Come pulire il materasso

Come pulire il materasso

Per dormire bene è necessario, tra le altre cose, anche dormire in un ambiente salubre: per questo l’igiene del materasso, dei cuscini e della biancheria da letto è di fondamentale importanza. Se però lavare lenzuola, coprimaterassi e federe è un gioco da ragazzi grazie alla lavatrice, tenere pulito un materasso è decisamente più complicato.

Come pulire il materasso
Se vi state chiedendo come fare, continuate a leggere: in questa pagina vi spiegheremo in primo luogo perché si formino macchie (o peggio muffa) sul materasso, in secondo luogo come rimediare a entrambe.

Perché il materasso diventa giallo

L’ingiallimento è un problema molto comune nei materassi. Bisogna però distinguere tra l’ingiallimento del rivestimento esterno (dovuto perlopiù alla sedimentazione del sudore ed all’accumulo di scorie degli acari) dal cambio di colorazione in cui incorrono naturalmente le lastre di lattice e di schiuma di poliuretano che compongono il nucleo di tanti materassi moderni.
Nel primo caso (ingiallimento del rivestimento) è sufficiente un lavaggio periodico del rivestimento stesso (almeno una volta l’anno) per prevenire il problema. Nel caso invece si notasse l’ingiallimento del nucleo in lattice o poliuretano già dopo pochi mesi di utilizzo, non bisogna preoccuparsi: si tratta di un processo di ossidazione naturale di questi materiali, che non compromette minimamente la qualità del materasso.

Perché il materasso fa la muffa

La muffa penetra nel materasso quando le condizioni ambientali le sono favorevoli: elevati livelli di umidità, scarsa ventilazione, scarsa illuminazione naturale, ma anche scarsa manutenzione del materasso sono tutti fattori che concorrono a creare un ambiente ideale per il proliferare della muffa. Dato che la muffa rovina il materasso, generando cattivi odori, intaccandone la struttura e ponendo un serio rischio per la salute, prevenirne l’insorgere è fondamentale.
Per questo si raccomandano il lavaggio del materasso un paio di volte l’anno, ma anche l’aerazione quotidiana della stanza, assicurandosi di tirare bene indietro le lenzuola per favorire il massimo ricircolo d’aria anche all’interno del materasso. Se poi la casa o la stanza da letto fossero naturalmente molto umide, potreste prendere in considerazione l’uso di un deumidificatore per riportare la percentuale di umidità a livelli salutari.

Se pensate di avere bisogno di un deumidificatore, noi vi consigliamo il Tasciugo AriaDry Light di De’Longhi: è un modello molto silenzioso che potete usare anche in camera da letto senza che questo vi disturbi durante la notte. Inoltre, ha anche la funzione asciugabiancheria che, come leggerete più avanti, può tornarvi utile anche quando lavate il materasso, oltre a quando fate il bucato normale.

Come smacchiare il materasso

Spesso, togliendo le lenzuola e il coprimaterasso, capita di notare delle macchie e aloni giallognoli sul materasso: come abbiamo detto, sono macchie di sudore che progressivamente si accumulano sulla superficie della fodera.

Come smacchiare il materasso
Per togliere le macchie dal materasso è possibile intervenire con degli efficaci rimedi fai-da-te: il bicarbonato di sodio disciolto in acqua è di solito molto efficace. Se non dovesse bastare, si può intervenire successivamente con una soluzione di aceto bianco, acqua ossigenata e acqua normale, da sfregare con una spazzola morbida. L’alternativa sempre valida sono poi gli smacchiatori per imbottiti che si trovano in tutti i supermercati.

Se per praticità preferite usare uno smacchiatore, noi vi consigliamo quello di Cooper & Burton: è un detergente in pasta biodegradabile adatto all’uso sui materassi, ma anche su divani e i sedili dell’auto. La formula in pasta previene l’inalazione e offre una maggiore efficacia sulle macchie rispetto agli spray.

Quale che sia l’intervento scelto, raccomandiamo di farlo sfoderando il materasso (quando possibile) e operando sul solo rivestimento esterno, così da evitare che permangano odori nel nucleo del materasso.
A completamento dell’opera, e posto che il cestello della vostra lavatrice sia sufficientemente grande, potete lavare la fodera del materasso in lavatrice o a mano in vasca da bagno, badando però a usare temperature basse per evitare eventuali restringimenti.

Come lavare il materasso

Il lavaggio del materasso non è un’operazione semplicissima, soprattutto se avete un modello non sfoderabile. Quando è possibile rimuovere la fodera, infatti, basta dare un’approfondita passata con l’aspirapolvere (utilizzando la bocchetta per imbottiti e quella a lancia per le cuciture) e mettere poi la fodera in lavatrice.

Un aspirapolvere eccellente da usare sui materassi (ma anche su tutti gli imbottiti) e disponibile a un prezzo imbattibile è il Rowenta Swift Power Cyclonic: ha in dotazione sia la bocchetta per imbottiti “liscia”, sia quella motorizzata che potete usare se volete smuovere la polvere con efficacia ancora maggiore.

I materassi non sfoderabili sono un po’ più complicati da pulire. Il passaggio preliminare è sempre una generosa passata di aspirapolvere: questa permette di rimuovere dalla superficie gli acari, i depositi di pelle, peli, capelli, polvere ed eventuali residui di cibo se avete l’abitudine di mangiare a letto. Successivamente, potete ricorrere alla soluzione igienizzante e deodorante a base di acqua e bicarbonato di sodio che abbiamo già illustrato sopra: con essa potete inumidire un panno, che strofinerete poi su tutta la superficie del materasso. Una volta asciugatosi, potete ripetere l’operazione sull’altro lato.

Come disinfettare il materasso

La disinfezione del materasso è molto consigliata in concomitanza con il lavaggio, da effettuare idealmente un paio di volte l’anno al cambio di stagione. Per la disinfezione dei materassi non sfoderabili si può usare del semplice bicarbonato di sodio: dopo il lavaggio che abbiamo illustrato nel paragrafo precedente, basta spargere un paio di manciate di bicarbonato sulla superficie del materasso, cospargendolo in maniera omogenea con una spazzola morbida.

Come disinfettare il materasso
È opportuno insistere in particolare sui bordi, dove maggiormente si annidano acari e residui vari e dove possono facilmente trovare alloggio anche le cimici dei letti.
Il bicarbonato va lasciato in posa per una decina di minuti, dopodiché si deve usare nuovamente l’aspirapolvere per rimuoverlo con cura. Si può poi procedere a girare il materasso e ripetere l’operazione sull’altro lato.
L’igienizzazione è molto più semplice per i materassi sfoderabili: il rivestimento si può lavare in lavatrice, con un’aggiunta di bicarbonato nel cestello.

Come togliere la muffa dal materasso

Se avete notato macchie di muffa sul rivestimento del materasso e avete un modello sfoderabile, potrete risolvere facilmente il problema seguendo le istruzioni che abbiamo già fornito in precedenza per il lavaggio e l’igienizzazione del materasso. Se però avete un modello non sfoderabile o se vi foste accorti di macchie di muffa diffuse anche nel nucleo del materasso (le lastre in schiuma o lattice che lo compongono), allora il problema è di più difficile risoluzione.

Come togliere la muffa dal materasso
Potete tentare un approccio “casalingo” se il materasso non è completamente compromesso, ovvero se le macchie non si diffondono oltre il 30% circa della superficie visibile. In caso di danni più estesi potete provare a rivolgervi ad una ditta specializzata nella rimozione della muffa o, nel peggiore dei casi, arrendervi e cambiare materasso.
L’approccio fai-da-te deve necessariamente tenere conto del tipo di materasso: quelli in lattice devono infatti essere trattati diversamente da tutti gli altri. Attenzione: poiché respirare spore di muffa può avere serie conseguenze sulla salute dei vostri polmoni, vi consigliamo di effettuare le operazioni descritte qui di seguito indossando una mascherina filtrante.

Materassi in memory foam, waterfoam o a molle

Se avete un materasso di uno di questi tre tipi, l’intervento è relativamente semplice. Dovrete in sostanza:

  • Vaporizzare abbondantemente le macchie di muffa;
  • Eventualmente agire localmente su quelle più marcate;
  • Lasciar asciugare;
  • Aspirare.

Per il primo step è necessario servirsi di un pulitore a vapore, una scopa a vapore convertibile in pulitore a mano o, meglio ancora, un lavapavimenti a vapore. Questo perché il lavapavimenti ha un serbatoio più grande e vi permette di lavorare a lungo e con cura, senza fastidiose interruzioni. Utilizzando lo strumento apposito, ovvero la bocchetta tergivetri con la cuffietta in spugna di cotone (come quella nella foto sopra), passate lentamente e ripetutamente il getto di vapore sulle macchie di muffa. Il vapore uccide e scioglie le spore di muffa e rappresenta dunque una soluzione perfetta a questo problema.

Un modello molto economico, ma fornito di tutto il necessario per la pulizia profonda del materasso, è l’Ariete X-Vapor Deluxe: ha l’emissione di vapore regolabile, un serbatoio da 1,6 l che vi garantisce una lunga autonomia di lavoro e un’ottima pressione di 5 bar che vi aiuterà a penetrare davvero a fondo nel materasso.

Il secondo step è opzionale, ma ve lo raccomandiamo caldamente se le macchie di muffa fossero particolarmente estese: imbevete un panno morbido in una soluzione di acqua e candeggina (proteggetevi le mani con dei guanti in gomma) e distribuite con cura la soluzione su quel che resta delle macchie dopo il trattamento a vapore.
Una volta trattate tutte le macchie su entrambi i lati del materasso, lasciatelo asciugare: nella bella stagione potete prendervi la briga di trasportare il materasso all’esterno e lasciarlo asciugare al sole, altrimenti vi consigliamo di aerare la stanza per il tempo necessario. Nei mesi freddi potete accelerare il processo accostando il materasso ai termosifoni accesi oppure azionando un deumidificatore nella stanza (meglio se sfruttando l’eventuale funzione asciugabiancheria).
L’ultimo step prima di “ricomporre” il vostro letto è quello di aspirare con cura le spore morte dal materasso: servitevi di un aspirapolvere e dell’apposita bocchetta per gli imbottiti, meglio in questo caso se motorizzata.

Materassi in lattice

Con i materassi in lattice non è purtroppo possibile servirsi del vapore, poiché la loro composizione non favorisce una dispersione ed asciugatura sufficientemente rapide dell’umidità di cui il vapore si compone. Bisogna agire localmente con un panno rigorosamente asciutto per asportare le spore di muffa, avvalendosi poi dell’aiuto di un aspirapolvere per rimuovere quanto dovesse ancora rimanere sulla superficie. Come è evidente, salvare un materasso in lattice che sia stato aggredito dalla muffa è notevolmente più difficile.