Gli elettrodomestici nati grazie ai viaggi sulla Luna

Cinquantacinque anni fa l’uomo ha messo piede sulla Luna

Gli elettrodomestici nati grazie ai viaggi sulla Luna

Il 20 luglio del 1969, alle 22.17 in Italia, il modulo lunare Eagle è atterrato nel Mare della Tranquillità. Poche ore dopo, alle 4.56, Neil Armstrong è diventato il primo uomo ad avere messo piede sulla Luna.

Oggi nelle nostre case ci sono tecnologie, accessori e comodità nate proprio grazie alla corsa intrapresa dalla Nasa.

Il risultato di una delle più forti spinte date al progresso dalla conquista della Luna permea le nostre vite. Infatti, la necessità di circuiti integrati (i chip) a bordo delle navette Apollo ha contribuito a dare il la alla miniaturizzazione aprendo così la strada alla ricerca che ha condotto ai computer e agli smartphone.

La necessità della Nasa di potere usare strumenti senza filo ha generato anche i più recenti ed evoluti robot aspirapolvere e lavapavimenti

Allo stesso modo, la Nasa ha avuto bisogno di utensili senza fili. La nascita di trapani e avvitatori cordless, con il passare del tempo, ha dato vita a tutti gli elettrodomestici dotati di batteria ricaricabile come, per esempio, scope elettriche senza fili e i più moderni robot.  

I filtri per l’acqua odierni sono l’evoluzione di quelli che la Nasa ha usato per le missioni spaziali e, allo stesso modo, i materassi memory foam fanno leva sull’idea della schiuma usata per attutire gli impatti dei veicoli spaziali.

Anche se la prima batteria ricaricabile ha visto la luce nel 1859 ed è da addebitare al fisico francese Gaston Planté, le esigenze della Nasa ne hanno accelerato l’evoluzione fino ad arrivare a quelle che oggi alimentano i dispositivi elettronici di qualsiasi tipo, dai quelli mobili alle torce o dagli orologi ai rilevatori di gas.

Non da ultimo, la precisione durante la navigazione delle missioni Apollo ha dato origine ai sistemi satellitari come li conosciamo oggi. Infatti, la collaborazione tra Nasa e altri enti governativi americani ha gettato le basi per il moderno Gps le cui origini risalgono al 1978 ed è quindi successivo alla conquista della Luna ma, nel medesimo tempo, è una tecnologia che deriva anche dalle conoscenze acquisite durante i viaggi spaziali.

Questi sono soltanto alcuni esempi. Più in generale, come ha evidenziato uno studio svolto nel 1971 dal Midwest Research Institute (Kansas City, Stati Uniti), ogni dollaro speso dalla Nasa ha generato un ritorno per l’economia americana compreso tra i 7 e i 14 dollari.

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