Come usare lo zenzero: il rimedio naturale in cucina!

Come usare lo zenzero: il rimedio naturale in cucina!

Lo zenzero, al secolo Zingiber Officinale, è una pianta di origine asiatica che cresce nei climi tropicali e subtropicali. La sua radice l’ha resa famosa in tutto il mondo fin dall’antichità, sia come pianta dalle innumerevoli proprietà fitofarmacologiche, sia come spezia da usare in cucina. In un’epoca come la nostra, in cui l’attenzione e la sensibilità ai rimedi naturali ed ecologici si è molto acuita, lo zenzero sta vivendo un ritorno in auge di proporzioni colossali.
Se ne avete sentito parlare e non avete idea di quali proprietà questa radice abbia, in che forme si possa trovare e cosa ci si possa fare, continuate a leggere: vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sullo zenzero!

Le proprietà dello zenzero

I buoni motivi per integrare lo zenzero nella propria dieta non mancano. Le proprietà benefiche di questa radice sono note da tempo immemore e sono riconosciute anche dalla comunità scientifica. Andiamo con ordine.

  1. Lo zenzero è un antifiammatorio naturale con un’ottima azione decongestionante, in grado di ridurre il gonfiore di una ferita e di dare sollievo dai dolori infiammatori, come il mal di testa o i dolori reumatici;
  2. È un toccasana per l’apparato digerente: previene la formazione di ulcere, calma la nausea e il vomito, facilita la digestione, limita la formazione di gas nell’apparato digerente e può aiutare anche in caso di diarrea;
  3. Aiuta a combattere il raffreddore e l’influenza poiché può alzare la temperatura corporea: questo aiuta a combattere la sensazione di freddo e a stimolare la sudorazione, contribuendo così ad abbassare la febbre;
  4. Lo zenzero ha anche proprietà vasodilatatorie e anticoagulanti, per cui può essere di aiuto nella prevenzione di alcune malattie cardiovascolari e, stando alla saggezza popolare, è anche un ottimo afrodisiaco;
  5. Ha proprietà antiossidanti, vale a dire che contrasta le possibili degenerazioni cellulari dovute all’invecchiamento e alla produzione di radicali liberi.

Che ne dite, sono ragioni sufficienti? Allora vediamo in che forma potete assumere lo zenzero e come si possa integrare nella propria alimentazione.

Radici, capsule e polvere: le forme dello zenzero

Lo zenzero si può trovare in commercio in varie forme. La radice intera, ad esempio, è sempre più diffusa nei supermercati italiani e può essere conservata in frigorifero fino a due settimane. La raccomandazione, in questo caso, è di consumarla prima che cominci ad avvizzire: il processo si riconosce perché la radice si secca, perde volume e si formano rughette sottili sulla pelle esterna.

Zenzero intero
Non altrettanto diffusa, ma comunque presente nei reparti spezie più forniti o sugli scaffali dedicati alle cucine esotiche, è la polvere di zenzero. Questa può essere usata per insaporire i cibi, donando una tonalità piccante e al contempo rinfrescante. È un ingrediente indispensabile se volete provare a cucinare ricette indo-asiatiche, ma anche per fare dolcetti nordeuropei, come i biscotti allo zenzero o il pan di zenzero!
Zenzero in polvere
Infine, in erboristeria potete trovare anche lo zenzero in capsule. A questo potete fare ricorso come coadiuvante nel trattamento della sindrome influenzale, come antiemetico, efficace anche per la nausea “da viaggio”, o come integratore durante l’assunzione di farmaci “pesanti” per lo stomaco, per limitarne gli effetti collaterali.
Zenzero in capsule

Come usare lo zenzero

Dunque, avete la vostra polvere di zenzero con cui cucinare il garam masala e avete le vostre capsule per l’uso farmacologico. Quindi cosa ve ne fate della radice?
In realtà, anche la radice di zenzero ha svariati usi in cucina, ad esempio grattugiata offre un sapore meno piccante e più fresco rispetto allo zenzero in polvere. Appassita nell’olio caldo insieme all’aglio, invece, vi può offrire un’interessantissima variante dei classici spaghetti aglio, olio e peperoncino. Provare per credere! Se siete amanti del piccante, poi, potete assumere un pezzetto della radice pelata al posto dello zenzero in capsule per ottenere gli stessi effetti benefici per l’apparato digerente.

Cucina indiana
L’uso più diffuso e più amato della radice di zenzero è però quello in infusi e decotti, in particolare durante la stagione fredda. La preparazione richiede qualche fettina sottile ricavata dalla radice, privata della pelle, messa a infondere in acqua bollente, oppure, nel caso dei decotti, fatta bollire per qualche minuto. Noi consigliamo sempre l’uso di un bollitore in alternativa al fornello, è decisamente più veloce! La bevanda piccante così ottenuta si sposa bene con il miele, il limone e la menta fresca, ingredienti che aiutano anche a moderarne la piccantezza e sono quindi ideali per chi non ama particolarmente questi sapori. In caso di raffreddore o febbre, questo decotto vi darà subito una sensazione di calore, abbasserà la febbre e vi aiuterà a decongestionare il naso e a tenere a bada i dolori articolari e il mal di testa!
Infuso di zenzero

Troppo zenzero fa male?

Bisogna dire che assumendo troppo zenzero, anziché alleviare i sintomi che si vogliono lenire, si potrà addirittura accentuarli. Troppo zenzero infatti finisce con l’acuire i sintomi che in dosi minori aiuta a combattere: provoca nausea, gas intestinali, bruciori di stomaco e blocchi intestinali, in particolare se assunto fresco e non masticato per bene.
Ricordatevi dunque di non bere più di tre infusi di zenzero al giorno, e non assumete più di 2 g di estratto secco al dì, se assumete capsule. Soprattutto le donne in dolce attesa devono fare attenzione: l’assunzione dello zenzero è infatti sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento!

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