La produzione cinematografica di pellicole horror vanta un’ampia scelta e il timore di sbagliare nel compilare una lista dei migliori film horror è alto. Sappiamo bene che non potremo soddisfare tutti, ma abbiamo voluto selezionarne solamente 5 di particolare importanza nel loro genere. Speriamo che la nostra classifica sia di vostro gradimento: ecco allora i 5 migliori film horror e dove guardarli.
5. The Blair Witch Project: le streghe esistono davvero?
Questo film è uscito nel 1999, come tanti altri è una produzione americana di registi emergenti, esattamente parliamo di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez. L’idea geniale che girava intorno a The Blair With Project era l’apparenza documentaristica, ampiamente rafforzata da una campagna pubblicitaria prima dell’uscita sul grande schermo. A quei tempi in molti pensavano che Elly Kedward, anche conosciuta come la Strega di Blair, fosse vissuta davvero.
4. Saw – L’enigmista: la paura che genera paura
Saw vanta il primato di essere un film girato in brevissimo tempo, solo 18 settimane, e tanto furono rapide le riprese quanto il successo che ne conseguì una volta proiettato sul grande schermo. Il regista è James Wan, che nel 2004 girò il film precedentemente scritto con Leigh Whannell.
Non c’è nulla di soprannaturale in Saw, nessun demonio uscito dalla bocca dell’inferno, vampiro, zombie o lupo mannaro, neanche un gatto nero che attraversi la strada di venerdì 13. Ciò che fa paura in questo film è l’uomo, o per meglio dire la superbia di poter scegliere il destino degli altri.
I più forti vivranno, ed è proprio questo a generare suspense nel film, dove la tensione è sempre alta. Saw è oggi una vera e propria saga, non si contano più i vari sequel, perciò vi consigliamo di partire con il primo e completare tutto il ciclo: potete vederlo in streaming su Netflix, ma anche acquistarlo in formato digitale.
3. Il gabinetto del Dottor Caligari: uno sguardo tetro e teatrale
Oggi un film muto e in bianco e nero del 1920 non farebbe gran paura, ma è indiscutibile che Il gabinetto del Dottor Caligari abbia posto le fondamenta per il genere horror.
Il capolavoro di Robert Wiene, descritto in tutti i manuali di storia del cinema, è uno dei primi esempi di come l’uomo abbia tentato di mettere davanti a sé le proprie paure. Basti pensare a I dannati all’inferno del Signorelli, oppure al Giudizio universale di Michelangelo, dove demoni volanti erano lì, di fronte a osservatori che in qualche modo tentavano di controllare le proprie paure.
Tutto questo è presente anche ne Il gabinetto del Dottor Caligari, visto che è proprio l’immagine a far da padrona: sinistre scenografie che schiacciano letteralmente i movimenti in scena degli attori. Non si parla, ma si vede: fa quindi paura lo sguardo famelico di Caligari, capace di tenere sotto ipnosi Cesare, un sonnambulo con il potere di predire il futuro.
2. Rosemary’s Baby: la realtà della finzione
Su Rosemary’s Baby si è discusso all’infinito: si tratta di un film del 1968 che ancora oggi vivacizza le discussioni di giovani e più esperti cinefili.
Lo definiamo un horror soprattutto per convenzione, ma non siamo i soli a farlo: ciò che fa paura è anche tutto quel che gira attorno al film stesso e al suo autore. Infatti l’anno successivo fu terrificante per Roman Polanski, sceneggiatore e regista, perché prima perse l’amico e compositore delle musiche dei suoi film Krzysztof Komeda, poi la moglie.
Ma se la morte dell’amico fu accidentale, un incidente sciistico, quello di Sharon Tate e degli altri presenti in casa fu terrificante. Il caso è ben noto a tutti: fu la setta di Charles Manson a massacrare Tate, incinta di 8 mesi. Quello che fa paura sono i diversi parallelismi che si vedono tra il film e la realtà, dove il marito di Rosemary è un aspirante attore, mentre Charles Manson sognava di divenire cantante. Non solo: la storia ispirata dal romanzo di Ira Levin vede come protagonista proprio una donna gravida, anche se Rosemary è destinata a ben altro sacrificio per la setta.
Gustatevi questo grande classico acquistandolo o noleggiandolo in formato digitale:
1. L’esorcista: la maledizione del film
Al primo posto di questa classifica non potevamo non mettere L’esorcista, che è probabilmente il film horror più visto al mondo e al nono posto tra i film che hanno più incassato nella storia del cinema.
Questa è la premessa di una pellicola che ha subito varie censure, tante imitazioni e anche tante parodie: in Italia ricordiamo L’esorciccio con Ciccio Ingrassia. Il regista William Friedkin nel 1973 suggellò con L’esorcista un altro successo dopo quello riscosso con Il braccio violento della legge, cambiando quindi completamente genere.
Il tema centrale della lotta rimane, tuttavia questa volta prende le mosse dal versante dell’occulto. La cosa che più fa paura de L’esorcista è che, oltre a non poter vedere realmente il nemico da sconfiggere, questi è nascosto nel corpo innocente di una bambina.
Cinema horror e realtà hanno sempre creato interessanti intrecci, tanto che spesso non si capisce quale dei due abbia invaso lo spazio dell’altro. Lo abbiamo appena visto parlando di Rosemary’s Baby e della setta che massacrò moglie e amici del regista. In questo caso, anche se in modo diverso, altri eventi hanno segnato una sorta di maledizione nel film. Parliamo dei tanti incidenti avvenuti durante le riprese, come se qualcosa di davvero soprannaturale si fosse insediato all’interno della macchina da presa.