I fattori decisivi per la scelta di un microfono wireless
Utilizzo
La possibilità di utilizzare un microfono senza fili può offrire moltissimi vantaggi, a seconda dell’uso principale che se ne vuole fare e dell’ambiente in cui verrà utilizzato. Esistono svariati tipi di microfoni wireless, che differiscono soprattutto per il tipo di tecnologia usata per la trasmissione del segnale e per le funzioni integrate, spesso pensate per uno scopo preciso. In questa pagina cercheremo di capire come scegliere il modello adatto alle diverse esigenze degli utenti, iniziando proprio dall’analisi dei tipi di utilizzo che se ne intende fare.
- Presentazioni: i microfoni wireless sono particolarmente adatti per chi cerca uno strumento in grado di amplificare la propria voce durante eventi, lezioni o conferenze con un largo pubblico. In questo caso non è necessario dotarsi di uno strumento di fascia particolarmente alta, e sarà facile reperire in commercio diverse opzioni a prezzi convenienti;
- Karaoke: anche qui il microfono viene utilizzato per lo più per amplificare la voce, ma in alcuni casi si potrebbe anche voler effettuare una registrazione di una festa con gli amici, da tenere come ricordo o da condividere sui propri profili online. In questo caso è consigliabile orientarsi su un modello di fascia media, in grado di offrire una migliore qualità di registrazione del suono, mentre se si cerca un microfono unicamente per animare una serata in compagnia sarà più che sufficiente uno dei tanti prodotti economici senza particolari funzioni avanzate;
- Musica: registrare o amplificare il suono di uno o più strumenti musicali in contemporanea rappresenta uno degli utilizzi più avanzati di un microfono. Per questo scopo sono necessari prodotti di qualità ed è consigliabile investire cifre più importanti, semplicemente perché il risultato offerto dai modelli più economici potrebbe non essere adeguato neppure per usi amatoriali.
Connessione
Molto spesso il termine “wireless” viene utilizzato in modo impreciso per indicare una serie di tecnologie senza fili, almeno in parte differenti tra loro, che però hanno caratteristiche precise che andrebbero tenute in considerazione prima di scegliere quale sia la più adatta alle proprie esigenze. I microfoni wireless utilizzano in genere onde radio per comunicare con un ricevitore esterno, che può a sua volta essere connesso a un registratore o a un impianto di amplificazione. Sono tre i principali tipi di connessione utilizzati in questo settore:
- VHF: acronimo di Very High Frequency, opera in genere sulle frequenze da 174 a 216 MHz. Si tratta di uno spettro abbastanza soggetto a interferenze, soprattutto a causa del grande numero di dispositivi che lo sfruttano. I modelli che si appoggiano a queste bande di frequenza appartengono di norma a una fascia di prezzo economica, e non possono garantire una qualità di trasmissione e ricezione adatta per la maggior parte degli utilizzi, in particolare se semi-professionali o professionali;
- UHF: questa sigla sta per Ultra High Frequency, indica lo spettro di frequenze che va dai 470 ai 805 MHz e ha un raggio d’azione più esteso rispetto allo standard VHF. Anche se subisce meno interferenze dovute al sovraffollamento da parte di segnali emessi da diversi dispositivi, la situazione negli ultimi anni è rapidamente cambiata. Con un numero crescente di apparecchi intelligenti che comunicano tra loro senza bisogno di cavi, infatti, è sempre più difficile evitare che la stessa banda di frequenza non venga sfruttata da troppi dispositivi in contemporanea. Va inoltre ricordato che spesso vengono contate tra le UHF anche frequenze più alte, che però sono meno stabili. Lo standard UHF rimane in ogni caso un’alternativa preferibile al VHF, in particolare se si investe in un equipaggiamento di qualità, come vedremo nel paragrafo dedicato ai sistemi analogici e digitali;
- Bluetooth: anche se si tratta sempre di una tecnologia basata su onde radio, grazie alla sua enorme popolarità può essere considerata un’opzione distinta da tutte le altre. La maggior parte dei microfoni Bluetooth in commercio è pensata soprattutto per un uso amatoriale o specificamente per gli amanti del karaoke, e appartiene a fasce di prezzo medio-basse. Un vantaggio molto importante del Bluetooth, comunque, è quello di essere supportato da praticamente tutti i dispositivi elettronici moderni, assicurando una compatibilità molto ampia con più piattaforme diverse.
Analogico o digitale?
Una breve nota va dedicata al sistema di ricezione e trasmissione del segnale radio tra un microfono e, appunto, un apparecchio che funge da ricevitore. In questo processo le informazioni che compongono la traccia audio vengono prima compresse e poi di nuovo espanse, mentre un ulteriore circuito si occupa di eliminare i rumori di fondo. Questa operazione può essere eseguita da un sistema analogico oppure digitale: se nel primo caso si possono ottenere ottimi risultati, investendo però cifre veramente molto alte, un sistema digitale permette di evitare interferenze legate alle frequenze radio senza richiedere una spesa eccessiva. Per un utente medio è dunque consigliabile orientarsi su modelli digitali, che offrono un migliore rapporto qualità-prezzo e possono essere facilmente reperiti sul mercato.
Trasmettitore
Il trasmettitore è un componente essenziale di ogni microfono wireless. Si tratta appunto dell’elemento che permette di inviare il segnale radio a un ricevitore esterno, che poi si occupi o di registrarlo o semplicemente di amplificarlo. Esistono differenti tipi di trasmettitore, che presentano caratteristiche diverse non solo per quanto riguarda il design, ma anche per l’efficacia e la qualità della trasmissione stessa.
Handheld
I trasmettitori handheld, o portatili, sono in genere integrati all’interno del microfono. Sono estremamente pratici, dato che non richiedono alcun ingombro, e sono utilizzati molto frequentemente con qualunque tipo di microfono, sia dinamico che a condensatore.
In genere non richiedono una spesa particolarmente alta e sono adatti a qualunque uso amatoriale.Bodypack
Si tratta di trasmettitori esterni che vanno solitamente agganciati ai vestiti oppure a uno strumento. In media possono assicurare una maggiore qualità rispetto agli handheld, anche se richiedono un ingombro aggiuntivo. Sono comunque quelli preferiti per tutti gli utilizzi professionali (per esempio nelle trasmissioni radiotelevisive), e vengono utilizzati con diversi tipi di microfoni wireless:
- Lavalier: sono tipicamente utilizzati per interviste. Hanno dimensioni molto ridotte e possono essere facilmente agganciati ai vestiti;
- Headset: sono microfoni dotati anche di cuffie, molto comuni in tutti gli ambienti lavorativi dove è necessario spendere molte ore al giorno tra telefonate e videoconferenze;
- Clip-on: sono in genere utilizzati per registrare diversi tipi di strumenti musicali. Anche questi possono essere agganciati facilmente a diverse superfici, così che si trovino alla distanza ottimale dallo strumento stesso;
- Plug-in: solitamente utilizzati solo per chitarre e bassi elettrici, che dispongono in genere di un apposito connettore proprio per microfono.
Funzioni
I microfoni wireless possono anche essere dotati di alcune funzioni aggiuntive che li rendono più o meno adatti a diverse attività. Alcune sono piuttosto comuni, mentre altre sono riservate unicamente a prodotti professionali di fascia alta.
- Riduzione del rumore: permette di eliminare, almeno in parte, i rumori di fondo che inevitabilmente vengono registrati durante l’uso del microfono. È una funzione presente anche in molti modelli di fascia medio-bassa, anche se ovviamente la sua efficacia può variare in misura molto ampia a seconda della qualità del microfono stesso;
- Riduzione dell’eco: particolarmente utile nei microfoni Bluetooth, permette di limitare un effetto spesso presente nei sistemi di amplificazione, che comporta appunto una fastidiosa eco. Anche in questo caso si tratta di una funzione piuttosto basilare;
- Equalizzatore: anche se spesso quello equipaggiato nei microfoni wireless non è propriamente un equalizzatore, permette comunque di regolare manualmente le frequenze più alte e quelle più basse, così da permettere un certo livello di personalizzazione. Anche questa è una caratteristica piuttosto comune nei microfoni Bluetooth pensati soprattutto per il karaoke;
- Display: la presenza di un piccolo schermo direttamente sul microfono può risultare di grande aiuto, considerando che permette di monitorarne il funzionamento, un aspetto importante per qualunque dispositivo senza fili. Un buon microfono wireless dotato di display permette di verificare la potenza del segnale, il livello della batteria e il canale radio utilizzato per la trasmissione. Tuttavia, va notato che esistono molti prodotti di fascia economica dotati di uno schermo che ha per lo più uno scopo puramente estetico (con luci LED integrate), senza svolgere alcuna reale funzione;
- Selezione automatica delle frequenze: presente solo nei modelli di fascia più alta, è particolarmente importante per chi usa il microfono in posti sempre diversi. In questo caso la potenza del segnale sulle diverse frequenze potrebbe essere differente a seconda del luogo in cui ci si trova, per cui affidarne la selezione a un sistema completamente automatico può rappresentare un grande vantaggio;
- Diversity: anche in questo caso si tratta di una funzione equipaggiata solo nei microfoni wireless per uso professionale. Grazie alla presenza di più antenne, questi modelli assicurano una trasmissione particolarmente stabile. L’utilità di questa funzione è tuttavia molto limitata se il microfono verrà usato in una posizione fissa (come un’aula universitaria o una sala da concerto).
Alimentazione
Un ultimo fattore da considerare prima dell’acquisto di un microfono wireless riguarda il sistema di alimentazione e l’autonomia che questo può garantire. Come per molti altri dispositivi senza fili, vengono principalmente utilizzati due diversi tipi di batterie:
- Pile alcaline: di tipo AA o AAA, hanno il vantaggio di poter essere rapidamente sostituite nel caso in cui si scarichino, ma ovviamente possono comportare un costo aggiuntivo costante e rappresentano un’importante fonte di inquinamento. Nel caso in cui il proprio microfono sia compatibile solo con pile alcaline, è consigliabile utilizzare quelle ricaricabili, che possono garantire una maggiore durabilità e non richiedono continue sostituzioni;
- Batterie al litio: sono ricaricabili tramite un alimentatore o un cavo USB, in genere assicurano una discreta durata, ma tendono a deteriorarsi con il tempo. In alcuni casi sono però rimovibili ed è dunque possibile dotarsi di batterie di ricambio.
Per quanto riguarda l’autonomia, indipendentemente dal sistema di alimentazione, i modelli migliori possono garantire fino a un massimo di 30 ore di uso continuo, ma spesso non si superano le 5-6 ore totali. Inoltre ricordiamo che spesso anche i ricevitori necessitano di una batteria separata, che solitamente non ha le stesse prestazioni di quelle utilizzate per il microfono.
Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un microfono wireless
Il prezzo è importante?
Il prezzo gioca sicuramente un ruolo importante nella scelta di molti consumatori. Sul mercato sono presenti moltissimi modelli diversi di microfoni wireless, che spaziano da una fascia estremamente economica (15-30 €), a una dedicata unicamente ai professionisti, con modelli che costano svariate centinaia di euro. Per lo più è consigliabile investire una cifra non eccessivamente bassa, anche se si intende fare un uso amatoriale del microfono, dato che un modello troppo economico potrebbe non solo presentare difetti poco dopo l’acquisto, ma anche offrire una qualità dell’audio troppo bassa.
La marca è importante?
Anche se sono ormai moltissime le case produttrici sconosciute che mettono sul mercato i propri prodotti, è sempre consigliabile affidarsi a marchi che da tempo sono riconosciuti come i leader del settore, come Shure, Rode, Sennheiser e Behringer. Questo non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per la maggiore possibilità di trovare senza difficoltà accessori compatibili o componenti da sostituire.
I materiali sono importanti?
La scocca della maggior parte dei microfoni wireless è generalmente in plastica, anche se alcuni modelli di fascia medio-alta utilizzano componenti in metallo, molto più resistenti agli urti e ai graffi. Va però anche notato che in questo caso il peso del microfono aumenta notevolmente, per cui può risultare scomodo nel caso in cui lo si debba reggere in mano per lunghi periodi di tempo.
Le domande più frequenti sui microfoni wireless
Esistono microfoni wireless con speaker integrati?
Alcuni modelli di microfoni wireless, in particolare quelli pensati per il karaoke, dispongono anche di alcune casse integrate, la cui qualità è generalmente piuttosto limitata e che comportano un ingombro notevole (in genere sono racchiuse in un grosso cubo incorporato nel microfono). Se non si dispone di casse esterne, sono facilmente reperibili sul mercato dei kit completi di microfono e speaker, anche a prezzi convenienti, ideali per chi non vuole spendere troppo tempo a creare un impianto audio di base.
Esistono microfoni wireless per macchine fotografiche reflex?
Esistono diversi modelli di microfono wireless per DSLR, ovvero per macchine fotografiche reflex. Sono soprattutto microfoni lavalier, ideali per interviste, che permettono di collegare un ricevitore al corpo della macchina fotografica. Il trasmettitore, invece, può essere esterno, oppure essere integrato all’interno del microfono stesso, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti. Va notato che alcuni modelli di fascia alta possono risultare piuttosto ingombranti e talvolta vanno direttamente agganciati alla base della fotocamera.