Come scegliere il mouse verticale
Passare molte ore davanti al computer è croce e delizia della vita moderna. Quasi nessuna mansione oggi potrebbe essere svolta senza l’ausilio del PC o di un notebook, o nei casi più dinamici un tablet. In tutte queste situazioni il mouse diventa l’estensione del nostro occhio e delle nostre mani. La vita d’ufficio o in smart working, però, può spesso richiedere molte ore in cui rimaniamo fermi nella stessa posizione, e questa tensione può sicuramente sfociare in una serie di problemi di postura, a cui si aggiungono quelli derivanti da infiammazione ai tendini o compressione dei nervi, come la sindrome del tunnel carpale. Tutti questi problemi possono essere prevenuti o quantomeno arginati cambiando mouse e ad esempio utilizzando un mouse verticale o ergonomico.
Vediamo insieme le principali caratteristiche da considerare quando si acquista un prodotto del genere.Ergonomia
I mouse verticali sono creati secondo principi di ergonomia, ovvero cercano di arrecare meno stress possibile ai tendini. Come menzionato, le tendiniti sono patologie molto comuni e possono essere prevenute con una giusta postura. Va specificato che il mouse verticale non cura l’infiammazione, ma cambiando posizione è possibile far riposare il tendine e assumere una postura più corretta. Quando lavoriamo al computer, infatti, spesso abbiamo i muscoli e i tendini sotto stress senza accorgercene. Per via della posizione dei mouse tradizionali può capitare che questa tensione, mantenuta per ore, porti poi a infiammazioni al polso.
L’ergonomia del mouse verticale è permessa dalla maggiore inclinazione della sua superficie superiore rispetto al piano orizzontale della scrivania, e può essere minore o maggiore a seconda del modello (questo dato è espresso in °). I mouse verticali possono comunque essere faticosi per alcuni e va messo in conto un periodo, anche breve, in cui dobbiamo abituarci alla nuova posizione. Eventuali tendiniti non dovrebbero mai essere sottovalutate, ed è assolutamente necessario contattare il proprio medico per trovare una cura adeguata. Da parte nostra è necessario precisare che un’infiammazione dei tendini o al tunnel carpale potrebbe costringervi a lunghi periodi di riposo totale, il che rappresenta un vero problema per la vostra produttività.Tipologie di mouse verticali
Esistono sul mercato diverse tipologie di mouse verticali, e i modelli variano moltissimo da un’azienda all’altra. Alcuni possono essere semi-verticali, altri possono avere trackpad, trackpad integrati, altri trackball, integrata o meno, altri ancora degli stick molto sensibili al tocco che fungono da mouse, altri non hanno una base e vengono tenuti in mano, senza piano d’appoggio. Queste varianti non sempre sono facili da reperire, trattandosi di prodotti di nicchia. In questo articolo ci occuperemo di due categorie principali, che sono le più usate e si trovano prodotte da diversi brand.
Mouse verticali mobili
Si tratta dei modelli più comuni e facilmente reperibili. Il mouse appare simile a quelli tradizionali, il sensore laser punta verso il basso, ma la superficie del mouse è obliqua, piegata su un fianco. La mano va quindi adagiata praticamente in posizione verticale e il mouse va afferrato completamente. Il pollice potrà essere quindi utilizzato per premere altri tasti aggiuntivi o delle rotelle a scorrimento. Per passare a questo mouse verticale mobile è necessaria un po’ di pratica, ma l’uso è molto simile a quello dei mouse tradizionali.
Il polso lavora in modo molto comodo, ma probabilmente si fa più fatica con le braccia. Questi mouse non sono sempre l’ideale se si hanno delle mani particolarmente piccole, e quindi ragazze e bambini potrebbero trovare delle difficoltà, specialmente per i lavori continuativi, a meno che non si acquisti un modello progettato apposta per mani piccole. Badate inoltre che se siete mancini, la maggior parte di questi modelli potrebbero non fare al caso vostro.Mouse verticali fissi
Questi modelli sono fissi, ovvero non scorrono su un tavolo ma sono ben piantati sul piano. Il movimento avviene generalmente attraverso una trackball. La trackball rimovibile, è posta sul lato del pollice nei modelli più tradizionali e vicino all’indice in quelli più moderni, è di solito lucida e di materiale pesante. Facendo quindi roteare questa pallina tra le dita è possibile far muovere il cursore sullo schermo. Questa tipologia di prodotto è considerata, con la cautela del caso quando si tratta di questi prodotti, “ergonomica“.
I modelli con trackball venivano usati negli anni passati con estrema frequenza ma stanno cadendo in disuso anche per il basso numero di DPI, ovvero della sensibilità di questi prodotti. Abituarsi a questi modelli richiede un po’ di tempo in più, specialmente a livello di precisione. Una volta che ci si è abituati alla loro forma e al loro uso, sono l’ideale per i lunghi lavori, perché polso e braccio sono praticamente fermi. Possono però provocare, nel lungo periodo, fastidio, o appunto infiammazioni, al pollice. Questo tipo di patologia è tipico dei gamer, che ad esempio usano le manovelle dei controller. Dovrete sempre cercare, che usiate un mouse standard o uno specifico per gamer, di misurare il tempo passato a giocare.
Caratteristiche tecniche
Vediamo quali sono le principali caratteristiche tecniche dei mouse verticali. Questi parametri sono anche validi per i mouse tradizionali, ma vanno considerati prima dell’acquisto.
DPI
DPI è l’acronimo di “Dots per Linear Inch”, ovvero “Punti per pollice lineare”, ed esprime la precisione e la sensibilità del cursore. Questo valore può partire da poche centinaia fino a qualche migliaia di DPI, ad esempio 400, 800, 1600 e a salire. Ovviamente un numero maggiore significherà una maggiore precisione di controllo. DPI molto alti possono essere fondamentali per lavori di alta precisione, in primis il ritocco fotografico, il video editing, ma anche, se vi dilettate nel gaming, per mirare con precisione negli sparatutto in prima persona. Alcuni modelli presentano anche uno switch per aumentare la sensibilità del mouse in contesti specifici.
Software di controllo
Ogni buon mouse ha un software di controllo che serve a calibrare le funzioni, ad esempio la velocità di reazione e la programmabilità dei tasti. I modelli più completi sono infatti dotati di tasti aggiuntivi che possono essere associati a particolari comandi. I necessari “codec” per l’utilizzo del mouse, delle piccole porzioni di programmi che si avviano automaticamente sul proprio computer, possono essere gestiti con facilità da un software dedicato, che controlla e installa eventuali aggiornamenti.
Connettività
La connettività è una delle caratteristiche più importanti per un mouse, specialmente se volete poterlo utilizzare in modo dinamico, spostandolo senza problemi o usandolo su altri dispositivi. Vediamo quali opzioni sono disponibili:
- Con filo: l’attacco classico che termina con una normale presa USB (A e/o C a seconda del modello), grazie al quale il mouse non ha bisogno di pile ma viene alimentato dall’energia del PC;
- Wireless: i mouse non cablati si connettono al computer inserendo un piccolo ricevitore nella porta USB (che può essere di tipo A o C) e sono solitamente alimentati da una pila stilo;
- Bluetooth: anche questi mouse sono senza fili, ma sfruttano la tecnologia Bluetooth per connettersi al computer, rappresentando la soluzione perfetta per i laptop senza molte (o alcuna) porta USB.
È utile precisare che i modelli migliori wireless hanno anche un attacco USB-C che permette di collegare il mouse al PC per ricaricarlo, senza quindi dover dipendere dall’uso delle pile, per poi tornare a usarlo in modalità non cablata.
Inoltre, alcuni modelli di mouse verticale Bluetooth permettono di connettersi fino a tre dispositivi diversi, se dotati della stessa tecnologia.
Caratteristiche
Queste caratteristiche non sono presenti su tutti i modelli, e nello specifico, sono tipiche dei mouse verticali.
Scroller orizzontale
Si tratta di una rotella cilindrica messa in direzione del pollice che è utilissima per scorrere pagine in orizzontale. Indicata nello specifico per chi lavora con molti file Excel, video editing e creazione di tracce musicali.
Rotella senza attrito
Questa rotella, tipica di alcuni prodotti Logitech, è alla vista una rotella normale, ma al tocco non ha il feedback a scanalature tipico dei mouse tradizionali e può scorrere senza problemi, girando all’infinito. La fruizione di contenuti, specialmente pagine internet e file in pdf molto lunghi, può in questo modo essere molto più agevole.
Rotella con selezione
Alcuni tipologie di rotelle possono essere premute e fungono da tasto di attivazione. Questa funzione ha anche una sua versione più raffinata, nella quale la rotella, seppure fissa, può essere leggermente inclinata verso destra o sinistra per scorrere anche in orizzontale sui vari programmi.
Tasti aggiuntivi
I modelli di mouse migliori hanno dei tasti aggiuntivi, che sono generalmente programmabili tramite gli appositi software nativi disponibili al download con l’acquisto dei prodotti. Questa caratteristica è tipica dei mouse da gaming, dove un tasto extra può essere usato per una funzione all’interno di un gioco. Usando questi tasti, posizionati sia vicino al pollice che in direzione dell’indice e del medio, è possibile attivare un comando specifico che avremo inserito precedentemente. In questo modo potremo facilitarci la vita per tutti i comandi e le combinazioni di due o più tasti presenti in moltissimi programmi professionali.
Trackpad
Il trackpad è una superficie touch presente sui notebook. Spesso funzioni touch possono essere inserite anche nei mouse. Non si tratta di una tecnologia comune, ma se si ama particolarmente questo tipo di utilizzo è possibile orientarsi per questo tipo di mouse.
Appoggio
Alcuni mouse hanno in dotazione una barra di appoggio in materiale plastico o siliconico, che consente di appoggiare più comodamente il polso. Sono spesso abbastanza ingombranti, ma la barra può essere in alcuni casi rimossa in base alle esigenze.
Alimentazione
L’alimentazione dei mouse verticali è identica a quella dei mouse tradizionali:
- Alimentazione da PC per i modelli con filo;
- Alimentazione con pile stilo e mini stilo per i modelli wireless;
- Alimentazione con batterie ricaricabili per i modelli con USB-C integrata nel mouse e cavo rimovibile.
Materiali
I mouse verticali sono realizzati in plastiche generalmente leggere per i modelli dinamici e molto pesanti per quelli fissi con trackball. Si tratta quasi sempre di rifiniture opache e antisudore, con profili molto bel realizzati e piacevoli al tatto, specialmente nei modelli recenti. Alcuni modelli più costosi sono rivestiti da strati di silicone, che li rendono più morbidi. I modelli fissi, anche per poter rimanere in posizione, hanno spesso una placca in metallo alla base.
Marche
Esistono sul mercato molte marche che producono e commercializzano mouse verticali. Molte di queste sono sconosciute e non possiamo garantire sulla loro qualità, ma va detto che se vi serve un mouse per un uso normale, potreste anche provare un prodotto entry-level, anche per poter capire se questa tipologia di prodotto fa per voi. Le marche più note sono sicuramente Logitech, Kensington, Trust e ultimamente anche Perixx. Logitech ha il catalogo più ampio, con più innovazione tecnologica e ricerca nei prodotti. Trust offre dei prodotti di base molto ben fatti e sicuramente più economici, ideali per tutte le tasche. Kensington propone prodotti di alto livello con molti tasti personalizzabili.
Domande frequenti sui mouse verticali
Vediamo in questa sezione alcune domande comuni tra gli utenti italiani riguardo ai mouse verticali. Cercheremo in questo modo di guidarvi all’acquisto.
Quanto costa un mouse verticale?
I mouse verticali sono leggermente più cari dei mouse standard, e i prezzi variano abbastanza se sono wireless e se è presente l’attacco USB-C, che quindi include anche una batteria al litio interna. I modelli entry-level costano anche solo 15 €, mentre i modelli più raffinati, come quelli Logitech, possono costare anche oltre i 100 €. Esistono sul mercato molti prodotti intermedi con buone prestazioni.
Il mouse verticale è utile per l’epicondilite?
Non è possibile dare una risposta precisa, perché ogni patologia muscolo-scheletrica può essere fastidiosa o dolorosa in modo diverso in base alle persone. L’epicondilite è il classico “gomito del tennista“, un’infiammazione a carico dei tendini (l’epicondilo laterale nello specifico) che crea problemi a carico dei tendini estensori delle dita e del polso. Come per la sindrome del tunnel carpale, è bene eseguire delle prove per un periodo limitato con un mouse verticale, e capire se riesce effettivamente a ridurre il carico sul polso. Rimane doveroso però contattare il proprio medico o fisioterapista e valutare insieme se un prodotto possa recare beneficio, se non addirittura danno. I modelli che caricano meno in assoluto sono quelli fissi con trackball.
Esistono mouse verticali per mancini?
Risposta veloce: sì. Moltissime marche, che siano note o no, producono prodotti per mancini. I mouse verticali sono presenti su tutti gli aggregatori, e sono facilmente disponibili su Amazon Italia. Anche la Logitech ha alcuni modelli nel proprio catalogo.
Esistono mouse verticali per mani piccole?
Le opzioni a disposizione degli utenti con mani piccole sono limitate, ma comunque esistono. Di recente, Logitech ha lanciato Lift, il suo primo mouse ergonomico pensato per questa categoria di utenti, e già in passato Perixx aveva messo in commercio dei modelli più compatti rispetto ai mouse verticali standard. Nella nostra tabella di confronto potrete trovare queste informazioni tra i punti forti dei prodotti.