I migliori mouse del 2024

Confronta i migliori mouse del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Tipologia

Orizzontale ergonomico destrorso

Orizzontale ambidestro

Orizzontale ambidestro

Orizzontale ambidestro

Orizzontale destrorso

DPI

200 - 4.000

1.000

16.000

1.600

800 - 2.400

Connettività

Logitech Unifying / Bluetooth LE

Cavo 1,5 m

Cavo

Bluetooth 10 m

Cavo 1,6 m

Sensore

Laser Darkfield

Ottico

Ottico

Ottico

Ottico

Tasti

5

3

8

2

6

Compatibilità

Windows, Mac OS, Linux

Windows, Mac OS, Chrome OS, Linux

Windows

iOS, iPadOS

Windows, Mac OS, Chrome OS

Funzioni extra

Scroller a regolazione automatica della velocità

Cambio di sensibilità programmabile, 8 tasti macro

Multi-Touch

Cambio sensibilità

Peso

151 g

90 g

69 g

99 g

105 g

Punti forti

Impugnatura ergonomica

Robusto e maneggevole ma leggero

Ottima sensibilità

Batteria integrata ricaricabile

DPI configurabili

Ottima compatibilità con diversi sistemi operativi

Buona precisione

Cavo molto resistente

Anche per mancini

Compatibilità Windows, MacOS, ChromeOS

Batterie al litio ricaricabili

Disinfettabile

Molto leggero e maneggevole

Funziona su vetro trasparente

Punti deboli

Solo Windows

Batteria non intercambiabile

Non ultra ergonomico

Inutilizzabile con il cavo inserito

Recensione completa
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Come scegliere il mouse

Il mouse è uno strumento indispensabile per utilizzare il proprio computer, ma anche un oggetto sempre più sofisticato e il cui acquisto può risultare complicato. Prima di addentrarci nella descrizione dei fattori da tenere in considerazione per decidere quale mouse scegliere vogliamo anticiparvi che qualora foste interessati a una tipologia specifica potete trovare degli approfondimenti ulteriori dedicati espressamente ai mouse wireless e ai mouse da gaming.

Mouse

Struttura

Il primo fattore da valutare è il design del prodotto, inteso come la progettazione a tutto tondo della sua struttura. In questo senso vedremo come la tipologia condizioni quali parti dell’arto vengono sollecitate, come l’ergonomia faccia sì che il comfort sia massimo e come il peso della periferica influisca sulla comodità offerta. Sono tutte caratteristiche tanto più importanti per la salute quanto più intensivo è l’uso che si fa del mouse: un utilizzo frequente può facilmente affaticare la mano e una posizione scorretta può anche facilitare l’insorgenza di infiammazioni e patologie croniche che potrebbero richiedere addirittura la chirurgia per essere risolte. Se invece usate il mouse saltuariamente, o comunque per brevi periodi, potete sentirvi più liberi di sbizzarrirvi e/o di risparmiare. 

Tipologia

La tipologia riguarda la forma del mouse, che deve garantire un’impugnatura confortevole che non vi affatichi nei movimenti, soprattutto se avete già dei precedenti problemi su spalla, braccio, avambraccio e/o polso. Oltre al classico mouse orizzontale, sono diverse le periferiche che vi permettono di muovere il puntatore del mouse all’interno dello schermo, ma alcune non sono altrettanto popolari. Vediamole insieme:

  • Mouse orizzontale: quello classico, più popolare, può essere più o meno sofisticato;
  • Mouse verticale: ha l’impugnatura che rispetto al precedente non richiede la rotazione dell’avambraccio, il che lo rende preferibile a livello ergonomico. Il posizionamento dei tasti può essere anch’esso più o meno ergonomico;
  • Mouse a sfera o trackball: mouse meccanico inconfondibile per la pallina incastonata da ruotare con le dita mentre il mouse resta immobile. È più sensibile alle infiltrazioni di polvere, all’usura e ai guasti meccanici, ma è preferibile per chi ha dolori a spalla, gomito e braccio;
  • Joystick: proprio quella periferica che ha visto il suo boom negli anni Ottanta. Viene scelto da utenti che abbiano problemi al tunnel carpale per poter evitare il movimento di scorrimento del mouse;
  • Mouse a penna: è un mouse ottico impugnabile proprio come una penna, tipico di tablet e tavolette grafiche;
  • Trackpad: tavoletta touch simile a quella incastonata nei notebook, ma più ampia, che può essere acquistata a parte e posizionata esternamente al computer per usare solo le dita ed evitare, anche qui, gli affaticanti movimenti di scorrimento.

Noi ci occupiamo in questa sede delle prime tre tipologie di mouse, poiché le altre periferiche sarebbero difficili da accomunare ai mouse più tradizionali.

Mouse design

Mouse ergonomico

A prescindere dalla forma da voi scelta, Il mouse ergonomico è studiato per chi lavora quotidianamente con il pc e quindi aiuta a tenere il braccio e la mano in posizioni di minore stress articolare. Usarlo previene infiammazioni tendinee e sindrome del tunnel carpale, e i maggiori produttori effettuano studi di ricerca e sviluppo prima di progettarlo, perciò se il prodotto è un mouse ergonomico troverete l’informazione bene in evidenza sulla confezione.

Design per mancini o destrorsi

Abbiamo parlato del design, ma precisiamo che non tutti i prodotti (soprattutto se si tratta di mouse ergonomici) sono adatti sia a mancini che a destrorsi. Vi consigliamo quindi di leggere attentamente le indicazioni in merito, solitamente utili a capire se state valutando un prodotto dal design ambidestro o meno. 

Peso

Se siete il tipo di utente alla ricerca di un mouse che sia molto preciso, ad esempio per il gaming di velocità e azione, dovreste sceglierne uno che abbia un peso maggiore. Tuttavia, questa caratteristica rende più faticoso per la mano il suo utilizzo, soprattutto se lo dovete impugnare molte ore di seguito, perciò abbiamo deciso di valutare positivamente la leggerezza del mouse. Per la stessa ragione, infatti, i modelli migliori dedicati ai videogiochi vengono forniti di pesi aggiuntivi che è possibile rimuovere per variare il bilanciamento e ottimizzare le prestazioni a seconda dei momenti. Un mouse leggero sarà anche maggiormente portatile, utile per scopo lavorativo nella spola casa-ufficio, ma molti utenti lo preferiscono anche per attività legate al divertimento. Ciò che rende il mouse più leggero da usare, ma anche più pratico da trasportare, è un peso sotto ai 90 grammi

Mouse ergonomico

Dimensioni

Noi non valutiamo le dimensioni del mouse in maniera positiva o negativa di per sé, ma è importante chiarire al lettore che, al di là della portabilità, la dimensione del mouse deve essere della taglia adeguata alla mano, perché diversamente andrete a sollecitare dannosamente le dita. Solitamente i mouse sono di taglia media, cioè destinati a mani che misurano 18 centimetri dall’attacco del polso alla punta del dito medio, mentre è indicato nella confezione se il prodotto è da destinarsi a mani grandi o piccole.

Prestazioni

Con prestazioni intendiamo velocità del cursore e accuratezza nel puntare gli oggetti sullo schermo. Per valutarle è indispensabile iniziare dalla sensibilità DPI.  

DPI

Il valore DPI (punti per pollice) riveste particolare importanza, perché mostra il rapporto che c’è tra la distanza percorsa dal movimento della mano che regge il mouse sulla superficie e il conseguente movimento del cursore nell’area dello schermo. Quindi, se il DPI è basso, ad esempio 200-500, servirà un movimento più ampio per muovere il cursore verso l’oggetto da cliccare, il che sarà utile agli utenti che lavorano di precisione, ad esempio in ambito grafico o nei videogiochi con armi da cecchino. Al contrario, maggiore sarà il valore espresso in DPI e maggiore sarà lo spostamento del cursore a parità di movimento. Se avete uno schermo maxi e cliccate solo cartelle, o se vi dedicate ai videogiochi di strategia, magari addirittura con due schermi estesi, orientatevi verso mouse che consentano DPI sopra i 1000 DPI.

Per completezza segnaliamo che in alcuni rari casi troverete che il valore è espresso da parte del produttore in CPI (campionamenti per pollice), anziché DPI. Nello specifico, con 400 DPI o CPI lo scorrimento di 1 pollice (2,54 cm) del mouse corrisponde allo spostamento di 400 px del cursore sullo schermo; con 200 DPI o CPI lo scivolamento di 1 pollice del mouse genera lo spostamento di 200 px del cursore sullo schermo, e così via.
Ripetiamo, la scelta si deve basare sull’uso di routine di ciascun utente, dato che non esiste una soluzione in assoluto migliore di un’altra. Certo è che muovendo troppo le articolazioni queste vengono sollecitate, per cui sarebbe meglio far caso alla sensibilità DPI e, magari, avere la funzione extra (vedremo in seguito) del cambio sensibilità in base all’uso del momento.

Mouse sensore

Tipo di sensore

Un’ulteriore caratteristica importante che dovete valutare è relativa al sensore, che può essere ottico oppure laser. Si tratta di un criterio di scelta importante, perché definisce la precisione stessa dell’apparecchio e porta con sé delle conseguenze, come riassumiamo nella tabella che segue.

  Laser Ottico
DPI Maggiori Minori
Superfici lucide Prestazioni migliori Prestazioni peggiori
Superfici opache Prestazioni peggiori Prestazioni migliori
Tappetino Inutilizzabile Indispensabile e limitante
Accelerazione Prestazioni peggiori Prestazioni migliori
Accuratezza Maggiore Minore
Prezzo Dipende Dipende

La soluzione con sensore ottico (LED) produce una velocità maggiore dal punto di vista del movimento ed è abbastanza precisa. Diciamo abbastanza, perché nel caso in cui raggiungano DPI alti questo avviene in maniera non nativa, per interpolazione, il che può creare problemi in quanto ad accuratezza del posizionamento del cursore. Inoltre, il sensore ottico ha delle difficoltà di funzionamento su superfici lisce o vetrate. Il sensore laser, invece, riesce a garantire ottime prestazioni anche su questo genere di superfici ed è più preciso rispetto al sensore ottico. Di contro, può trovare qualche difficoltà in presenza di polvere, proprio per l’elevata sensibilità che lo caratterizza, e in certi casi continua a funzionare anche quando sollevato dalla scrivania, per cui può rappresentare un problema per chi ha l’abitudine di alzare leggermente il mouse con lo scopo di fermare il cursore. Interessanti sono infine le recenti tecnologie ottiche sviluppate da Microsoft e Logitech, rispettivamente, i mouse BlueTrack e quelli Darkfield. I primi sono in grado di rilevare il movimento su qualsiasi superficie anche vetrosa, senza malfunzionamenti dovuti a graffi e polvere, per cui sono idonei anche al gaming.

Accelerazione

Sempre parlando di prestazioni del cursore, è bene capire cos’è l’accelerazione.
Nei comuni mouse “da ufficio” è sempre attiva l’accelerazione del cursore, provate a farci caso. Se spostate lentamente il mouse di 5 cm sul tappetino, il cursore sullo schermo si sposterà più o meno di un numero di pixel equivalente al movimento che avete fatto. Se spostate però il mouse velocemente degli stessi 5 cm, il cursore si sposterà di una distanza molto maggiore rispetto a quella che avete coperto, come potete vedere nel seguente video esplicativo.

La velocità di accelerazione può essere un altro parametro da giudicare, posto che è parere pressoché unanime dei gamer che un buon mouse nel caso del gaming debba essere non accelerato, al contrario dei mouse normali.

Tempo di risposta

Il tempo di risposta è il tempo impiegato dal dispositivo a rispondere allo stimolo che gli viene dato dal movimento e viene considerato cruciale solo nei mouse da gaming di alto livello, pensati per chi è alla ricerca del minor lag (ritardo) possibile e vuole che ogni dettaglio sia ottimizzato al massimo. Ecco perché nei mouse normali non troverete questa specifica e per la stessa ragione noi valuteremo questo elemento delle prestazioni solo nei mouse da gaming.

Polling rate

Altro parametro tipico dei mouse per giocare ai videogame ultra rapidi, indicato in hertz (Hz) o millisecondi (ms), dove 1.000 Hz corrispondono a 1 ms. Indica quanto frequentemente il mouse invia la propria posizione al computer. Un elevato polling rate riduce la latenza durante il gioco, ma è una caratteristica totalmente superflua per chi dovesse usare il mouse solo per navigare o lavorare.

Funzioni

Le funzioni base del mouse sono garantite quando ci sono lo scorrimento del cursore e almeno 2 tasti da cliccare, destro e sinistro, anche se oggi in praticamente tutti i casi la rotella di scorrimento ce ne regala un terzo. Quando si tratta di mouse wireless bisogna considerare che un tasto potrebbe essere riservato solo all’accensione e connessione senza fili. Tuttavia, possono essere presenti anche più pulsanti, in certi casi addirittura di tipo macro, cioè programmabili.

Tasti macro

Se lavoriamo molte ore al computer, oppure se giochiamo per diverse ore, sarà utile ai fini ergonomici programmare i tasti extra disponibili sul mouse affinché la nostra sequenza di azioni routinarie venga eseguita con un semplice clic. Questo riguarda azioni tipiche da ufficio, come “crea nuova e-mail” oppure “crea nuovo evento nel calendario”.

Mouse pulsanti

Cambio sensibilità

Abbiamo spiegato come siano importanti i DPI, e come potrebbe essere necessario variare la sensibilità del mouse a seconda dell’attività in corso. Aggiungiamo che alcuni mouse offrono la regolazione di DPI in tempo reale tramite un tasto, utile per non dover effettuare macchinosamente il cambiamento dalle impostazioni.

Controllo vocale

Gli assistenti vocali stanno invadendo tutti i settori tecnologici, controllo del cursore incluso. Ad esempio, Microsoft ha inserito una nuova funzionalità a partire da Windows 11 per controllare il PC usando la voce, anziché mouse e tastiera. Questa è accessibile se siete gli amministratori del computer entrando nel menu Impostazioni > Data/ora e lingua > Parlato. Comandi tipici eseguibili dopo l’ordine vocale includono l’apertura delle app, la navigazione Internet, lettura e creazione di messaggi di posta elettronica. Tutti i computer predisposti per le videochiamate e con questo sistema operativo sono in grado di recepire comandi tradizionalmente impartiti tramite mouse, quali “Fai clic/doppio clic”, “Clic con il pulsante sinistro del mouse”, “Premi Invio”, “Trascina”, “Seleziona testo” e così via.

Altre funzioni gaming

Come ormai avrete capito un mouse adatto agli amanti di videogiochi più o meno complessi si discosta molto dal modello tradizionale e questo è vero soprattutto dal punto di vista delle funzioni extra. Come approfondiamo nella nostra guida dedicata, i mouse da gaming offrono infatti prestazioni di qualità superiore, che possono risultare eccessive per un uso normale del pc, ma che possono fare la differenza quando si parla di gioco, momento in cui le prestazioni possono decretare la vittoria o la sconfitta in una partita. 

Connettività

Le opzioni di collegamento della periferica al nostro computer condizioneranno sia l’ergonomia che la praticità di uso, ecco perché meritano una sezione a parte.

Compatibilità software

Se vi affidate a Windows, il sistema operativo in assoluto più diffuso nel mondo dei computer, difficilmente avrete problemi di compatibilità. Non si può dire la stessa cosa per chi dovesse avere bisogno di un mouse per un dispositivo Apple oppure per un PC o notebook Linux. In questo caso, probabilmente sarete già abituati a fare caso, nelle specifiche tecniche, ai sistemi operativi supportati. Infine, ad alcuni utenti farebbe piacere se il mouse potesse essere utilizzato anche con dispositivi mobili, per cui la compatibilità con Android e iOS potrebbe essere utile.

Mouse con cavo

Scegliere tra mouse con cavo oppure wireless è un’altra grande presa di posizione da effettuare quando dovete decidere quale mouse scegliere. La differenza risulta particolarmente evidente a livello pratico, giacché con un mouse con cavo avrete totale libertà dalle batterie, ma sarete più limitati nei movimenti, il che è un male per le vostre articolazioni se lo usate ogni giorno tante ore. Se cercate un mouse che sia portatile sappiate che alcuni modelli cablati hanno il cavo retrattile per ridurre al minimo l’ingombro.

Vantaggi meno immediati ma indiscutibili sono il minor prezzo a parità di prestazioni, la più elevata longevità del prodotto, nessun problema di interferenze che disturbino la connessione e una maggiore sostenibilità. Se preferite il mouse con cavo, consigliamo di controllare che la lunghezza di questo sia compatibile con l’uso che volete farne. Infine, per i gamer precisiamo che riguardo alla precisione e alla velocità con cui l’input viene inviato al computer, il miglioramento della tecnologia radio ha permesso anche al mouse senza cavo di raggiungere elevati livelli, per cui troverete prodotti equivalenti sia con che senza cavo.

Mouse utilizzo base

Mouse senza cavo

Se scegliete di comprare un mouse wireless dovete fare i conti con la sua autonomia, che può essere legata al fastidioso cambio delle batterie (AA o AAA), soluzione nemica dell’ambiente, oppure alla ricarica tramite USB della batteria interna al litio, come avviene per i cellulari. In ogni caso questo aspetto può essere trascurabile, perché la durata media di una singola carica va dai 12 ai 24 mesi, quindi non comporta grandi problemi di manutenzione. 

Mouse verticale

Come approfondiamo ulteriormente nella guida ad hoc, è importante sapere che il collegamento in assenza di fili può avvenire tramite standard famosi come IR e Bluetooth, oppure attraverso una tecnologia proprietaria del brand produttore di tipo simile (wireless a 2,4 GHz), ma con l’uso di un’antenna USB sempre inclusa nella confezione. Questo garantisce che il collegamento possa essere realizzato allo stesso livello di prestazioni con qualsiasi computer, ma richiede l’uso del piccolo dispositivo esterno che funge da trasmittente del segnale e che occuperà una delle vostre porte USB, il che potrebbe creare un problema se non ne avete molte. Invece, nel caso abbiate solo moderne porte USB-C, potrebbe essere necessario un adattatore USB-A/USB-C, in alcuni casi incluso nella confezione del mouse.
Infine, se comprate un mouse Bluetooth il tipo di comunicazione tra computer e mouse dipenderà dallo standard massimo supportato da entrambi i dispositivi, ma non sarà necessario alcun tipo di oggetto extra esterno che occupi la porta USB. La scelta di uno o l’altro influenzerà le prestazioni e il prezzo del mouse, per questo consigliamo di leggere attentamente la nostra guida dedicata.

Domande frequenti sul mouse

Quanto costa un mouse?

Il prezzo varia a seconda dell’uso e dell’intensità con cui si intende sfruttare questo prodotto. La fascia di prezzo per un mouse cablato è molto ampia, partendo da pochi euro fino a superare i 200 €, anche se gran parte dei modelli non supera i 50 €. Il prezzo è legato soprattutto alle caratteristiche tecniche possedute dal mouse. È chiaro che un modello con cui si desidera compiere una normale attività di navigazione online per motivi di lavoro o di svago è più basilare rispetto ad un modello dotato di funzionalità più complesse, pensate per designer professionisti o gamer. Questo non significa però che i prodotti più economici siano di scarsa qualità: possono comunque essere adatti alle esigenze di un utente medio che non necessita di funzionalità aggiuntive. Se non si hanno particolari esigenze si può essere assolutamente soddisfatti anche di un modello che costa meno di 20 €, mentre se si è alla ricerca di una soluzione altamente performante l’investimento richiesto dovrà essere sensibilmente più alto.

Quali sono le principali marche di mouse?

La marca è senza dubbio un elemento importante da considerare al momento dell’acquisto, soprattutto in relazione all’uso che intendete farne. In certi casi vengono progettati prodotti economici maggiormente sostenibili, come il mouse prodotto da Microsoft e realizzato con plastiche recuperate da oceani e corsi d’acqua.

Mouse sostenibile
Esistono poi marche di mouse specializzati in particolari settori, come il gaming o la grafica, molto conosciute e apprezzate da chi ha fatto dei videogiochi la sua grande passione. In generale, consigliamo di scegliere una marca nota e affermata nel settore, come Logitech (valutate la linea G se siete giocatori), HP, Apple, A4Tech, Azio, Dell, Microsoft, Razer, Sony, Lenovo o TeckNet, soprattutto se avete pretese elevate di ergonomia, rendimento e affidabilità. Se invece vi serve un modello di base, semplice e con poche pretese, potete tranquillamente risparmiare e optare per qualche marca meno conosciuta, la quale può comunque garantirvi quel minimo di prestazioni che per voi possono risultare sufficienti.

Meglio mouse o trackpad?

Il mouse esterno è sicuramente meglio del trackpad dal punto di vista ergonomico e di prestazioni, se state usando il vostro notebook. Se invece volete comprare un trackpad esterno, allora questa scelta vi aiuterà a diminuire lo stress articolare, perché con il trackpad c’è una riduzione dei movimenti dalla spalla al polso.

Quale mouse per Mac?

Il miglior mouse per Mac è l’Apple Magic Mouse, ma potete anche optare per la trackpad Apple. Ad ogni modo, i principali brand produttori di mouse, come Logitech, offrono alcune soluzioni dedicate ai Mac che potreste trovare interessanti, soprattutto se siete dei gamer.

Come cambiare puntatore con Windows 11?

A seconda del sistema operativo installato sul vostro computer potrete personalizzare il puntatore del cursore, da freccia a croce o altro. Con Windows 11 si procede come per Windows 10: dal menù start cercate e cliccate “Cambia aspetto puntatore del mouse durante spostamento”. Si aprirà la finestra delle Proprietà del mouse, in cui è anche presente la scheda Puntatori, contenente la sezione Personalizza. Vi basterà a questo punto scegliere l’opzione preferita dall’elenco e fare clic su Ok per salvare le modifiche.

Perché il mouse va a scatti?

Se si tratta di un mouse meccanico o comunque a sfera potrebbe essersi accumulato dello sporco all’interno, ma se il mouse è ottico potrebbe essere un problema di software. Nei casi più comuni, il problema si risolve con una di queste soluzioni:

  • Aggiornare il driver dal sito del produttore;
  • Diminuire le prestazioni, ad esempio rallentando il cursore;
  • Riavviare il computer.