Le migliori lavamoquette del 2024

Confronta le migliori lavamoquette del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Tipologia

A iniezione/estrazione

A iniezione/estrazione

A iniezione/estrazione

A iniezione/estrazione

A spazzola

Potenza

1400 W

330 W

750 W

1400 W

800 W

Capacità acqua pulita

2 l

1,1 l

2,8 l

n.d.

3,7 l

Capacità acqua sporca

2 l

1,4 l

2,2 l

20 l

3,7 l

Ampiezza bocchetta

23 cm

n.d.

n.d. cm

n.d.

28 cm

Rulli

n.d.

0

n.a.

n.d.

2

File di setole

n.d.

0

n.a.

n.d.

12

Riscaldamento acqua

Accessori

Spazzola pavimenti duri, Bocchetta a lancia, Bocchetta imbottiti

Bocchetta a lancia, Bocchetta imbottiti, Tubo flessibile

Tubo flessibile

Spazzola pavimenti duri, Bocchetta a lancia, Bocchetta imbottiti, Tubo flessibile

Bocchetta a lancia, Bocchetta imbottiti, Tubo flessibile

Pulitore estraibile

Detergente incluso

Peso

7,7 kg

3,86 kg

5,8 kg

9,5 kg

8,2 kg

Punti forti

Serbatoio molto grande

Perfetto per l'auto

Compatto e leggero

Funziona anche come bidone aspiratutto

Tiene in caldo l'acqua

Ricca di accessori

Tubo lungo 2 m

Comodo da usare anche nell'auto

Tante bocchette accessorie

Serbatoi molto capienti

Semplicissimo utilizzo

Mantiene l'acqua in temperatura fino a 60 °C

Non rovina i tessuti

Ottima potenza aspirante

Autonomia 40 m² circa

4 bocchette in dotazione

Doppio rullo spazzole

Punti deboli

Bocchetta un po' piccola

Rumorosità 82 dB

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4 fattori decisivi per la scelta della lavamoquette

La lavamoquette è un elettrodomestico ben più versatile di quanto il nome non lasci intuire: queste macchine non sono infatti destinate esclusivamente al lavaggio della moquette, ma anche di tutti i tappeti e dei mobili imbottiti (divani, poltrone, sedie) rivestiti in tessuto. Per questo si tratta di un elettrodomestico sicuramente interessante per chi abbia in casa molti di questi oggetti d’arredo, in particolare se la necessità di una pulizia approfondita è dettata dalla presenza in casa di bambini piccoli oppure di animali domestici.

Lavamoquette
Attenzione, però: non si tratta sempre di un apparecchio universale utilizzabile anche sui pavimenti, dato che le spazzole rotanti sono di solito troppo rigide e la loro azione troppo forte. Per l’aspirazione e il lavaggio dei pavimenti sono indicati una lavapavimenti a vapore oppure una scopa a vapore o ancora una lavasciuga pavimenti.

1. Tipologia

Di base, la lavamoquette assomiglia molto ad una voluminosa scopa elettrica o ad un bidone aspiratutto. A differenza di questi, però, è dotata di due serbatoi: uno per contenere la miscela di acqua e detersivo necessaria al lavaggio, l’altro per raccogliere l’acqua sporca risultante dalla pulizia.
Il lavaggio in sé può avvenire in due modi: per “iniezione/estrazione” oppure per “spazzolamento”.

Lavaggio per iniezione/estrazione

Le lavamoquette di questo tipo hanno un aspetto più simile ad un bidone aspiratutto. Nel caso del lavaggio per iniezione-estrazione, la miscela di acqua e detersivo viene sparata tra le fibre tessili da trattare ad alta pressione, così da assicurarne la penetrazione profonda (l’iniezione, appunto).

Lavamoquette ad iniezione/estrazione
La bocchetta aspirante procede invece ad aspirare nuovamente l’acqua in eccesso e lo sporco dalle fibre. Le due azioni sono pressoché simultanee: l’ugello di erogazione dell’acqua è infatti immediatamente antistante la bocchetta aspirante, così da effettuare la pulizia in un’unica passata.

Lavaggio per spazzolamento

Le lavamoquette che più ricordano una scopa elettrica sono quelle che lavano “spazzolando”. La testa di queste macchine è infatti molto simile a quella di una scopa elettrica: si tratta di una larga bocchetta aspirante dotata di un’ampia spazzola rotante dalle setole rigide.

Lavamoquette a spazzole
A differenza di una scopa elettrica, però, sono spesso presenti spazzoline laterali per la pulizia negli angoli e, ovviamente, vi sono degli ugelli per l’erogazione (non ad alta pressione, in questo caso) di acqua e detersivo. Spesso in questo tipo di modelli è possibile escludere l’erogazione dell’acqua ed utilizzare la macchina come un battitappeti.

Quale tipologia è meglio?

Le macchine lavamoquette professionali sono sempre del tipo ad iniezione/estrazione, ma si tratta chiaramente di apparecchi costosi ed ingombranti, per quanto certamente efficacissimi. Tra le lavamoquette per uso domestico prevale il tipo a “spazzolamento”, meno sofisticato (dato che non necessita di erogare acqua ad alta pressione) e pertanto anche più economico all’acquisto.
Esistono certamente modelli di lavamoquette “domestiche” ad iniezione/estrazione ed in generale offrono buone prestazioni, sebbene certamente non paragonabili a quelle dei modelli professionali. Sono preferibili soprattutto per trattare i tappeti a vello lungo, dato che le fibre rischierebbero di incagliarsi o rovinarsi a contatto con una spazzola rotante.

2. Bocchetta

Indipendentemente dal tipo di lavamoquette, è interessante notare l’ampiezza della bocchetta di aspirazione: tanto più questa è larga, infatti, quanto più la macchina sarà idonea al trattamento di ampie superfici. Una bocchetta larga permette infatti di lavare una porzione più ampia di superficie ad ogni passata, pertanto ne servono meno rispetto ad una macchina con una bocchetta più stretta per lavare una superficie di grandi dimensioni.

Le spazzole rotanti

Come abbiamo detto, non tutte le lavamoquette sono dotate di spazzole rotanti: i modelli ad iniezione/estrazione ne fanno infatti a meno, affidandosi alla potenza dell’erogazione dell’acqua per rimuovere lo sporco. Abbiamo però anche detto che la maggior parte dei modelli “domestici” sono modelli a spazzola rotante, per questo riteniamo opportuno spendere due parole unicamente sulle caratteristiche di queste spazzole in particolare.

Lavamoquette doppio rullo
Le variabili possibili sono due, quando si parla di spazzole rotanti: il numero di file di setole presenti sul rullo e il numero dei rulli. L’incisività e l’efficacia delle spazzole aumenta infatti all’aumentare delle setole e dei rulli. Indicativamente, un singolo rullo può arrivare ad accogliere fino a sei file di setole ed una lavamoquette può montare fino a due rulli: pertanto il numero massimo di file di setole possibile è 12.

3. Struttura

Abbiamo già osservato che la lavamoquette è in generale una macchina piuttosto ingombrante, sia che si tratti del tipo ad iniezione/estrazione, sia del tipo a spazzole. Per questo sarebbe opportuno prendere in considerazione anche le dimensioni e il peso di questo apparecchio prima dell’acquisto, dato che può essere piuttosto pesante da manovrare e “impegnativo” da ritirare.

Lavamoquette ingombro
Il peso è di solito compreso tra i 6 kg dei modelli più semplici e gli addirittura 11 kg delle macchine più complesse, senza contare il peso aggiuntivo del serbatoio pieno d’acqua.

Il serbatoio

A proposito del serbatoio, è rilevante considerarne proprio la capacità: tanto più il serbatoio è capiente, infatti, quanto più a lungo si potrà usare la lavamoquette senza interruzioni.

Lavamoquette serbatoio
Va da sé che alla maggiore capacità corrisponde anche un peso maggiore a serbatoio pieno, dunque sarebbe opportuno scegliere una macchina dalla capacità adeguata alla propria abitazione e non sovradimensionata.

4. Accessori

Una macchina lavamoquette è tanto più versatile quanti più accessori ha in dotazione. Oltre ai modelli “base” che ne sono totalmente privi e sono perfettamente idonei a chi desideri davvero soltanto una macchina per lavare tappeti e moquette, se ne trovano altri adatti anche alla pulizia degli interni dell’auto e delle superfici imbottite più piccole.
I più comuni tra gli accessori sono i seguenti:

  • Spazzola aspirapolvere: una bocchetta semplice, di solito non motorizzata, adatta alla sola aspirazione su pavimenti duri;
  • Tubo flessibile: un tubo di prolunga morbido per l’utilizzo delle bocchette accessorie;
  • Bocchetta a lancia: del tutto analoga a quella in dotazione a tutti gli aspirapolvere, serve ad aspirare i detriti dalle fessure (tipicamente quelle tra i cuscini del divano o del sedile dell’auto);
  • Bocchetta mini: una versione in piccolo della bocchetta di lavaggio e aspirazione, di solito non motorizzata, per il lavaggio delle tappezzerie (divani, poltrone o sedili auto);
  • Pulitore estraibile: alcuni modelli avanzati hanno un pulitore portatile integrato che si può staccare dal corpo macchina ed utilizzare a mano per pulire più comodamente le tappezzerie.

Anche in questo caso, dato che il prezzo della lavamoquette lievita anche in funzione degli accessori in dotazione, raccomandiamo di scegliere un modello rispondente alle proprie esigenze: una lavamoquette “base” se interessa lavare solamente i tappeti o la moquette, un modello più accessoriato se si desidera poter lavare anche i divani o gli interni dell’auto.

Altri fattori da tenere a mente per la scelta della lavamoquette

I materiali sono importanti?

Le lavamoquette sono realizzate perlopiù in plastica e alluminio, con ben poche differenze nei materiali costruttivi da modello a modello. Importanti sono piuttosto la solidità delle plastiche utilizzate e la durevolezza dei meccanismi di aggancio e sgancio delle varie componenti, in particolare dei serbatoi, che più spesso vengono sganciati per il riempimento e svuotamento.

La marca è importante?

Come spesso accade, il marchio può costituire una garanzia. Senza scendere nel dettaglio dei brand produttori di lavamoquette professionali, ci limitiamo a fare due nomi su cui fare tranquillamente affidamento: Kärcher e Bissell.
Il primo è un marchio tedesco specializzato in macchine pulitrici a vapore e ad acqua compressa, tra le quali figurano anche modelli di lavamoquette ad iniezione/estrazione molto affidabili ed efficaci. Bissell è invece uno storico marchio americano a sua volta specializzato in macchine per la pulizia: aspirapolvere, lavapavimenti, lavamoquette, bidoni aspiratutto e aspirabriciole.

Il prezzo è importante?

Il costo di una lavamoquette è certamente uno dei fattori più determinanti per l’acquisto, soprattutto se il budget è limitato. Per un buon modello bisogna essere pronti a spendere non meno di 200 €, anche per un modello base privo di accessori. Il prezzo sale fino a 300 € e oltre, invece, per una buona macchina ben accessoriata e con pulitore estraibile.
I modelli a più basso costo, prodotti da brand minori e a loro volta privi di accessori, sono acquistabili con una spesa di circa 130 €.

Domande frequenti

Che detergente posso usare con la lavamoquette?

Normalmente al momento dell’acquisto di una nuova lavamoquette si troverà incluso nella confezione almeno un campione di prova di uno o più detergenti. Si tratta di saponi appositi pensati per le fibre sintetiche o naturali di cui si compongono le moquette, tappeti e tappezzerie più comuni, da miscelare all’acqua pulita nel serbatoio secondo le dosi che si trovano indicate sul libretto di istruzioni. Dal rivenditore o direttamente dal produttore è sempre possibile acquistare flaconi di questi detergenti, che spesso non sono reperibili nei normali supermercati.

Dove posso acquistare una lavamoquette?

Sono due i canali di acquisto possibili per una lavamoquette: il negozio fisico oppure il negozio online. Una lavamoquette si può trovare in vendita in un negozio di elettrodomestici, soprattutto in quelli ben forniti appartenenti alle grandi catene di elettronica ed elettrodomestici. L’alternativa online è invece molto ricca: si può acquistare la lavamoquette o direttamente dai siti dei produttori, oppure da uno dei tantissimi negozi online disponibili. Entrambe le opzioni (negozio fisico e online) presentano vantaggi e svantaggi; la tabella sottostante li riassume in un colpo d’occhio unitario:

Negozio fisico
Negozio online
Pro
Prova prodotto
Consegna immediata

Selezione vastissima
Reso/sostituzione spesso gratis
Contro
Selezione limitata
Niente prova prodotto
Consegna dilazionata
Spesso spese di spedizione aggiuntive


Per completezza d’informazione dobbiamo ricordare che molto spesso i rivenditori online offrono prezzi sensibilmente più bassi rispetto ai negozi fisici, ma anche che ovviamente la lavamoquette acquistata arriverà in consegna solo alcuni giorni dopo l’acquisto, mentre nei negozi fisici i modelli esposti sono quasi sempre disponibili per l’acquisto immediato.

Dove posso buttare la lavamoquette usata?

Lo smaltimento dei rifiuti ingombranti – e tra di essi rientra un elettrodomestico voluminoso come una lavamoquette – non può essere affidato alla normale raccolta dei rifiuti. Trattandosi di rifiuti diversi da quelli prodotti nella vita quotidiana e per così dire “straordinari”, necessitano di un trattamento speciale: gli elettrodomestici devono infatti venire disassemblati per recuperare componenti e materiali riutilizzabili, prima di poter smaltire quanto rimane (di solito plastica e metalli non riciclabili).
Per la raccolta di questo tipo di rifiuti sono allestiti, in tutte le grandi città ma anche nei centri di medie dimensioni, degli appositi centri di raccolta ove recarsi per scaricare autonomamente i rifiuti ingombranti negli appositi container differenziati. Normalmente, per gli elettrodomestici c’è un contenitore apposito contrassegnato appunto dalla dicitura “elettrodomestici” oppure “rifiuti elettronici”.