I migliori apparecchi per magnetoterapia del 2024

Confronta i migliori apparecchi per magnetoterapia del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Alimentazione

Cavo

Batteria ricaricabile

Cavo

Cavo, batteria ricaricabile

Cavo, batteria ricaricabile

Frequenza

1 - 15.000 Hz

8 - 640 Hz

1 - 100 Hz

5 - 200 Hz

1 - 100 Hz

Canali

8

2

2

2

1

Programmi medicali

118

20

35

15

25

Programmi sportivi

38

3

Programmi estetici

25

7

Regolazione intensità

Diffusori

Da 1 a 9

2 fasce

1 fascia

1 fascia

2 fasce

Dispositivo medico detraibile

Punti forti

Frequenza alta, bassa o mista

Per patologie osteoarticolari e circolatorie

Per patologie osteoarticolari

Doppia alimentazione

Doppia alimentazione

Programmi medicali, estetici e per lo sport

Senza cavo utilizzabile ovunque

Con programmi premipostati

Ideale per uso medico

Per patologie osteoarticolari

8 kit accessori tra cui scegliere

Caricabatterie incluso

Programmi accessori per sport ed estetica

Punti deboli

Prezzo elevato

Solo bassa frequenza

Batteria non inclusa

Solo bassa frequenza

Solo bassa frequenza

Un solo canale

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere l’apparecchio per la magnetoterapia

Al giorno d’oggi sono molte le pratiche di medicina alternativa che possono essere utilizzate per alleviare dolori e curare in parte o in toto determinati disturbi o patologie; in questo ambito abbiamo già parlato della lampada a infrarossi. Con questa guida all’acquisto vogliamo invece occuparci dell’apparecchio per magnetoterapia.

Il generatore di campi magnetici con dettaglio del display
Entreremo nel merito delle funzioni di questo dispositivo, degli elementi che lo costituiscono, delle sue modalità di utilizzo e dei benefici offerti in generale dalla magnetoterapia a casa.

Cos’è la magnetoterapia e a cosa serve

La magnetoterapia è un trattamento altamente utilizzato nella medicina alternativa, ma va sottolineato che, se da un lato gli studi in merito alle sue funzioni e benefici sono numerosi, dall’altro gli stessi non sono ancora stati in grado di dimostrare in modo unanime l’efficacia di questa terapia. Anche rispetto agli effetti collaterali, come vedremo più avanti, non ci sono informazioni certe, ecco perché il nostro consiglio è quello di chiedere un parere al proprio medico di fiducia prima di iniziare un trattamento magnetoterapico.

Un piccolo manichino in legno nella posizione di tenersi il ginocchio destro
Questo rimedio terapeutico viene utilizzato nel trattamento del dolore causato da numerose patologie e disturbi di vario genere e sfrutta, per questo scopo, dei campi magnetici. Questi sembrano poter dare beneficio ai dolori articolari, ossei e muscolari e, secondo alcuni studi, potrebbero anche avere un effetto positivo sugli inestetismi della cellulite grazie al fatto di migliorare la microcircolazione. L’idea che sta alla base della magnetoterapia è che le cellule contengono delle cariche elettriche (radicali liberi e ioni) che vengono attivate e influenzate nel loro movimento dai campi magnetici applicati attraverso l’apparecchio per magnetoterapia. Il movimento di tali cariche sembra, secondo alcuni studi, stimolare e accelerare quei processi chimici all’interno delle cellule che promuovono una rapida guarigione delle stesse e dei tessuti che queste costituiscono. Tali processi contribuiscono alla riduzione dell’infiammazione e del dolore dell’area trattata. A seconda dei casi, può rendersi necessaria una magnetoterapia a bassa o ad alta frequenza; quest’ultima costituisce uno dei due parametri che possono essere regolati durante il trattamento, insieme all’intensità: la prima si riferisce al numero di pulsazioni del campo magnetico, mentre la seconda all’ampiezza dello stesso. Valori differenti comportano ovviamente effetti diversi.

Magnetoterapia a bassa frequenza

Questa terapia sfrutta campi magnetici tra i 5 e i 100 Hz, i quali raggiungono una profondità maggiore, consentendo il trattamento di tessuti meno superficiali e persino di quelli ossei. La magnetoterapia a casa a bassa frequenza è utilizzata principalmente per alleviare i disturbi muscoloscheletrici, i dolori articolari, problemi circolatori di varia natura e per stimolare la rigenerazione dei tessuti profondi e la calcificazione ossea.

Magnetoterapia ad alta frequenza

Quest’altra tipologia di terapia si basa su campi magnetici tra i 18 e i 900 MHz ed è adatta a trattamenti che mirino a migliorare la microcircolazione, a raggiungere i tessuti più superficiali e a ridurre alcuni stati infiammatori. L’effetto principale che la magnetoterapia ad alta frequenza si prefigge di raggiungere è quello di antidolorifico e antinfiammatorio, ma tale terapia viene utilizzata anche nel trattamento della cellulite e altri inestetismi della pelle.

Generatore di campi magnetici con dettaglio dello schermo acceso che indica il programma scelto (dolore cronico) e dei pulsanti per regolarne la frequenza e il programma; sono indicati il pulsante della bassa e dell'alta frequenza

Benefici della magnetoterapia

Come già accennato, sono già stati effettuati e sono ancora in corso molti studi sulla magnetoterapia, ma se da un lato sembrano provare molti benefici, dall’altro le certezze devono ancora arrivare. In ogni caso, abbiamo riportato qui di seguito quelli che sembrano essere i principali:

  • Agisce come un analgesico, riducendo il dolore e l’infiammazione a livello dell’apparato muscolo-scheletrico;
  • Migliora la circolazione sanguigna e l’ossigenazione di cellule e tessuti;
  • Accelera i processi di rigenerazione dei tessuti, promuovendone la rapida guarigione (lesioni tendinee, muscolari, legamentose, cartilaginee e ossee);
  • Riduce il gonfiore ed eventuali edemi;
  • Sembra essere un valido aiuto contro gli inestetismi della cellulite, grazie al fatto di migliorare la microcircolazione e di stimolare il drenaggio linfatico.

Cosa si può curare con la magnetoterapia

Secondo gli studi effettuati sulla magnetoterapia, i disturbi che possono essere alleviati o risolti sono molti e di natura anche parecchio diversa fra loro:

  • Dolori derivanti da artrosi, artrite reumatoide e periartrite;
  • Lesioni delle cartilagini;
  • Osteoporosi e dolori correlati;
  • Infiammazioni varie, quali lombalgia, cervicalgia, epicondilite e borsite;
  • Infiammazione e dolore dovuti alla sindrome del tunnel carpale;
  • In alcuni casi si è dimostrata utile per dolori legati alla fibromialgia.

Donna su un campo sportivo con spalti alle spalle, che tiene nella mano destra un boomerang, e con la mano sinistra si tiene la spalla destra dolorante

Componenti di un apparecchio per magnetoterapia

L’apparecchio per effettuare la magnetoterapia a casa è costituito da alcuni componenti di base, che possono variare in numero a seconda dei diversi modelli o marchi, ma non in tipologia. Vediamoli di seguito nel dettaglio.

Generatore di campi magnetici

Il generatore costituisce il corpo vero e proprio della macchinetta per magnetoterapia ed è il componente che produce i campi magnetici alla base del trattamento terapeutico.

Generatore di campi magnetici, con dettaglio dello schermo dove compare il programma scelto per la cervicalgia, e pulsanti da utilizzare per il suo funzionamento
Esso rappresenta l’unità di controllo del dispositivo e sulla sua superficie sono presenti il display, dove è possibile vedere il tipo di trattamento che si sta effettuando; altre informazioni, quali il tempo trascorso e l’intensità della frequenza; i vari tasti, tra cui quelli per scegliere i programmi.

Solenoidi potenziati

A volte chiamati bobine o applicatori, hanno forme e dimensioni differenti in modo da poter essere applicati a diverse zone del corpo, e costituiscono gli elementi che permettono la trasmissione del campo magnetico alle aree del corpo del paziente.

Alimentatore

A batterie o più spesso alimentato a corrente elettrica attraverso un cavo, l’alimentatore è ovviamente un altro componente di base che non può mancare per effettuare la magnetoterapia a casa.

Cinghie, cinturini e materassini

Le cinghie e i cinturini servono a fissare gli applicatori alle varie zone del corpo interessate, mentre i materassini magnetici permettono di trattare aree più estese, quali la schiena, le gambe o persino tutto il corpo, e rendono il trattamento terapeutico molto più confortevole.

A sinistra due applicatori di campi magnetici con relativi cavi, e a destra un materassino trasmettitore di campi magnetici per aree del corpo più estese

Come si usa l’apparecchio per magnetoterapia

Ogni macchinetta per magnetoterapia ha in dotazione un libretto di istruzioni ed è sempre fondamentale leggerlo prima di procedere a qualsiasi trattamento, dal momento che, sebbene alcuni dispositivi possano funzionare in modo simile, possono esserci differenze anche significative tra un modello e l’altro.
Fatta questa necessaria premessa, in generale possiamo dire che la prima cosa da fare è stabilire l’area sulla quale verrà effettuato il trattamento e, sulla base di questa, scegliere l’applicatore e i cinturini più adatti; una volta fatto questo bisognerà collegare il dispositivo a una presa di corrente (quando non è alimentato a batteria) e posizionare i materassini o gli applicatori sotto o sull’area da trattare, fissandoli quando necessario con i cinturini. A questo punto sarà sufficiente accendere il generatore di campi magnetici, impostare la frequenza e l’intensità e iniziare il trattamento. Durante lo stesso bisognerebbe cercare di rimanere il più fermi possibile e il consiglio è dunque quello di trovare una posizione comoda prima di iniziare. La durata della terapia dipende dal tipo di problema per il quale la si sta effettuando, ma in generale non si dovrebbero superare i 20-30 minuti, a meno che non si siano ricevute indicazioni diverse da uno specialista. Una volta terminata la sessione, spegnete la macchinetta e riponete le diverse componenti come indicato nel libretto d’istruzioni. In merito invece alla frequenza con la quale ripetere i trattamenti, sarebbe meglio rivolgersi a un medico che, sulla base del disturbo soggettivo, potrà consigliare al meglio come procedere.

Funzioni e programmi disponibili

Ogni apparecchio per magnetoterapia ha un determinato numero di programmi, da poche decine fino anche a oltre 150 negli apparecchi di alta fascia, che consentono trattamenti di diverso genere. Essi si suddividono in tre categorie:

  • Terapeutici: questi sono utilizzati per alleviare i dolori derivanti da tutte le situazioni patologiche di cui abbiamo parlato e sono solitamente quelli presenti in maggior numero;
  • Per lo sport: questi sono utilizzati da chi svolge attività sportiva e possono riguardare trattamenti per infortuni muscolari o ossei, per dare tonicità ai muscoli, per recuperare più in fretta dopo un allenamento oppure ancora per riscaldarsi meglio prima di fare sport;
  • Estetici: essi riguardano i trattamenti per curare gli inestetismi della cellulite, altri piccoli disturbi legati principalmente alla microcircolazione e come sorta di trattamento linfodrenante.

Sempre a seconda del modello ci sarà poi un certo numero di canali: questi servono a collegare, uno per canale, il cavo di un applicatore. Ognuno di essi potrà avere un’intensità e una frequenza diverse e maggiore è il numero dei canali, più sono le zone che possono essere trattate contemporaneamente durante la stessa sessione.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

La magnetoterapia a casa non ha dimostrato finora di provocare effetti collaterali. Nel peggiore dei casi, i risultati non sono stati quelli auspicati; in quanto a controindicazioni, invece, ci sono, e sono da tenere bene a mente quando si decide di effettuare questo trattamento. Sono principalmente due le categorie di individui per i quali è totalmente sconsigliato l’uso di un apparecchio per magnetoterapia:

  • Persone portatrici di pacemaker o di altri dispositivi elettronici impiantati, quali i defibrillatori cardioverter impiantabili o protesi elettroniche;
  • Donne in gravidanza: non essendo ancora stati provati in toto gli effetti della magnetoterapia, la sua applicazione è altamente sconsigliata in gravidanza in quanto non se ne conoscono le possibili conseguenze sul feto.

Donna in gravidanza seduta in poltrona che si tiene la pancia con le mani, e un cane ai suoi piedi
Oltre a queste due categorie di individui, sembra che anche persone con un passato di epilessia o crisi convulsive e pazienti oncologici debbano chiedere consiglio al proprio medico prima di intraprendere un trattamento di magnetoterapia a casa.

Le domande più frequenti sugli apparecchi per magnetoterapia

Quali sono le migliori marche di apparecchi per magnetoterapia?

Essendo la magnetoterapia una tipologia di trattamento i cui benefici sono ancora in fase di studio e approfondimento, il nostro consiglio è di affidarsi a quelle marche che, seppur più costose, siano garanzia di maggior affidabilità, sia in termini di efficacia, sia di assistenza clienti e serietà in generale.

Apparecchio per magnetoterapia Mesis con dettaglio dei tanti accessori che lo accompagnano: molte fasce per diverse parti del corpo, diffusori a bassa e alta frequenza, custodia, stuoia per trattare tutto il corpo sdraiato, macchina
Alcuni dei principali brand che riteniamo rispettino queste qualità sono: I-Tech, un marchio che offre diversi modelli di apparecchi per magnetoterapia; Globus, che propone modelli sia per i dolori ossei, articolari e muscolari, sia alcuni specifici per trattare gli inestetismi della cellulite; Mesis, un brand di fascia alta dal prezzo decisamente più elevato dei precedenti, ma che garantisce un trattamento e una strumentazione completi e affidabili.

Quanto costa un apparecchio per magnetoterapia?

Il costo della macchinetta per magnetoterapia non è in generale dei più esigui, in quanto la tecnologia alla base è molto evoluta; in ogni caso, come per molti altri dispositivi di questo genere, uno su tutti l’elettrostimolatore, il prezzo sale quanto più salgono la qualità e l’affidabilità del prodotto. Inoltre va sottolineato che sebbene non tutte le macchinette per magnetoterapia siano dispositivi medici, alcune lo sono e, in quanto tali, il loro costo è detraibile, e precisamente può essere detratto dal reddito imponibile il 19% del costo dell’apparecchio, ma solo in presenza di una prescrizione da parte di un medico che attesti la necessità di questa tipologia di trattamento terapeutico. Tornando alla nostra domanda, possiamo dire che il costo di un apparecchio per magnetoterapia a casa possa variare da poche centinaia di Euro (200-300 €) per i modelli più semplici fino a raggiungere facilmente anche i 1.000-1.800 € per i dispositivi più evoluti, a seconda di:

  • Funzioni: alcuni modelli consentono di variare l’intensità e la tipologia del trattamento, consentendo anche di attivare allo stesso tempo una terapia a infrarossi o del calore;
  • Marca e modello: inevitabilmente il prezzo cambia anche a seconda di questi parametri;
  • Accessori inclusi: alcuni modelli hanno in dotazione cinghie o cinturini aggiuntivi, così come applicatori specifici per alcune aree del corpo;
  • Dimensioni: anche questo fattore, influendo sulla portabilità dello strumento, può influire sul costo finale della macchinetta.

Che differenza c’è tra la magnetoterapia a casa e la TENS?

Per quanto queste terapie vengano spesso confuse, le differenze tra le due sono molteplici:

  • Applicazione: la magnetoterapia è utilizzata per un ampio spettro di patologie, da quelle dell’apparato muscolo-scheletrico a quelle circolatorie o della pelle, mentre la TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation, stimolazione elettrica nervosa transcutanea) si limita principalmente ad alleviare disturbi muscolari, articolari od ossei;
  • Tecnologia: la magnetoterapia agisce sfruttando dei campi magnetici a bassa o alta frequenza, mentre la TENS punta a stimolare i nervi attraverso la trasmissione di piccole scariche elettriche;
  • Effetto terapeutico: mentre la TENS svolge la funzione di antidolorifico a breve termine, la magnetoterapia a casa promuove i meccanismi di guarigione e contribuisce a sfiammare le aree interessate;
  • Metodologia di applicazione: la TENS funziona attraverso l’applicazione sulla pelle di elettrodi, mentre la magnetoterapia, per essere efficace, non necessita del contatto diretto con l’area interessata dal dolore.