I MacBook
Con MacBook si indicano i notebook prodotti e venduti da Apple. In generale, va detto che raramente si opta per un MacBook esclusivamente per la navigazione su Internet o la DAD, perché è noto che questi prodotti hanno una potenza sopra la media e appartengono tutti a una fascia di prezzo alta. In ogni caso, Apple offre numerose varianti di computer portatile Mac, pensate per soddisfare diversi tipi di tasche e ogni tipologia di utente.
Le prestazioni offerte dai laptop di casa Apple si sono sempre dimostrate adatte per l’utilizzo professionale, soprattutto per grafica (foto, video, 3D) e audio editing, progettazione nei campi dell’architettura e dell’ingegneria (rendering), ma anche per programmare. Questo fa sì che i portatili siano piuttosto longevi, si parla di un arco di tempo di 7-10 anni, ma l’esperienza ci insegna che in caso di importanti innovazioni tecnologiche potrebbero soffrire di obsolescenza.I MacBook disponibili sul mercato
L’uscita della nuova generazione è avvenuta nel 2023, dopo la decongestione della produzione messa in difficoltà dai vari lockdown che sono stati necessari nelle diverse città del mondo coinvolte nella produzione del portatile.
MacBook Air
Questo modello, da circa 13″, è il più economico, rinnova e sostituisce la vecchia linea MacBook ed è nato per offrire la massima mobilità all’utente non troppo esigente. Il modello più recente è quello del 2022 con il nuovo chip M2, che segue il precedente (del 2020) dotato di chipset proprietario M1, le caratteristiche tecniche le approfondiremo più avanti.
La differenza rispetto ai più costosi Pro sta in alcune caratteristiche che possono cambiare moltissimo la vita dell’utente normale, come un sistema di raffreddamento più silenzioso, ma meno efficace, il che equivale a un surriscaldamento più rapido in caso di processi di calcolo impegnativi.Il MacBook del 2020 è considerabile come uno spartiacque, perché i modelli precedenti avevano un chip economico e non supportavano la gamma di colori DCI-P3, fattori rilevanti per chi lavora in ambito multimediale. Ad ogni modo, questo modello è consigliabile solo agli utenti che non usano il computer per lavori di editing audio e visual, e se riuscite ad acquistare un MacBook Air con il chip Apple, meglio se M2, avrete acquistato un buon notebook.
MacBook Pro
La versione Pro ha delle capacità di calcolo superiori, è dotata di touchbar, di uno schermo più ampio e luminoso, di un sistema di raffreddamento migliore e di speaker stereo. Il modello più recente è quello del 2023, nelle versioni da circa 14 o 16 pollici e con i chip M2 Pro e Max, che si aggiunge al modello del 2022 da 13 pollici dotato di chipset M2. Prima di questi portatili, ma ancora interessanti dal punto di vista tecnologico, abbiamo il MacBook Pro da 14 e 16 pollici del 2021 con chipset M1 Pro e Max, meno potenti. La linea Pro è nata per offrire agli utenti la massima potenza, compatibilmente con la natura portatile del notebook. A livello audio, i computer sono equipaggiati per l’ascolto lossless e l’ingresso jack da 3,5 mm è in grado di capire grazie all’intelligenza artificiale l’impedenza delle cuffie in uso e, conseguentemente, di modulare l’uscita audio. L’acquisto è consigliabile ai professionisti dell’ambito multimediale, che si spingono anche fino all’8 K.
Design Apple
Apple utilizza da diversi anni un design collaudato e scocche in alluminio (riciclabile) che vanno a formare quello che viene chiamato Unibody, ovvero il singolo pezzo che viene lavorato in modo da contenere perfettamente tutte le componenti fondamentali del MacBook. Questo permette di evitare l’assemblaggio di diverse parti, che potrebbe portare a una maggiore fragilità e a più alte possibilità di danni all’hardware.
Oltre a questo, i portatili Apple sono studiati in tutti i dettagli per offrire ogni comfort all’utente che deve passare diverse ore davanti al suo portatile.Riguardo a dimensioni e peso, Apple è nota per aver spinto al massimo la ricerca di un prodotto dal minimo ingombro. Attualmente, a fronte di display che spaziano dai 12 ai 15 pollici, i MacBook pesano tra 0,93 e 2,1 kg, un risultato veramente positivo se si considerano le caratteristiche di questi laptop.
Schermo
Lo schermo di un computer portatile può essere valutato secondo diversi parametri, di cui quelli normalmente più semplici da valutare anche per un utente inesperto sono le dimensioni e la risoluzione. Vediamoli nello specifico.
Tecnologia del pannello
Apple sceglie la tecnologia IPS, ottimizzandola per la creazione di pannelli di ottimo livello che hanno l’obiettivo di non stancare la vista e offrire ai professionisti del mondo visual una resa dei colori utile per il ritocco. Dal 2012 i MacBook sono tutti con Retina Display.
Dimensioni
Apple si è orientata negli ultimi anni verso una gamma abbastanza ridotta per quanto riguarda le misure del monitor dei propri MacBook, partendo da un minimo di 12″ per arrivare a un massimo di 16,2″. Nonostante questa offerta possa sembrare limitata, va ricordato che queste dimensioni sono ormai le più richieste, visto anche che chi desiderasse dispositivi più piccoli potrebbe orientarsi su un tablet, magari sempre di casa Apple.
Risoluzione
Come vale per molte specifiche, Apple non utilizza i termini comunemente sfruttati dalle altre case produttrici per indicare lo standard di risoluzione. I modelli attualmente in commercio offrono un minimo di 1.440 x 900 px, addirittura inferiore a un Full HD, per arrivare ai Display Liquid Retina XDR con una risoluzione massima di 3.456 x 2.234 px. Quest’ultima ha conosciuto un particolare successo, evolvendosi negli anni e passando da schermi molto piccoli (è stato infatti introdotto nel 2010 con l’iPhone 4 da 3,5″) fino a raggiungere la serie iMac da 27″.
Va detto che il Retina Display non eguaglia l’Ultra HD se si considera il numero di pixel (3.840 x 2.160), ma supera in termini di densità molti modelli che sfruttano questo standard, arrivando a 254 PPI su monitor da 16,2″. Oltre a garantire un’ottima definizione, che consente anche di lavorare a lungo stancando molto meno la vista, i monitor degli ultimi MacBook offrono anche una gamma cromatica più ampia rispetto agli standard attualmente utilizzati da molti concorrenti, aggiungendo anche la tecnologia True Tone, che grazie all’intelligenza artificiale bilancia automaticamente il bianco a seconda dell’ambiente in cui ci si trova.Sistema operativo macOS
A differenza di Windows, che viene comunemente utilizzato su computer prodotti da terzi (Microsoft si concentra infatti sulla produzione di tablet e convertibili, più che sui notebook), Apple ha da sempre puntato molto sulla realizzazione di entrambi i componenti. Con la realizzazione dei suoi primi computer nel 1984, l’azienda ha infatti sviluppato il sistema operativo macOS, che negli anni si è evoluto con l’uscita di una versione aggiornata ogni anno. L’interfaccia è pensata per risultare intuitiva e semplice per l’utente, e ad oggi la tendenza è quella di avvicinarsi sempre più alla struttura utilizzata dai dispositivi mobili. In generale macOS offre un’ottima stabilità, oltre a un tasso di vulnerabilità software sensibilmente inferiore rispetto ai concorrenti. Tuttavia, questo non significa che un MacBook sia immune ad attacchi informatici, in particolare malware, anche se solitamente sono i software e non il sistema operativo a presentare rischi rilevanti.
Le recenti versioni di macOS sono macOS 10.15 Catalina (2019), macOS 11 Big Sur (2020), macOS 12.0 Monterey (2021) e macOS 13.0 Ventura (2022) e macOS 14.0 Sonoma (2023).
MacOS Monterey nel maggio del 2023 ha raggiunto la versione 13.4, ma a ottobre verrà sostituito da macOS Sonoma. L’attuale sistema operativo è compatibile con MacBook Pro dell’inizio del 2017 e successivi, MacBook Air dell’inizio del 2018 e successivi e MacBook dell’inizio 2017 e successivi, dunque Sonoma sarà molto probabilmente compatibile con computer a partire da un anno più giovani.
Chipset proprietario
Nel 2020, durante l’annuale Apple Worldwide Developers Conference, Apple ha annunciato agli sviluppatori software collegati da remoto la scelta di produrre in casa i suoi Apple Silicon, processori basati su architettura ARM. Questi sono dei microprocessori diffusissimi nel mercato mobile dagli anni 2010, concepiti dal competitor di Intel ARM e caratterizzati da un’architettura volta all’ottimizzazione energetica.
Gli Apple Silicon dei MacBook di oggi sono identici a quelli di iPhone e iPad, per un perfetto ecosistema proprietario che consente all’utente di usare anche da MacBook tutte le app iPhone e iPad preferite, insieme a tutte le vecchie app Mac.
I SoC proprietari sono i chip “Apple M” (con la lettera seguita da un numero progressivo), dedicati ai notebook di fascia media MacBook Air e Pro da 13″ (utili a chi lavora in ufficio e ai content creator), e “Apple M Pro” e “Max”, per i MacBook Pro di fascia più alta (utili a fotografi e a chi fa render in 3D).
Alla fine del 2024 è attesa la quarta generazione, gli Apple M4, montati sul PC desktop Mac. Questi sono per la prima volta incentrati sullo sfruttamento dell’Intelligenza Artificiale per la gestione del lavoro di elaborazione, il che migliora le prestazioni.
Le caratteristiche più rilevanti dei chip Apple sono le seguenti:
- CPU Octa/Deca-core, con core energivori (performance) per le operazioni più impegnative, più altri core meno potenti, ma a minore consumo energetico per i processi più semplici (efficiency);
- Migliore ottimizzazione energetica, tanto che con l’uscita del chip M1 l’autonomia della batteria è quasi raddoppiata rispetto ai modelli precedenti;
- GPU di 7/8 core più veloce rispetto a tutti i concorrenti presenti sul mercato, idonea, tra l’altro, per il rendering in 4K e oltre;
- Neural Engine, utilizzato per i processi di machine learning.
RAM
Ormai nessun MacBook monta una RAM inferiore agli 8 GB, ed è generalmente possibile personalizzarli richiedendo di potenziarla fino a 64 GB, che risulta più che sufficiente per la grande maggioranza degli utenti, anche considerando l’elevata efficienza del nuovo chip proprietario. Sarebbe in ogni caso poco intelligente in fase d’acquisto confrontare la RAM di un MacBook con quella di un laptop Windows, poiché il secondo ha bisogno di molta più memoria per raggiungere un livello di efficienza comparabile a quella di un notebook Apple.
Inoltre, i chip proprietari dell’azienda adottano un approccio a memoria unificata (UMA), cioè tutte le unità che eseguono i processi accedono allo stesso giacimento di RAM.
Batteria
Nonostante le performance di alto livello, tutti i modelli di MacBook sono noti per la lunga autonomia offerta dalle loro batterie, che nei portatili Mac di ultima generazione si aggira tra le 10 e le 21 ore, un risultato veramente impressionante se si considera la potenza dei processori utilizzati e lo spessore ormai minimo della scocca, che lascia sempre meno spazio per componenti di grandi dimensioni. Va ovviamente considerato che questo dato può variare a seconda dell’uso che si fa del notebook.
Scheda grafica
Da sempre i vari modelli di MacBook sono gli strumenti preferiti da fotografi, grafici e illustratori, il che farebbe pensare a prestazioni inarrivabili delle schede grafiche utilizzate. Tuttavia, questo non è sempre vero, soprattutto per il fatto che i modelli di scheda video utilizzati da Apple offrono prestazioni che sono in larga misura dipendenti dal processore e dalla RAM. In ogni caso, la scheda video integrata nel portatile Mac è di alto livello, mentre è possibile collegare una eGPU esterna più potente di quella in dotazione nel caso si abbia un portatile Mac del 2019 e degli anni precedenti dotato di porta Thunderbolt 3 su cui sia installato il sistema operativo macOS High Sierra 10.13.4 o versioni successive.
È importante ricordare che questo aspetto può rappresentare un limite soprattutto per i gamer, che comunque tendono da sempre a orientarsi su computer che sfruttino Windows, anche per il fatto che molti titoli non sono tuttora disponibili per macOS. D’altra parte i MacBook continuano a rappresentare una delle opzioni migliori in assoluto per i professionisti che lavorano in ambito fotografico o videografico.
Connettività
Apple è stato uno dei primi marchi a investire soprattutto nelle tecnologie wireless, riducendo costantemente il numero di porte fisiche presenti sui propri computer, in particolare quelli portatili.
Porte
I modelli di MacBook più recenti e avanzati sfruttano soprattutto porte Thunderbolt/USB di Intel, che possono essere connesse a USB di tipo C non solo per il trasferimento di dati, ma anche per l’alimentazione del computer stesso. Interessantissima la presenza di porte Thunderbolt con USB 4, con una velocità di trasferimento che arriva a 40 Gbps.
Ovviamente sarà possibile connettere al portatile anche dispositivi più datati, ad esempio con porte di tipo DVI, ma in questo caso l’utente dovrà dotarsi di adattatori il cui prezzo non è particolarmente conveniente. Va tuttavia notato che alcuni MacBook sono ancora dotati di alcune porte aggiuntive, come per esempio USB, HDMI 2.0 e lettori di schede SDXC. Nello specifico, i lettori di schede SD sono presenti solo nei vecchi MacBook Air 13″ (2011-2015) e in alcuni MacBook Pro (2011-2015; 2021, 2023), anche se non sempre la velocità di lettura soddisferà l’utente.Cavi
Un aspetto distintivo dei MacBooc sono i cavi per l’alimentazione MagSafe, che mantengono la connessione cablata grazie a una connessione magnetica, oltre che al lieve incastro. Questa scelta continua a dimostrarsi molto utile per mantenere sicuro il proprio computer nel caso in cui si tendesse involontariamente il cavo stesso, nei modelli più vecchi di Mac comporta spese extra in caso di necessità di sostituzione del cavo, perché non possono essere caricati con un normale cavo USB-C.
Nel 2021 la tecnologia MagSafe è arrivata alla terza generazione, con alimentatori finalmente separabili dal cavo, da 67 W o 96 W, a seconda del modello di Mac. Inoltre, la ricarica rapida che consente, ad esempio, di ricaricare del 50 percento il modello Pro in 30 minuti, può avvenire solo con cavo MagSafe.Standard wireless
A differenza dei collegamenti cablati, quelli wireless sono uniformi in tutti i modelli di MacBook attualmente in commercio. In particolare, lo standard Wi-Fi adottato è oggi aggiornato al 6 (802.11ax), retrocompatibile con i precedenti 802.11a/b/g/n/ac e quindi estremamente flessibile grazie alla possibilità di sfruttare sia la banda a 2,4 GHz, sia quella a 5 GHz.
La tecnologia Bluetooth subisce invece alcune variazioni a seconda dei modelli, spaziando dalla versione 4.0, che in alcuni casi potrebbe risultare obsoleta, alla 5.0, tra le più recenti e performanti, che garantisce audio ad alta risoluzione e una connessione tra device fino ad una distanza massima di 240 m.
Touch bar
Nel 2016 ha fatto la sua comparsa la Touch bar, l’integrazione nella tastiera di alcuni modelli di un lungo pannello rettangolare OLED multitouch al posto della tradizionale fila di tasti funzione. Oltre a rendere la tastiera accattivante, questo l’ha resa dinamica, perché i tasti possono cambiare in automatico nel momento in cui l’utente dovesse trovarsi a lavorare in un ambiente software piuttosto che in un altro. Nel 2021 questa caratteristica è stata però eliminata dai MacBook.
Archiviazione
Apple punta da diversi anni ormai sulla creazione di laptop sempre più leggeri e sottili, abbandonando completamente l’utilizzo di hard disk e optando unicamente per le più moderne e veloci schede SSD, che (purtroppo) quando esauriscono la loro vita vanno sostituite insieme all’intera scheda madre.
I modelli di MacBook attualmente in commercio offrono uno spazio di archiviazione che varia dai 128 GB, sufficienti solo per chi non necessiti di una grande quantità di programmi e non lavori con file di grandi dimensioni, fino a un massimo di 8 TB, adatti a usi professionali in ambiti come l’editing audio, video o fotografico.
Le domande più frequenti sui MacBook
Quanto costa un MacBook?
Tutti i modelli di MacBook partono da un prezzo elevato, dai 1.100 € in su, che scende un po’ a un anno dall’uscita del prodotto. Oltretutto, è possibile personalizzare l’assetto del computer, il che può far lievitare il prezzo anche fino a oltre 6.000 €, se si opta ad esempio per un MacBook Pro da 16″ con chip M1 Max, 64 GB di memoria RAM e 8 TB di memoria SSD per l’archiviazione. In generale, questo investimento è ripagato da una vita media del prodotto molto più lunga rispetto a molti concorrenti che offrono prezzi simili, un fattore che per moltissimi è decisivo nella scelta di un prodotto Apple. Utile considerare anche la possibilità del pagamento a rate del portatile.
Quanto è sostenibile un MacBook?
Apple di anno in anno aumenta l’uso dei materiali riciclati, nel 2021 ha raggiunto per tutti i suoi laptop il 100% di riuso di allumino e terre rare. I notebook Apple supportano una ricarica di 30 Watt al massimo, il che elimina l’acquisto di trasformatori specifici. Il caricabatterie per Mac da 30 Watt è compatibile anche con iPhone e iPad Pro, a ulteriore riduzione di spazzatura hi-tech. Alcuni MacBook hanno ricevuto la certificazione di alta efficienza energetica EnergyStar, tra cui: Apple MacBook Pro 16″ A2485 e A2141, 13″ A2338, A2251 e A2289, 14″ A2442 (MKGP3 e Z15G); MacBook Air 13″ A2337 e A2179.
Dove comprare il MacBook senza schermo?
Il MacBook senza schermo non è ufficialmente venduto da Apple. Questa è una trovata di alcuni rivenditori, per cui lo sportello che integra lo schermo e la webcam viene smontato dal resto del MacBook Pro (di vecchia generazione) prima di venderlo, per renderlo ancora “più portatile” e soprattutto molto meno caro. La pratica avviene per lo più in Cina, dove il pannello sganciato trova anch’esso il suo mercato. Sconsigliamo di abbracciare questa moda, dato che non è ufficialmente supportata dal brand e comporta l’invalidità della garanzia e l’impossibilità di appoggiarsi ai centri di assistenza ufficiali in caso di bisogno.
Esiste un MacBook con Windows?
La peculiarità, nonché il punto di forza dei MacBook, è il perfetto matrimonio tra hardware e software, che vengono concepiti da Apple per una perfetta sinergia operativa. Ad ogni modo, alcuni software sono disponibili solo per Windows, per cui capita di avere bisogno del più popolare sistema operativo firmato Microsoft per lavoro o per giocare. Si può installare Windows su un MacBook senza difficoltà attraverso la funzione Boot Camp già presente nel notebook, oppure gli utenti più esperti possono usare il software di virtualizzazione Parallels Desktop acquistabile a parte.
Quando esce il MacBook pieghevole?
Ad oggi non è prevista l’uscita di un MacBook pieghevole, ma sono trapelate delle indiscrezioni da alcuni partner di Apple riguardo allo studio in azienda per la produzione di un modello simile. Questo notebook, ipoteticamente da 20″, potrebbe svolgere la doppia funzione di laptop con tastiera touch quando utilizzato “a L” e schermo portatile quando totalmente aperto.