Le fat bike
Nelle strade delle nostre città sono ormai una presenza fissa: stiamo parlando delle fat bike, quelle strane bici con gli pneumatici larghi così amate e diffuse tra giovani e appassionati. Ma cosa sono esattamente le fat bike e quali caratteristiche devono essere considerate quando si cerca il modello più adatto alle proprie esigenze? In questa guida dedicata andremo ad osservare tutte le peculiarità di queste particolari MTB.
Vi ricordiamo che abbiamo trattato l’argomento biciclette in diversi articoli: per avere un quadro completo delle differenze tra fat bike e altre tipologie consigliamo di leggere le nostre guide all’acquisto delle biciclette classiche, delle MTB, delle biciclette elettriche o delle Mountain bike elettriche. Segnaliamo infine che questa guida è dedicata alle fat bike prive di motore: per i modelli elettrici potete consultare la nostra pagina dedicata alle fat bike elettriche.
Che cos’è una fat Bike?
Sostanzialmente una Fat Bike è una MTB dalle caratteristiche particolari: nasce infatti dal telaio di una MTB, ma è dotata di pneumatici di dimensioni maggiorate e di una forcella che permette di montare ruote con larghezza fino a 130 mm. Le fat bike sono state inizialmente progettate per la guida su terreni difficili da percorrere per altre bici, specialmente per quelle da città: strade con neve, fango e/o sabbia. Nonostante ciò, il loro design peculiare e la loro versatilità hanno catturato l’attenzione di un pubblico molto più ampio, rendendole molto usate anche nei normali tragitti urbani.
Le fat bike risultano infatti decisamente comode anche sull’asfalto o sul ciottolato nonostante il peso leggermente superiore rispetto ad una classica city bike, e gli pneumatici più ampi aiutano ad affrontare meglio ostacoli “cittadini” come binari del tram, ghiaia o terreno bagnato.Dopo questa breve premessa, andiamo ad osservare nel dettaglio le caratteristiche strutturali e tecniche delle fat bike.
Telaio delle fat bike
Come sappiamo, il telaio è la principale componente di una bici: con questo termine infatti si intende il corpo (la struttura di base) della bicicletta, escluse ruote, sella, manubrio e pedali.
Quando si parla di telaio, anche nelle fat bike dobbiamo valutare due aspetti: i materiali con cui esso è realizzato e le dimensioni consigliate ai vari utilizzatori.
In stretta relazione con il telaio troviamo altri elementi, di cui però ci occuperemo in un secondo momento: l’ammortizzazione, la forcella e l’ampiezza dello spazio per ospitare la ruota. Si tratta infatti di aspetti che è bene valutare singolarmente, in modo da poter cercare infine una fat bike che risponda a tutte le caratteristiche richieste.
Materiali del telaio
Come per le altre tipologie di bicicletta che abbiamo osservato nelle guide all’acquisto dedicate, anche nel caso delle fat bike i materiali costitutivi più comuni sono quattro: alluminio, acciaio, carbonio e fibra di carbonio e titanio. Inizialmente le opzioni in titanio e fibra di carbonio erano limitate, ma con la crescita del mercato delle fat bike sono sempre di più i produttori che realizzano modelli di fascia alta in questi due materiali. Ogni materiale ha i suoi pregi e difetti: in definitiva, la scelta dipenderà dalle preferenze personali e da un’analisi costi/benefici per il consumatore.
I telai in alluminio sono molto convenienti poiché hanno un costo di produzione basso ed un rapporto resistenza/peso buono, poiché si tratta di un materiale leggermente più pesante del carbonio, ma abbastanza resistente.
La fibra di carbonio ha un rapporto resistenza/peso molto elevato, che si traduce in telai leggeri, rigidi, resistenti e reattivi. Per contro le fat bike con telaio in carbonio sono molto più costose e sono molto difficili da riparare per via della scarsa duttilità del materiale.
I telai in titanio infine offrono un’ottima flessibilità, leggerezza e resistenza: le fat bike realizzate in questo materiale sono quelle dal prezzo più alto, ma sono anche le più adatte ad affrontare terreni e condizioni metereologiche più estremi. Dato il prezzo elevato del materiale, sono pochi i produttori che attualmente offrono fat bike in titanio, nonostante la gamma si stia progressivamente allargando visto il crescente interesse dei consumatori per le fat bike.
Dimensioni del telaio
Le dimensioni del telaio di una fat bike devono essere valutate in base alla propria altezza, ma anche allo stile di guida che si desidera tenere. Se nel caso delle MTB e delle city bike lo stile di guida significa sostanzialmente la postura che si vuole mantenere, nelle fat bike questo termine comprende anche il tipo di percorsi che si vogliono affrontare. La fat bike infatti può essere utilizzata, come abbiamo visto, per escursioni molto estreme e per tragitti normalmente non percorribili neanche dalle mountain bike, come ad esempio i corsi d’acqua ghiacciati o le distese sabbiose.
I consumatori che meditino di acquistare una fat bike per utilizzarla in questo tipo di contesti potrebbero prediligere stabilità e spazio extra per zaini o borse; in questi casi è consigliabile optare per una taglia in più rispetto a quella che si acquisterebbe solitamente.
Ruote e pneumatici delle fat bike
Le ruote, in particolare gli pneumatici, sono il principale tratto distintivo delle fat bike. Quando parliamo di caratteristiche delle ruote però non ci riferiamo solo all’ampiezza degli pneumatici, ma anche alla dimensione della ruota, che determina quella del mozzo e del cerchio. Vediamo nel dettaglio tutte queste peculiarità.
Diametro della ruota
La maggior parte delle fat bike è dotata di ruote da 26 o da 27,5″; non viene quindi usata la terza taglia comune alle mountain bike, quella da 29″. Viste le enormi dimensioni dei pneumatici montati sulle fat bike, ogni misura di ruota finisce sostanzialmente per avere un diametro effettivo più ampio: le taglie infatti si riferiscono al diametro interno della ruota. Nelle biciclette tradizionali dove lo spessore degli pneumatici è di circa 1,5″ la differenza tra diametro interno e diametro esterno (che comprende anche lo pneumatico) non è molto netta, mentre nelle fat bike, dove gli pneumatici hanno uno spessore uguale o superiore ai 5″, la differenza è notevole.
Questo aspetto è importante da ricordare, specialmente se si pensa che spesso erroneamente il diametro della ruota viene considerato un indicatore della taglia della bici: nel caso delle fat bike, più che nelle altre tipologie di bicicletta, l’ampiezza della ruota non andrà scelta in funzione dell’altezza dell’utilizzatore, bensì dell’esperienza di guida che si vuole ottenere. La dimensione della ruota in generale non impatta in modo determinante sulle prestazioni, anche se possiamo affermare che una ruota di diametro maggiore fornisca in teoria una maggiore velocità di rotazione ed una migliore stabilità.I produttori generalmente non offrono la possibilità di scegliere il diametro preferito della ruota, ma propongono un’unica opzione: questo è dovuto al fatto che in fase di progettazione viene identificato il diametro più idoneo ad ottenere prestazioni ottimali con il particolare modello di telaio.
Larghezza degli pneumatici
La larghezza delle gomme è la caratteristica principale di una fat bike. La maggior parte degli pneumatici per fat bike ha una larghezza che va da 3,8 fino a 5″. In generale, più uno pneumatico è largo, maggiori saranno il galleggiamento e la trazione che fornirà. Allo stesso modo, più uno pneumatico è stretto, più “normale” sarà il feeling di guida, sia sullo sterrato che sui percorsi regolari.
Tutti gli pneumatici per fat bike necessitano di una minore pressione di gonfiaggio: si può infatti affermare che più è largo lo pneumatico, minore sarà la pressione. Il motivo è che una pressione elevata con uno pneumatico così largo genererebbe un effetto “rimbalzo” e peggiorerebbe il galleggiamento della ruota sul terreno.La scelta tra fat bike con pneumatici più o meno larghi dipende dal tipo di utilizzo che si prevede di fare: chi percorrerà principalmente tratti urbani e sterrati potrà optare per uno pneumatico più stretto, mentre per percorsi sulla neve, sulla sabbia o in generale più estremi è preferibile optare per un diametro maggiore, che consente una migliore stabilità in queste circostanze.
Tassellatura degli pneumatici
Oltre all’ampiezza dello pneumatico è consigliabile valutare anche il tipo di tassellatura presente su di esso. Con il termine tassellatura si intende il design del battistrada: in base al tipo di tassellatura gli pneumatici saranno più o meno adatti a specifici terreni. Possiamo identificare diverse tassellature negli pneumatici per fat bike: vediamo le principali in un breve elenco.
Pneumatici street
Si tratta della tipologia consigliata per percorsi urbani.
Pneumatici slick
Questa tipologia non presenta alcuna tassellatura: la superfice del battistrada sarà completamente liscia. Questa tipologia è la meno versatile poiché è adatta solo a terreni completamente pianeggianti e non dissestati.
Pneumatici chiodati
In questa tipologia troviamo una tassellatura ben accentuata, con tacchetti in rilievo distribuiti in modo omogeneo su tutta la superfice. Si tratta di un tipo di pneumatico versatile e adatto a terreni sabbiosi, ghiaiosi e rocciosi, ma anche a neve e ghiaccio.
Pneumatici da neve
Come si intuisce, questa tipologia è pensata per i percorsi su neve e ghiaccio. La tassellatura presenta tacchetti ancora più accentuati e più fitti rispetto ai modelli chiodati e solitamente anche il diametro è molto ampio per garantire la migliore aderenza possibile.
Camera d’aria
Le fat bike sono disponibili sia in versione tubeless, ovvero senza camera d’aria, sia in versione classica con camera d’aria.
Per chi non lo sapesse, la camera d’aria nella ruota delle bici è una struttura tubolare posta all’interno del copertone ed è il componente che ospita i gas inerti a pressione: in parole povere è il “contenitore” dell’aria presente nelle gomme.Nonostante gli pneumatici delle fat bike siano pensati per essere particolarmente resistenti alla foratura e quindi in linea di massima la camera d’aria in queste bici sia più difficile da danneggiare, utilizzare un modello tubeless offre vantaggi anche in termini di peso.
Le camere d’aria delle fat bike sono infatti piuttosto grandi e il loro peso non è da sottovalutare; rimuoverli dalla bici comporterà probabilmente una notevole riduzione del peso. Una fat bike con configurazione tubeless è inoltre un ottimo modo per migliorare la qualità di guida, perché la pressione sarà leggermente inferiore e l’aderenza al terreno migliore.
Ricordiamo che, se siete già in possesso di una fat bike e volete sperimentare la configurazione tubeless, dovete assicurarvi che cerchio e pneumatici siano compatibili: la camera d’aria infatti è una componente della ruota e non dello pneumatico, e ciò significa che la configurazione tubeless potrebbe non essere possibile sul modello di cui disponete.
Sospensioni e ammortizzazione
Le fat bike, appartenendo al macro gruppo delle mountain bike, hanno solitamente tre tipi di possibili configurazioni per quanto riguarda sospensioni e ammortizzatori: ammortizzazione solo anteriore, detta front suspension o hardtail, ammortizzazione anteriore e posteriore, detta full suspension, o senza ammortizzazione.
La scelta del tipo di ammortizzazione dipende principalmente dai terreni che si intendono percorre: vediamo brevemente quando è preferibile scegliere ognuna di queste configurazioni.Ammortizzazione frontale
Molte fat bike possono essere dotate di una forcella ammortizzata. L’aggiunta di sospensioni anteriori aiuta a ridurre il pericolo quando si guida in condizioni non ideali ed è un enorme vantaggio per i ciclisti che usano le loro fat bike su diversi terreni ed in varie condizioni meteo. La sospensione anteriore aumenta infatti la versatilità di una fat bike, in particolare per i ciclisti che intendono utilizzare la propria tutto l’anno o che percorrono i normali percorsi per mountain bike.
Ammortizzazione completa
Questi modelli sono caratterizzati dall’avere una sospensione sulla forcella anteriore e un’altra sospensione sul retro del telaio. La presenza di una seconda sospensione implica un peso maggiore, ma allo stesso tempo fornisce una migliore presa su terreni irregolari, assorbendo maggiormente l’impatto. Le fat bike a sospensione completa sono meno comuni delle loro controparti a sospensione anteriore, sebbene ci siano un certo numero di produttori che realizzano modelli ad ammortizzazione completa. Se si guida regolarmente in condizioni difficili, potrebbe avere senso provare un modello full-suspension.
Nessuna ammortizzazione
Le fat bike senza ammortizzazione sono dotate di una forcella rigida. Ci sono due motivi per cui potrebbe essere consigliato un modello privo di ammortizzazione: il primo è che, data la sospensione intrinseca fornita dagli pneumatici, su terreni regolari un’ulteriore ammortizzazione non è necessaria. Il secondo motivo è in qualche modo legato al primo: una forcella ammortizzata implica maggiore peso, e visto che le fat bike sono già una tipologia di bici più pesante, chi non guida su terreni irregolari dovrebbe prediligere la leggerezza ad un’ammortizzazione extra non particolarmente utile.
Sistema di cambio
Il sistema di cambio è importante da valutare, tuttavia nelle fat bike non troviamo molte differenze rispetto alle mountain bike tradizionali.
La maggior parte delle fat bike in commercio è dotata di un sistema di cambio monocorona con una trasmissione a 10 o 12 velocità. Rispetto a una normale mountain bike, la configurazione che prevede una sola corona anteriore (solitamente a 32 denti) consente di ottenere un peso più leggero, risparmiare spazio ed evitare che fango e detriti si accumulino nei pressi della guarnitura.Quando la fat bike viene generalmente guidata in condizioni di neve, sabbia o fango è consigliabile utilizzare una marcia leggermente più bassa per migliorare la stabilità e l’aderenza al terreno.
Le domande più frequenti sulle fat bike
Che differenze ci sono tra fat bike e mountain bike?
Sebbene appartengano alla stessa famiglia ed abbiano varie caratteristiche comuni, tra fat bike e MTB ci sono comunque delle diversità. Abbiamo già visto in modo più specifico in cosa differiscano le due tipologie di bici: ecco un elenco riassuntivo delle principali differenze tra fat bike e mountain bike.
- Pneumatici più larghi: il segno distintivo di qualsiasi fat bike sono gli pneumatici larghi. Quelli per fat bike hanno una larghezza che è quasi sempre compresa tra 4 e 5″, mentre quelli delle MTB sono molto più piccoli e la loro ampiezza massima rimane tra i 2 e i 3″;
- Telai specifici: telaio e forcella hanno bisogno di spazio per collocare gomme enormi, ciò comporta che tutte le componenti del telaio saranno posizionate in modo diverso. Mozzi, assi e cerchi avranno dimensioni molto più ampie e anche i pedali delle fat bike possono essere posizionati più distanti tra loro rispetto alle altre bici. Ciò significa che non è possibile ottenere una fat bike semplicemente sostituendo gli pneumatici della propria MTB, poiché per ospitare ruote così grandi è necessario un telaio appositamente progettato;
- Pressione degli pneumatici più bassa: gli pneumatici per fat bike necessitano di un livello di pressione più basso, poiché una minore pressione offre al ciclista più presa sul terreno e la capacità di “galleggiare” sulla neve o sulla sabbia.
Quanto costa una fat bike?
Le fat bike possono avere un prezzo che varia molto: ad incidere sono le caratteristiche tecniche e strutturali, i materiali, il brand e le possibilità di personalizzazione offerte.
I modelli entry level, prodotti da marche poco note in materiali meno pregiati come alluminio o acciaio hanno un prezzo che va dai 200 ai 400 €: trovare fat bike ad un costo inferiore è molto difficile, a meno che non ci si rivolga al mercato dell’usato.
Nella fascia di prezzo media possiamo collocare i prodotti con un prezzo tra i 400 e i 600 €, mentre a partire da 600 € (fino a superare le migliaia di euro) troviamo i modelli di fascia alta. Queste fat bike sono spesso personalizzabili per quanto riguarda configurazione degli ammortizzatori, tassellatura degli pneumatici, camera d’aria e accessori. Chiaramente si tratta di prodotti destinati ad un uso intensivo, visto che il prezzo è praticamente uguale a quello di un piccolo scooter, ma la qualità sarà molto elevata, così come la resistenza all’usura e la comodità di guida.
Dove comprare una fat bike?
Ci sono principalmente tre modi di acquistare una fat bike: rivolgersi a negozi fisici o online specializzati in bici (o direttamente ai produttori), cercare il modello più adatto su portali generalisti online o in catene della grande distribuzione o rivolgersi a un rivenditore di bici usate.
Trattandosi di un prodotto dal costo mediamente elevato, la scelta di una bici di seconda mano potrebbe permettere di acquistare una fat bike ad un prezzo molto ridotto, anche del 50%, ma è da considerare più rischiosa. Il pericolo maggiore è acquistare un modello che abbia un telaio danneggiato: importante quindi controllare attentamente la presenza di corrosione, ammaccature o altri segni di usura.
L’acquisto di una fat bike nuova evita tutti questi rischi, quindi consigliamo alla maggior parte dei consumatori più inesperti di optare per un modello nuovo, anche se entry level, a meno che non si abbiano già in mente esigenze particolari che obblighino ad optare per un modello molto performante e costoso. Non tutti i negozi di biciclette, specialmente nelle piccole città, hanno in catalogo fat bike: in questi casi è consigliabile rivolgersi alla grande distribuzione.
Quali sono le migliori marche di fat bike?
Il mercato delle fat bike si è sviluppato all’improvviso: nel nostro Paese, complici le misure governative che fino a poco fa fornivano un contributo economico per l’acquisto di biciclette e monopattini, hanno avuto un vero e proprio boom.
Questa premessa è utile per capire che ogni mese si affermano nuovi produttori di fat bike: alcuni sono brand storici nel settore ciclismo, altri sono marchi emergenti che si specializzano proprio in questo tipo di biciclette.
I marchi che attualmente producono le fat bike più apprezzate dagli esperti sono: Mongoose, Trek, Surly, Rocky Mountain e Framed. Altri brand emergenti che si stanno piano piano affermando sono Specialized, Norco, Canyon, Salsa, Transition e Guerrilla Gravity. Tra i brand europei invece ricordiamo On-One e Sandman.
Trattandosi di un settore in espansione, online e specialmente nei siti web più grandi è possibile trovare molte fat bike prodotte da brand meno noti. La scelta di questi modelli potrebbe essere un’opportunità per risparmiare un po’: importante però assicurarsi che le caratteristiche richieste siano presenti, che sia possibile effettuare riparazioni in modo agevole in qualsiasi ciclofficina e che ci sia un minimo di servizio clienti che fornisca informazioni o assistenza.
Quali sono le migliori fat bike del 2024?
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