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Le migliori memorie esterne SSD del 2024

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Dati tecnici

Capacità

2 TB

1 TB

2 TB

1 TB

1 TB

Standard USB

USB-C 3.2 Gen 2x2

3.1 Gen 2

3.1 Gen 2

3.1 Gen 2

3.0

Velocità

2.000 MB/s

800 MB/s

1.050 MB/s

1.000 MB/s

1 GB/s

Protezione

Resistente alle cadute

IP55

IP55

Formattazione

Windows, Mac OS, Android

PC, Mac, Android, console

Windows, Mac OS X

Windows, Mac OS, Android

Windows, Mac

Dimensioni

8,8 x 1,4 x 0,6 cm

‎6,9 x 1,1 x 6,4 cm

1,07 x 7,57 x 7,57 cm

8,5 x 5,7 x 0,8 cm

‎0,97 x 5,26 x 10,08 cm

Peso

122 g

39,1 g

78,9 g

58 g

49,9

Punti forti

Trasferisce file di 2 GB in circa 1 sec

Per uso con PS4 e Xbox One richiede adattatore non incluso

Ottima resistenza

Protezione con password opzionale ed encription hardware AES 256 bit

Garantito 5 anni

Standard USB aggiornato

Molto veloce

Include doppi cavi, USB-C/C e USB-C/A

Leggerissima e compatta

Formato smart card

Compatibilità estesa

Protezione con password opzionale ed encription hardware AES 256 bit

Punti deboli

Resistenza fisica non certificata

Lentezza di lettura/scrittura

Resistenza fisica non certificata

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa

Come scegliere una memoria esterna SSD

Le memorie esterne SSD sono diventate molto popolari grazie alla loro grande velocità e praticità d’uso, vista la resistenza, la velocità, le dimensioni e il peso che, come vedremo, sono decisamente migliori rispetto ai più datati hard disk esterni. Va fatta subito una precisazione importante: anche se i termini “HDD SSD“, “HD SSD” e “hard disk SSD” sono molto utilizzati dagli utenti, si tratta in realtà di diciture erronee. Gli hard disk sono infatti dischi meccanici che presentano caratteristiche molto diverse rispetto alle schede SSD, oltre ad essere costruiti in modo completamente differente – dati che si rispecchiano non solo nelle prestazioni, ma anche nel prezzo più elevato delle schede SSD.

Memoria esterna SSD vs HDD

Archiviazione

Un primo fattore da considerare quando si acquista una memoria esterna in generale, e una SSD in particolare, riguarda la sua capacità di archiviazione: da questa dipende infatti la quantità di dati che sarà possibile salvare. Se fino a pochi anni fa i costi delle SSD erano quasi proibitivi, oggi è invece possibile trovare soluzioni molto più conveniente, anche se in rapporto agli hard disk il prezzo rimane comunque più alto. In commercio sono disponibili modelli che vanno dai 128 GB fino a circa 3 TB ed è dunque possibile trovare soluzioni diverse a seconda delle proprie esigenze. In genere è consigliabile orientarsi su una memoria SSD da almeno 256 GB, adatta se si vogliono mantenere copie di documenti, immagini e qualche video. Chi vuole invece installare software o salvare tipologie di file molto pesanti, come fotografie in formato raw o clip video in altissima risoluzione, dovrebbe scegliere preferibilmente una memoria di almeno 1 TB.

Memoria esterna SSD archiviazione

Connessione

Una scheda SSD esterna assicura una velocità di trasferimento dati molto elevata, ma ovviamente è fondamentale che questa sia supportata da una connessione adeguata, che assicuri prestazioni adatte alle potenzialità offerte dalla memoria SSD. Molto spesso, trattandosi di dispositivi molto recenti, i modelli in commercio sono dotati di una porta USB di tipo C, che garantisce una migliore efficienza.

Memoria esterna SSD connessione
Per chi non possiede un computer dotato di questo standard, è possibile semplicemente utilizzare un adattatore, a volte incluso nella confezione, considerando però che potrebbero esserci delle ripercussioni sulla velocità di trasferimento dei dati (solitamente espressa all’acquirente differenziandola in lettura, scrittura, sequenziale e casuale). Vediamo quali sono gli standard più diffusi tra le memorie SSD esterne più diffuse attualmente sul mercato:

  • USB-C 3.1 Gen 1: la prima generazione di USB 3.1 è ormai molto diffusa ed è supportata anche da molti computer moderni. È in grado di raggiungere una velocità massima di 5 Gbit/s;
  • USB-C 3.1 Gen 2 (detto anche 3.2 Gen 2): la seconda generazione ha portato un miglioramento netto nelle prestazioni di questa connessione, raggiungendo una velocità di trasferimento fino a 10 Gbit/s
  • USB 3.2 Gen 2×2: arriva fino ai 20 Gbit/s. Non è ancora molto diffusa, ma un po’ alla volta inizierà a sostituire lo standard precedente nei computer di fascia alta;
  • USB-C con supporto per Thunderbolt: si tratta di un’opzione perfetta per tutti coloro che devono lavorare spesso con file estremamente pesanti. Questo tipo di connessione può infatti raggiungere una velocità massima di 40 Gbit/s (standard 4) ed è attualmente la migliore opzione a disposizione sul mercato, anche se non sono moltissimi i dispositivi in grado di supportare questo standard.

Praticità

Trattandosi di una periferica di archiviazione spesso necessaria per chi lavora in mobilità o, in generale, per chi ha necessità di portare con sé grandi quantità di dati anche in viaggio, la praticità d’uso è un elemento fondamentale da valutare quando si sceglie una memoria esterna. Le schede SSD hanno rappresentato un’evoluzione molto interessante in questo settore, portando moltissimi vantaggi per quanto riguarda la portabilità e la resistenza dei materiali.

Memoria esterna SSD praticità
Analizziamo più nel dettaglio questi aspetti.

Dimensioni e peso

Uno dei grandi cambiamenti portati dalle schede SSD rispetto ai più datati dischi rigidi riguarda proprio la facilità di trasporto. Per loro natura, gli HDD sono ancora piuttosto ingombranti e pesanti, essendo dispositivi meccanici costituiti da dischi rigidi le cui dimensioni non possono essere rese particolarmente compatte. Le memorie esterne SSD sono invece del tutto prive di componenti meccanici, il che le rende incredibilmente compatte e leggere. Alcuni modelli sono infatti più piccoli di uno smartphone e non superano i 40 g: è facile capire dunque perché questi siano considerati strumenti ideali da portare con sé in viaggio.

Robustezza

Un ulteriore fattore da considerare attentamente riguarda la qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione della scocca esterna della memoria SSD. Per prima cosa, va ricordato che una scheda SSD è già molto più resistente rispetto a un hard disk meccanico: non essendo infatti dotata di alcun componente meccanico, non sarà soggetta a danni immediati (e talvolta irreparabili) a seguito di un urto involontario, come capita invece facilmente con gli HDD. Oggi è anche possibile trovare modelli pensati appositamente per chi è sempre in viaggio, talvolta magari in ambienti esterni poco sicuri per un equipaggiamento elettronico. I migliori prodotti sul mercato possono attualmente assicurare un livello di protezione abbastanza alto sia dall’intrusione di acqua e umidità, sia da particelle solide come la polvere, ottenendo una certificazione IP55. Nell’infografica qui di seguito è possibile capire meglio come funziona questo tipo di certificazione.

Memoria esterna SSD certificazione IP

Compatibilità

Anche se non si può veramente parlare di limiti di compatibilità di una memoria esterna SSD, dato che è sempre possibile formattarla e far sì che sia utilizzabile con i propri dispositivi preferiti, va comunque fatta una menzione a questo fattore, dato che gli utenti meno esperti potrebbero voler evitare qualunque operazione manuale. È infatti possibile acquistare schede SSD già formattate correttamente per sistemi Windows, Mac OS o entrambi, così da permetterne un uso immediato.

Memoria esterna SSD compatibilità
Prima di analizzare i diversi File System, che sono sostanzialmente standard di formattazione, ricordiamo inoltre che l’operazione necessaria per modificarli cancella completamente qualunque dato contenuto nella memoria, per cui è sempre necessario eseguire un backup.

  • FAT32: sviluppato nella metà degli anni Novanta, è comunque ancora molto diffuso, dato che può garantire una compatibilità molto ampia con moltissimi dispositivi diversi (viene infatti comunemente utilizzato per le chiavette USB). Una memoria esterna formattata secondo questo file system può infatti essere utilizzata sia con PC Windows che con computer Apple, oltre che con le console di ultima generazione. Tuttavia esiste un limite abbastanza importante, soprattutto considerando gli enormi sviluppi tecnologici degli ultimi anni, ovvero l’impossibilità di gestire singoli file la cui dimensione eccede i 4 GB. Non sarà dunque possibile salvare file di installazione di software molto complessi, video in alta risoluzione oppure archivi di grandi dimensioni. Inoltre, esiste anche un limite di partizione di 8 TB, ma questo rappresenta un problema solo per i dischi rigidi, dato che le schede SSD non raggiungono ancora dimensioni così ampie;
  • NTFS: è uno standard ideato dalla Microsoft nel 2001, che tuttora rimane il file system più comune in assoluto per tutti i dispositivi che utilizzano il sistema operativo Windows. Non presenta limiti al momento significativi per la gestione o la partizione di file, ed è in grado di supportare alcune opzioni aggiuntive, per esempio legate alla crittografia dei dati, che possono risultare particolarmente utili anche all’utente medio. Tuttavia, questo standard comporta seri problemi di compatibilità con qualunque altro dispositivo: non può essere utilizzato né con i computer Apple, né con alcune versioni di Linux, né con la grande maggioranza delle console. L’unica eccezione è la più recente versione della console targata Microsoft, ovvero l’Xbox One;
    Memoria esterna SSD file system
  • exFAT: introdotto nel 2006, si tratta di fatto di un aggiornamento dello standard FAT32, di cui ha eliminato le limitazioni in termini di dimensione dei singoli file e di partizione del disco. È in grado di assicurare un’ampissima compatibilità, comprendendo i sistemi Windows, Mac OS e Linux. Tuttavia, non può essere utilizzato con le console più vecchie, come per esempio la PlayStation 3 o l’Xbox 360.

Altri fattori da tenere a mente per l’acquisto di una memoria esterna SSD

Il prezzo è importante?

Abbiamo già accennato al fatto che mediamente le memorie esterne SSD sono più costose rispetto agli hard disk. Tuttavia, i prezzi sono diventati oggi più accessibili rispetto al passato: si possono infatti trovare SSD da 120 GB per circa 40 €, mentre se si ha bisogno di più spazio è possibile investire poco più di 100 € per avere circa 500 GB di archiviazione. Da 1 TB in su bisogna aspettarsi invece di investire almeno 180 €, a seconda del modello prescelto.

La marca è importante?

Trattandosi di dispositivi di archiviazione dove vengono mantenute copie di documenti importanti per il proprio lavoro o per la vita privata, è consigliabile orientarsi sui marchi che hanno ottenuto un certo riconoscimento negli anni per l’alta qualità dei propri prodotti. Vanno sicuramente citate SanDisk, una casa produttrice specializzata in questo settore, Samsung, TranscendIntenso e Western Digital, anche se iniziano a diffondersi sempre di più modelli realizzati da aziende sconosciute per prezzi molto contenuti.

Le domande più frequenti sulle memorie esterne SSD

Come funziona una scheda SSD?

SSD sta per Solid-State Drive (disco a stato solido) e indica non un’evoluzione dei vecchi hard disk meccanici, ma una tecnologia completamente diversa. Invece di un disco su cui vengono incisi dati tramite apposite testine, infatti, vengono utilizzati dei chip semiconduttori, molto comuni nella realizzazione di altri componenti per computer. A differenza degli HDD, dove una testina meccanica magnetizza o smagnetizza piccolissime porzioni del disco rigido (decodificate poi dal computer come 0 e 1, i valori fondamentali del codice binario con cui è possibile ricostruire qualunque file), una scheda SSD si basa su quella che viene chiamata memoria flash.

Memoria esterna SSD e HDD componenti
Questa non solo è in grado di leggere e scrivere dati a una velocità molto maggiore rispetto alle tecnologie più datate, ma permette di immagazzinare i dati in modo permanente, anche quando dovesse mancare una fonte di alimentazione. La vera pecca delle SSD, che oggi comunque è stata già risolta in parte, è la durata limitata dei suoi componenti interni, che tendono a deteriorarsi con l’uso. La durata effettiva di una memoria a stato solido non è perfettamente calcolabile, dato che dipende da molti fattori diversi, come l’intensità del suo utilizzo e la temperatura a cui questa deve operare. Mediamente, comunque, questo tipo di supporto può assicurare prestazioni di alto livello per diversi anni.

Come collegare una memoria SSD esterna?

Come abbiamo già visto, la connessione di una scheda SSD esterna avviene in modo molto semplice, tramite un comune cavo USB (il cui standard può tuttavia variare a seconda del modello e delle porte presenti). Non è necessaria alcuna installazione, purché la scheda sia compatibile con il sistema operativo in uso, mentre in caso contrario è sufficiente eseguire una rapida formattazione. Proprio come una comunissima chiavetta USB, dunque, è sufficiente connettere la scheda SSD al computer e iniziare a utilizzarla.

Si può usare una memoria esterna SSD per velocizzare il computer?

Il più delle volte, quando si decide di velocizzare il proprio computer cambiando alcuni componenti, ci si orienta preferibilmente su quelli interni.

Memoria esterna SSD per velocizzare
Tuttavia, è vero che non sempre è possibile passare a una scheda SSD interna, oltre al fatto che la sua installazione può richiedere l’intervento di un esperto. È possibile cercare di migliorare le prestazioni del proprio computer anche utilizzando una memoria SSD esterna, in particolare installandovi software che richiedono normalmente un certo sforzo da parte del dispositivo. Tuttavia, bisogna ricordare che per poter utilizzare i programmi sarà sempre necessario che la memoria sia collegata al computer, e che non è possibile utilizzare i software installati su una singola scheda SSD su più computer diversi, semplicemente collegandola a quello attualmente in uso.

Si può usare una SSD esterna con iPad, console e altri dispositivi?

Alcuni dispositivi permettono già da tempo il collegamento di supporti di archiviazione esterni, grazie ai quali è possibile espandere la memoria, per esempio, della propria console. Per gli utenti Apple che utilizzano un iPad, invece, il supporto a memorie esterne è molto recente. Oggi è possibile connettere la propria SSD esterna e accedere a tutti i propri documenti tramite l’applicazione File, oltre a trasferire dati dalla memoria interna del tablet.