I fattori decisivi per la scelta di un microfono per PC
Interfaccia
Con un numero sempre crescente di utenti che utilizzano il web per condividere contenuti, idee ed esperienze, il mercato degli accessori necessari per realizzare video e podcast ha conosciuto una grande espansione. Uno degli strumenti più importanti in assoluto per chiunque aspiri a condividere online le proprie creazioni è proprio il microfono: anche i video migliori, infatti, possono essere completamente rovinati da una scarsa qualità dell’audio, e difficilmente un podcast avrà successo se l’utente è costretto a sentire rumori di fondo per tutta la sua durata. Un buon microfono esterno è dunque essenziale per tutti i creativi che lavorano online, ma può risultare complicato orientarsi tra i moltissimi modelli disponibili sul mercato, ognuno con caratteristiche diverse e adatto a un uso particolare.
Un primo fattore da considerare prima dell’acquisto di un microfono per PC riguarda la sua interfaccia, ovvero il tipo di porta che utilizzerà per connettersi al computer stesso. Esistono diverse possibilità, sia analogiche che digitali:
- Jack da 3,5 mm: è una connessione analogica piuttosto pratica, che permette di usare modelli di microfono molto economici. Mediamente non offre però una qualità di registrazione eccellente, e va anche considerato che non tutti i computer sono dotati di una porta apposita per il microfono. Per esempio, i modelli prodotti da Apple hanno solo un’uscita jack per le cuffie, che solo con accessori esterni permette di connettere un microfono esterno riconosciuto correttamente dal computer. Questo comporta un costo aggiuntivo e un ingombro inutile, per cui molti utenti preferiscono orientarsi su una soluzione diversa;
- USB: si tratta della connessione digitale più popolare in assoluto, dato che tutti i computer sono in grado di interfacciarsi a periferiche esterne tramite USB (anche se i modelli più recenti con standard USB C potrebbero richiedere un adattatore). Inoltre è possibile scegliere tra microfoni USB economici e di fascia alta, offrendo una maggiore flessibilità a seconda delle esigenze del singolo utente;
- XLR: è lo standard analogico per eccellenza. In realtà un microfono dotato unicamente di questo connettore non può essere direttamente collegato a un computer, ma avrà bisogno di altri dispositivi esterni per poter funzionare correttamente. Si tratta in genere di modelli piuttosto costosi, adatti unicamente a usi professionali. Va infine notato che esistono adattatori XLR-USB, ma ha senso utilizzarli solo con microfoni di fascia bassa, dato che la qualità della registrazione viene effettivamente abbassata quando si utilizzano connettori di questo tipo.
Uscita cuffie
Alcuni microfoni per PC, in particolare di fascia medio-alta, sono dotati di un’uscita per cuffie, in genere un comune jack da 3,5 mm. Questo permette di monitorare la registrazione in tempo reale, un vantaggio importante per tutti gli utenti che cercano un modello da utilizzare per scopi semi-professionali o professionali.
Utilizzo
Una seconda valutazione da fare riguarda il tipo di utilizzo che si vorrà fare del microfono. Da questo infatti dipenderà in buona parte la scelta di un particolare modello, di cui va considerato con attenzione il diagramma polare. Con questo termine si indica una rappresentazione grafica in cui viene mostrata la sensibilità del microfono stesso a seconda della provenienza del suono. Per comprendere meglio questo concetto, analizziamo più in dettaglio i diagrammi polari più comuni.
- Cardioide: è la soluzione migliore per chi crea podcast o video, dato che vengono registrati unicamente i suoni provenienti dalla parte frontale del microfono. In questo modo l’utente non deve preoccuparsi anche se dovessero esserci piccoli rumori nella stanza dove si registra;
- Bidirezionale: perfetto per le interviste, permette di registrare sia dal lato frontale che da quello posteriore del microfono;
- Omnidirezionale: come è facile intuire, questo tipo di microfono registra i suoni provenienti da ogni direzione. Può essere una soluzione ideale, per esempio, per podcast in cui sono sempre presenti più ospiti. In questo modo non sarà necessario acquistare più microfoni, un vantaggio dal punto di vista economico e un buon risparmio anche in termini di ingombro.
Microfoni multi pattern
Alcuni modelli di microfono offrono una configurazione chiamata multi pattern, grazie alla quale è possibile passare da un diagramma polare all’altro tramite una semplice configurazione. Spesso sono presenti uno o più pulsanti oppure ghiere direttamente sul microfono, così da permetterne un facile utilizzo anche da parte di utenti poco esperti. Ricordiamo che alcuni microfoni, per loro natura, non potranno godere di configurazioni multiple: se si considerano, per esempio, i modelli a canna di fucile, caratterizzati da un’area di ripresa estremamente stretta, è facile intuire che il loro utilizzo primario è limitato ad alcuni scopi specifici (in questo caso interviste in esterna, registrazioni di film o serie).
Struttura
Una volta deciso l’utilizzo primario che si farà del proprio microfono per PC, è importante considerarne la struttura interna. Ne esistono due principali, ognuna con vantaggi e svantaggi:
- Microfono dinamico: i modelli di questo tipo possiedono un diaframma metallico al loro interno, che vibra quando la trasmissione del suono causa un cambiamento nella pressione dell’aria. I microfoni dinamici sono molto resistenti e sono dunque adatti anche a essere trasportati nel caso in cui vengano utilizzati in mobilità. Inoltre sono molto più economici rispetto ai modelli a condensatore, per cui rappresentano una delle soluzioni migliori per chi inizia ad avvicinarsi al mondo delle registrazioni audio;
- Microfono a condensatore: questi microfoni utilizzano un condensatore composto da due lamine, una delle quali è mobile e può dunque muoversi assecondando i cambiamenti nella pressione dell’aria. Per poter funzionare ha in genere bisogno di un alimentatore. È inoltre molto delicato, per cui viene solitamente utilizzato in postazioni fisse, come per esempio sale di registrazione professionali. Si tratta insomma di un tipo di prodotto adatto soprattutto a chi ha già una certa esperienza nell’ambito delle periferiche audio.
Prestazioni
Un ulteriore fattore da tenere in considerazione riguarda, ovviamente, le prestazioni del microfono. Anche se per l’utente medio può essere difficile comprendere tutte le specifiche tecniche di un prodotto di questo tipo, è comunque possibile orientarsi sul modello più adatto alle proprie esigenze tenendo conto di alcuni dati fondamentali.
- Sample rate: o frequenza di campionamento, viene misurata in Hz (Herzt) e indica sostanzialmente la velocità con cui il segnale analogico del suono viene trasformato e memorizzato in forma digitale. Un buon microfono deve avere una frequenza di campionamento di almeno 44,1 kHz, che permette di registrare correttamente i suoni udibili dall’orecchio umano. Tuttavia, i modelli professionali possono andare anche da 48 a 96 kHz;
- Bit depth: o profondità di bit, indica la quantità di bit di informazioni presente in ogni campione registrato dal microfono. Un modello per uso amatoriale può fermarsi a 16 bit, mentre per uso professionale si consiglia di orientarsi verso un prodotto che raggiunga i 24 bit;
- Latenza: misurata in ms (millisecondi), indica il tempo che trascorre dal momento in cui il suono raggiunge il microfono a quando avviene la conversione in segnale digitale. Più basso è il valore della latenza, migliore sarà la qualità del microfono: in genere è bene che non si superino un paio di millisecondi. Un valore troppo alto, infatti, può creare seri problemi quando è necessario monitorare in tempo reale la registrazione, oppure quando si deve incidere una nuova traccia riproducendone in contemporanea una precedente.
Controllo del guadagno
Il guadagno può essere spiegato in modo molto semplificato come il volume del suono registrato dal microfono. Alcuni modelli per PC di fascia alta sono dotati di una funzione che ne permette il controllo automatico, in grado di ottimizzare voci e suoni senza alcun intervento da parte dell’utente. Nei modelli di fascia media, invece, è spesso possibile regolare il guadagno manualmente utilizzando dei controlli appositi presenti sul microfono stesso, mentre nei prodotti più economici sarà possibile effettuare questa operazione solo tramite software specifici, una volta che la traccia audio è già stata registrata.
Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un microfono per PC
I materiali sono importanti?
I materiali con cui viene realizzato un microfono rivestono un ruolo importante soprattutto perché possono influenzarne la resistenza e la stabilità. Anche se per loro natura alcuni microfoni, come per esempio quelli a condensatore, sono più fragili, è bene verificare che i materiali utilizzati per la scocca non siano troppo leggeri e possano almeno sostenere piccoli urti. L’utilizzo di alluminio o altri metalli, rispetto alla plastica, comporta poi un grande vantaggio in termini di stabilità durante l’uso: un microfono dal peso importante non potrà essere spostato involontariamente e la registrazione non subirà variazioni nella qualità a causa di piccoli movimenti. Questo ovviamente vale per i microfoni dotati di una base per appoggiarli su una superficie piana, ma lo stesso discorso può essere fatto per gli accessori che vengono utilizzati per modificarne la posizione.
La marca è importante?
Nell’ambito delle periferiche audio sono diversi i marchi che, nel tempo, hanno conquistato una posizione di particolare rilievo, come per esempio Blue, Rode, Shure e Samson. Per chi intende dotarsi di un microfono che duri nel tempo è assolutamente consigliabile rivolgersi a una di queste case produttrici, non solo per la qualità mediamente migliore dei materiali e dei componenti interni, ma anche per l’assistenza post vendita che si può ricevere, per gli accessori compatibili (molto più facili da reperire) e per la longevità che possono garantire. Chi invece cerca un modello più economico può trovare facilmente moltissimi marchi meno noti, che però non possono garantire gli stessi vantaggi dei leader del settore.
Il prezzo è importante?
Come tutte le periferiche audio, anche i microfoni per PC possono essere divisi in fasce di prezzo diverse, spesso con differenze veramente importanti tra i modelli più economici e quelli professionali. Si possono infatti trovare prodotti che partono da 10 €, adatti solo per usi molto banali, come per esempio per effettuare chiamate su Skype o per giocare online con i propri amici. Si può poi trovare una fascia media che va dai 100 ai 200 € circa, adatta alla grande maggioranza degli utenti, e una fascia alta, che può anche superare i 300 €. Prima di investire una cifra importante è comunque consigliabile prendere confidenza non solo con i microfoni in generale, ma anche e soprattutto con i software di editing audio, con cui è possibile ottenere registrazioni ancora migliori.
Le domande più frequenti sui microfoni per PC
Come si attiva un microfono per PC?
A seconda del proprio sistema operativo l’attivazione di un microfono per PC potrà risultare leggermente diversa. Va detto che ormai la maggior parte dei modelli non richiede alcuna installazione particolare di driver o software proprietari, seguendo il modello Plug and Play, sempre più diffuso soprattutto tra i modelli di fascia media ed economica. Tuttavia, anche se il proprio computer ha riconosciuto e installato automaticamente la periferica, è comunque bene verificare che sia selezionata al posto del microfono integrato (generalmente presente in tutti i computer portatili, ma non in quelli fissi). Sia in Windows che in Mac OS è sufficiente aprire il pannello dedicato all’audio all’interno delle impostazioni, e verificare che, nella sezione input, sia selezionato il microfono esterno.
Come si può regolare un microfono per PC?
Perché si possano ottenere le migliori registrazioni possibili, i microfoni di fascia medio-alta permettono di regolare manualmente alcune impostazioni di base. Questo è possibile semplicemente utilizzando pulsanti e ghiere posizionate sulla scocca del microfono stesso, ma in alternativa è anche possibile utilizzare un software di editing audio. Questi permettono di modificare e ottimizzare la registrazione a seconda delle proprie preferenze, eliminando anche eventuali fruscii o rumori di fondo indesiderati. Alcuni programmi sono completamente gratuiti (come Audacity) e possono essere utilizzati anche da utenti poco esperti grazie al grande numero di tutorial online, mentre per i più esperti sono disponibili soluzioni professionali che richiedono non solo un investimento piuttosto alto, ma anche una maggiore esperienza.
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