Come scegliere la mountain bike
Le mountain bike, anche chiamate con l’acronimo MTB, sono le biciclette adatte a tutti i percorsi non urbani.
Nonostante ad un primo sguardo le mountain bike sembrino soltanto una tipologia di bicicletta, in realtà esiste un vero e proprio mondo fatto di materiali diversi, destinazioni d’uso specifiche e caratteristiche tecniche e strutturali uniche.
Tipologia
Le mountain bike possono essere suddivise in tipologie in base alla destinazione d’uso delle bici, ovvero in base al tipo di attività ciclistica che è possibile praticare con determinati modelli.
Secondo le classificazioni più usate possiamo distinguere sette macro-tipologie di mountain bike: vediamo brevemente le loro caratteristiche distintive.- Mountain bike XC (cross country): queste bici sono pensate per la specialità agonistica omonima, che è una gara ad anello su percorsi brevi con salite e discese. L’attività ciclistica in salita e in pianura è la più adatta a questa tipologia, mentre potrebbero esserci difficoltà sulle discese ripide. Si tratta di modelli leggeri e versatili, realizzati solitamente in alluminio o carbonio;
- Mountain bike marathon: rispetto alla tipologia precedente queste bici sono più adatte alle gare, anche a lunga percorrenza, poiché risultano più reattive e adatte anche alle discese. In questo caso il materiale più utilizzato è il carbonio, che rende la bici più performante nelle salite e nelle gare di fondo;
- Trail bikes: queste bici sono particolarmente adatte alle discese, soprattutto a quelle ripide. Sono affidabili su tutti i dislivelli, anche quelli presenti nei percorsi di montagna più ostici, e sono molto durevoli nel tempo;
- Mountain bike all mountain: come si intuisce dal nome queste bici sono ideali per i percorsi di montagna, sia in ottica ricreativa che per le gare. Vengono realizzate in alluminio o in carbonio e risultano leggere e durevoli, inoltre sono adatte a tutte le condizioni di terreno;
- Mountain bike enduro: ufficialmente pensate per le gare di enduro, queste bici possono essere usate in realtà su tutti i terreni, a prescindere dalle condizioni del suolo e dal dislivello presente. Sono bici leggere ma stabili e performanti, ideali per i contesti in cui si alternano discese e salite. Il telaio può essere in alluminio o in fibra di carbonio;
- Mountain bike freeride: queste bici sono pensate per attività ciclistiche più particolari, come i salti, le evoluzioni o le escursioni in luoghi particolarmente difficili. Il telaio è quasi sempre in alluminio e le ruote hanno un’elevata resistenza che consente appunto le attività ciclistiche più estreme;
- Mountain bike downhill: queste bici sono più di nicchia perché hanno una pedalata più impegnativa rispetto alle altre tipologie. Sono in grado di raggiungere velocità elevate specialmente in discesa, ed è proprio per questo tipo di percorsi che sono pensate. Il telaio anche in questo caso è in alluminio o in carbonio.
Caratteristiche strutturali
La struttura delle mountain bike può variare sensibilmente tra un modello e l’altro. Prescindendo dalla classificazione in tipologie, possiamo identificare tre aspetti strutturali determinanti per la scelta della mountain bike: le caratteristiche del telaio, ovvero altezza e materiali; le caratteristiche delle ruote, ampiezza e spessore dello pneumatico; e le caratteristiche di sella e pedali. Guardiamo in modo più approfondito ad ognuno di essi.
Caratteristiche del telaio
Il telaio nelle biciclette è il componente strutturale principale: con questo termine infatti si indica tutta la struttura della bici, escluse ruote, pedali e sella.
Quando si parla di telaio sono due gli elementi da valutare: i materiali di realizzazione, che impattano direttamente su leggerezza e durevolezza, e l’altezza del telaio, che invece deve essere considerata in base a quella dell’utilizzatore.
Materiali del telaio
I materiali di realizzazione delle mountain bike sono sostanzialmente quattro: acciaio (o leghe di ferro), alluminio (o leghe di alluminio), carbonio (o fibra di carbonio) e titanio.
Troviamo anche bici realizzate in magnesio, ma si tratta di prodotti che ancora oggi sono poco diffusi.- Acciaio e leghe di ferro: le caratteristiche di questo materiale sono il costo basso, la flessibilità, la resistenza e la durata elevata, mentre i difetti sono il peso e la mancanza di rigidità;
- Alluminio: i telai in alluminio si caratterizzano per leggerezza ed elasticità elevate, mentre i difetti sono resistenza e rigidità limitate;
- Carbonio: le bici realizzate con questo materiale offrono leggerezza, rigidità e ottime performance in tutte le circostanze, per contro sono meno durevoli e resistenti e hanno un costo elevato;
- Titanio: i vantaggi offerti dal telaio in titanio sono diversi, tra questi ricordiamo resistenza all’usura e resistenza meccanica, duttilità, leggerezza. Tra i difetti invece annoveriamo il costo elevato e l’impossibilità di effettuare riparazioni;
- Magnesio: usato spesso in forma di lega, questo materiale si caratterizza per leggerezza, rigidità, durata e ottimo assorbimento delle vibrazioni. Tra i difetti invece sono indicati la scarsa resistenza alla corrosione e la difficoltà di saldatura.
Altezza del telaio
Questo aspetto deve essere valutato in relazione alla propria altezza. L’altezza del telaio si identifica tramite la taglia della bici, che viene espressa in pollici. Questa misura è relativa alla lunghezza del tubo piantone, ovvero alla distanza che va dall’attacco dei pedali all’attacco della sella.
Per calcolare la giusta taglia da acquistare è necessario fare un piccolo calcolo matematico: moltiplicare l’altezza del cavallo (la misura dal suolo all’attaccatura delle gambe) per 0,226. Il risultato sarà indicativamente la taglia del telaio in pollici da acquistare.Se per esempio l’utilizzatore avrà un cavallo di 71 cm il calcolo sarà: 71 x 0,226 = 16,046, il telaio consigliato è dunque uno da 16 pollici.
Non sempre sarà necessario fare questo calcolo autonomamente: molti produttori di mountain bike forniscono delle tabelle esplicative delle loro taglie basate sull’altezza dell’utente. In questi casi basterà seguire i consigli della casa produttrice: ciò risulta particolarmente utile nei casi in cui le taglie del telaio siano espresse con misure standard (S, M, L, XL).
Caratteristiche delle ruote
Anche per quanto riguarda le ruote troviamo due aspetti da considerare: il diametro della ruota, ovvero la sua grandezza, e lo spessore dello pneumatico.
Diametro della ruota
Se le bici da città offrono un’ampia gamma di misure di ruote tra cui scegliere, nel caso delle mountain bike le opzioni sono molto più limitate. Questo perché, a prescindere dall’altezza dell’utilizzatore, la dimensione delle ruote nelle mountain bike è maggiormente legata alla destinazione d’uso della bici.
Il diametro della ruota viene espresso quasi sempre in pollici: in commercio esistono principalmente mountain bike con ruote da 26, 27,5 e 29″. Le ruote da 29″ sono più indicate per superare ostacoli, sono più scorrevoli e più stabili anche in discesa; allo stesso tempo risultano meno reattive e scattanti e più pesanti, inoltre non si adattano ai telai piccoli.
Le ruote da 27,5″ infine sono una via di mezzo tra le due misure precedenti: sono mediamente reattive e hanno un buon grip, sono confortevoli sulle lunghe distanze e assorbono abbastanza bene le vibrazioni, oltre ad avere un peso moderato. Lo svantaggio principale invece è una peggiore performance in caso di ostacoli rispetto ad una ruota da 29″. Queste ruote sono molto usate nelle mountain bike XC e nelle enduro, ma si trovano anche sulle altre tipologie.
Larghezza degli pneumatici
La larghezza dello pneumatico in una mountain bike può variare sensibilmente, anche tra bici dello stesso modello: chi pratica assiduamente discipline ciclistiche infatti spesso modifica autonomamente gli pneumatici della propria bici per adattarli a specifiche esigenze sportive. In generale è possibile affermare che più sottile è il copertone, maggiore sarà il rendimento in termini di prestazioni, mentre a larghezza maggiore corrispondono una maggiore comodità e facilità di guida.
La larghezza dello pneumatico in gergo tecnico viene anche chiamata sezione e viene quasi sempre espressa in pollici. La maggior parte degli pneumatici da mountain bike ha una larghezza compresa tra 1,90 e 2,50. La destinazione d’uso della bici è importante quando si valuta la larghezza degli pneumatici:- Cross country: tra 2 e 2,25″;
- Marathon: tra 1,9 e 2,25″;
- Trail bikes: tra 2,3 e 3″;
- All mountain: tra 2,25 e 2,50″;
- Enduro e downhill: tra 2,35 e 2,50″;
- Freeride: tra 2,35 e 2,60″;
- Fat bike: tra 3,80 e 4,80″.
Possiamo infine raggruppare gli pneumatici in base alla loro larghezza. Sono quattro le tipologie identificate dai produttori: tradizionale (1,8 – 2,25″), semi plus (2,25 – 2,6″), plus (2,8 – 3″) e fat bike (3,8 – 5″).
Sella
Le caratteristiche di questo componente strutturale sono molto importanti sia per il comfort di guida, sia per assicurarsi che la mountain bike scelta sia adatta alla specialità sportiva che si vuole praticare.
Per quanto riguarda la sella, è importante che essa sia realizzata in materiali resistenti e di qualità, che abbia una forma ergonomica, che sia adeguatamente imbottita e che rispetti l’anatomia dell’utilizzatore. Vengono identificate tre forme di sella:- Arrotondata: più adatta alle lunghe distanze;
- Piatta: più adatta a brevi distanze e sforzi intensi;
- Semi arrotondata: ibrido tra le due precedenti.
Il canale centrale può essere pieno, incavato o vuoto: in presenza di canale incavato o vuoto la pressione sulla zona perineale diminuisce e lo sforzo viene ripartito su altre zone. Ciò non significa diminuire lo sforzo, ma solo ridistribuirlo: il tipo di canale da preferire dipende quindi dalle proprie condizioni fisiche. Infine è importante che la larghezza della sella sia adeguata alla dimensione del bacino e alla posizione che si assumerà su di essa.
Pedali
Per quanto riguarda invece i pedali, nelle mountain bike troviamo principalmente tre tipologie:- Pedali Flat (piatti o liberi): simili ai pedali delle bici tradizionali, hanno forma piatta e sono dotati di piccoli “denti” sulla superficie per far aderire la scarpa;
- Pedali a sgancio: chiamati anche pedali SPD o pedali automatici, sono pedali che si agganciano alla scarpa tramite un’apposita tacchetta;
- Pedali ibridi: sono dotati di pin per agganciare la scarpa su una superficie, mentre l’altra faccia è piatta, in questo modo l’utilizzatore può scegliere come usare il pedale a seconda della situazione.
Sistema di frenata
Il sistema frenante nelle bici è molto importante; anche nelle mountain bike scegliere il tipo di freno più adeguato alla specialità sportiva è fondamentale per avere prestazioni ottimali in tutta sicurezza.
Nelle mountain bike troviamo essenzialmente tre tipologie di freno:- Freni a disco meccanici: in questo sistema frenante troviamo un cavo in acciaio collegato alle leve del freno e ai pistoni. Premendo la leva del freno si attivano i pistoni che fanno stringere le pastiglie attorno al rotore; in questo modo avviene la frenata della bici. I vantaggi di questa tipologia sono prezzo basso e facilità di installazione e manutenzione, gli svantaggi sono la necessità di applicare maggiore pressione sulle leve del freno e la difficoltà di regolazione della forza frenante;
- Freni a disco idraulici: questo sistema frenante prevede che ci sia un fluido idraulico che, premendo le leve dei freni, spinge i pistoni all’interno della pinza comprimendo le pastiglie attorno al rotore. La differenza con i precedenti quindi è solo nella modalità di trasmissione della forza frenante ai pistoni. I vantaggi di questa tipologia sono un migliore controllo e una migliore sensibilità, mentre gli svantaggi sono il prezzo più alto e la difficoltà di installazione e manutenzione;
- Freni V-brake: questo tipo di freni è usato soprattutto su MTB di fascia medio-bassa. Si tratta di un impianto più economico nel quale l’azione frenante avviene tramite i pattini, infatti premendo le leve dei freni i pattini, collegati alle leve tramite cavo, si stringeranno contro il cerchio generando la frenata. Questo tipo di freni rispetto ai freni a disco risulta meno adatto a terreni bagnati o fangosi, inoltre la frenata risulterà più secca e meno modulata.
Freni a disco o V-brake?
Per concludere possiamo affermare che una MTB con V-brake è più economica, adatta a principianti e a chi frequenta poco lo sterrato, mentre i freni a disco, di entrambe le tipologie, sono più idonei per attività intensive su terreni in condizioni critiche.
Ammortizzatori
L’ammortizzazione nelle mountain bike è molto importante: le sospensioni infatti assicurano che la ruota rimanga sempre aderente al suolo a prescindere dalle condizioni del terreno.
Possiamo distinguere due macro-gruppi di mountain bike in base agli ammortizzatori: i modelli front, chiamati anche hardtail, che dispongono di telaio rigido e forcella anteriore ammortizzata, e i modelli full suspended, chiamati anche biammortizzati, che presentano una forcella anteriore ammortizzata e un secondo ammortizzatore sulla ruota posteriore.
Sistema di cambio
L’ultimo elemento da valutare riguarda il sistema di cambio presente sulle mountain bike.
Possiamo identificare tre tipologie di sistema di cambio nelle MTB, che si differenziano in base al numero di corone presenti.
Con il termine “corona” in meccanica s’intende un sistema di trasmissione a ruote dentate, ovvero l’ingranaggio che trasmette il moto dei pedali alla ruota e sulla quale poggia la catena.
Tradizionalmente le mountain bike erano dotate di un cambio a 3 corone; troviamo poi le MTB con due corone e quelle monocorona.
I vantaggi della monocorona rispetto alle altre tipologie sono maggiore leggerezza, manubrio più libero, maggiore facilità di utilizzo. Bisogna però specificare che nel caso di una corona unica le prestazioni in salita e in pianura variano in base alla dimensione: una corona più piccola renderà la bici più agile in salita e più lenta in pianura, mentre una corona più grande genererà l’effetto contrario.
Le guarniture a 2 o 3 corone al contrario possono adattarsi in modo migliore a terreni con vari livelli di pendenza, ma risultano più pesanti e necessitano di maggiore esperienza per la regolazione dei rapporti.
Le domande più frequenti sulle mountain bike
Quanto costa una mountain bike?
Il prezzo di una mountain bike può variare molto; da un lato ad incidere sul costo è la specialità agonistica, dall’altro le caratteristiche tecniche e strutturali.
I modelli pensati per gare e performance ciclistiche impegnative e agonistiche hanno un costo che parte dai 500 € e può raggiungere e superare anche le migliaia di Euro. In questa fascia di prezzo alta si trovano spesso modelli che possono essere personalizzati dall’utilizzatore in base alle proprie esigenze. Questi prodotti non sono consigliati a chi è alle prime armi: oltre al costo eccessivo anche il funzionamento della bici potrebbe essere troppo difficoltoso.
I modelli per principianti e per amatori che praticano attività occasionale sono decisamente più accessibili: tra i 350 e i 500 € è possibile trovare molti prodotti interessanti e di buona qualità.
Troviamo infine le mountain bike economiche, tra i 150 e i 300 €: questi prodotti possono essere considerati un’alternativa alle city bike e non sono adatti a percorsi troppo impegnativi o ad attività agonistiche.
Quali sono le migliori marche di mountain bike?
Esistono tantissimi produttori di mountain bike; alcuni sono specializzati in biciclette di fascia alta destinate all’attività agonistica, mentre altri offrono una più ampia gamma di prodotti.
Iniziando dalle eccellenze italiane, meritano di essere menzionati i brand Bianchi, storico marchio di biciclette, Olympia, FRM e Pistidda, famosa per la realizzazione di telai su misura.
Passando ai brand stranieri, Giant, Rocky Mountain, Trek, Santa Cruz, Mondraker, Focus e Univega sono quelli che attraggono di più gli appassionati. Tra le marche che producono bici per tutte le tasche invece ricordiamo Fratelli Schiano, Licorne e Bikestar.
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