Secondo il sito Tom’s Hardware, Microsoft ha deciso di rendere inefficace la procedura che aveva suggerito per aggirare la richiesta del chip TPM 2.0 necessario all’installazione di Windows 11. Questo significa che, con la fine del supporto di Windows 10 prevista il 14 ottobre 2025 e della quale abbiamo già parlato, molti utenti dovranno cambiare personal computer.
Andiamo per gradi: il chip TPM 2.0 (Trusted Platform Module 2.0) è deputato alla sicurezza, all’integrità e alle operazioni crittografiche. In parole semplici, è un elemento importante per la sicurezza dei dispositivi.
L’istallazione di Windows 11, ufficialmente rilasciato il 4 ottobre del 2021, ha da sempre imposto la presenza del chip TPM 2.0 sui computer ma, con il passare del tempo, Microsoft ha proposto una soluzione alternativa (il classico “work around”) per permettere a chiunque di migrare da Windows 10 alla nuova versione del sistema operativo.
Ora il passo indietro: Microsoft non consentirà più l’istallazione di Windows 11 in assenza del chip TPM 2.0 e questo si traduce nella necessità, per chi avesse un computer che non ne è dotato, di acquistarne uno nuovo.
Forniamo così qualche consiglio, perché per scegliere un computer occorre partire dalle proprie necessità e non per forza di cose cedere al richiamo delle tecnologie più evolute.
I computer definiti “entry level”, siano questi pc fissi oppure notebook offrono prestazioni sufficienti per l’uso più comune, ossia la navigazione web, l’uso di editor di testi o di fogli di calcolo, l’uso delle reti sociali e l’invio-ricezione di email.
Le macchine di fascia superiore, il cui costo è più alto, offrono prestazioni di altro livello. Anche in questo caso, che si tratti di postazioni desktop oppure laptop, sono macchine adatte a carichi di lavoro più pesanti e, per principio almeno, si prestano di più agli utenti professionali.
Sapere se il proprio computer ha il chip TPM 2.0 è facile:
- Premere contemporaneamente i tasti Win e R sulla tastiera, per aprire la finestra Esegui (in basso a sinistra)
- Digitare nella finestra esegui “tpm.msc” (senza le virgolette) e premere Invio
- Si apre la finestra per la gestione del TPM (vedi immagine sopra) e, consultando i campi Stato e Informazioni produttore TPM, si può capire se il computer ne è dotato
- Se questa breve procedura restituisce un messaggio secondo il quale è impossibile trovare un TPM compatibile occorre rivolgersi a uno specialista per capire se è del tutto assente oppure se è disabilitato.
Chi preferisce acquistare un nuovo computer dovrebbe controllare che abbia a bordo Windows 11 oppure che sia dotato del chip TPM 2.0 affinché sia possibile installarlo in un secondo momento.
Durante i prossimi mesi assisteremo a una crescita delle vendite dei computer e questo avrà un impatto anche sui prezzi i quali, tendenzialmente, cresceranno. Anche per questo motivo non ha molto senso aspettare l’ultimo momento per acquistarne uno nuovo.