I materassi in lattice
Il materasso è un oggetto fondamentale per il nostro benessere, dato che ci passiamo sopra ben un terzo del nostro tempo. Oggi è possibile trovare materassi di svariate tipologie e materiali, che offrono feedback e sostegno differente al nostro corpo.
Il materasso in lattice è ancora oggi uno dei prodotti più ambiti nel settore, creato negli anni ’30 ed esploso commercialmente negli anni ’90, e rimane tutt’oggi una delle scelte migliori a livello di qualità del nostro sonno. In questa pagina cercheremo di presentarvi le varie tipologie di materassi in lattice e le caratteristiche di questo materiale.Il lattice
Il lattice è un materiale naturale. Per essere più precisi, è una resina ricavata dalla corteccia dell’albero della gomma, il cui nome scientifico è Hevea Brasiliensis. Si tratta di una pianta diffusa principalmente in Malesia e Indonesia. Il nome “lattice” è legato al fatto che questa resina è, alla vista, molto simile al latte.
Quello che cambia è la sua consistenza, dato che il lattice è vischioso come la gomma. Prima di poter essere utilizzato nei materassi, questo materiale viene lavorato fino a ottenere una sorta di schiuma, che a sua volta viene poi compattata e solidificata, diventando un blocco quasi spugnoso e relativamente leggero. Il materiale ottenuto da questa particolare lavorazione è, inoltre, molto igienico e duraturo. Il materasso in lattice è assolutamente indicato a chi necessiti di un prodotto che sia il più naturale possibile. In molti casi, infatti, i materassi in lattice sono quasi completamente naturali, con lattice al 100% organico e rivestimento in cotone.Proprietà anallergiche e allergia al lattice
Una delle proprietà più ricercate del lattice è il suo essere anallergico rispetto ad altri materiali usati per le imbottiture dei materassi, in quanto ha una struttura molto densa simile alla gomma, dove eventuali allergeni non riescono a proliferare facilmente, se non per condensa. Queste caratteristiche allergeniche vengono mantenute nel tempo a patto che il materasso venga fatto aerare regolarmente. Il lattice naturale, però, produce un residuo chiamato polisoprene: proprio questa è la molecola che causa allergie da inalazione e da contatto al lattice. Per questo motivo, chi soffre di allergia al lattice non può usare questo tipo di prodotto.
Composizione interna
La parte interna del materasso si chiama in gergo “lastra” o “anima“, e nei materassi in lattice è un unico pezzo, un cosiddetto “stampato” in monomateriale. Questo può essere di tre tipologie: lattice naturale, lattice sintetico e lattice misto. Va precisato che tutti i presentano la dicitura generica “100% lattice” e per differenziare i prodotti è necessario leggere le schede tecniche con attenzione.
A livello di materie prime, il lattice naturale proviene nella sua quasi totalità dalle foreste di caucciù del Sud-est asiatico. La mistura del materiale liquido e lo “stampaggio” vengono però realizzati da diverse aziende italiane. Vediamo ora nello specifico alcune differenze del materiale presente in questi questi prodotti.Lattice naturale
I materassi in lattice attualmente in commercio possono contenere lattice sia naturale, sia sintetico. Un materasso si può definire in lattice naturale solo se contiene, secondo la Legge 684 del 2001, più dell’85% di lattice naturale. Il restante 15% è invece costituito da materiali addensanti sintetici che servono a conferire solidità al materasso.
I modelli che rispettino queste proporzioni possono venire commercializzati come in “100% lattice naturale“. I materassi in lattice naturale sono di solito i più morbidi, più pesanti e più elastici.Schiuma di lattice
Molti materassi in lattice in commercio non sono completamente in lattice naturale, bensì sono realizzati con una schiuma di lattice, ovvero un’emulsione di lattice, aria e altri componenti attraverso un processo chiamato “vulcanizzazione“. La schiuma di lattice può essere derivata sia dal lattice naturale, sia da quello di sintesi, ed è molto simile, alla vista, alla materia prima naturale. Nel caso derivi dalla vulcanizzazione di lattice naturale, il materiale emulsionato contiene meno proteine e meno allergeni che aggrediscano i soggetti allergici, il già citato polisoprene.
Esistono due metodi di vulcanizzazione della schiuma di lattice: Dunlop e Talalay. Nel metodo Dunlop viene riempito lo stampo completamente e il materasso risultante è più denso e duro. Il metodo Talalay è più lungo, ma utilizza anche meno della metà di schiuma: il risultato finale è un materasso più leggero e morbido.
Lattice sintetico
Si tratta di un materiale completamente sintetico prodotto tramite la polimerizzazione dello stirene-butadiene, che permette di ottenere un prodotto finito dalla struttura molecolare e dalle proprietà molto simili all’originale naturale. Proprio per questo motivo anche questi prodotti sono genericamente venduti con la dicitura “100% lattice“, perché per legge si tratta di lattice vero e proprio, anche se sintetico. Va però ricordato che non viene menzionata l’origine naturale o organica della materia prima. I materassi di questa tipologia, sebbene non siano di origine naturale, tendono ad avere comunque proprietà allergeniche e di robustezza simili al materiale organico. L’unico problema che potrebbero creare è nei casi, rari ma possibili, di materassi in lattice sintetico troppo vecchi che tendono a indurirsi e sbriciolarsi. In questo caso il materasso andrebbe cambiato quanto prima per evitare di inalare polimeri. Il lattice di sintesi spesso induce meno sintomi allergici a quelle persone che presentano proprio un’allergia al lattice, ma andrebbero comunque evitati. Il lattice sintetico tende comunque a essere leggermente più duro del lattice organico.
Lattice misto
Tutti i materassi che abbiano meno dell’85% di lattice naturale sono da considerarsi materassi in lattice misto. I materassi in lattice misto possono contenere sia lattice naturale, sia schiuma di lattice, sia lattice sintetico, più i necessari additivi di stabilità. I materassi in lattice misto hanno una resa finale molto simile ai materassi in lattice naturale o sintetico al 100%. Spesso la quantità di materia prima naturale è molto bassa e non è sempre facile giudicare la qualità di un prodotto, se non usando il prezzo come indicatore.
Agglomerati di lattice
Si tratta di un “agglomerato“, ovvero una mistura di fiocchi di lattice-poliestere. Questo materiale viene ricostituito partendo da residui di lattice e poliestere frantumati e rimescolati. Anche in questo caso è difficile distinguere questi prodotti a occhio nudo, ma per legge gli agglomerati non vengono assolutamente ritenuti “lattice“. Questo materiale può essere presente nelle lastre dei materassi ibridi o mescolato ad altri componenti più pregiati. L’agglomerato può comunque contenere polisoprene, quindi anch’esso è da sconsigliare alle persone allergiche al lattice.
A livello visivo, è difficile distinguere fra un materasso in lattice naturale e uno sintetico, trattandosi di differenze a livello molecolare. I materassi in lattice naturale hanno però un costo sicuramente più elevato di quelli sintetici, fino a oltre 2.000 €.
Caratteristiche tipiche dei materassi in lattice
Vediamo qui di seguito alcune caratteristiche tipiche di questi prodotti.
Densità
Il mix di materiali utilizzato per la lastra ha una certa densità, espressa in kg/m3. Questa influisce direttamente sulla durezza ed elasticità del materasso in lattice. Il lattice ad alta densità va dai 70 kg/m3 in su: i materassi in lattice ad alta densità sono più densi e solidi, particolarmente adatti alle persone più pesanti.
Portanza
I materassi in lattice sono generalmente materassi dalla durezza media, che varia in base alla qualità e allo spessore della lastra. Se i materassi in memory foam sono morbidi, mentre quelli con le molle sono spesso tra i più duri, i materassi in lattice si posizionano a metà tra questi due estremi. Le classi di portanza sono le stesse per tutti i materassi e variano dal morbido H1 fino al duro H3. Alcune aziende produttrici valutano la durezza secondo una scala da 1 a 10: più alto è il numero, più duro è il materasso.
Spessore
Lo spessore di un materasso può influire di molto sulla sua comodità. In base al peso di chi lo utilizzerà bisogna assicurarsi che lo spessore sia adatto e che consenta di sorreggere correttamente il corpo senza deformarsi col tempo. I migliori materassi in lattice hanno uno spessore compreso tra i 18 e i 20 cm. Secondo la normativa italiana, un materasso anche ibrido o multistrato che contenga uno strato di almeno 10 cm di lattice può essere immesso sul mercato come “materasso in lattice”.
Lato estivo e invernale
Essendo creati in un unico stampo, i materassi in lattice classici non hanno quasi mai un lato estivo e uno invernale. La struttura alveolata traspirante permette la regolazione della temperatura del corpo durante il sonno, fattore molto utile specialmente nel periodo estivo. Spesso, quando è presente, il lato invernale viene creato applicando un’imbottitura in lana o più spessa al rivestimento esterno.
Fori di aerazione e zone
Lo stampo dei materassi in lattice presenta una serie di fori di aerazione ad alveare che attraversano tutta la superficie del materasso. I fori di traspirazione, che variano in numero e diametro, hanno la doppia funzione di rendere più o meno sode diverse aree del materasso, creando delle zone di portanza (che possono essere 3, 5 o 7).
Possono anche essere presenti scanalature e texture diverse che possono aiutare la circolazione durante il sonno. Alcuni di questi materassi vengono anche definiti ortopedici: va precisato che un materasso può essere definito tale solo se è stato registrato presso il Ministero della Salute come dispositivo medico di classe 1. I materassi in lattice migliori presentano, infine, una parte centrale rinforzata per far sì che il peso di due persone venga ben distribuito su tutta la superficie.Certificazioni
Un materasso in lattice per essere tale deve anzitutto essere in linea con le indicazioni della già citata Legge n. 684 del 2001. Potete inoltre accertarvi che la lastra di lattice sia certificata ISO 9001 e ISO 14001: a queste norme internazionali si conformano le maggiori aziende del settore e garantiscono degli standard produttivi precisi e l’assenza di alcune sostanze potenzialmente dannose per la salute.
Un materasso in lattice può anche essere certificato Ecolatex Eco-Standard, uno standard creato nel 2004 dall’associazione dei produttori di materassi in lattice, ovvero la European Latex Foam Manufacturers Association, indicata anche come EuroLatex.
Vantaggi e svantaggi dei materassi in lattice
I materassi in lattice vanno utilizzati e manutenuti con una certa cura. Vediamo brevemente alcuni vantaggi e svantaggi di questa tipologia di prodotto.
Vantaggi
I vantaggi del materasso in lattice sono molteplici. Innanzitutto il lattice è altamente traspirante ed è quindi un materiale abbastanza fresco, ma che al contempo trattiene bene il calore. La struttura interna ad alveare permette inoltre un ulteriore ricambio d’aria e fa sì che l’umidità e il sudore non ristagnino troppo.
Il lattice, inoltre, si deforma sotto la pressione del corpo, distribuendo il peso in orizzontale. Tale caratteristica, accompagnando naturalmente le curve del corpo, aiuta a migliorare la postura e la circolazione durante il sonno.
Il lattice, essendo una sostanza naturale, è il materiale per materassi meno inquinante in commercio. La struttura flessibile del materiale, inoltre, rende il lattice particolarmente adatto anche a reti reclinabili, molto usate dalle persone anziane.
Svantaggi
Uno dei lati negativi del materasso in lattico è che questo necessita di una manutenzione periodica per far circolare l’aria, quindi ogni paio di mesi è il caso di sollevare il materasso, appoggiarlo in verticale alla parete e fargli prendere aria vicino a una finestra ben aperta.
Questa procedura serve a mantenere l’aria nel materasso in movimento e a non far ristagnare eventuale condensa, che potrebbe alla lunga portare perfino a muffe. Per questo motivo il materasso in lattice non è particolarmente indicato per i letti a cassone, proprio perché andrebbe ogni volta estratto dal suo alloggiamento, operazione non sempre agevole con i materassi di grandi dimensioni.Le domande più frequenti sui materassi in lattice
Quanto costa un materasso in lattice?
In confronto ad altre tipologie di materassi, quelli in lattice sono tra i più cari, soprattutto se si tratta di lattice al 100% naturale. I prezzi dei modelli in lattice naturale superano facilmente i 1.000 €, fino ad arrivare a oltre 2.500 € per i prodotti top di gamma. Al contrario, il lattice sintetico e le schiume possono costare anche la metà.
Il costo dipende da molti fattori, a partire da quello più ovvio relativo alle dimensioni. Lo spessore della lastra in lattice è, infine, un ulteriore aspetto che influenza il prezzo finale.
Quanto dura un materasso in lattice?
Un materasso in lattice, se non è realizzato interamente in lattice naturale, può andare incontro a deformazioni significative già al compimento del quinto anno d’età. Questo è solo uno dei tanti motivi per i quali raccomandiamo, se volete optare per questo tipo di materasso, di preferire sempre i modelli in lattice naturale, anche se sono molto costosi. Un modello di buona qualità, se badate alla manutenzione periodica, vi potrà infatti accompagnare anche per 8 anni.
Perché il materasso in lattice si sbriciola?
Questo problema purtroppo si verifica maggiormente nei prodotti in lattice sintetico di scarsa qualità, dove spesso non è possibile determinare i materiali usati. È questo il principale motivo per cui vale la pena di investire in materassi in lattice di fascia alta, composti interamente o comunque in buona percentuale da lattice di origine naturale e non sintetica. Anche sui modelli naturali influiscono però le condizioni di umidità della stanza da letto, che in situazioni limite causa l’indurimento precoce della lastra interna.
Un materasso in lattice che si stia sbriciolando andrebbe comunque sostituito immediatamente per evitare di inalare polveri o muffe.