I fattori decisivi per la scelta della mandolina
Che cos’è la mandolina?
La mandolina è uno strumento davvero utile in cucina, perfetto per velocizzare la maggior parte delle preparazioni e per tagliare verdure in modo ottimale con il minimo sforzo. Chiamata anche tritaverdure, affettaverdure o tagliaverdure, questo apparecchio è molto diffuso sia in ambito professionale che in ambito domestico.
La funzione principale della mandolina è quella di tagliare, affettare o tritare frutta e verdura dalla consistenza medio-dura, un’operazione che, se effettuata manualmente, potrebbe risultare difficile e pericolosa. L’utilizzo di questo accessorio permetterà quindi da un lato di ridurre la possibilità di infortuni spiacevoli, dall’altro consentirà di ottenere ingredienti tagliati in modo uniforme.
Tra i vari modelli attualmente in commercio è possibile riscontrare numerose differenze legate a diversi aspetti, come ad esempio i materiali che compongono il prodotto, la loro struttura ed il loro funzionamento. Questi sono solo alcuni degli elementi che analizzeremo in questa guida all’acquisto, così da fornirvi una panoramica completa dei fattori da valutare nella scelta del modello di mandolina più adatto alle vostre esigenze.
Tipologia
La prima caratteristica da valutare quando si cerca la mandolina più adatta riguarda la tipologia. Tra i modelli di tagliaverdure attualmente in commercio è infatti possibile identificare tre macrogruppi di prodotti che si differenziano per il funzionamento e la struttura.
Prima di descrivere le loro specificità è necessario sottolineare che non c’è una tipologia migliore delle altre, ma la scelta in questo caso dipenderà unicamente dalle esigenze dell’utente.
Dopo questa piccola premessa vediamo le principali caratteristiche di queste tre tipologie di mandolina.
Mandolina manuale
Si tratta del modello più classico, molto adatto agli utenti che cercano un prodotto economico ma efficiente.
La principale caratteristica della mandolina manuale è l’assenza di collegamenti alla rete elettrica. Il taglio delle verdure dovrà quindi essere fatto in modo completamente manuale. La struttura di questi prodotti è solitamente molto compatta e i materiali, gli accessori aggiuntivi e le funzioni di taglio possono invece variare in base alla fascia di prezzo.
Il grande vantaggio di questa tipologia di tagliaverdure è da un lato l’eccellente maneggevolezza, dall’altro il prezzo di vendita solitamente abbastanza basso.
Il suo difetto principale, invece, è legato proprio al funzionamento manuale, poiché per assicurarsi risultati ottimali sarà necessario esercitare una pressione abbastanza forte che comporta un certo sforzo fisico.
Ricordiamo che non tutte le mandoline manuali sono uguali, in quanto in base alla forma delle lame è possibile suddividere questa categoria di prodotti in tre ulteriori sottogruppi. Analizzeremo questo aspetto più dettagliatamente nel paragrafo dedicato ai tipi di taglio.
Tagliaverdure elettrico
Questa seconda tipologia di mandolina è invece caratterizzata da una struttura simile a quella dei robot da cucina e dalla presenza di un’alimentazione elettrica. Il funzionamento di questi modelli sarà completamente automatizzato e questi prodotti presentano solitamente dei dischi o coni intercambiabili con i quali è possibile effettuare diversi tipi di lavorazione, dal taglio a julienne all’affettamento.
Il loro prezzo sarà più alto rispetto alle mandoline manuali o ai tagliaverdure a manovella, tuttavia la lavorazione delle verdure risulterà davvero molto agevole e veloce. Sarà quindi possibile lavorare quantità maggiori di verdura senza alcuno sforzo.
Lo svantaggio di questi prodotti è invece l’ingombro, per questo ne consigliamo l’acquisto a chi non ha problemi di spazio in cucina e a chi cerca un modello particolarmente efficiente.
Tagliaverdure a manovella
La terza tipologia è quella dei tagliaverdure a manovella, apparecchi che possono essere considerati una sorta di ibridazione tra i due macrogruppi precedentemente descritti, in quanto presentano una struttura mediamente ingombrante ed allo stesso tempo un funzionamento manuale.
Come i tagliaverdure elettrici, anche quelli a manovella sono solitamente dotati di coni o dischi intercambiabili, l’unica differenza è che la lavorazione degli ingredienti non avviene in modo automatico ma in modo manuale. Questi modelli non saranno quindi dotati di cavo per la rete elettrica, ma piuttosto di una manovella che, se ruotata, attiva la rotazione dei dischi o dei coni.
Rispetto alle mandoline manuali, i tagliaverdure a manovella offrono il vantaggio di poter lavorare una maggiore quantità di ingredienti con uno sforzo minore, per cui sarà più semplice ottenere risultati omogenei.
Spiralizzatore
Quest’ultima tipologia di tagliaverdure è decisamente particolare: si tratta di apparecchi che sono in grado di lavorare verdure dalla consistenza dura o semi dura trasformandole in veri e propri spaghetti. Gli spiralizzatori sono sempre più diffusi in commercio e vengono utilizzati soprattutto per creare piatti vegetariani o vegani in cui gli spaghetti di verdure sono veri e propri protagonisti. Gli spiralizzatori possono essere sia elettrici che manuali; in entrambi i casi presentano una struttura di supporto, un perno che serve a tenere ferme le verdure e vari dischi o coni intercambiabili, grazie ai quali sarà possibile realizzare striscioline di verdure più o meno sottili. In alcuni casi è presente anche una lama particolare che permette di ottenere strisce con bordo ondulato.
Struttura
La struttura delle mandoline è un aspetto importante da prendere in considerazione in quanto troviamo alcuni elementi che incidono in modo determinante su praticità, versatilità e maneggevolezza. In primo luogo vanno prese in considerazione le caratteristiche del corpo macchina, ma a questo scopo è necessario fare riferimento ai diversi tipi di tagliaverdure.
La mandolina manuale si presenta come un corpo unico di forma rettangolare, con al centro una lama dalla forma e dallo spessore variabile. Si tratta di una struttura di base molto semplice che può essere arricchita da componenti extra come un gancio d’appoggio o un contenitore integrato. Un componente molto importante per la mandolina manuale è la guarnizione salvadita, ovvero una sorta di pressino in plastica che aiuta ad esercitare una pressione omogenea sulle lame e permette di proteggere le dita dalla lama.
L’affettaverdure elettrico e lo spiralizzatore hanno, come già accennato, un aspetto molto simile ad un robot da cucina. Nella parte superiore del corpo macchina è presente un tubo di inserimento degli ingredienti dall’ampiezza variabile, direttamente connesso alle lame rotanti: basterà inserire gli ingredienti al suo interno con l’aiuto di un pressino. Alcuni modelli sono dotati di un contenitore integrato, mentre in altri casi è necessario apporre una ciotola o un piatto per raccogliere le verdure lavorate.
Anche nei tagliaverdure a manovella troviamo le stesse caratteristiche strutturali, l’unica differenza è la presenza della manovella.
Tipi di taglio
I componenti più importanti delle mandoline sono senza dubbio le lame. Il tipo e la quantità di lame fornite in dotazione determinano, infatti, una maggiore o minore versatilità dell’apparecchio.
Prima di prendere in considerazione i possibili tipi di taglio è necessario fare una precisazione sulla forma delle lame. Nelle mandoline manuali le lame possono avere tre differenti forme: orizzontale, obliqua e a V. Tutte e tre le tipologie permettono di realizzare lo stesso tipo di taglio a fette più o meno sottili. La differenza tra le tre forme è relativa all’intensità della pressione che è necessario effettuare sull’ortaggio per effettuare il taglio. Con le lame orizzontali sarà necessaria una pressione molto decisa, con le lame oblique una pressione media e con le lame a V una pressione medio–bassa.
Nei tagliaverdure elettrici e in quelli a manovella, invece, le lame si presentano solitamente sotto forma di dischi o di coni intercambiabili, ad ognuno dei quali corrisponde un tipo diverso di taglio.
Anche le mandoline manuali possono essere dotate di lame intercambiabili, da utilizzare per realizzare diverse preparazioni. Elenchiamo di seguito quali sono i tipi di taglio solitamente consentiti.
- Fette: l’affettamento delle verdure è lo scopo principale della mandolina, sia perché le preparazioni con le verdure a fette sono davvero infinite, sia perché è molto semplice da realizzare. Questo taglio è infatti possibile con tutte le mandoline, anche con i modelli più semplici non dotati di lame intercambiabili. Lo spessore delle fette varierà in base al prodotto, ma il valore standard è di 2 mm. Tuttavia è possibile trovare in commercio mandoline che presentano più di una lama affettatrice, ognuna con un diverso spessore di taglio;
- Julienne: un altro tipo di taglio classico è quello alla julienne. Anche in questo caso è possibile trovare modelli che dispongono di più lame dedicate a questa tipologia di taglio, ognuna con uno spessore diverso. Le lame per il taglio alla julienne presentano una superfice forata, simile a quella di una grattugia;
- Stick: questo taglio è ideale per la preparazione di verdure fritte come french fries, bastoncini di melanzane, zucchine in tempura e stick di patate dolci;
- Cubetti: come per le fette, anche i cubetti realizzati dalla mandolina possono avere dimensioni differenti. Alcuni modelli sono dotati di diversi set di lame per cubetti, ognuno con un’ampiezza diversa; altri modelli invece consentono soltanto la realizzazione di cubetti dalla dimensione standard di circa 2 cm;
- Spirale: il taglio a spirale è una tendenza recente. Con le lame adatte alla realizzazione di questo taglio è possibile creare i famosi spaghetti di verdure, un modo innovativo per servire i vostri contorni o per realizzare ricette particolari. Nell’aspetto queste lame sono simili a quelle per il taglio alla julienne, cambia solo l’ampiezza dei fori che in questo caso è maggiore.
Abbiamo appena elencato i tipi di taglio più diffusi, ma in commercio è comunque possibile trovare mandoline dotate di ulteriori accessori che consentono altri tipi di lavorazione. Tra i tanti componenti aggiuntivi citiamo l’accessorio spremiagrumi, il pelapatate e le lame per realizzare fette dalla superficie ondulata o bucherellata. I modelli di tagliaverdure più particolari possono essere inoltre dotati di speciali rulli o dischi per grattugiare formaggio o altri ingredienti particolarmente duri come spezie o radici.
Ricordiamo infine che è consigliabile non lavorare ingredienti troppo morbidi come pomodori o verdure cotte poiché con queste consistenze nessuna lama assicura prestazioni ottimali.
Materiali e manutenzione
Un altro importante elemento da valutare riguarda i materiali che compongono la mandolina. Questo aspetto dev’essere valutato attentamente in quanto da esso dipendono il prezzo e la durevolezza.
Prima di vedere le specificità legate alle tre tipologie di mandolina bisogna ricordare che, a prescindere dal tipo di prodotto, le lame, i coni o i dischi vengono solitamente realizzati in acciaio inox, un materiale che da un lato permette un taglio migliore, dall’altro risulta resistente all’usura e al deterioramento. L’acciaio inox, inoltre, può essere sottoposto a pulizie ad alte temperature per cui lame, coni o dischi in questo materiale potranno essere lavati sia a mano che in lavastoviglie.
Le mandoline manuali vengono solitamente realizzate in metallo o in plastica dura. Tra i prodotti in metallo i modelli migliori sono quelli in acciaio inox, i quali sono solitamente più costosi rispetto alle mandoline in plastica, ma consentono una lavorazione degli ingredienti più agevole e risultano più durevoli nel tempo.
Le mandoline in plastica, al contrario, sono decisamente più economiche, tuttavia risultano più fragili e meno resistenti all’usura e alle alte temperature.
Anche i tagliaverdure elettrici e quelli a manovella sono solitamente realizzati con gli stessi materiali: il corpo macchina è spesso in plastica dura, in alluminio pressofuso o in acciaio inox, mentre le lame sono sempre in acciaio inox. Rispetto alla mandolina manuale, queste due tipologie di tagliaverdure sono sicuramente più difficili da pulire in modo accurato. In molti modelli è infatti possibile estrarre soltanto coni, lame o dischi, rendendo la manutenzione più difficoltosa in quanto alcuni residui di frutta o verdura potrebbero depositarsi nel tubo d’inserimento ingredienti o negli altri componenti fissi dell’apparecchio.
Qualsiasi sia la tipologia di tagliaverdure da voi scelta il nostro consiglio è quello di acquistare modelli che possono essere smontati con facilità, poiché in questo modo effettuare una pulizia accurata sarà sicuramente più semplice. Se invece preferite optare per un prodotto con componenti fissi vi suggeriamo di utilizzare uno spazzolino a setole dure per pulire l’interno del tubo d’inserimento ingredienti, il quale potrà essere utilizzato anche per rimuovere i residui di ingredienti eventualmente rinvenuti tra le lame.
Stufo delle classiche mandoline da supermercato, vorrei acquistarne una ottima professionale.Quale compro?
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