Come scegliere la macchina da caffè americano
Il caffè all’americana è sempre più apprezzato nel nostro Paese: sono infatti sempre di più le persone che scelgono di degustare questa bevanda durante il giorno sostituendo il classico espresso italiano. Le differenze principali tra il caffè americano e l’espresso riguardano la maggiore lunghezza (cioè il contenuto di acqua) e la specifica modalità di estrazione dell’aroma: la percolazione. Per realizzare la famosa bevanda dei diner americani è infatti necessario usare un apparecchio specifico in grado di filtrare il caffè all’interno di un contenitore posizionato sotto al filtro. Se fino a qualche decennio fa questo veniva fatto esclusivamente posizionando dei filtri di carta sulla tazza e versando dell’acqua bollente sulla polvere di caffè, adesso il compito può essere affidato a dei pratici elettrodomestici.
Dato che la maggior parte dei consumatori italiani ha poca dimestichezza con le macchine da caffè americano, non ancora così comuni da trovare nelle nostre cucine, è bene informarsi accuratamente prima di effettuare l’acquisto. Per venire incontro a questa esigenza vi proponiamo una guida all’acquisto nella quale potrete trovare gli aspetti più importanti da tenere in considerazione nella scelta del modello più adatto alle vostre esigenze, inoltre risponderemo ad alcune domande frequenti sull’utilizzo di questo apparecchio.Potenza
Il primo dato da considerare quando si sceglie una macchina da caffè americano riguarda la potenza dell’apparecchio.
Nonostante si tratti di un piccolo elettrodomestico, la macchina da caffè americano può avere una potenza davvero elevata: alcuni modelli superano addirittura i 1000 W. A valori così alti corrispondono un minor tempo di erogazione del caffè e, solitamente, dimensioni più grandi.
La valutazione di questo fattore dipende comunque dalle vostre esigenze: se, per esempio, avete la necessità di preparare grandi quantità di caffè per l’intera famiglia, è preferibile scegliere una macchina da caffè americano più potente; se al contrario avete bisogno di un prodotto essenziale con il quale realizzare poche tazze di caffè al giorno, il wattaggio vi interesserà relativamente, perciò potrete “accontentarvi” di un modello da 600-800 W.
Ricordiamo comunque che, a parità di funzioni e di prezzo, è sempre meglio orientarsi sulla macchina da caffè americano più potente, così da ottimizzare la spesa e massimizzare l’efficienza.
Capienza
Un secondo aspetto da prendere in considerazione nella scelta della macchina da caffè americano è la capienza: con questo termine intendiamo tanto il volume della brocca del caffè quanto le dimensioni del serbatoio nel quale inserire l’acqua necessaria alla preparazione.
La capacità della brocca può essere indicata in litri oppure in tazze, come nel caso raffigurato nella foto sottostante. Una brocca particolarmente capiente può contenere anche 20 tazze, mentre quelle più piccole solitamente sono da 4-5 tazze. Questa differenza di capacità si riflette anche sul prezzo: generalmente ad una capacità maggiore corrisponde un prezzo più alto. Il nostro consiglio è quello di valutare le dimensioni della brocca in base alle proprie esigenze: non tutti infatti hanno bisogno di preparare grandi quantità di caffè in una sola volta.
Aggiungiamo inoltre che molti modelli riportano sulla brocca sia il numero di tazze grandi, sia quello di tazze piccole (ad esempio 8-12), dove per tazza piccola si intende una quantità di caffè pari a circa 80 ml e per tazza grande circa 125 ml.
Funzioni
Il terzo aspetto da valutare nello scegliere la macchina da caffè americano riguarda le funzioni dell’apparecchio. Queste influiscono fortemente sul prezzo e sul grado di autonomia della macchina.
I modelli più semplici presentano esclusivamente le funzioni di mantenimento in caldo e autospegnimento, mentre i modelli più elaborati possono vantarne una vasta gamma, fra cui alcune molto utili. Vediamo nel dettaglio le principali.
Mantenimento in caldo
Il “fascino” del caffè all’americana deriva anche dalla possibilità di berne più tazze dopo averlo preparato, magari mentre si lavora o si legge il giornale, e questo è possibile grazie alla funzione di mantenimento in caldo. La piastra riscaldante posizionata alla base della brocca permette di mantenere il caffè a temperatura costante per un intervallo che varia, a seconda del modello, da 30 a 60 minuti. Alcune macchine, invece, hanno una brocca in materiale isolante al posto della piastra riscaldante: questa funziona a mo’ di thermos mantenendo il caffè in caldo per ore e impedendo che diventi più amaro a seguito del riscaldamento prolungato.
Autospegnimento
Questa funzione, come s’intuisce dal nome, permette lo spegnimento automatico della macchina da caffè americano al termine della fase di mantenimento in caldo. Questo risulta utile poiché permette di risparmiare tempo e di evitare eventuali danni che potrebbero verificarsi dimenticando l’apparecchio acceso.
Timer
La funzione timer serve ad impostare l’avvio ritardato della macchina da caffè americano. Riempiendo l’apparecchio e settando l’orario di avvio della preparazione si può ottenere il caffè all’orario desiderato senza dover accendere o spegnere manualmente la macchina.
Questa funzione risulta molto utile per chi vuole trovare il caffè già pronto la mattina risparmiando tempo ed energie. Ricordiamo però che l’intervallo di tempo selezionabile cambia in base ai modelli.Sistema autopulente
Con questo termine si intende uno specifico programma che permette alla macchina di realizzare un ciclo di pulizia automatica, così da eliminare eventuali residui di caffè o accumuli di calcare. Questa funzione risulta utile soprattutto nei modelli con il serbatoio dell’acqua integrato: in questo modo, infatti, pur non potendo estrarre il pezzo, è possibile avere sempre una pulizia del prodotto ottimale.
Sistema antigoccia
Questa funzione permette d’interrompere l’erogazione del caffè nel momento desiderato. In pratica, l’infusione di caffè fuoriesce dalla macchina tramite un beccuccio come quello mostrato nella foto sottostante e finisce nella caraffa goccia dopo goccia.
Con questo particolare meccanismo l’erogazione si arresta se la brocca viene rimossa dalla piastra riscaldante (per versarsi una tazza di caffè al volo) e riprende non appena la si riposiziona sotto il filtro.Miscela
Alcuni modelli hanno uno speciale meccanismo posizionato all’interno della caraffa da attivare ad erogazione ultimata: grazie al suo movimento rotatorio, questo piccolo accessorio mescola il caffè e distribuisce l’intensità dell’aroma. Questa funzione consente l’automatizzazione di un procedimento che altrimenti va fatto manualmente.
Macinacaffè
Alcuni modelli di fascia alta hanno una macina integrata nel corpo macchina, che, come è facile immaginare, macina i chicchi sul momento per preservarne l’aroma. Questa funzione è presente perlopiù nelle macchine di produzione tedesca, come alcuni modelli a marchio Klarstein e Melitta.
Funzione aroma
Questa funzione, presente principalmente nei modelli più avanzati, si attiva con un pulsante apposito come quello mostrato in foto e permette alla macchina da caffè americano di erogare l’acqua più lentamente, in modo che quest’ultima abbia più tempo per assorbire l’aroma del caffè. La bevanda così prodotta risulta quindi più corposa e intensa.
Sistema di filtraggio
Passiamo ora a parlare del sistema di filtraggio di queste macchine. Con questo termine ci riferiamo sia al tipo di filtro per il caffè, sia all’eventuale presenza di un filtro aggiuntivo per eliminare le impurità dell’acqua. Questo secondo filtro rappresenta sicuramente un valore aggiunto, tuttavia la sua presenza non è sufficiente da sola a determinare la qualità complessiva della macchina. Vediamo più approfonditamente le specificità di questi due filtri.
Filtro del caffè
Un buon sistema di filtraggio è fondamentale per ottenere un caffè né troppo amaro né troppo acquoso. Possiamo distinguere i filtri da caffè in due categorie: da un lato abbiamo i filtri usa e getta, solitamente realizzati in carta, che hanno forma conica o piramidale e che possono essere acquistati online o nei negozi specializzati; dall’altro i filtri integrati, come quello mostrato nella foto sottostante, estraibili, lavabili e riutilizzabili fino ad usura. Entrambe le tipologie possono essere ugualmente efficienti: la principale differenza riguarda la spesa aggiuntiva legata ai filtri usa e getta. Per alcuni questo aspetto può rappresentare un problema, tuttavia il filtro usa e getta non necessita di alcuna manutenzione, mentre il filtro integrato, in nylon o in acciaio, dev’essere pulito dopo ogni utilizzo.
Ricordiamo infine che le dimensioni del filtro dipendono dalla capienza del serbatoio e che in alcuni modelli di macchina da caffè americano questo accessorio dev’essere acquistato separatamente.Filtro dell’acqua
In alcune macchine da caffè americano è possibile inserire un secondo filtro che ha la funzione di depurare l’acqua da utilizzare per la preparazione della miscela. Questo accessorio risulta molto utile per chi solitamente utilizza l’acqua del rubinetto, mentre potrebbe risultare superfluo per chi utilizza solo acqua in bottiglia. Solitamente le macchine da caffè con questo secondo filtro sono più costose: la scelta di spendere qualcosa in più è comunque giustificata se l’alternativa al filtro per l’acqua è l’utilizzo dell’acqua minerale in bottiglia. Anche questo filtro, se presente, dovrebbe essere estraibile e completamente lavabile, poiché non è un filtro usa e getta bensì un accessorio integrato nel serbatoio.
Praticità d’uso
Gli ultimi aspetti da considerare riguardano la praticità d’uso della macchina: con questo termine intendiamo tanto la semplicità d’utilizzo, quanto le caratteristiche strutturali che rendono il prodotto più o meno maneggevole. Questo fattore risulta molto importante, tuttavia la sua valutazione dipende quasi interamente dalle vostre esigenze specifiche. Vediamo nel dettaglio i due principali aspetti da valutare a questo proposito, ovvero il tipo di menù e le caratteristiche strutturali.
Pannello di controllo
La presenza di un menù di navigazione è un elemento importante per una macchina da caffè americano dotata di molte funzioni: grazie a pulsanti e display è infatti possibile selezionare le diverse impostazioni in modo semplice ed immediato. I modelli di fascia più alta sono solitamente multifunzione e dispongono quindi di un menù di navigazione, al contrario dei modelli più semplici che spesso non ne presentano alcuna.
Consigliamo di tenere presente il grado di luminosità dello schermo: è preferibile scegliere un modello che abbia un display retroilluminato poiché ne rende più agevole la lettura anche al buio o in penombra.Struttura
Per prima cosa bisogna valutare attentamente le dimensioni del modello: questo aspetto non è strettamente collegato alla qualità del prodotto, bensì alle proprie necessità. I modelli compatti sono consigliati a chi ha poco spazio da destinare alla macchina da caffè americano, al contrario i modelli più grandi si adattano bene a superfici più ampie.
Gli altri aspetti strutturali da tenere presenti riguardano, come abbiamo già accennato, il serbatoio e la caraffa: molti modelli dispongono infatti di caraffe termiche, che aiutano a mantenere calda la bevanda per diverse ore. Ciò risulta importante per chi voglia preparare una grande quantità di caffè in una sola volta e poi berlo nel corso della giornata.
Concludiamo tornando a parlare del serbatoio d’acqua, che può essere fisso o, più raramente, rimovibile: un serbatoio estraibile permette una migliore pulizia dell’apparecchio e risulta più facile da riempire, evitando di versare l’acqua sul piano di lavoro. Inoltre, se vi accorgete di aver aggiunto troppa acqua rispetto alle vostre reali esigenze, il serbatoio rimovibile è più facile da svuotare.
Le domande più frequenti sulla macchina da caffè americano
Quali sono le migliori macchine da caffè americano?
I brand più diffusi in questo settore sono Philips, Moulinex, Russell Hobbs e Severin. Trattandosi però di una macchina che nasce in Germania, è inoltre possibile trovare in commercio modelli più all’avanguardia (ma anche più costosi) realizzati da case tedesche come Melitta, Braun, Bosch, Krups e Klarstein. Sconsigliamo invece di comprare prodotti realizzati da brand sconosciuti e difficili da contattare poiché solitamente non offrono né pezzi di ricambio né garanzie.
Quanto costa una macchina da caffè americano?
Il costo delle macchine da caffè americano varia sensibilmente in base al modello. Gli elementi che influiscono maggiormente su questo aspetto sono: la presenza di funzioni aggiuntive, la capienza, la potenza e i materiali. I modelli più essenziali e con una capienza di massimo 1 l hanno un prezzo base di circa 25 €, mentre quelli più avanzati o dal design più ricercato possono raggiungere i 100 €.
Quale caffè usare con la macchina da caffè americano?
Come per tutte le altre macchine da caffè, il modo migliore per ottenere un caffè americano il più fresco e aromatico possibile è quello di macinare i chicchi sul momento con un macinacaffè (impostandolo su un grado di macinatura media, simile a quella dello zucchero semolato) oppure di acquistare una macchina con macina integrata. Se invece per motivi di tempo o praticità preferite acquistare il caffè già macinato potete utilizzare la normale polvere per espresso. Attenzione però: dal momento che una polvere sottile come quella dell’espresso causa una maggiore estrazione degli aromi, la bevanda risulta mediamente più forte e amara, perciò è meglio preferire una miscela a base di sola Arabica.
Quanto caffè usare con la macchina da caffè americano?
Un altro aspetto che influisce sull’intensità della bevanda è il rapporto caffè/acqua. Se state usando una polvere da espresso, vi consigliamo di aggiungere un misurino di caffè in meno rispetto al numero di tazze (grandi) per ottenere un caffè di media intensità: ad esempio, se avete riempito il serbatoio con 4 tazze di acqua, aggiungete 3 misurini di polvere (circa 3 cucchiai). Se invece avete macinato i chicchi, aggiungete circa un misurino per tazza.
Come si pulisce la macchina da caffè americano?
Soprattutto quando si utilizza acqua del rubinetto, il maggiore problema a cui vanno incontro le macchine da caffè riguarda l’accumulo di calcare nel serbatoio e nella brocca. Questo si può però risolvere molto facilmente decalcificando la macchina almeno due volte l’anno. Riempite il serbatoio con una soluzione di acqua (75%) e aceto o acido citrico, e attivate la macchina come se doveste fare il caffè. Dopo che tutta la soluzione sarà stata erogata nella brocca, ripetete l’operazione un paio di volte aggiungendo però solo dell’acqua, per rimuovere il sentore di aceto.
Per eliminare le macchie di calcare dalla brocca potete utilizzare una spugna con un po’ di detersivo, oppure lasciare agire una soluzione di acqua e bicarbonato nella caraffa per qualche ora prima di passare la spugna.
Per quanto riguarda invece il filtro integrato, si può procedere come si fa con il filtro della moka: lavatelo dopo ogni utilizzo sotto acqua calda senza detersivo, magari utilizzando uno spazzolino per rimuovere tutti i residui di polvere, e poi lasciatelo asciugare.