Qualcosa si sta muovendo sul fronte dell’innovazione degli smartphone. Il 9 settembre Apple ha presentato gli iPhone 16 e il giorno dopo Huawei ha mostrato in anteprima il Mate XT, primo trifold al mondo, evoluzione dei foldable.
Da chiuso il Mate XT di Huawei sembra uno smartphone normale ma, aprendolo, il display rettangolare raggiunge i 10,2 pollici (curiosamente la medesima dimensione degli iPad).
Le prestazioni sono quelle di uno smartphone di fascia alta con una risoluzione fino a 2.232 x 3.184 pixel, fotocamere da 48 megapixel con zoom ottico fino a 5,5X, batteria da 5.600 mAh e 16 GB di Ram. Nulla si sa invece del processore che, probabilmente, è prodotto dalla stessa Huawei.
Infatti, da quando l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto limiti all’approvvigionamento di tecnologie americane da parte delle imprese cinesi – politica confermata dall’attuale inquilino della Casa Bianca Joe Biden – l’accesso ai processori Snapdragon di Qualcomm che oggi sono il riferimento nel comparto della telefonia mobile è impossibile.
Per lo stesso motivo Huawei dispone di un sistema operativo proprietario, HarmonyOS, ingegnerizzato partendo da Android ma con funzioni limitate rispetto all’originale.
Lo Huawei Mate XT può essere usato in tre modalità: chiuso, aperto una sola volta (sfruttando così un display quadrato) oppure completamente aperto affinché raggiunga le dimensioni di un tablet per il quale, almeno al momento, Huawei non sembra avere predisposto uno stilo.
Anche il prezzo è da top di gamma. Va detto che attualmente può essere venduto soltanto in Cina e, nella versione da 16 GB di Ram con 256 GB di spazio di archiviazione ha un prezzo di 2.500 euro circa, mentre la versione da 16 GB e 1 Terabyte di spazio raggiunge i 3.000 euro.
Secondo Huawei sono già stati preordinati più di 4 milioni di esemplari e questo significa che né le incertezze sul processore né il prezzo stanno impressionando il pubblico.