Come fotografare il cielo

Non servono attrezzature strabilianti

Come fotografare il cielo

La foto del giorno del 4 giugno scelta dalla Nasa è stata scattata dagli astrofili Lukas Demetz e Rolando Ligustri. Quest’ultimo non è nuovo a riconoscimenti del genere, tant’è che le sue fotografie sono già state annoverate 20 volte nell’elenco delle “Astronomy Picture of the Day “ (Apod). Di fatto, ogni giorno la Nasa e la Michigan Technological University premiano un’immagine pubblicandola. Fotografare il cielo, come vedremo, è meno complicato di quanto si possa credere.

Un obiettivo grandangolare e un treppiede per creare un appoggio solido. Ecco come fotografare il cielo

Tuttavia, per tornare un momento al lavoro di Rolando Ligustri, la foto che la Nasa ha scelto mostra la cometa Pons-Brooks, ripresa il 26 maggio 2024 in Namibia. Le due code putano in direzioni divergenti con la chioma della cometa che si apre a ventaglio.

Nel commentare il proprio scatto sul sito web dell’Unione astrofili italiani (https://www.uai.it/), Ligustri ha sottolineato come la cometa, dopo essere passata nel punto più vicino alla Terra “è ora meglio visibile dai cieli meridionali mentre si affievolisce e si allontana verso il Sistema solare esterno”.

Ligustri ha ovviamente a disposizione mezzi da astrofilo di prim’ordine ma – pure senza ambire a immortalare code di comete – per fotografare il cielo non servono attrezzature mirabolanti, fermo restando che occorrono condizioni atmosferiche favorevoli. Ciò che occorre è un grandangolare, una buona macchina fotografica reflex e un treppiedi di qualità.

Nel nostro emisfero il periodo migliore per scattare fotografie al cielo è l’estate, condizioni meteo e di luminosità permettendo. Per riprendere le meraviglie della galassia, però, il punto migliore resta in prossimità dell’Equatore, cosa questa che sorride, per esempio, a chi si trova nel Brasile del Sud oppure in Sudafrica.

Per scattare fotografie della nostra galassia si usano le medesime regole che si applicano ai paesaggi, va da sé che le fotocamere dotate di ISO alti e di rumore ridotto sono le più indicate. La messa a fuoco ideale consiste nel regolare l’obiettivo sulla ripresa del cielo, usando anche la regola detta “del 500”, ossia dividere 500 per la focale dell’obiettivo: per esempio, con un obiettivo da 20 millimetri si possono evitare esposizioni più lunge di 25 secondi (500:20).

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