Jimmy PW11 Pro Max in breve
La Jimmy PW11 Pro Max è una lavapavimenti a batteria convertibile in scopa elettrica con un ricco corredo di accessori, una macchina che si propone come soluzione completa per la pulizia di tappeti, ripiani e mobili imbottiti.
Ne abbiamo apprezzato soprattutto l’agilità e le buone prestazioni sia in lavaggio dei pavimenti, sia in aspirazione, associate a un’autonomia della batteria che nulla ha da invidiare a modelli più blasonati. Non è scontata nemmeno la funzione di lavaggio automatico dei due rulli con lunga fase di asciugatura ad aria calda. È vero, diversi piccoli dettagli costruttivi sono migliorabili, ma se siete disposti ad accettare qualche piccolo compromesso questa è sicuramente una lavapavimenti da considerare in alternativa ai modelli top di gamma allo stesso prezzo.
Voto finale: 8.5
La nostra recensione
Jimmy PW11 Pro Max è una lavapavimenti al momento unica nel suo genere: il suo pacchetto accessori comprende infatti davvero tutto per la pulizia, non solo la testa lavapavimenti, ma anche la spazzola aspirapolvere, le bocchette per pulire cassetti e ripiani e una minispazzola motorizzata per pulire a fondo gli imbottiti.
Da questa macchina ci si aspetta dunque molto: vedremo nel corso della nostra recensione se le attese siano confermate oppure no.Alimentazione: voto 8
Jimmy PW11 Pro Max è una lavapavimenti a batteria: offre grande libertà di movimento, ma deve inevitabilmente fare i conti con un’autonomia limitata. Se si usano le bocchette accessorie non motorizzate e il livello di potenza minimo questa arriva a ben 80 minuti, mentre con la testa lavapavimenti si arriva a massimo 40 minuti, una durata comunque in linea con praticamente tutti i concorrenti. È un po’ lunga, invece, la ricarica, che può richiedere fino a 5 ore.
La batteria da 21,6 V e 4600 mAh è estraibile per cui, una volta giunta a fine vita, è possibile comprarne una nuova, anche se nel momento in cui scriviamo le batterie di ricambio non sono ancora disponibili sull’e-store ufficiale di Jimmy. Segnaliamo che per la ricarica è possibile usare anche un caricatore separato, che però non è incluso nella confezione e va eventualmente acquistato a parte sul sito ufficiale.La potenza erogata è a nostro avviso buona: parleremo più approfonditamente delle prestazioni più avanti, nella sezione “La nostra prova”, dove descriveremo i test che abbiamo fatto con questa lavapavimenti e quali risultati abbiamo ottenuto. Per ora anticipiamo che ad esempio la forza aspirante con la spazzola aspirapolvere è ottima, dichiarata in 110 AW: alla potenza massima la testa aderisce con forza ai tappeti e anche a quella minore la suzione si fa sentire. Una scopa elettrica best seller come la Dyson V8, ad esempio, sviluppa una potenza massima di 115 AW, per farvi capire di che livello di prestazioni si parli.
Struttura: voto 7,6
Dal punto di vista strutturale Jimmy PW11 Pro Max sfoggia alcuni indubbi vantaggi. Di per sé è snella e agile grazie a un design “slim” dei serbatoi e a uno snodo decisamente fluido e flessibile. Andiamo con ordine: in assetto lavapavimenti la macchina pesa 4,74 kg, che di per sé è un peso in linea con la concorrenza, mentre in assetto scopa elettrica pesa poco meno di 3 kg. Lo snodo di entrambe le spazzole per pavimenti è, come detto, estremamente agile: abbiamo addirittura notato come sia necessario fare attenzione qualora si voglia parcheggiare la lavapavimenti per una breve pausa perché il bastone può non bloccarsi immediatamente nella posizione di parcheggio e, se ci si distrae o si va di fretta, questo può ondeggiare o cadere. A parte questo, è sempre possibile reclinare completamente il bastone fino a terra durante l’uso, anche se, una volta reclinato, la mobilità laterale dello snodo è pressoché nulla.
La testa lavapavimenti monta due rulli in densa microfibra controrotanti, una scelta costruttiva che fa sì lievitare le dimensioni della spazzola rispetto ai modelli con un rullo solo (come, ad esempio, quelli molto popolari di Tineco), ma assicura una pulizia più approfondita fin dal primo passaggio.Per quanto riguarda invece i serbatoi, quello per la polvere è piuttosto piccolo, con un volume massimo di soli 300 ml. È importante sottolineare che questo non è idoneo all’aspirazione dei liquidi: si può lavorare sul bagnato solo ed esclusivamente con la testa lavapavimenti, pena il danneggiamento irrimediabile del motore. Il serbatoio dell’acqua sporca, montato sul bastone, ha invece una capienza massima di 400 ml e al suo interno ha un filtro per separare i detriti solidi dallo sporco liquido. Il serbatoio per l’acqua pulita da 600 ml è invece piuttosto particolare: è montato direttamente sulla testa lavapavimenti, il che contribuisce da un lato a tenere basso il baricentro della macchina e aumentarne così la maneggevolezza, dall’altro impedisce però il passaggio sotto i mobili più bassi A proposito della testa lavapavimenti, segnaliamo che la pulizia a filo battiscopa è possibile solo sul lato destro, dove rimangono comunque circa 6 mm di distanza tra rullo e parete.Funzioni: voto 9
Come anticipato, da una lavapavimenti convertibile in scopa elettrica è lecito aspettarsi funzionalità estese e in effetti in questo la Jimmy PW11 Pro Max non delude. Andiamo con ordine e cominciamo parlando delle funzioni in assetto lavapavimenti: con questa configurazione è innanzitutto disponibile la modalità di funzionamento automatica che rileva lo sporco presente sul pavimento per regolare di conseguenza l’intensità del lavaggio.
Anche in assetto aspirapolvere questa funzione rimane disponibile, mentre con tutte le altre spazzole è disattivata ed è possibile solo passare dall’una all’altra potenza aspirante (la più debole per i pavimenti duri, la più forte per i tappeti). Per aggredire le macchie di sporco più difficili è possibile erogare manualmente uno spruzzo d’acqua, largo più o meno quanto la testa lavapavimenti stessa e proiettato a circa 20 cm davanti a essa, così da facilitare la rimozione. Il display sul davanti del manico mostra graficamente il livello di sporco rilevato (rosso equivale a molto sporco, blu a perfettamente pulito), l’autonomia residua e all’occorrenza i vari messaggi di sistema: serbatoio vuoto (quello dell’acqua pulita) o pieno (quello dell’acqua sporca), tubo o rullo bloccato, ricarica, autopulizia, asciugatura ecc. A proposito di pulizia automatica, questa è possibile una volta parcheggiata la Jimmy PW11 Pro Max sulla sua base, sempre con la testa lavapavimenti montata. Dopo aver svuotato il serbatoio di raccolta e riempito quello dell’acqua pulita la funzione di lavaggio automatico si attiva con una pressione dell’apposito tasto e dura un paio di minuti. Terminata la fase di lavaggio parte quella di asciugatura ad aria calda, che per la prima mezz’ora è piuttosto rumorosa perché in questa fase viene asciugato anche tutto il percorso dell’acqua e dunque è in funzione anche il blocco motore della lavapavimenti, oltre alla ventola della base. Per le due ore seguenti è attiva solo quest’ultima e dunque il rumore scende di molto. Infine, oltre agli avvisi visualizzati sul display, sono attivi di fabbrica (solo con la testa lavapavimenti) anche quelli vocali in inglese: potete scegliere se cambiare lingua (sono disponibili anche tedesco, italiano, francese e russo) oppure se disattivarli del tutto. Se decidete di tenerli sappiate che il volume è piuttosto alto e non si può regolare.Accessori: voto 9,3
Lo abbiamo già detto: Jimmy PW11 Pro Max ha un ricchissimo pacchetto accessori che permette la pulizia completa dei pavimenti, dei ripiani e dei mobili imbottiti. Nel dettaglio la confezione include:
- La base di ricarica, lavaggio, asciugatura e portaoggetti;
- Un flacone di detergente non schiumogeno da 480 ml;
- La spazzola lavapavimenti;
- La spazzola aspirapolvere;
- Una spazzolina motorizzata per imbottiti;
- Una bocchetta a lancia;
- Una bocchetta a pennello.
A questi si aggiunge il libretto d’istruzioni multilingue, forse un po’ povero di illustrazioni e diagrammi e in qualche passaggio tradotto un po’ approssimativamente, ma ricco di informazioni testuali che vi raccomandiamo di leggere accuratamente per usare Jimmy PW11 Pro Max al meglio.
La nostra prova
Abbiamo potuto testare Jimmy PW11 Pro Max nei nostri uffici: ecco le impressioni che ne abbiamo ricavato. Guardate anche il nostro video per vedere il funzionamento e i risultati reali.
Assemblaggio e carica
La confezione della Jimmy PW11 Pro Max è organizzata in ben quattro livelli di imballo: se la comprate online vi raccomandiamo di fare foto o filmati di come sia organizzato ogni vassoio, così, in caso optiate per il reso, saprete dove collocare ciascun pezzo. Assemblare la macchina di per sé è molto facile e intuitivo, un po’ più complesso invece raccapezzarsi con la base di ricarica, vuoi perché non ci sono illustrazioni dettagliate sul manuale, vuoi perché la base è organizzata anch’essa in due livelli, uno inferiore e uno superiore, e può non essere immediato capire come unirli. Una volta montata vi trovano posto tutti gli accessori, con la sola eccezione del flacone di detergente. Sottolineiamo che il blocco dell’alimentatore si monta a incastro sopra la base e, una volta montato, può essere molto difficile se non impossibile staccarlo di nuovo: anche di questo dovreste tenere conto qualora vogliate prima provare la macchina e poi decidere se tenerla o eventualmente renderla.
La lavapavimenti viene consegnata parzialmente carica, per cui, volendo, potete provarla subito ancor prima di montare la base, anche se la raccomandazione è di caricarla completamente prima del primo utilizzo. Per la ricarica dovrete montare la spazzola lavapavimenti, la sola che calzi perfettamente nell’alloggio. Come già detto, la carica non è velocissima: a batteria completamente scarica possono volerci fino a 5 ore.
Utilizzo
Ripetiamo che, prima di usare la Jimmy PW11 Pro Max, sarebbe meglio dare una buona lettura al libretto d’istruzioni per capire bene a cosa servano i vari pulsanti, come funzioni la macchina e come prepararla all’uso. Ad esempio, solo sul libretto è riportato testualmente come dosare il detersivo nel serbatoio dell’acqua pulita: prima versare due tappi di detergente, poi riempire completamente il serbatoio con acqua.
Una volta accesa, la testa lavapavimenti si lascia manovrare molto facilmente: si avverte una leggerissima trazione in avanti, ma molto più lieve rispetto ad esempio alla Dreame H12 da noi testata e, soprattutto, quando si tira la macchina all’indietro si avverte parimenti una lieve trazione verso di sé, il che aiuta molto nella pulizia. Anche questo è uno dei vantaggi di avere due rulli controrotanti anziché uno solo.
L’impostazione predefinita è in modalità automatica, che ci è sembrata molto reattiva allo sporco rilevato con un adattamento dell’intensità del lavaggio quasi immediato. Con pressioni successive del pulsante modalità è possibile passare alle altre due: Floor (potenza minore) e Carpet (potenza maggiore). Sui tappeti è comunque sconsigliato l’uso della testa lavapavimenti: passate alla spazzola aspirapolvere se volete pulire superfici morbide.
Abbiamo detto che il bastone è reclinabile completamente: questo è vero, ma, in assetto lavapavimenti, sappiate che la potenza aspirante si abbassa automaticamente non appena cominciate a inclinare il bastone oltre un certo angolo. Questo è un comportamento atteso e fa parte dei sistemi di sicurezza che prevengono il reflusso dell’acqua sporca dal serbatoio di raccolta a quello della polvere.
Un dettaglio migliorabile è a nostro avviso la posizione del display: si trova sul davanti del manico e questo comporta che non sempre basti abbassare lo sguardo per avere immediatamente un colpo d’occhio sulla pulizia del pavimento. Da rivedere senza ombra di dubbio è la conformazione del serbatoio: è abbastanza grave che, talvolta, parte dello sporco aspirato cada fuori quando si staccano gli accessori dal corpo motore.
Risultati
Su questo tipo di sporco i risultati sono stati più che soddisfacenti: anche le vecchie impronte secche sono state subito rimosse al primo passaggio e il pavimento è risultato ben pulito in tempi brevi.
Per fare una prova più difficile abbiamo poi versato del caffè e del miele sullo stesso pavimento, lasciandoli “riposare” per 24 ore. Con queste macchie Jimmy PW11 Pro Max ha avuto molti più problemi: anche dopo diversi passaggi l’incrostazione di caffè non è venuta via del tutto, mentre il miele è parzialmente rimasto nelle fughe. Per pulire tutto in maniera accettabile abbiamo dovuto impiegare parecchi minuti e passare comunque uno straccio a mano per pulire a fondo le fughe.
Voto finale: 8.5
Andamento prezzo Jimmy PW11 Pro Max
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