I monitor Samsung
Monitor per esigenze diverse
Se fino a pochi anni fa i monitor erano considerati semplici accessori per il proprio PC, oggi rappresentano per molti utenti un acquisto a cui prestare moltissima attenzione, non solo per godere al meglio di qualunque tipo di contenuto multimediale, ma anche per migliorare la qualità del proprio ambiente di lavoro. Sono molte infatti le tecnologie che oggi permettono di sforzare meno la vista e di modificare moltissime impostazioni diverse riguardanti colore, luminosità, definizione e molto altro ancora.
Samsung è uno dei maggiori produttori di monitor al mondo, con un catalogo piuttosto ampio che comprende sia modelli di base alla portata di tutti gli utenti, sia prodotti pensati per usi molto specifici che dispongono di tecnologie sempre più innovative e richiedono investimenti molto consistenti. In questa pagina cerchiamo di analizzare in dettaglio le caratteristiche più importanti dei monitor Samsung, valutando soprattutto il tipo di utilizzo che se ne farà.Monitor curvi o piatti?
Gli schermi curvi hanno riscosso un interesse piuttosto moderato quando applicati ai televisori, anche se esistono ancora diversi modelli in commercio. Al contrario, il loro utilizzo nei monitor per computer è molto diffuso, in particolare per alcune particolari attività legate all’intrattenimento, come il gaming o la visione di film. Uno schermo curvo, infatti, segue in modo naturale la forma dell’occhio umano e permette di ottenere un’esperienza più coinvolgente e immersiva, oltre a stancare meno la vista. Tuttavia, questo effetto può essere notato solo quando la distanza tra l’utente e il monitor è piuttosto ravvicinata: proprio per questo motivo i televisori a schermo curvo non hanno rappresentato un’innovazione di particolare successo. Va detto che i modelli curvi non presentano alcun vero vantaggio per chi usa il computer per lavoro oppure per elaborazioni grafiche, e che sono particolarmente sensibili ai riflessi se una fonte di luce è posta proprio di fronte allo schermo stesso. Inoltre, a parità di specifiche tecniche il prezzo dei monitor curvi è in genere più alto rispetto ai modelli tradizionali.
La scelta dipende dunque in larga misura dalle proprie esigenze e dal tipo di utilizzo che si farà del monitor: per professionisti che solo occasionalmente si dedicano al gioco o e all’intrattenimento un modello piatto è sicuramente la scelta migliore.Il catalogo Samsung
Come abbiamo già accennato, Samsung rappresenta uno dei marchi più attivi in assoluto nella produzione di monitor. Il suo catalogo comprende infatti moltissimi modelli, che oltre a essere divisi a seconda della curvatura dello schermo, possono appartenere a diverse categorie principali.
Va notato che queste si basano su parametri di diverso tipo (utilizzo, risoluzione, costruzione del pannello), per cui alcuni prodotti possono in effetti far parte di più categorie. Vediamole più in dettaglio:- Gaming: i monitor pensati per il gaming devono avere alcune caratteristiche particolari, che in genere comportano anche un costo tendenzialmente più alto rispetto ad altri modelli. In particolare, devono offrire un tempo di risposta molto ridotto, una frequenza di aggiornamento dell’immagine elevata e la possibilità di aumentare i livelli di luminosità e contrasto. Diversi modelli recenti sono anche in grado di sfruttare la tecnologia HDR, grazie alla quale è possibile ottenere immagini estremamente dettagliate anche in scene molto buie o dove sono presenti numerosi effetti di luce;
- Professionali: anche se questa categoria viene identificata in base all’utilizzo per cui il monitor è stato progettato, le sue caratteristiche più evidenti riguardano il design. Questi modelli infatti non dispongono di una base da appoggiare sulla scrivania, ma vanno invece agganciati ad essa grazie a una piccola staffa con cerniera, che permette dunque di risparmiare moltissimo spazio sul proprio tavolo. È ovviamente possibile regolare l’angolazione del monitor a proprio piacimento, oltre alla sua altezza, rendendolo un dispositivo estremamente versatile. Molti modelli appartenenti a questa categoria sono inoltre equipaggiati con svariate tecnologie di software proprietari, progettati per aumentare la produttività e assicurare un maggiore comfort;
- 2K/4K: sono monitor ad alta risoluzione, perfetti sia per il lavoro in ambito grafico o fotografico che per l’intrattenimento. Anche se ormai la grande maggioranza degli utenti può godere di una risoluzione molto elevata sulla maggior parte dei display di uso comune, il costo dei monitor in 4K è ancora abbastanza elevato. Inoltre, va considerato che per godere al massimo della qualità di questi schermi è necessario possedere componenti hardware adeguati, in particolare una scheda grafica in grado di supportare l’alta risoluzione ed eventualmente un lettore ottico compatibile con contenuti in 4K;
- LED: i monitor il cui pannello è retroilluminato con la tecnologia LED offrono un design molto sottile e mediamente assicurano un’efficienza energetica maggiore rispetto a molti altri modelli. Alcuni sono destinati a un uso lavorativo, mentre altri sono pensati per il gaming e l’intrattenimento, dato che non si tratta di una caratteristica legata in particolar modo a un singolo utilizzo.
Le caratteristiche dei monitor Samsung
Anche se la suddivisione tra le categorie che abbiamo appena analizzato fornisce in parte informazioni su alcune caratteristiche tecniche, sono diversi i parametri da considerare prima di scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. In questo paragrafo prendiamo in considerazione i dati fondamentali da valutare prima di procedere all’acquisto di un monitor Samsung:
- Struttura e dimensioni: per quanto riguarda la struttura, abbiamo visto che oltre alla classica base Samsung propone anche una soluzione alternativa per mantenere il monitor in una posizione sicura e stabile, risparmiando però molto spazio. Sono comunque disponibili molti modelli che sfruttano un design tradizionale e che comunque permettono di sfruttare diverse regolazioni, sia per quanto riguarda l’altezza che l’angolazione dello schermo. Le dimensioni sono molto variabili: Samsung non produce alcun modello al di sotto dei 20 pollici, mentre arriva a ben 49 pollici per un rapporto d’aspetto di 32:9 in uno dei suoi monitor curvi più innovativi. Naturalmente queste dimensioni richiedono un investimento molto alto e sono adatte solo a chi ha a disposizione budget estremamente ampi;
- Tecnologia video: Samsung sfrutta soprattutto due tecnologie per la realizzazione dei pannelli dei suoi monitor, così come per le smart TV. Si tratta delle ben note LCD IPS (perfetta per ottenere un ampio angolo di visione senza distorsioni) e VA (offre un minore angolo di visione, ma un migliore contrasto e una maggiore uniformità cromatica). È vero che grazie a costanti evoluzioni le differenze tra queste tecniche di costruzione possono sembrare meno evidenti di un tempo, ma è comunque bene valutare quali siano gli aspetti più importanti per l’uso che si vorrà fare del monitor e scegliere il modello che più si adatta alle proprie esigenze;
- Risoluzione: Samsung ha iniziato ormai da tempo a concentrare i propri sforzi nella realizzazione di monitor con una risoluzione sempre più alta, abbandonando definitivamente i modelli in HD (1366 x 768 px). La risoluzione minima è infatti il Full HD (1920 x 1080 px), per passare al 2K, 4K e infine UWQHD (Ultra Wide QHD, 3440 x 1440 px). Anche se una maggiore risoluzione è sempre un punto a favore di qualunque tipo di display, va notato che prima di investire una cifra maggiore basandosi su questo parametro è bene pensare al tipo di software che si utilizza di più e al tipo di computer che si possiede. Chi lavora unicamente con programmi pensati per la produttività non avrà alcun beneficio da una risoluzione particolarmente alta, e come abbiamo già sottolineato è comunque necessario avere una scheda grafica adeguata per supportarla;
- Ingressi e uscite audio e video: il numero e la tipologia dei connettori audio e video variano a seconda del modello e della fascia di prezzo selezionati. Va anche notato che esistono alcuni monitor Samsung dotati di casse integrate, ma sono veramente pochi e hanno costi piuttosto alti;
- Controlli e impostazioni: anche l’interfaccia dei controlli non è uniforme per tutti i modelli e le categorie di monitor realizzati da Samsung. Alcuni sfruttano design moderni con meno pulsanti multifunzione, mentre altri adottano soluzioni più tradizionali. In genere è comunque sempre possibile regolare manualmente la luminosità, il contrasto, la nitidezza e il colore (toni e saturazione). Inoltre sono normalmente disponibili due diverse modalità principali (PC e AV), a ognuna delle quali corrispondono diverse impostazioni automatiche delle immagini. In questo modo è possibile ottimizzare le prestazioni del monitor a seconda del contenuto che si sta visualizzando, come per esempio film, giochi o semplicemente programmi per il lavoro.
I maggiori concorrenti
Samsung deve competere con molti altri marchi che hanno conquistato una grossa fetta di mercato, alcuni specializzandosi soprattutto nel settore dei monitor, dei proiettori e dei display, sia per uso privato che pubblico, aziendale, scolastico o medico. Tra i più grandi produttori appartenenti a questa categoria vanno ricordati BenQ e AOC, che si dedicano unicamente alle periferiche video. Esistono poi molte altre case produttrici che, come Samsung, non si specializzano solo in questo settore, ma si dedicano anche alla produzione di molti altri dispositivi elettronici. In particolare vanno ricordati LG, Acer, Asus, HP e Dell, mentre per i monitor da gaming hanno conosciuto una particolare crescita Razer e MSI.
Le domande più frequenti sui monitor Samsung
Come si calibra un monitor Samsung?
Per calibrare correttamente un monitor Samsung è possibile accedere a un semplice pannello di controllo che in genere può essere gestito direttamente tramite i pulsanti presenti sul monitor. Oltre a poter selezionare alcune opzioni standard, sarà anche possibile regolare manualmente ogni singolo parametro, per personalizzare completamente le immagini.
Inoltre in alcuni casi è anche possibile sfruttare software che permettono di ottimizzare la resa del monitor, e talvolta selezionare delle modalità estremamente specifiche. Per esempio, alcuni modelli pensati per il gaming possono essere impostati a seconda del titolo a cui si sta giocando (uno strategico, per esempio, richiede prestazioni differenti rispetto a un gioco d’azione).Esistono monitor Samsung per sale riunioni?
Normalmente per un uso aziendale in grandi sale riunioni sono richiesti monitor di dimensioni molto ampie, che difficilmente vengono trovati nei normali negozi fisici oppure online. In particolare, abbiamo visto che Samsung realizza pochi monitor di questo tipo, che per lo più hanno il display curvo e sono ottimizzati per il gaming. È importante ricordare che Samsung divide la sua attività tra due mercati principali: quello per i normali consumatori e quello per il business. Nel caso in cui si cercassero prodotti per la propria azienda, dunque, bisognerebbe rivolgersi a canali specializzati, dove è possibile trovare dispositivi adatti a un utilizzo professionale.
I monitor Samsung sono adatti per il fotoritocco?
Esistono diversi modelli di monitor Samsung che possono essere utilizzati da parte di professionisti nel settore della grafica e del fotoritocco. Per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze è fondamentale che vengano valutati alcuni parametri principali.
- Risoluzione: per modificare foto e immagini è importante poter contare su una buona risoluzione. Per questo sono molti i professionisti che scelgono monitor in grado di raggiungere il 4K, mentre per chi si ferma a un livello amatoriale sono sufficienti anche risoluzioni più basse;
- Densità: si misura in PPI (pixel per inch, ovvero il numero di pixel contenuti in ogni pollice) e permette di definire la nitidezza dell’immagine. Un maggior numero di PPI indica una migliore definizione e può essere particolarmente utile per lavori di fotoritocco che richiedono una grande precisione;
- Spazio colore: grazie a questo parametro sarà possibile capire quanto i colori dell’immagine visualizzata sullo schermo sono fedeli al file originale. I profili colore più usati nella fotografia digitale sono Adobe RGB e sRGB, per cui a seconda del formato preferito è bene verificare che il monitor sia in grado di supportarli.