Come scegliere la legna da ardere
Sono sempre di più le persone che scelgono di costruire un camino nella propria abitazione o di installare una stufa a legna. Esistono oggi sul mercato moltissime soluzioni che rendono i nostri appartamenti confortevoli e caldi, senza rinunciare al fascino della fiamma viva. I prodotti del genere si sono moltiplicati negli ultimi anni, dai camini a bioetanolo, che riscaldano poco e sono bei pezzi d’arredo, fino alle stufe a pellet, alimentate da materiale legnoso di recupero compattato in pastiglie. Sono pochi i prodotti che però riescono ad eguagliare il fascino del classico ciocco che brucia nel camino. La legna da ardere viene venduta esattamente come tutti gli altri combustibili ed è generalmente disponibile anche a interi bancali.
Quasi sempre, ma conviene controllare le condizioni di vendita e di trasporto, la legna viene consegnata su pallet direttamente sull’uscio della vostra abitazione. In questa guida all’acquisto cercheremo di illustrare i diversi tipi di legname, fornendovi alcuni consigli specifici e altri generali per la manutenzione del vostro camino o della vostra stufa.Potere calorifico
I diversi tipi di legno hanno diverso potere calorifico, che dipende dalla loro densità e dal tasso di umidità. Un legno molto denso e secco intorno al 15% ha un potere calorifico più alto rispetto a uno più leggero e più umido. Inoltre, essiccandosi con mezzi meccanici o lasciandolo all’aria, il legno aumenta il suo potere calorifico, che varia da un minimo di 2.300 kcal/kg fino alle 4.631 kcal/kg del legno di quercia.
Tasso di umidità
La legna tagliata fresca contiene anche più della metà del suo peso in acqua. Questa va fatta essiccare stoccandola sollevata da terra e in un luogo aerato, al riparo dalle intemperie e relativamente asciutto. La legna da ardere essiccata meccanicamente ha un livello di secchezza creato ad hoc in base alle varie esigenze. La legna essiccata naturalmente ha sempre un residuo di umidità del 12-13%, mentre quella destinata alla vendita ha un’umidità minima del 17-18%, che sale al 25-30% per la legna a secchezza media.
Il tasso di umidità ideale è intorno al 15%, ma questo può variare di molto in base alla vostra posizione geografica e al vostro metodo di stoccaggio. Generalmente, una legna più secca brucia più in fretta, ma ha un potere calorifico più basso e quindi se ne consuma di più. Con l’esperienza e conoscendo il vostro camino o la vostra stufa, riuscirete a trovare la legna perfetta per la vostra abitazione.Fumo
Generalmente, tutta la legna emette fumo nero all’inizio della combustione. Se però notate che la quantità di fumo nero è troppo elevata e sentite la legna sibilare, allora significa che questa non ha raggiunto il grado perfetto di essiccazione. Il sibilo viene creato dall’acqua all’interno del ciocco che, raggiunto il bollore, fuoriesce dalle fibre emettendo il suono. Il fumo migliore dovrebbe essere infatti bianco. Legna molto resinosa, tipo il larice, producono molto fumo nero e non sono l’ideale per il camino.
Grandezza e forma
La legna da ardere in commercio è generalmente venduta in due varianti: intera, ovvero tonda, e spezzata. Generalmente, il ciocco impiega più tempo a prendere fuoco e dura di più rispetto al tronco spezzato. Il diametro va dai 5 ai 20 cm, ma si consigliano generalmente 15 cm, che è la misura standard. Diametri maggiori potrebbero rimanere troppo umidi e andrebbero lasciati essiccare ancora un po’ prima di essere utilizzati. I tagli della legna da ardere variano in base all’utilizzo:
- Stufa a legna: lunghezza tra i 25 e i 27 cm;
- Camino a legna: lunghezza tra i 33 e i 36 cm;
- Caldaia a legna: lunghezza tra i 50 e i 55 cm.
Tipologie di legna da ardere
In vendita è possibile reperire diverse tipologie di legna da ardere. Molte di queste varietà dipendono dalla zona di provenienza, e quindi in Italia sono più disponibili certe tipologie di legname mentre all’estero altre, sebbene la legna abbia comunque una certa circolazione in ambito europeo ed internazionale. Ci occuperemo qui soltanto delle opzioni facilmente reperibili sul nostro territorio. Il legname si divide in due grandi categorie: dolce e forte.
Legno dolce
Si tratta del legno più leggero e dalle fibre meno dense. Prende fuoco molto facilmente, ma ha una resa decisamente bassa, nel senso che si spegne altrettanto facilmente. Inoltre, la maggior parte di questi legni possono lasciare dei residui, ovvero cenere, sostanze catramose e fuliggine nera, quindi non sono particolarmente consigliati per l’uso domestico, ma possono andare bene per un buon barbecue. I legni dolci reperibili in Italia sono:
- Abete: resinoso, fa molto fumo, 4.600 kcal/kg, durata breve, resa bassa;
- Pioppo: non è l’ideale per il riscaldamento, 4.130 kcal/kg, durata media, resa bassa;
- Castagno: buono per le stufe, meno per i camini, 4.600 kcal/kg, durata media, resa bassa;
- Betulla: brucia velocemente, 4.968 kcal/kg, durata media, resa media;
- Pino: brucia velocemente e fa molto fumo, 4.900 kcal/kg, durata breve, resa bassa;
- Ontano: simile alla betulla, brucia velocemente, 4.400 kcal/kg, durata breve, resa bassa.
Legno duro
Quasi tutti i legni di questa categoria sono consigliati per l’utilizzo come legna da ardere. Hanno fibre più dense e pesano di più, ci mettono più tempo a prendere fuoco, ma la fiamma dura decisamente più tempo, essendo anche più bassa in altezza. Producono inoltre meno residui catramosi. Alcuni legni forti e medi, indicati per l’uso come legna da ardere, sono:
- Frassino: brucia con facilità e ha fiamma media, 4.600 kcal/kg;
- Olivo: aromatico nel riscaldamento e nelle cotture, 3.500 kcal/kg;
- Olmo: brucia lentamente, ideale per stufe e stube, 4.300 kcal/kg;
- Quercia: migliore per il camino, ha fiamma piccola, 4.631 kcal/kg;
- Faggio: ottimo per riscaldamento e forni, 4.617 kcal/kg;
- Carpine: buono per riscaldamento e cotture, 4.620 kcal/kg.
Qualità della legna
La legna da ardere viene classificata in diversi livelli di qualità in base ad alcuni parametri. Questi parametri sono stati regolamentati e messi per iscritto nella direttiva internazionale ISO 17225 e sono da tenere in considerazione per scegliere legna che abbia il massimo rendimento. Alcuni dei parametri di queste classi sono:
- Classe A1: umidità ≤25 %, lunghezza 33-50-100 cm, carie <5 %;
- Classe A2: umidità ≤25 %, lunghezza 20-100 cm;
- Classe B: umidità ≤35 %, lunghezza 20-100 cm.
Lo stoccaggio della legna
La legna da ardere, se fate un uso continuativo di stufa o camino, va stoccata in un luogo a lei destinato. Generalmente, i locali deputati allo stoccaggio sono il garage, il magazzino o, per i più fortunati, una legnaia sotto una tettoia. Capita anche che si debba stoccare la legna all’aperto, e se la legna è già molto secca è possibile proteggerla con un telo di nylon.
Il nylon potrebbe invece non giovare a legna ancora abbastanza umida. La legnaia deve essere in legno o in rete metallica, di forma parallelepipeda o conica; il requisito importante è che sia sempre sollevata da terra e distante almeno 10 cm dalla parete della casa. Spesso il bancale con la legna così com’è può essere adattato, coprendolo. Il garage o un magazzino possono andare bene a condizione che la legna sia già sufficientemente secca e che venga consumata regolarmente. Il poco ricambio d’aria di questi ambienti potrebbe infatti non essere l’ideale.Bancale
La legna viene venduta in scatole o reti di taglio diverso, dai 15 kg minimo fino ai 45 kg, oppure in bancali. Il bancale viene consegnato a casa, necessariamente all’aperto, quindi è indicato per chi ha un garage o un magazzino con facile accesso.Alcuni bancali trasportano varie scatole di legna, altri hanno la legna già impilata in una struttura apposita molto semplice, sempre realizzata in legno. Questi ultimi sono ideali per essere conservati anche all’esterno e il produttore vi saprà dire se la legna sia idonea a quel tipo di conservazione. In questi casi potrebbe essere fornito in dotazione anche un telo di nylon che copra la legna in caso di intemperie.
Misure e volume dei bancali
Un pallet o bancale di legna ha una misura di 120 x 120 x 80 cm, ma spesso la legna da ardere viene sistemata in una specie di pallet alto, con misure di 100 x 100 x 180 cm di altezza. Ogni produttore ha però delle misure intermedie che usa per distribuire la propria. Un bancale può venire usato automaticamente per lo stoccaggio, se coperto o tenuto al riparo dalla pioggia. I metri cubi sono di solito tra gli 1,2 m³ per i pallet bassi e 1,8 m³ per i bancali alti. Come potete notare dalle dimensioni, si tratta di forniture abbastanza grandi, che quindi necessitano per forza di uno spazio apposito adibito allo stoccaggio.
Peso
Il peso della legna varia a seconda che si tratti di legno dolce o legno duro, che è molto più denso. Il peso può inoltre variare di circa un terzo in base all’umidità della legna, in quanto questa può venire anche acquistata non del tutto essiccata. Un carico di legna essiccata su bancale alto può pesare fino a circa 7 quintali.
Biomasse legnose
Le biomasse sono degli scarti di materie prime derivanti dalla lavorazione del legno e dai lavori agricoli. Si tratta di un riciclo sostenibile di materiale che tende a reintrodurre questi scarti nella circolarità dei nostri consumi, cercando di incidere il meno possibile sull’ambiente. Le biomasse sono anche di tipo animale e vegetale e, nel caso di quelle legnose, sono sicuramente noti il già menzionato pellet, il truciolato e il cippato, altro materiale di scarto simile al truciolato.
Esiste poi un tipo di biomassa legnosa adatta anche ai camini e alle stufe a legna: la bricchetta. La bricchetta è formata dalla compressione di trucioli, polveri legnose, gusci di noce e fondi di caffè, riciclandone il più possibile. La forma è quella cilindrica che ricorda il tipico ciocco tondo di legno. Hanno un’umidità molto bassa, spesso anche solo del 6 %, e quindi prendono fuoco molto facilmente, anche in base alla loro qualità e densità.Attenzione: prima di utilizzare le bricchette di biomassa accertatevi di acquistare un prodotto idoneo all’uso domestico. Queste bricchette, infatti, sono spesso tenute insieme da colle i cui fumi potrebbero risultare dannosi se inalati, e che invece non comportano alcun problema per l’uso industriale.
Il ruolo del clima
Alcune aree geografiche, principalmente l’Italia del Nord e del Centro, sono meglio servite riguardo a questo tipo di prodotti, in quanto le villette unifamiliari dotate di camino e il prolungato periodo invernale del Nord Italia li rendono prodotti più richiesti e diffusi. Inoltre, va specificato che l’uso della legna da ardere cambia in base alle esigenze climatiche. Nei climi montani si consuma molta più legna e anche l’altitudine e la vicinanza a specchi d’acqua aumentano il tasso di umidità e quindi abbassano le temperature della zona. Un uso sporadico di legna, ad esempio per un camino moderno o una stufa in un appartamento di città, necessita di una nicchia nel muro e di confezioni più piccole di legna da ardere. Nei casi in cui il camino venga solo acceso poche ore nei weekend invernali, magari perché nel resto della settimana si è fuori casa, potrebbe bastare una sola partita per l’intera stagione. Se invece abitate in montagna o in luoghi più isolati e climaticamente difficili, è assolutamente necessario avere anche un luogo destinato allo stoccaggio. Dovrete quindi scaricare e caricare la legna, proteggerla dalle intemperie e programmarne il consumo e l’approvvigionamento nel corso dei mesi.
Le domande più frequenti sulla legna da ardere
Qual’è la legna da ardere adatta al forno per pizza?
Quasi tutti i pizzaioli italiani usano il legno di faggio per scaldare il loro forno. Il taglio deve essere piccolo o medio e il grado di umidità deve essere intorno al 15%, senza superare il 20%. Questa di solito va anche acquistata prendendo in considerazione il luogo destinato allo stoccaggio, che sia un garage o una legnaia. Magazzini troppo umidi potrebbero rovinarla, anche se viene venduta generalmente abbastanza secca proprio per la sua finalità d’uso. Il legno di faggio è anche ideale per le “stube“, ovvero le stufe tedesche e tirolesi con accumulo inerziale, ovvero che accumulano calore inizialmente per rilasciarlo lentamente nel corso della giornata.
Come procurarsi legna da ardere gratis?
Gli abitanti delle comunità montane possono usufruire della legna elargita gratuitamente nei comuni di residenza. Un numero di alberi viene assegnato a coprire parte del fabbisogno dei residenti. Se si vive in montagna tutto l’anno è comunque necessario dotarsi di una scorta di legna per il periodo invernale. Nei periodi di potatura è anche possibile raccogliere rami e residui, ma non sempre il diametro di questi rami è abbastanza grande da poter usare la legna derivante per lungo tempo. Ricordate inoltre che tutto il legname raccolto va essiccato prima di poter essere utilizzato. Il periodo di essiccatura varia dai 12 ai 36 mesi di tempo e i rami piccoli possono essere consigliati solo per un barbecue o un fuoco per qualche ora. Attenzione: non è consentito dalla legge abbattere alberi, a esclusione di quelli di proprietà, senza permesso. I boschi destinati alla raccolta di legna sono privati e detti anche “cedui“, vengono ciò adibiti alla funzione di ricavarne materie prime come legna da ardere o legname.
La legna da ardere viene consegnata a domicilio?
Risposta veloce: sì. In quasi tutti i casi, ordinando online è possibile ricevere direttamente la legna all’ingresso di casa o vicino al garage, a patto che sia possibile raggiungere la vostra casa con mezzi pesanti senza problemi.
Vi consigliamo comunque di controllare le specifiche della spedizione e di ricordare che i bancali occupano minimo un metro per lato, dovrete quindi avere lo spazio necessario.Quanto costa la legna da ardere?
La legna mista da ardere costa circa 0,50 €/kg. I prezzi sono aumentati decisamente negli ultimi anni, ma se acquistate un intero bancale ovviamente il prezzo può diminuire fino a dimezzarsi. La qualità del legno incide molto anche sul prezzo finale. Calcolare dei prezzi di consumo può rivelarsi complicato, sia per la variabilità delle stagioni invernali, più o meno lunghe di anno in anno, sia rispetto ai prezzi al dettaglio, soggetti anche questi a discrete variazioni.