Estate e zanzare sono strettamente legate. Anche per il 2024 vale l’egida dell’Ecobonus che si estende anche ad alcuni tipi di zanzariere, da qui il Bonus zanzariere che, tecnicamente, non esiste come tale ma che, come vedremo, in casi specifici dà diritto a una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta.
Prima di cominciare, è opportuno specificare che è possibile acquistare delle zanzariere magnetiche che non rientrano nei parametri del Bonus e che hanno prezzi normalmente inferiori ai 20 euro. Tra queste ci sono ottimi prodotti, anche se non sono da considerare permanenti e non apportano vantaggi dal punto di vista delle schermature solari.
Sono proprio le schermature solari a fare scattare l’Ecobonus di cui possono approfittare i proprietari di unità immobiliari residenziali – incluse le parti comuni dei condomini – e le organizzazioni assoggettate all’Ires, l’Imposta sui redditi delle società.
Per accedere al Bonus zanzariere è necessario che queste dispongano di un valore Gtot inferiore a 0,35. In parole spicce, il valore Gtot misura l’efficienza energetica restituita dalla combinazione tra vetro e zanzariera. Più tale indice è basso e minore è l’irraggiamento all’interno dell’unità immobiliare ed è proprio questo parametro a rientrare nelle logiche dell’Ecobonus.
Fatto salvo questo prerequisito inalienabile, la detrazione corrisponde al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione delle zanzariere per un massimo di 30mila euro.
La detrazione fa richiesta mediante il sito Enea (detrazionifiscali.enea.it), sul quale sono esplicitati i tempi e la documentazione necessaria per accedere all’Ecobonus.
Occorre, per esempio, che l’installatore emetta regolare fattura e che il relativo pagamento sia tracciabile, ovvero sia effettuato mediante bonifico o carta di credito / debito.
Una volta soddisfatti i requisiti imposti dall’Enea la detrazione del 50% dovrà essere spalmata in 10 rate annuali ognuna di pari importo (ossia il 5% dell’agevolazione riconosciuta).
Le zanzariere con Gtot inferiore a 0,35 riducono l’irraggiamento solare e quindi richiedono un minore ricorso ai sistemi per rinfrescare le abitazioni, su tutti condizionatori e ventilatori.