Le macchine da caffè Lavazza
Lavazza produce alcuni dei modelli più popolari di macchine da caffè a capsule attualmente sul mercato e in questa pagina andremo ad osservarne nel dettaglio le caratteristiche.
Precisiamo che, quando parliamo di macchine Lavazza, ci riferiamo per l’esattezza alla serie A Modo Mio, ovvero i modelli pensati per l’uso domestico o i piccoli uffici. Queste funzionano con le omonime capsule Lavazza oppure con quelle compatibili prodotte da altre marche e spesso disponibili online a prezzi scontati o più vantaggiosi.
Migliori macchine da caffè Lavazza
I modelli qui elencati si differenziano tra loro per alcune caratteristiche tecniche e soprattutto per elementi strutturali, come il design, la capacità e la presenza di funzioni più avanzate.
Lavazza Tiny Eco
La nuova versione della Tiny è la macchina a capsule più semplice e compatta prodotta dall’azienda: le sue dimensioni infatti sono davvero ridotte, con solo 27 cm di altezza per 26 di profondità.
Dal punto di vista tecnico, nonostante la compattezza, troviamo caratteristiche soddisfacenti: la pompa ha una pressione massima di 15 bar, valore ideale per la realizzazione del caffè espresso; sono presenti la funzione di standy-by dopo 2 minuti e soprattutto la tecnologia thermoblock per raggiungere la temperatura ideale più rapidamente, in circa 30 secondi.
Le piccole dimensioni incidono soprattutto sulle caratteristiche strutturali: il serbatoio per l’acqua ha infatti una capienza di soli 600 ml, manca il cappuccinatore e il contenitore per le capsule usate ne può contenere solo una.
I vantaggi di questo modello sono sicuramente il buon rapporto qualità/prezzo (soprattutto se considerate che spesso viene venduta assieme a un kit di capsule Lavazza) e l’ingombro decisamente limitato; lo svantaggio invece è l’assenza di funzioni particolari che ne aumenterebbero la versatilità, tra cui spicca l’assenza di un tasto per preparare l’espresso doppio.
Segnaliamo che questa macchina viene commercializzata in 5 colori: nero, verde, rosso, bianco e rosa.
Lavazza Jolie
Anche la Jolie è decisamente semplice e compatta, infatti le differenze con la Lavazza Tiny Eco riguardano perlopiù il design e la pressione dell’acqua.
Per quanto riguarda le dimensioni, in questo caso abbiamo un’altezza di 21 cm e una profondità di 33 cm; l’ingombro leggermente maggiore si traduce però in un contenitore per capsule usate più capiente (fino a 5 capsule).
Dal punto di vista tecnico invece troviamo una pompa con una pressione di 10 bar, livello non proprio elevato, ma comunque soddisfacente, e una potenza minore rispetto alla Tiny Eco, 1.250 W anziché 1.450.
Le altre caratteristiche invece sono simili: funzione thermoblock, spegnimento automatico, singolo tasto di erogazione e griglia poggiatazze regolabile.
Anche in questo caso possiamo quindi affermare che i pregi principali siano la compattezza e il rapporto qualità/prezzo, mentre lo svantaggio è la scarsa versatilità. Se cercate un modello Lavazza di fascia medio-bassa, la nostra scelta ricade però sulla Tiny Eco, più potente e performante, mentre la Jolie è da preferire se cercate un design particolare per la vostra cucina.
Lavazza Jolie Plus
Questa macchina è una versione leggermente più particolare della Jolie, vista poco sopra. Dal punto di vista strutturale le caratteristiche sono uguali: oltre ai colori, a variare sono le funzioni che, in questo caso, aumentano. Oltre a thermoblock, spegnimento automatico ed espulsione automatica della capsula in questo apparecchio troviamo due tipi di caffè preimpostati: espresso e caffè lungo. Tramite appositi pulsanti è quindi possibile selezionare la bevanda da erogare e si può interrompere il flusso nel momento desiderato. I pulsanti sono inoltre dotati di spie luminose che segnalano la necessità di effettuare le operazioni di pulizia e di riempire il serbatoio dell’acqua.
Nonostante la pressione sia sempre di 10 bar, possiamo affermare che si tratti di un modello più versatile rispetto a quelli visti in precedenza: proprio per questo anche la fascia di prezzo è superiore.
Il difetto principale di questo modello, a nostro avviso, è che i tempi di attesa per l’erogazione di un caffè aumentano da 25 a 35 secondi rispetto al modello base, un valore sicuramente trascurabile, ma difficile da spiegare.
Lavazza Idola
Con Idola entriamo nella fascia di prezzo medio-alta. Questo modello può essere considerato la versione semplice della Lavazza Deséa, che vedremo in seguito: il design è infatti molto simile e le caratteristiche tecniche uguali. La differenza tra le due è che in questo modello manca il cappuccinatore automatico: non è quindi possibile realizzare bevande a base di schiuma di latte.
Le altre funzioni sono invece tutte presenti: scelta della lunghezza del caffè, regolazione della temperatura, interfaccia touch e segnalazione della necessità di decalcificare e di riempire il serbatoio. I vantaggi sono il rapporto tra versatilità e costo, così come l’abbondante capienza di 1,1 l. La Idola è disponibile in nero, rosso e bronzo.
Lavazza Deséa
Con la Deséa ci troviamo di fronte a un modello di fascia alta, con caratteristiche tecniche leggermente migliori rispetto a quelle delle macchine precedentemente osservate. Ritroviamo la possibilità di selezionare la temperatura e di memorizzare la lunghezza del caffè, i segnali luminosi per la decalcificazione e per il riempimento del serbatoio e la possibilità di realizzare diversi tipi di caffè. Il vero punto di forza della Lavazza Deséa sono le quattro ricette a base di latte selezionabili direttamente dal pannello di controllo: peculiarità di questa macchina è infatti la presenza di un cappuccinatore automatico a forma di tazza, posizionato direttamente sul vassoio poggiatazze.
Un altro vantaggio di questo modello è infine la possibilità di regolare il livello di schiuma di latte semplicemente premendo un tasto. Visto il prezzo piuttosto elevato, consigliamo la Deséa principalmente a chi cerca una macchina per preparare il cappuccino. Anche in questo caso segnaliamo tre colorazioni: bianco, nero e bronzo.
Lavazza Voicy
Voicy è tra le ultime arrivate di casa Lavazza e si colloca per prezzo e caratteristiche tecniche nella fascia più alta. Si può dire che la Voicy sia il modello più evoluto della gamma, perché mantiene gli elementi di base dell’Idola e della Deséa e li arricchisce con nuove funzionalità smart, come la gestione tramite app. La pressione è di 15 bar, quindi quella ottimale per ottenere un buon espresso, mentre il serbatoio ha una buona capienza di 1,1 l. Buona anche la capacità del serbatoio di capsule esauste, che può contenerne fino a 10 permettendo così di non doverlo svuotare troppo frequentemente. L’altezza del poggiatazza può inoltre essere modificata per inserire tazze piccole o alte.
Ritroviamo anche qui la possibilità di scegliere tra due bevande: espresso ed espresso lungo. La vera novità introdotta da Voicy riguarda la modalità di preparazione del caffè, che può avvenire manualmente o tramite controllo vocale con Alexa. Oltre a scegliere la lunghezza del caffè, si può anche aumentarne la temperatura per personalizzare ulteriormente la bevanda. L’integrazione con Alexa permette di sfruttarne tutte le funzioni: non solo preparare il caffè, ma anche ascoltare musica tramite la cassa Bluetooth integrata, fare ricerche online o collegare la macchina da caffè agli altri dispositivi smart della casa.
Lavazza Smeg
Altro modello di fascia alta, almeno per quanto riguarda il prezzo, nasce dalla collaborazione tra Lavazza e Smeg, il marchio italiano di punta per quanto riguarda gli elettrodomestici di design. Disponibile in tre colori (nero, rosso e beige), la Lavazza Smeg ripropone le caratteristiche tecniche dei modelli di fascia media in una veste rétro, con linee bombate ed eleganti. La pressione non è delle più elevate, infatti si attesta sugli 8-9 bar, e anche per quanto riguarda il volume questa macchina non raggiunge i prodotti più capienti, con un serbatoio d’acqua da 900 ml e un cassetto che può contenere fino a 6 capsule usate.
A nostro parere non dovrebbe essere acquistata da chi cerchi una macchina dalle prestazioni straordinarie, ma da chi voglia procurarsi un modello in grado di preparare un buon caffè in pochi secondi e che rappresenti un bell’oggetto d’arredo da tenere esposto nella propria cucina. Le opzioni di personalizzazione permettono solo di scegliere la lunghezza del caffè, ma non la temperatura; sono invece presenti i classici avvisi di serbatoio acqua vuoto, serbatoio capsule pieno e allarme decalcificazione.
Storia del marchio
La storia di Lavazza inizia nel lontano 1895, quando Luigi Lavazza apre il suo primo negozio per vendere miscele di caffè al dettaglio, e nel 1927 fonda una vera e propria azienda dedita alla raffinazione del caffè. Dal secondo dopoguerra Lavazza inizia a concentrarsi sulla vendita di caffè confezionato: viene ideato il logo che conosciamo ancora oggi e viene brevettata una particolare confezione in grado di preservare la freschezza dell’aroma.
Anche la latta sottovuoto viene utilizzata per la prima volta da questa azienda, che si specializza nell’ideazione di miscele realizzate con materie prime di alta qualità. Dal 1957 Lavazza acquisisce una torrefazione, stabilimento che rimarrà in attività fino al 1965, quando la produzione si sposterà a Settimo Torinese nella più grande torrefazione d’Europa. Dal 1982 l’azienda si estende anche all’estero, aprendo stabilimenti sia in Francia, sia in Gran Bretagna per iniziare la commercializzazione dei suoi prodotti anche sul mercato internazionale.
Nel 1989 viene prodotta la prima macchina da caffè che sfrutta il sistema delle capsule monodose: un percorso di innovazione lungo che arriva fino alle macchine compatte attualmente in commercio.
Oggi Lavazza è il principale produttore di caffè del nostro Paese e sta conquistando un posto d’onore anche nel mercato delle macchine da caffè a capsule, dominato da Nestlé.
Le domande più frequenti sulle macchine da caffè Lavazza
Come funzionano le macchine da caffè Lavazza?
Come tutte le altre macchine da caffè a capsule, anche quelle prodotte da Lavazza hanno un meccanismo di funzionamento molto semplice che si basa sulla pressione generata dalla pompa interna: questa permette all’acqua di “raggiungere” il caffè, che viene erogato istantaneamente nella tazza.
Tra i vari brand non troviamo quindi differenze che riguardino il meccanismo di funzionamento, bensì il grado di pressione che la pompa riesce ad esercitare: ad una maggiore pressione corrisponde un caffè più denso e aromatico, mentre con una pressione minore il caffè potrebbe risultare più liquido e meno cremoso.
Secondo gli esperti del settore la pressione ottimale per le macchine da caffè adatte ad un uso domestico (anche i modelli che funzionano in modo automatico o con cialde E.S.E) è di almeno 15 bar, un valore che nei modelli attualmente in commercio viene spesso raggiunto e superato.
Tra le macchine realizzate da Lavazza non tutte raggiungono questo valore, come abbiamo potuto vedere.
Un altro aspetto legato al funzionamento è il tipo di capsule compatibili: con le macchine Lavazza è necessario utilizzare quelle prodotte da questo brand, ma negli shop specializzati o negli e-commerce è comunque possibile trovare sia le capsule usa e getta, sia capsule di altri brand compatibili con queste macchine, la cui diffusione non è però molto capillare, specialmente se confrontata con quella delle capsule compatibili con le macchine Nespresso.
Quanto costa una macchina Lavazza?
Le macchine a capsule Lavazza appartengono a fasce di prezzo diverse: quelle più economiche, ovvero la Tiny Eco e la Jolie, sono disponibili online a un prezzo inferiore agli 80 €, mentre quelle più costose, la Voicy, la Deséa e la Smeg, superano i 200 €.
Questo range così ampio è legato alle prestazioni (livello di pressione e potenza) e alla presenza di funzioni particolari, come la selezione di bevande diverse, il cappuccinatore integrato o la connettività Bluetooth.
Macchina da caffè Lavazza o Nespresso?
Rispetto al prezzo non troviamo differenze significative tra le macchine Lavazza e quelle Nespresso, che propone una gamma ugualmente ricca e adatta a diversi budget ed esigenze. Le capsule originali Nespresso sono però mediamente più costose.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, troviamo alcune differenze: anche le macchine Nespresso più essenziali permettono di erogare un espresso singolo o uno doppio, mentre le Lavazza più economiche hanno un solo tasto con cui regolare la lunghezza; inoltre, il livello di pressione è superiore nelle macchine Nespresso, che raggiungono quasi tutte i 19 bar. Detto questo, il caffè realizzato con le macchine Lavazza risulta comunque aromatico e cremoso.