Dreame H11 max in breve
La Dreame H11 max si merita, dopo il nostro esame e il nostro test, un voto di 8,6 su 10.
Sono molte le caratteristiche che si fanno apprezzare: l’alimentazione a batteria, che garantisce libertà di movimento e un’autonomia massima di 38 minuti; il sensore di sporco, che permette la regolazione in automatico dell’intensità di lavaggio; le due modalità di autopulizia della spazzola e dei tubi; la presenza di parti di ricambio (rullo e filtro) e di 500 ml di detergente inclusi nella fornitura. Molto gradevole anche l’ampio display informativo.
Tra gli aspetti che abbiamo meno apprezzato segnaliamo la forte trazione esercitata dalla spazzola che, se può di primo acchito sembrare un vantaggio, risulta presto molto affaticante. Unita ad un’impugnatura molto dura contribuisce a generare un’esperienza d’uso che può presto risultare poco confortevole (va anche detto che questo è un punto debole di molte altre macchine analoghe).
Possiamo consigliare la Dreame H11 max a chi cerchi una macchina per la pulizia di pavimenti duri poco o mediamente sporchi, di pezzature medie e medio-piccole. Sconsigliata invece sulle grandi superfici (oltre 100 m²).
Voto finale: 8.6
La nostra recensione
Alimentazione: voto 8,2
Dovendo scegliere una lavasciuga pavimenti è opportuno soffermarsi in primo luogo sull’alimentazione del modello scelto: la Dreame H11 max che qui recensiamo è a batteria.
L’autonomia massima è di 38 minuti, sufficienti per la pulizia di 60-100 m² a seconda della modalità di utilizzo e dello sporco. Il tempo necessario ad una ricarica completa è invece piuttosto lungo e si attesta intorno alle 5 ore. A convincere è in particolare la potenza della batteria, che con i suoi 21,6 V è in grado di generare un’ottima potenza di aspirazione: fino a 10 kPa (100 mbar).Questo si traduce in una buona prestazione di asciugatura: l’acqua depositata sul pavimento viene infatti riaspirata immediatamente dopo il passaggio della spazzola a rullo, così che il pavimento venga lasciato solo leggermente umido ad ogni passata.Struttura: voto 8
Passiamo ora a valutare le caratteristiche strutturali di questo modello. La Dreame H11 max è una lavasciuga per pavimenti dal peso tutto sommato contenuto, di soli 4,6 kg, e per maneggevolezza ricorda moltissimo le scope a batteria, nonostante abbia un baricentro naturalmente più basso. Quello che può risultare stancante durante l’uso non è tanto il peso, quanto il fatto che la spazzola generi una trazione piuttosto forte, che bisogna contrastare per la normale manovra avanti e indietro della testa. Segnaliamo come aspetto migliorabile, sebbene non fondamentale, la durezza dell’impugnatura: un rivestimento in gomma morbida aiuterebbe a rendere più confortevole il lavoro. La Dreame H11 max, essendo una lavapavimenti a batteria, garantisce la massima libertà di movimento senza l’impaccio del cavo e senza la necessità di cambiare presa della corrente quando necessario.
Rispetto a molti altri modelli la testa della spazzola ha dimensioni piuttosto contenute, non lontane, di nuovo, da quelle della spazzola di una normale scopa elettrica. In dotazione sono inclusi due rulli in morbida microfibra adatti a tutte le superfici, anche quelle delicate, ma non utilizzabili su tappeti e moquette (per lavare queste superfici meglio scegliere una lavamoquette).Questa macchina è dotata di due serbatoi separati, uno da ben 900 ml per l’acqua pulita (miscelabile con apposito detergente per lavapavimenti) e uno da 400 ml per l’acqua sporca di raccolta. La testa ha un motore proprio capace di far girare la spazzola fino a 9300 giri al minuto e la regolazione della velocità e del flusso d’acqua è gestita automaticamente dal sensore per il riconoscimento dello sporco.
Funzioni: voto 9
Dal punto di vista delle funzioni, la Dreame H11 max si discosta significativamente dalla maggior parte delle altre lavasciuga pavimenti in commercio: in primo luogo per l’ampio display in cima al serbatoio, che informa in tempo reale sullo stato di carica della batteria, e in secondo per la presenza di un assistente vocale di bordo che informa l’utilizzatore quando è il momento di ricaricare la macchina, svuotare il serbatoio dello sporco ecc.
È presente inoltre una funzione di sola aspirazione da utilizzare qualora il pavimento risulti troppo bagnato: attivando questa modalità, infatti, il flusso d’acqua pulita alla spazzola si arresta. La potenza di aspirazione non è regolabile manualmente, ma la Dreame H11 max fa tutto in autonomia: riconosce lo sporco che incontra e regola in automatico l’intensità del lavaggio, la quantità d’acqua utilizzata e la potenza di aspirazione, il che spiega la variabilità nella superficie trattabile con una carica che, come detto, va dai 60 ai 100 m². La luce colorata intorno al display informa in tempo reale sul cambiamento dell’intensità, passando da verde (intensità bassa) ad arancione (intensità media) a rosso (intensità alta). Particolare è infine la funzione di pulizia automatica: questa non pulisce solamente la spazzola a rullo, ma anche i tubi che garantiscono l’afflusso e l’aspirazione dell’acqua. Inoltre sono presenti due intensità di autopulizia, una normale ed una intensa di durata maggiore.Accessori: voto 9
L’accessoriatura è l’ultimo degli aspetti che consigliamo di considerare prima dell’acquisto di una lavapavimenti.
La Dreame H11 max viene fornita con la base di stazionamento, pulizia e ricarica, con accessorio per lo stoccaggio dei vari pezzi; un rullo e un filtro HEPA di ricambio; una spazzola per la pulizia generale della macchina, in particolare dei tubi; un flacone da 500 ml di detergente apposito per lavapavimenti (ricordiamo che è da evitare il normale detergente per pavimenti, troppo schiumoso). Il filtro HEPA di ricambio, va detto, è l’unico degli accessori in dotazione a non avere una sua collocazione sulla macchina o sulla base: va per forza di cose riposto altrove, con il rischio di dimenticarne l’esistenza.La nostra prova
Abbiamo potuto provare la Dreame H11 max nei nostri studi: ecco le nostre impressioni su questa lavasciuga pavimenti.
Assemblaggio e carica
La Dreame H11 max viene fornita quasi completamente assemblata: una volta estratta dalla scatola, infatti, l’unica parte da agganciare alla macchina sarà il manico, il resto è già tutto pronto all’uso. La batteria è parzialmente carica (nel nostro caso al 45%), per cui volendo si può subito provare a usare la lavapavimenti.
Se resisterete alla tentazione e deciderete di assemblare la base di ricarica (bisogna solo agganciare il vano porta-accessori e inserire il jack del caricabatterie) sentirete la voce della Dreame H11 max, impostata di fabbrica sull’inglese, che vi dirà che la carica è in corso. Sul display potrete vedere e monitorare chiaramente la percentuale di carica.
Utilizzo
Il foglietto di istruzioni rapide illustra come riempire il serbatoio dell’acqua pulita (è quello più in alto dei due). Le istruzioni del detergente, invece, indicano quanto prodotto utilizzare nella tanica: la proporzione deve essere di 1:50.
L’uso è di per sé semplicissimo: basta premere il pulsante di accensione affinché la Dreame H11 max si avvii in modalità automatica, ovvero di lavaggio. Raccomandiamo di impugnare bene il manico: come detto, la spazzola genera una notevole trazione, per cui vi sembrerà che la lavapavimenti vi possa sfuggire di mano. Sopra il pulsante di accensione si trova quello per passare alla modalità di sola aspirazione: non sono presenti altri comandi.Il display informativo è davvero molto ampio e ben leggibile: mostra costantemente la percentuale di carica della batteria e la modalità attiva, mentre i messaggi vocali sottolineano i passaggi dall’una all’altra modalità, suggeriscono quando ricaricare la macchina, ricordano di riposizionarla sulla sua base una volta spenta e, al termine della sessione di autopulizia, invitano a svuotare e pulire il serbatoio di raccolta.Risultati
Abbiamo provato la Dreame H11 max sia con pavimenti normalmente sporchi, dunque con polvere, terra, occasionali impronte e poco altro, sia con sporco intenzionalmente più intenso.
Per la prova “normale” siamo intervenuti sulle piastrelle del nostro locale bagno e dell’ingresso (ben più sporco), oltre che su una porzione di laminato mediamente sporca. Abbiamo potuto apprezzare la gestione automatica dell’intensità del lavaggio: se il bagno non ha infatti richiesto più che la modalità bassa, l’ingresso ha visto balzi fino alla modalità più energica (d’altra parte qui c’era da fare i conti con detriti quali foglie e sassolini, oltre a un velo di polvere proveniente direttamente dalla strada e a diverse impronte secche lasciate nei giorni di pioggia). Su tutte le superfici il risultato è stato apprezzabile, l’unica cosa che abbiamo da segnalare è la permanenza di qualche alone lasciato dalla spazzola e visibile in controluce.
Voto finale: 8.6
Andamento prezzo Dreame H11 max
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Dreame H11 max
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