Come misurare la pressione

Come misurare la pressione

Uno dei parametri vitali da tenere sempre sotto controllo, specialmente dai 35 anni in su, è la pressione arteriosa; un’alterazione al di fuori dei valori standard, infatti, potrebbe essere indice di problemi di diversa natura, la maggior parte dei quali cardiovascolari. Ecco perché abbiamo creato questa pagina in cui spiegheremo dettagliatamente cos’è la pressione arteriosa, quali sono i valori di riferimento e soprattutto come misurarla.

Cos’è la pressione arteriosa e perché è importante misurarla

La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi sanguigni quando questo viene pompato dal cuore. Essa si distingue in sistolica e diastolica e può essere influenzata da fattori quali l’età, la predisposizione genetica a disturbi cardiovascolari, l’alimentazione, lo stress e molti altri. Su alcuni si ha un certo controllo, su altri purtroppo no e l’unica cosa utile da fare è misurare la pressione regolarmente e assumere, se necessario, pastiglie che la tengano entro valori accettabili, oltre che ovviamente mantenere uno stile di vita il più possibile sano e regolare. Valori della pressione troppo bassi (ipotensione) o elevati (ipertensione), infatti, possono essere causa di innumerevoli problemi di salute, anche di grave entità.

Valori della pressione

Abbiamo già trattato questo argomento in modo approfondito nel nostro approfondimento sui valori della pressione, ecco perché qui non entreremo troppo nel dettaglio.

Visto però che a breve spiegheremo come misurare la pressione è importante dare un’idea generale di quelli che sono i valori entro cui essa dovrebbe rientrare, sulla base dell’età e del sesso, ricordando sempre che più i valori sono vicini a 120/80 mmHg, più indicano una pressione arteriosa normale.

 ETÀ SISTOLICA DONNE DIASTOLICA DONNE SISTOLICA UOMINI DIASTOLICA UOMINI
30-40 120-127 mmHg 75-80 mmHg 126-129 mmHg 80-85 mmHg
40-50 127-134 mmHg 80-85 mmHg 130-135 mmHg 82-87 mmHg
50-60 135-142 mmHg 85-90 mmHg 136-142 mmHg 84-89 mmHg
> 60 145-155 mmHg 85-95 mmHg 143-150 mmHg 85-90 mmHg

Come misurare la pressione

La pressione arteriosa può essere misurata utilizzando un misuratore di pressione o sfigmomanometro, del quale esistono diverse tipologie: il modello classico è quello analogico; esistono poi misuratori elettronici da braccio, da polso e persino da dito.

Le regole generali per misurare la pressione sono le stesse indipendentemente dallo strumento che si utilizza e sono le seguenti:

  • Provare la pressione a riposo da 2-3 ore, preferibilmente a stomaco vuoto o ad almeno un’ora di distanza dall’ultimo pasto e dopo aver svuotato la vescica;
  • Sedersi comodi e dritti per qualche minuto prima di provare la pressione, senza incrociare le gambe o le braccia, così che il sangue fluisca senza ostacoli;
  • Liberare il braccio da vestiti o bracciali, badando di non arrotolare le maniche onde evitare che portino a un blocco del flusso sanguigno;
  • Avviare la misurazione, rimanendo fermi e in silenzio, respirando normalmente;
  • Effettuare almeno due misurazioni (preferibilmente tre) a distanza di un paio di minuti l’una dall’altra ed effettuare la media dei valori ricavati;
  • Annotare i valori rilevati su un diario e cercare di misurare la pressione sempre intorno allo stesso orario della giornata.

Disegno in cui un'infermiera misura la pressione con un misuratore analogico a una donna seduta su una sedia

Perché la pressione va misurata tre volte di fila?

La pressione, per cause emotive e di stress, può aumentare o abbassarsi con estrema rapidità. Basti pensare ai classici sbalzi di pressione verso il basso o l’alto causati da uno spavento, uno shock o un’arrabbiatura. Questo tipo di reazione è nota ai medici e agli addetti di primo soccorso, che quindi consigliano di misurare la pressione più volte a distanza di anche solo 1 o 2 minuti. Viene consigliato tradizionalmente di rilevare la pressione tre volte perché la prima misurazione tende, per l’agitazione anche lieve del paziente, a essere più alta. Va inoltre ricordato che molte volte pressione alta e tachicardia sono collegate a una cattiva digestione, che spesso è anche strettamente correlata allo stress. Sia il gonfiore postprandiale, sia la stitichezza e la flora intestinale irritata possono alterare la rilevazione, anche dopo la terza prova: ecco perché la misurazione di routine dovrebbe essere effettuata non solo tre volte, ma anche lontano dai pasti e dopo aver evacuato.
Ora che abbiamo esaminato la procedura standard per provare la pressione, possiamo andare a vedere nel dettaglio come farlo con i diversi tipi di sfigmomanometro.

Sfigmomanometro analogico (manuale)

Dopo essersi seduti in una posizione comoda, avvolgete il manicotto del misuratore intorno al braccio (preferibilmente il sinistro) un paio di centimetri più in alto del gomito e chiudetelo senza che sia troppo stretto o troppo largo; appoggiate poi l’arto su una superficie piana all’altezza del cuore.
Posizionate lo stetoscopio nell’incavo del gomito e, dopo aver chiuso la valvola dello sfigmomanometro, gonfiate il manicotto attraverso la pompetta fino a circa 150 mmHg. Aprite la valvola del misuratore e ascoltare i battiti del cuore: al primo udibile registrate la pressione sistolica, all’ultimo prima che il suono scompaia o cambi, registrate quella diastolica.

Sfigmomanometro elettronico da braccio

Ovviamente i misuratori elettronici hanno il vantaggio di essere molto più semplici da utilizzare rispetto a quello manuale. Nel caso dello sfigmomanometro da braccio, seguite i passaggi di preparazione già elencati sopra e, una volta chiuso il manicotto intorno al braccio, premete il pulsante di avvio per iniziare la misurazione: esso si gonfierà e sgonfierà automaticamente e sullo schermo sarà possibile leggere i valori della pressione sistolica e diastolica, oltre alla frequenza cardiaca.

Sfigmomanometro elettronico da polso

Il misuratore di pressione da polso funziona esattamente come quello elettronico da braccio, con la differenza che esso va applicato sul polso, cercando di mantenere quest’ultimo dritto e rilassato. All’occorrenza si può fare uso di un cuscino su cui appoggiare la mano. Anche in questo caso il misuratore di gonfierà e sgonfierà automaticamente dopo che avrete premuto il pulsante di avvio. Procedete quindi alla lettura dei valori sullo schermo dello strumento.

Primo piano di un misuratore di pressione da polso indossato da un uomo, con lo schermo acceso con i valori misurati (119/87 e 81 pulsazioni).

Sfigmomanometro elettronico da dito

Questi misuratori di pressione sono abbastanza nuovi e la loro affidabilità non viene considerata allo stesso livello delle precedenti tipologie, in quanto non hanno fino a ora superato alcuni test che ne constatino la validità clinica. Detto questo, per coloro che volessero utilizzarli, il funzionamento è molto semplice: lo strumento va applicato sul dito indice o medio e la mano va portata all’altezza del cuore, avendo cura di appoggiare il gomito su una superficie piana. Basta avviare la misurazione attraverso il tasto di accensione e sullo schermo compariranno i dati rilevati, tra cui spesso figureranno anche la frequenza cardiaca e la saturazione.