Negli ultimi tre giorni a Milano i livelli di Pm10 hanno superato del doppio le soglie fissate dalle norme europee e le polveri fini Pm 2,5 hanno superato di cinque volte il limite auspicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Il capoluogo lombardo non è un caso isolato. Gli fanno compagnia Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Monza e Pavia. Una situazione che ha imposto misure d’urgenza che la Regione ha varato il 19 febbraio.
Le misure coinvolgono le province citate sopra e cominciano dal divieto di combustioni all’aria aperta, estendendosi anche alla circolazione dei veicoli, al riscaldamento e coinvolgendo in parte anche l’agricoltura.
Nei comuni con più di 30mila abitanti, limitatamente alle nove province interessate, è stata imposta la limitazione alla circolazione quotidiana dalle 7.30 alle 19.30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 e per i veicoli Euro 2,3 e 4 alimentati a gasolio, limitazioni che valgono anche per sabato e domenica.
In tutte le nove province incluse nel provvedimento d’urgenza il riscaldamento non dovrà essere impostato al di sopra dei 19 gradi e questo vale sia per le abitazioni sia per le attività commerciali.
I purificatori d’aria diventano quindi un investimento scaltro perché, oltre a limitare i potenziali danni da polveri fini, sono utili anche contro gli inquinanti domestici che aleggiano, per lo più nostro malgrado, nelle case.
Va anche considerato che le giornate durante le quali i valori delle polveri fini superano le soglie non sono casi eccezionali. In Italia, soprattutto al settentrione, il limite di 50 microgrammi per metro cubo viene superato tra i 35 e gli 84 giorni l’anno.
I valori registrati a Milano il 20 febbraio, ossia 136 microgrammi di Pm10 per metro cubo non sono neppure un record. Nel 2020 si è arrivati a 180 microgrammi e nel 2022 a 135.
Allo stesso modo, è utile sapere che gli interventi d’urgenza hanno un impatto sullo smog locale e gran parte dei particolati Pm10 e Pm2,5 si diffonde in modo uniforme, come a dire che l’atmosfera non ha confini.