Come la quasi totalità degli utenti saprà, nel momento in cui in Italia si sottoscrive un abbonamento per la telefonia fissa e la rete internet domestica, praticamente tutti gli operatori telefonici concedono un modem router in comodato d’uso. In molti lo considerano un vantaggio, pensando di non dover affrontare il processo potenzialmente lungo e dispendioso della scelta di un prodotto fondamentale per il funzionamento della propria rete. In realtà, però, essere costretti a utilizzare un modem router imposto dalle compagnie telefoniche comporta delle grandi limitazioni, che spesso si traducono più che altro in svantaggi.
Anche se da inizio 2017 un regolamento approvato a livello europeo impone agli operatori di concedere agli utenti la libera scelta del modem da utilizzare per la propria casa (un aspetto interessante soprattutto per le connessioni che sfruttano la fibra ottica, sempre più diffuse e ricercate), di fatto a distanza di un anno non si sono ancora visti cambiamenti. Il problema più importante riguarda i servizi di telefonia VOIP, una tecnologia che permette di effettuare chiamate sfruttando la connessione a internet: se infatti in alcuni casi è possibile sostituire un modem senza problemi per la semplice navigazione online, la telefonia rimarrebbe comunque inutilizzabile.
Vediamo di analizzare gli svantaggi di un modem bloccato e la possibile soluzione a questo problema.
Costi
Come abbiamo accennato sopra, i modem offerti dalle compagnie telefoniche come parte degli abbonamenti alla rete sono concessi in comodato d’uso. Se alcuni operatori offrono questo servizio aggiuntivo gratuitamente (come per esempio Fastweb e Tiscali), molti altri applicano una tariffa che varia tra i 2 e i 4 € (come Vodafone, Tim e Infostrada) ogni quattro settimane, vincolando l’utente anche per 48 rinnovi. Questo comporta un costo che si aggira tra i 100 e i 200 € annui, una cifra che va poi moltiplicata per il numero di anni in cui si è vincolati e può tradursi in un dispendio veramente considerevole, anche se dilatato nel tempo.
Al contrario, un modem router Wi-Fi di ultima generazione, in grado di espletare molte più funzioni rispetto ai modelli offerti dagli operatori telefonici, dotati di tecnologie più avanzate e spesso di migliori sistemi di sicurezza, può essere acquistato per cifre che oscillano tra i 150 e i 250 €, senza alcuna ulteriore spesa aggiuntiva.
Funzionalità
Se i modem inclusi negli abbonamenti della telefonia fissa presentano una serie di caratteristiche limitate che non possono essere scelte a discrezione delle esigenze degli utenti, la varietà dei prodotti in commercio prodotta da altri marchi è in grado di soddisfare qualunque necessità. Per esempio, se si volesse un modem router in grado di fungere anche da centralino o da fax, difficilmente si potrebbe trovare un operatore in grado di proporre un’offerta valida, anche tra i più noti e blasonati. Ovviamente è possibile acquistare ulteriori componenti esterni per assolvere a svariate funzioni utili, ma questo comporterebbe non solo costi aggiuntivi, ma anche un ingombro sempre maggiore e un notevole dispendio di tempo (ricerche del prodotto adatto, verifica della compatibilità tra i dispositivi, installazione, e così via). È facile capire che la soluzione più semplice sarebbe l’acquisto di un modem adatto ad assolvere alla funzioni ricercate dal singolo utente.
Fino al momento in cui questo non sarà nuovamente possibile, esiste comunque una soluzione alternativa per poter sfruttare un modem router o un router (se non fosse chiara la differenza tra i due prodotti, si può trovare qui una guida completa) in combinazione con il modello imposto dall’operatore telefonico, eliminando alcuni problemi che non solo in ambito lavorativo, ma anche domestico, possono rendere problematico l’utilizzo della rete.
Il collegamento a cascata
Se non si è soddisfatti dalle prestazioni del modem offerto dalla compagnia telefonica, ma non è possibile sostituirlo completamente per evitare la perdita di alcune funzioni, esiste una soluzione semplice, che non richiede particolari conoscenze tecniche e può essere eseguita seguendo una delle tante guide online in proposito. Questa opzione viene chiamata “configurazione a cascata“: indica la connessione tra due router che funzioneranno come se fossero un unico dispositivo. La rete non subisce in questo caso alcuna variazione, rimanendo la stessa e continuando ad essere gestita dal modem principale, ma nel contempo si potrà utilizzare un router molto più potente e dotato di tutte le funzionalità di cui si ha bisogno.
I vantaggi legati a questa configurazione sono diversi. In primo luogo evita all’utente inesperto di dover affrontare un procedimento complesso, con il forte rischio di commettere errori importanti, o di dover chiamare un tecnico specializzato che ovviamente non sia legato alla propria compagnia telefonica, la quale in questi casi non offre alcun supporto. Inoltre il collegamento a cascata consente di espandere il segnale di rete, e di connettere più dispositivi sia attraverso la tecnologia Wi-Fi che con un cavo LAN.
Infine, è importante notare che esistono alcuni modelli di modem router, per il momento prodotti unicamente dal marchio tedesco AVM, che consentono di gestire completamente anche la telefonia, e non solo la connessione wireless della propria casa. Grazie a un pannello di controllo intuitivo e a un’applicazione per dispositivi mobili sarà così possibile selezionare le opzioni più adatte alle proprie esigenze senza dover rinunciare ad alcun servizio, anche quando ci si trova in mobilità.