essenziale di issopo
  • 5 gocce di olio essenziale di zenzero
  • 5 gocce di olio essenziale di geranio
  • 3 gocce di olio essenziale di menta

Olio essenziale per ematomi
Gli oli vano emulsionati per bene e lasciati riposare 24 ore prima dell’uso. Possiamo poi massaggiare l’olio sull’ematoma fino a tre volte al dì fino alla guarigione. Se avanza dell’olio possiamo conservarlo in una bottiglia di vetro scuro, al riparo dalla luce solare.

Olio essenziale per herpes
Come è noto, l’herpes è una malattia cronica che si manifesta ad intermittenza ed è altamente contagiosa. L’herpes labiale, quello genitale e l’herpes zoster (fuoco di sant’Antonio) possono trarre sollievo dall’uso di alcuni oli essenziali, da affiancare alla terapia tradizionale per far fronte allo sfogo.
Su tutti il più indicato è l’olio essenziale di tea tree o melaleuca, per via delle sue proprietà antibiotiche e disinfettanti. Miscelato con l’olio di neem come base aiuta a sfiammare e cicatrizzare le irritazioni. Altri oli che possono tornare utili per le singole manifestazioni sono:

  • Herpes labiale: olio essenziale di melissa o di ravintsara;
  • Herpes genitale: olio essenziale di niaouli, di lavanda, di geranio;
  • Herpes Zoster: olio essenziale di menta piperita, di ravintsara, di cajeput.

Olio essenziale per herpes
Anche questi esprimono al meglio le proprie capacità terapeutiche se miscelati con l’olio di neem.

Tipi di oli essenziali

Come abbiamo già potuto vedere da questa lunga descrizione dei più popolari usi per gli oli essenziali, esiste una quantità impressionante di essenze estratte dalle più diverse piante e fiori. Non abbiamo certamente la pretesa qui di elencare tutte le varietà presenti sul mercato con i rispettivi usi: vogliamo però offrirvi quantomeno una panoramica degli oli essenziali maggiormente utilizzati, con un riassunto degli usi per i quali sono indicati. Consultate la tabella qui sotto per avere un’idea di quali oli essenziali facciano al caso vostro:

Olio essenziale utilizzi
Ribadiamo che questa è solo una parte dei possibili usi degli oli essenziali: ve ne sono molti altri che solo per sintesi non abbiamo qui riportato. È opportuno anche ricordare che gli oli essenziali, soprattutto se usati per trattare sintomi di malattie, non vanno utilizzati senza supervisione medica né come terapia sostitutiva della medicina tradizionale: sono da considerare unicamente come coadiuvanti delle regolari terapie farmacologiche.

Oli essenziali certificati

Quando acquistiamo un olio essenziale è facile pensare che in fondo siano tutti uguali: vengono infatti venduti quasi tutti come puri al 100% e da agricoltura biologica. È però importante verificare che queste affermazioni siano effettivamente fondate, e questo è possibile accertandosi che l’olio essenziale scelto sia accompagnato da alcune importanti certificazioni di qualità.

Ecocert

Ecocert è un ente di certificazione indipendente con sede in Francia, la cui missione è quella di verificare e certificare la sostenibilità ambientale dei processi produttivi. Si rivolge alle aziende dei settori agricolo, alimentare, forestale, tessile, cosmetico e a quelle dell’ambito dei prodotti ecologici offrendo la certificazione di pratiche produttive ecosostenibili e socialmente responsabili.
Nel caso degli oli essenziali, la certificazione di maggiore interesse è la “Organic farming Europe“: questa certificazione verifica la rispondenza del prodotto finale e del processo di produzione con la normativa europea n. 834/2007, che sancisce i criteri in base ai quali un prodotto si possa definire e commercializzare in Europa come “organico”.

Olio essenziale Ecocert
Gli aspetti che vengono verificati durante il processo di certificazione sono:

  • Protezione dell’ambiente e del clima
  • Conservazione della fertilità del suolo
  • Preservazione della biodiversità
  • Rispetto dei ritmi naturali e del benessere degli animali
  • Assenza dell’uso di prodotti chimici e sintetici
  • Assenza di organismi geneticamente modificati
  • Etichettatura trasparente per il consumatore

Cosmebio

Cosmebio è un altro ente di certificazione francese dedicato espressamente ai cosmetici biologici e naturali. Sono tre le certificazioni emesse da questo istituto: Cosmebio, Cosmos Natural e Cosmos Organic. Le caratteristiche necessarie ad assicurarsi questi certificati sono le seguenti:

  • Cosmos Natural: il 95-100% degli ingredienti devono essere di origine naturale (acqua e ingredienti a base minerale sono considerati naturali);
  • Cosmebio: il 95-100% degli ingredienti devono essere di origine naturale (acqua e ingredienti a base minerale sono considerati naturali), il 95-100% degli ingredienti vegetali deve essere organico, il 10% minimo di tutti gli ingredienti deve essere organico;
  • Cosmos Organic: il 95-100% degli ingredienti devono essere di origine naturale (acqua e ingredienti a base minerale sono considerati naturali), il 95-100% degli ingredienti che possono essere organici devono esserlo, il 20% minimo di tutti gli ingredienti deve essere organico.

Olio essenziale Cosmebio
Tutte le certificazioni Cosmebio garantiscono inoltre l’assenza di ingredienti al momento controversi, quali siliconi, parabeni e fenossietanolo.

Aromacert

Aromacert è un altro istituto indipendente di certificazione con sede a Londra, il cui target sono specificamente le aziende produttrici di prodotti aromaterapici cosmetici e non (tra i quali ovviamente rientrano gli oli essenziali). In questa ottica gli aspetti verificati da questo istituto ai fini della certificazione di qualità sono:

  • L’uso di soli ingredienti naturali, senza aggiunta di cloro, solfati, nitrati, nitriti, ammina e parabeni
  • Assenza di coloranti ed essenze artificiali
  • Controllo di qualità aromaterapica ad opera di un panel di terapeuti esperti
  • Etichettatura trasparente

Olio essenziale: come si usa

Il modo d’uso di un olio essenziale cambia a seconda della sua tossicità. Come abbiamo ricordato in apertura alla nostra guida all’acquisto, alcuni oli essenziali possono essere tossici se ingeriti, mentre altri possono dare irritazioni cutanee se applicati sulla pelle. È dunque sempre opportuno consultare i libretti informativi che accompagnano ogni fialetta di olio essenziale, ove sono riportate le modalità d’uso da rispettare religiosamente. Ciò premesso, vediamo le modalità d’uso possibili per gli oli essenziali.

Col diffusore

Uno dei modi più semplici per trarre beneficio dagli oli essenziali è diffonderne l’aroma nell’ambiente domestico per mezzo di un diffusore. Come abbiamo già potuto vedere, vi sono diversi metodi per la diffusione:

  • Aggiungere gocce di olio essenziale agli umidificatori appesi al termosifone durante l’inverno
  • Usare un bruciatore a candela apposito
  • Usare un diffusore a bastoncini
  • Usare un diffusore di oli essenziali ad ultrasuoni

La diffusione è l’unico metodo di somministrazione ad essere sicuro per tutti gli oli essenziali, senza rischi di intossicazioni, irritazioni o, a lungo andare, allergie.

Come infuso

Gli oli essenziali idonei all’ingestione possono venire disciolti in una tazza di acqua calda e consumati come infuso, da soli o aggiunti ad un’altra tisana. È il caso ad esempio dell’olio essenziale di limone e di quello di zenzero, che sono dotati, come abbiamo visto, di proprietà benefiche per le vie respiratorie e per il tratto digerente.

In boccetta spray

Per profumare i capi lavati o per donare alle nostre lenzuola un aroma rilassante e conciliante il sonno possiamo preparare un’emulsione di olio essenziale in acqua distillata. Poiché non si conserva più di un paio di giorni, è preferibile preparare solo una piccola boccetta per volta, da conservare ben chiusa e al riparo dalla luce solare e da fonti di calore. Prima dell’uso bisogna inoltre ricordarsi di scuotere bene la fiala per ripristinare l’emulsione.

Come olio per massaggi

Tutti gli oli essenziali si diluiscono in altri oli vegetali, ma non tutti possono essere usati a contatto con la pelle e molti prevedono un dosaggio molto limitato per rimanere entro un ambito di sicurezza. L’olio di base tipico per i massaggi è quello di mandorle dolci, nutriente per la pelle e delicatamente profumato: pochissime gocce di olio essenziale aggiunte ad ogni cucchiaio di olio di mandorle sono sufficienti a sprigionare gli aromi benefici dell’olio e ad ottenere gli effetti desiderati a contatto con la cute.

Come unguento

Creare un unguento balsamico con gli oli essenziali è semplicissimo, basta miscelarne poche gocce in una boccetta di olio vegetale, che può essere anche un olio comune come quello di oliva o di girasole. Le applicazioni di questi unguenti sono topiche: sul petto con impacchi caldi per liberare le vie respiratorie, sotto il naso per liberare i seni nasali, su fronte e tempie per curare la sinusite.

Puro

L’uso dell’olio essenziale puro è quasi sempre da evitare, sia ingerito sia sulla pelle. È però possibile imbevere i tessuti in poche gocce di olio essenziale: lo si può fare per profumare i panni in asciugatrice, imbevendo uno scampolo da unire al bucato, oppure per tenere in tasca un fazzolettino impregnato di un aroma calmante e rilassante.

Domande frequenti

Dove posso comprare l’olio essenziale?

Gli oli essenziali si acquistano di preferenza in erboristeria, dove è possibile anche farsi consigliare dall’erborista su quali oli usare e come usarli a seconda delle proprie esigenze. Un’altra opzione valida, soprattutto se si è già pratici dell’uso degli oli essenziali, è l’acquisto online: si trovano tantissimi oli a buon prezzo e in flaconi dalle dimensioni più varie. L’importante è controllare sempre di stare acquistando un olio essenziale puro e non diluito.

Come si può fare l’olio essenziale in casa?

È necessario fare chiarezza per rispondere a questa domanda: per estrarre l’olio essenziale vero e proprio sono necessarie strumentazioni e procedimenti piuttosto complicati e difficili da riprodurre in casa propria. Per l’estrazione a vapore, ad esempio, è necessario un distillatore, mentre per la spremitura a freddo serve una pressa meccanica. Le quantità di materiale vegetale necessario all’estrazione sono inoltre significative, basti pensare che per ottenere 10 ml di olio essenziale puro sono necessari 2 kg delle erbe aromatiche scelte.
Quello che si può facilmente fare in casa sono però gli oleoliti: si tratta di comuni oli di base (di oliva, di mandorle dolci o di germe di grano) in cui possiamo immergere le erbe aromatiche di nostra scelta. Per un processo analogo a quello dell’infusione, le proprietà dell’olio essenziale contenuto nelle erbe si trasferiranno all’olio di base. L’unguento risultante non è certamente olio essenziale puro, ma è come avere un olio essenziale già diluito e pronto all’uso.
Raccomandiamo di scegliere l’olio di base in relazione all’uso che si vorrà fare dell’oleolito risultante: se ci interessa creare un olio da massaggi converrà utilizzare l’olio di mandorle dolci come base.
I procedimenti per creare gli oleoliti sono fondamentalmente due, uno a freddo e l’altro a caldo.

Procedimento a freddo

Per il procedimento a freddo dobbiamo procurarci:

  • 250 ml dell’olio di base
  • Una tazza da 250 ml piena delle erbe che abbiamo scelto

Dovremo per prima cosa mettere le erbe in una busta di plastica chiusa e schiacciarle leggermente, usando un batticarne o anche un mattarello. Questo faciliterà la fuoriuscita dell’olio una volta immerse nell’olio vettore.
L’olio di base, insieme alle erbe pestate, va messo in un contenitore di vetro, preferibilmente di quelli con tappo in sughero: una volta chiuso bene, dovremo riporre il contenitore in un luogo tiepido ma ombreggiato per minimo 24, massimo 48 ore. Trascorso questo tempo travaseremo l’olio, filtrandolo con una garzina sterile di quelle acquistabili in farmacia.
Se vogliamo ottenere una fragranza più forte possiamo ripetere il procedimento: pestiamo una ulteriore tazza di erbe fresche, le mettiamo in immersione nell’olio già aromatizzato e lo rifiltriamo trascorse altre 24-48 ore. L’ultimo travaso deve avvenire entro un contenitore in vetro scuro per proteggere l’oleolito dai raggi solari: in questo modo esso durerà per circa 6 mesi prima di diventare rancido.

Procedimento a caldo

Nel procedimento a caldo abbiamo bisogno di una quantità minore di erbe aromatiche per la stessa quantità di olio di base. Ci servono infatti:

  • 250 ml di olio vettore
  • ¼ della stessa tazza da 250 ml di erbe aromatiche

Questa volta non è necessario pestare preventivamente le erbe: uniamo erbe e olio di base in una casseruola a fondo spesso, che metteremo poi a cuocere a bagnomaria a fuoco lento per 6 ore. Una volta raffreddato l’oleolito possiamo procedere a travasarlo in una boccetta di vetro scuro, badando a filtrarlo con la garza sterile. Come nel caso del procedimento a freddo, l’oleolito si conserva per 6 mesi prima di irrancidire.