Aprendo uno store a Milano, Lego fa salire a 26 il numero di negozi fisici dislocati in tutta Italia. I mattoncini che attirano i bambini e anche chi bambino non è più offrono, ancora una volta, un’alternativa al gaming digitale.
In un momento storico in cui lo shopping online prende piede e in cui si gioca su console o su computer, Lego investe nei punti vendita fisici, scegliendo via Dante, tratto stradale che unisce largo Cairoli e Piazza Cordusio, uno dei nodi nevralgici del commercio a Milano che, peraltro, non è distantissimo dal negozio Lego di Piazza San Babila.
Il colosso dei mattoncini esercita la volontà di essere punto di riferimento su strada, con vetrine e luci, con addetti che possono indirizzare i clienti verso la scelta più adatta.
Lego ha anche una produzione di videogiochi e di entertainment in generale, non è quindi del tutto avulsa dalle tecnologie ma ha una strategia chiara che mantiene viva la tradizione del giocattolo fisico, delle attività manuali e del coinvolgimento che i mattoncini sanno creare. Da quando, nel 2004, Jørgen Vig Knudstorp è diventato Ceo dell’azienda danese, il cambio di rotta è stato marcato e coraggioso.
La prima grande intuizione è stata una nuova visione del mercato di riferimento che ha ribaltato l’idea secondo la quale i giovani vogliono una gratificazione immediata. Comprendendo la capacità dei clienti più giovani di concentrarsi a lungo pure di ottenere una soddisfazione, Lego ha varato linee di prodotti più complessi e impegnativi da costruire, risalendo la china e scongiurando la bancarotta, evenienza contro la quale l’azienda stava andando incontro durante i primissimi anni Duemila.
Tra i set Lego ce ne sono due che superano i 9.000 pezzi, ovvero il Titanic (9.090 pezzi) e il Colosseo (9.036 pezzi). A seguire, con 7.541 pezzi, il Millennium Falcon e il Taj Mahal (5.922 pezzi).
A corredo, ci sono motori, ingranaggi, telecamere e altoparlanti che possono essere programmati per eseguire procedure preimpostate. La linea Lego Boost è pensata per coinvolgere i più piccoli nelle logiche computazionali e include istruzioni dettagliate per la programmazione.