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I migliori microfoni DSLR del 2024

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Dati tecnici

Struttura

A condensatore

A condensatore

A condensatore

A condensatore

A condensatore

Diagramma polare

Monodirezionale

Monodirezionale

Monodirezionale

Omnidirezionale

Monodirezionale

Risposta in frequenza

40 - 20.000 Hz

100 - 16.000 Hz

100 - 20.000 Hz

65 - 18.000 Hz

30 - 16.000 Hz

Design

Su fotocamera

Su fotocamera

Su fotocamera

Lavalier

Su fotocamera

Peso

85 g

73 g

42 g

21 g

10 g

Punti forti

Ottima qualità di registrazione

Ideale per interviste e podcast

Buona qualità di registrazione

Perfetto per interviste e presentazioni

Leggerissimo

Peso molto contenuto

Molto leggero

Perfetto per un uso in mobilità

Ingombro minimo

Prezzo estremamente contenuto

Ingombro minimo

Prezzo contenuto

Recensione completa
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I fattori decisivi per la scelta di un microfono DSLR

Struttura

Se si possiede una macchina fotografica reflex (anche detta DSLR) e si vogliono realizzare video di qualità, acquistare un microfono esterno diventa una necessità assoluta. Oggi siamo abituati a una risoluzione delle immagini molto alta, anche quando si utilizza uno smartphone di fascia media, ma l’audio viene spesso trascurato, abbassando notevolmente la qualità finale del video prodotto. Poter contare su un buon microfono esterno assicura un risultato che può anche avvicinarsi molto a un livello professionale, ma è bene comprendere quali caratteristiche debba avere per orientarsi tra moltissimi prodotti diversi.

Microfono DSLR struttura

Un primo elemento da considerare riguarda la struttura con cui è realizzato il microfono stesso. Sono due le tipologie principali che si possono trovare sul mercato:

  • Microfono dinamico: si tratta di modelli al cui interno si trova un diaframma metallico, che vibra quando la trasmissione del suono causa un cambiamento nella pressione dell’aria. In genere sono microfoni DSLR meno costosi rispetto a quelli a condensatore, hanno una buona resistenza e possono essere facilmente utilizzati in mobilità. Tuttavia, hanno una sensibilità limitata, per cui vanno tenuti a distanza ravvicinata rispetto alle fonti da cui proviene il suono;
  • Microfono a condensatore: sono microfoni che utilizzano un condensatore composto da due lamine, una delle quali è mobile e può dunque muoversi assecondando i cambiamenti nella pressione dell’aria. A differenza dei microfoni dinamici, richiedono un alimentatore per poter funzionare, sono in genere più delicati (anche se non per questo meno duraturi) e adatti soprattutto a un utilizzo in postazioni fisse. Richiedono inoltre un investimento maggiore, ma sono anche più sensibili e possono essere posizionati anche in punti più lontani rispetto alla sorgente del suono.
    Microfono DSLR a condensatore

Diagramma polare

Il termine diagramma polare indica una rappresentazione grafica in cui viene mostrata la sensibilità del microfono a seconda della provenienza del suono. In termini più semplici, permette di capire se il microfono sarà in grado di registrare i suoni provenienti da tutto l’ambiente circostante, oppure solo da un’area limitata. La scelta di un modello in particolare dipende, ovviamente, dall’utilizzo che si intende fare del microfono DSLR, come vedremo in modo più approfondito in questo paragrafo.

  • Monodirezionale: anche detto cardioide, indica un modello in grado di registrare solo i suoni la cui fonte è posta davanti al microfono stesso. Esistono anche ulteriori variazioni di questo diagramma polare, chiamate supercardioide e ipercardioide, che presentano un angolo di ripresa ancora più stretto. Tuttavia, in entrambi i casi è anche presente quello che viene chiamato lobo di ripresa posteriore, ovvero un’area sul retro del microfono i cui suoni verranno registrati, anche se in minima parte. In generale, i microfoni monodirezionali sono preferiti per le interviste e per tutti i casi in cui sia necessario escludere dalla registrazione una buona parte dell’ambiente circostante;
    Microfono DSLR monodirezionale
  • Omnidirezionale: come si può facilmente intuire, indica i microfoni in grado di registrare qualunque suono venga emesso intorno a loro. Può essere una soluzione vantaggiosa in quanto non richiede di essere calibrato in alcun modo e non rischia di far perdere dettagli importanti ai fini delle riprese, ma bisogna ovviamente prestare particolare attenzione a potenziali fonti di rumori indesiderati, che non sarà possibile escludere dalla registrazione.

Risposta in frequenza

Un ulteriore fattore da tenere in considerazione prima dell’acquisto di un microfono per DSLR riguarda la sensibilità verso particolari frequenze del suono. Anche in questo caso si tratta di una caratteristica legata direttamente al tipo di utilizzo a cui è destinato il microfono, che può essere di due tipologie diverse:

  • Con risposta in frequenza lineare (flat): in questo caso il microfono DSLR sarà ugualmente sensibile a tutte le frequenze del suono, da quelle più basse a quelle più alte, in particolare in relazione alla gamma udibile all’orecchio umano (tra i 20 e i 20.000 Hz). I modelli di questo tipo vengono utilizzati quando si vuole mantenere un timbro che risulti il più naturale possibile, senza accentuare in modo particolare nessuna frequenza. Va notato che raramente si ottiene una risposta perfettamente uniforme per tutto lo spettro delle frequenze udibili, ma piccole oscillazioni non comporteranno una perdita particolarmente significativa nella qualità finale della ripresa (a meno che, ovviamente, non si tratti di una registrazione professionale, dove sono però necessari strumenti di fascia molto alta);
    Microfono DSLR risposta in frequenza
  • Con risposta in frequenza modellata (shaped): i microfoni DSLR di questo tipo presentano una spiccata sensibilità verso un particolare intervallo di frequenze. Come abbiamo accennato, questo dipende in buona misura dall’uso principale per cui è pensato il microfono stesso. Per esempio, la voce umana non raggiunge tendenzialmente frequenze molto basse, per cui può essere vantaggioso escluderle nel caso in cui si cerchi un prodotto adatto per interviste o presentazioni. Si possono trovare microfoni a frequenza modellata di altissima qualità, ma bisogna essere consapevoli fin da subito che saranno adatti solo ad alcuni utilizzi e non garantiranno una flessibilità ampia quanto quelli a frequenza lineare.

Design

Le caratteristiche strutturali e le prestazioni del microfono ne determinano in parte anche il design, un elemento importante da considerare dato che può incidere in modo significativo sulla sua facilità di utilizzo. È dunque possibile suddividere i microfoni DSLR anche in base a questo parametro, riconoscendo alcune tipologie principali:

  • Montato su camera: sono tra i modelli più diffusi e vanno posizionati sul corpo della macchina fotografica. In genere possono essere agganciati al supporto dove normalmente vanno inseriti i flash, mentre vanno collegati alla fotocamera tramite un normale cavo jack. In questo caso è importante valutare il peso del microfono, soprattutto se non si usa un treppiede per stabilizzare le immagini. Alcuni modelli risultano infatti eccessivamente ingombranti e possono essere utilizzati solo con la necessaria attrezzatura di supporto;
    Microfono DSLR su camera
  • Portatile (handheld): si tratta dei tipici microfoni a mano (da alcuni chiamati anche “gelato“, proprio per la somiglianza con i coni gelato), utilizzati soprattutto per interviste su strada. Possono essere connessi alla macchina fotografica via cavo o tramite tecnologie wireless. Nel caso si scelga un modello senza fili, va verificato che il ricevitore possa essere facilmente agganciato al corpo della macchina, così da assicurare una maggiore praticità;
    Microfono DSLR portatile
  • Lavalier: sono microfoni di dimensioni molto contenute, pensati per lo più per registrare unicamente la voce, che vanno agganciati ai vestiti a una distanza abbastanza ridotta dalla fonte del suono. Sono molto utilizzati per interviste o presentazioni, visto che non comportano praticamente alcun ingombro e permettono in genere di escludere molti rumori ambientali. Anche in questo caso sono disponibili sia modelli cablati che wireless.
    Microfono DSLR lavalier

I microfoni a canna di fucile (shotgun)

Dedichiamo un breve paragrafo unicamente ai microfoni DSLR a canna di fucile, dato che sono probabilmente i più popolari in assoluto. Sono chiamati in questo modo per la loro forma allungata, preferita per tutti i modelli cardioidi, supercardioidi e ipercardioidi. In genere sono infatti pensati per registrare solo i suoni in un’area abbastanza ristretta, escludendo buona parte dell’ambiente circostante. La maggior parte dei microfoni a canna di fucile sono cablati e vanno posizionati sulla fotocamera. Un errore frequente è quello di pensare che questi modelli possano essere mantenuti a grandi distanze dalla fonte del suono, quasi fossero l’equivalente audio dei teleobiettivi.

Microfono DSLR canna di fucile
In realtà, anche se possono registrare con una buona qualità a distanze che vanno dalle quattro alle cinque volte rispetto ai modelli omnidirezionali, hanno comunque un raggio d’azione limitato (in genere di circa un metro, mentre si arriva a tre nei modelli professionali di fascia più alta), che va tenuto in considerazione prima dell’acquisto.

Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un microfono DSLR

Il prezzo è importante?

I microfoni DSLR possono avere prezzi estremamente variabili. Negli ultimi anni il mercato di questi prodotti è cresciuto parecchio, con l’introduzione di moltissimi modelli di fascia medio-bassa, adatti a un uso amatoriale e a chi non ha alcuna esperienza particolare nell’ambito delle periferiche audio. Si parte infatti da modelli acquistabili per circa 15 €, in genere dalle prestazioni piuttosto limitate, per arrivare a modelli di fascia alta che possono raggiungere i 300 €. Va detto che il prezzo è legato soprattutto alla qualità e alle performance del microfono, non tanto al design o all’utilizzo specifico per cui è stato pensato, per cui è consigliabile investire una cifra non eccessivamente bassa per poter godere di un buon risultato.

La marca è importante?

Nel mondo dei microfoni, non solo pensati per le macchine fotografiche reflex, alcuni marchi sono particolarmente noti e possono essere considerati tra i più affidabili in assoluto. Tra questi vanno ricordati soprattutto Rode, Sennheiser, Audio-Technica, Shure e Tascam. Anche se esistono moltissimi produttori non altrettanto (o per nulla) noti, è preferibile orientarsi su marchi che da tempo hanno dimostrato la qualità dei propri prodotti, e che sono in grado di offrire sia una buona assistenza post vendita che la possibilità di trovare con facilità componenti di ricambio.

I materiali sono importanti?

Un aspetto importante per i microfoni DSLR è il peso, che deve rimanere preferibilmente contenuto. Proprio per questo le case produttrici tendono a utilizzare sempre di più materiali plastici, limitando le finiture in metallo solo dove sono veramente indispensabili. Ovviamente esistono differenze anche sostanziali tra diversi tipi di plastica, che possono variare in robustezza e resistenza agli urti: un ulteriore motivo per scegliere un microfono di qualità rispetto alle opzioni più economiche in assoluto.

Le domande più frequenti sui microfoni DSLR

Non basta il microfono della fotocamera?

Qualunque fotocamera digitale moderna, che sia reflex, bridge o compatta, dispone di un microfono integrato, in grado di registrare l’audio quando si vogliono filmare clip video. Tuttavia, essendo posizionato all’interno del corpo macchina, questo microfono tende a registrare non solo i suoni provenienti dall’ambiente circostante (senza ovviamente alcun filtro particolare), ma anche i ronzii provenienti dalla fotocamera stessa. Proprio per questo, nel caso in cui si vogliano girare video di qualità, è sempre consigliato dotarsi di un microfono esterno, dato che anche quelli di fascia medio-bassa possono offrire un risultato nettamente migliore rispetto a quello integrato.

Microfono DSLR vs integrato

Tutte le reflex supportano un microfono esterno?

No, non tutte le macchine fotografiche reflex possono essere connesse a un microfono esterno. Esistono infatti diversi modelli di reflex che, pur essendo dotate di un microfono interno, non sono provviste di alcun connettore in grado di supportarne uno aggiuntivo. Se si intende comprare tutta l’attrezzatura necessaria per realizzare video, dunque, è bene informarsi con attenzione su tutte le specifiche della macchina fotografica, dato che alcune caratteristiche non sono scontate, anche se sembrano piuttosto basilari.

Ci sono microfoni specifici per Canon o Nikon?

I grandi marchi che producono fotocamere reflex in genere offrono anche la possibilità di acquistare separatamente accessori pensati appositamente per i propri modelli. Canon, Nikon e Sony producono anche alcuni microfoni, che però non necessariamente presentano caratteristiche migliori rispetto a quelle che si possono trovare in prodotti realizzati da altri marchi. Al contrario, spesso è consigliabile rivolgersi a case produttrici che da sempre si concentrano unicamente nella realizzazione di periferiche audio, e che nella gran parte dei casi sono compatibili con un numero piuttosto ampio di macchine fotografiche reflex.