Come scegliere l’integratore di lattoferrina
Gli integratori di lattoferrina sono sempre più popolari nel nostro Paese. Il motivo è che questa proteina, presente nel latte vaccino ma anche nel nostro sangue, ha un’azione antibatterica e antivirale e contribuisce a ridurre la possibilità di contrarre infezioni. Per aumentare la sua concentrazione nel nostro organismo è possibile introdurla anche attraverso integratori di lattoferrina, disponibili in diversi formati, composizioni e dosaggi. Per poter scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze e alle proprie condizioni di salute è importante conoscerne tutte le caratteristiche. Scopriamole insieme e osserviamole più da vicino in questa guida all’acquisto. Prima di addentarci nelle caratteristiche degli integratori di lattoferrina, ricordiamo che ci siamo occupati di tanti altri integratori alimentari: fermenti lattici, Omega-3, glutammina, glucosamina, mela annurca, moringa e maca.
Che cos’è e a cosa serve la lattoferrina?
La lattoferrina è una proteina appartenente al gruppo delle glicoproteine (caratterizzate dalla presenza di almeno un amminoacido legato a uno zucchero) e fu scoperta nel 1939 dallo scienziato danese Søren Peter Lauritz Sørensen all’interno del latte vaccino.
La grande capacità di questa proteina è quella di trasportare il ferro nel sangue; si tratta di una proteina presente non soltanto nel latte vaccino, ma anche nelle secrezioni mucose dell’organismo, come per esempio saliva e lacrime. La lattoferrina inoltre è presente nel colostro, ovvero il primo latte materno secreto dalla ghiandola mammaria e quindi il primo alimento di un neonato. La lattoferrina è infatti molto importante per la mucosa intestinale del bambino appena nato per proteggerlo da eventuali infezioni microbiche.
Gli integratori di lattoferrina, se vengono assunti nelle giuste quantità e per i periodi indicati, possono portare all’organismo diversi benefici grazie alle loro molteplici azioni. Di seguito vedremo per quali patologie è consigliato assumerli, per cercare di capire quindi se si tratta della tipologia più adeguata alle proprie esigenze. Come sempre, ricordiamo che gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un corretto stile di vita, ma solo come sostanze integrative che possono supportare il regime dietetico e migliorare il benessere fisico. Chi inoltre presentasse specifiche patologie dovrebbe chiedere sempre consiglio al proprio medico curante prima dell’assunzione di un integratore, per essere certi della sua efficacia e per sapere con precisione il dosaggio indicato.
Azione e benefici degli integratori di lattoferrina
Azione antimicrobica e antibatterica
La lattoferrina, come già accennato, svolge principalmente un’azione antimicrobica e antibatterica, soprattutto contro agenti patogeni come:
- Escherichia Coli, un batterio che si localizza a livello intestinale provocando quasi sempre diarrea, dolori addominali e una serie di disturbi più gravi;
- Staphylococcus Aureus, che invece colonizza mucose e cute;
- Candida Albicans, che invece normalmente abita le mucose genitali.
Proprietà immuno-modulatorie
Gli integratori di lattoferrina, inoltre, aiutano a modulare le difese immunitarie, sia contro patologie infettive, sia contro malattie autoimmuni. Questo avviene perché questa proteina aiuta la formazione di linfociti T, un tipo di globuli bianchi che attuano meccanismi di difesa contro microrganismi patogeni.
Azione antivirale
Una capacità molto importante della lattoferrina è quella di inibire la penetrazione dei virus nelle cellula, quindi si presenta come un ottimo coadiuvante nel trattamento di malattie come l’HIV (Human Immunodeficiency Virus), che attacca e distrugge un particolare tipo di linfociti; altri virus contro i quali la lattoferrina può essere utile sono l’Herpes Simplex e il Citomegalovirus, appartenenti entrambi alla famiglia degli herpes.
Azione antiossidante
Grazie alla sua capacità di legare lo ione ferrico, ovvero di sottrarre il ferro in eccesso, gli integratori di lattoferrina permettono un’azione antiossidante; infatti il ferro è un minerale che, se presente in quantità maggiori rispetto alla media, può agire come ossidante. L’ossidazione cellulare può provocare lo sviluppo di diverse patologie come malattie cardiovascolari, neurodegenerative o tumori, ecco perché è così importante contrastarla.
Azione ematologica
La lattoferrina è anche indicata per coloro che soffrono di anemia, un disturbo causato dalla riduzione di emoglobina nel sangue. Alcuni studi hanno dimostrato come questa proteina riesca a migliorare i parametri ematologici, ovvero il numero di globuli rossi, il ferro sierico totale, l’emoglobina, la ferritina e l’ematocrito.
Azione antitumorale
Anche nel campo dell’oncologia recenti studi effettuati in Giappone dalla Divisione di Patologia Sperimentale del National Cancer Center Research Institute di Tokio hanno osservato come la lattoferrina potrebbe inibire i tumori del colon, della vescica, del polmone e dell’esofago se assunta per via orale.
La composizione degli integratori di lattoferrina
Altro fattore determinante per poter scegliere l’integratore di lattoferrina più adeguato alle proprie esigenze riguarda la composizione. Questa è molto importante anche per qualsiasi altro integratore alimentare, come per esempio un multivitaminico. Nello specifico vedremo come anche per la lattoferrina è possibile acquistare la versione pura oppure combinata con altre sostanze. Vediamole nel dettaglio.
Pura
Un integratore di lattoferrina pura dovrebbe contenere soltanto lattoferrina, invece molto spesso vengono introdotti anche altri ingredienti, come nel caso delle compresse, per esempio. Tra le sostanze più impiegate troviamo gli agenti di carica, come la cellulosa microcristallina di origine vegetale; antiagglomeranti, come il biossido di silicio; e infine i coloranti.
Combinata
Esistono poi delle varianti che associano le azioni della lattoferrina a quelle di altre sostanze, potenziandone gli effetti sul nostro organismo. Tra le varie combinazioni disponibili sul mercato troviamo quelle di lattoferrina e vitamina D, essenziale per la costituzione delle ossa e per prevenire altre malattie; oppure con vitamina C e zinco per potenziare le difese del sistema immunitario.
Formato
In vista dell’acquisto di un integratore di lattoferrina è importante scegliere il formato che più si adegui alle proprie necessità. In commercio sono disponibili molte tipologie tra cui scegliere, ecco perché è indispensabile conoscere tutti i vantaggi e gli svantaggi di ognuna. In base al formato, infatti, alcune possono essere più o meno “naturali” di altre o anche più o meno comode da assumere. Vediamole insieme.
Lattoferrina in capsule
Gli integratori di lattoferrina in capsule rappresentano uno dei formati più diffusi. Le capsule sono costituite da un involucro cilindrico, quasi sempre realizzato in gelatina solubile dal sapore neutro che al suo interno contiene l’integratore in polvere. Questo formato è certamente più naturale rispetto alle compresse per esempio, che vedremo di seguito, e ha il vantaggio di venire assorbito molto velocemente una volta ingerito.
Lattoferrina in compresse
Gli integratori di lattoferrina in compresse invece, come già anticipato, sono meno naturali rispetto alle capsule poiché per essere realizzate subiscono un processo di compressione in cui vengono utilizzate sostanze leganti. Inoltre, molto spesso alle compresse viene aggiunto un rivestimento che serve per migliorarne il sapore e per proteggere al meglio il prodotto. A differenza della capsule, le compresse non vengono assorbite immediatamente, ovvero hanno un rilascio più lento.
Lattoferrina in gocce
Altro formato disponibile per gli integratori di lattoferrina è quello in gocce. Rispetto alle tipologie viste finora, le gocce presentano un assorbimento ancora più immediato, superando anche i tempi delle capsule. Solitamente gli integratori in goccia presentano una soluzione acquosa, quindi anche più naturale, e sono contenute in una bottiglia color ambra con tappo contagocce per poter dosare con esattezza il quantitativo da assumere.
Lattoferrina in bustine
Un altro possibile formato per gli integratori di lattoferrina è quello in bustine, che a sua volta è disponibili in altri due sotto-tipi, ognuno con delle caratteristiche ben precise.
Polvere
La polvere contenuta nelle bustine è da sciogliere in un bicchiere d’acqua, quindi leggermente più scomoda da assumere rispetto ad altri formati orosolubili. Un vantaggio di questo formato è però l’assorbimento rapido con conseguenti effetti immediati.
Stick
Gli integratori di lattoferrina in stick pack sono delle piccole bustine monodose che presentano un contenuto liquido all’interno, quindi comode da portare sempre con sé per averle a disposizione in ogni momento. È un formato molto adatto soprattutto ai bambini.
Lattoferrina spray
Infine abbiamo gli integratori di lattoferrina spray, una scelta molto comoda per l’assunzione, anche se meno efficace rispetto alle altre. Solitamente sono necessarie diverse erogazioni più volte al giorno per ottenere gli effetti desiderati. Anche in questo caso di tratta di soluzioni acquose come per le gocce, quindi con composizione più naturale rispetto ad altri formati.
Confezioni
Sul mercato in base al tipo di formato potrete acquistare diverse tipologie di confezione di integratori di lattoferrina. Per esempio, nel caso delle capsule e compresse le dimensioni disponibili sono da 30, 60, 90 o anche 120 unità. Per il formato gocce o spray è possibile acquistare confezioni da 16 a 20 ml a seconda della marca. Per le bustine stick, invece, sono disponibili confezioni da 30 unità come anche per le bustine con integratore in polvere.
Come assumere la lattoferrina
I dosaggi degli integratori di lattoferrina possono essere diversi a seconda della patologia in corso, quindi in questi casi è raccomandato rivolgersi al proprio medico curante per farsi indicare le dosi più adeguate. In assenza di patologie questi integratori si possono assumere seguendo il dosaggio indicato sulla confezione, che solitamente è di 100 o 200 mg per compressa o capsula. In realtà sembrerebbe che già con un dosaggio di soli 40 mg al giorno sia possibile notare effetti benefici sull’organismo.
Effetti collaterali della lattoferrina
Gli integratori di lattoferrina possono essere assunti anche per lunghi periodi senza controindicazioni, poiché gli effetti collaterali sono quasi inesistenti. Bisogna ricordare però che, dato che la lattoferrina è un regolatore del ferro, i pazienti affetti da morbo di Parkinson o sclerosi multipla dovranno fare particolare attenzione durante l’assunzione poiché si tratta di patologie in cui il metabolismo di questo minerale è alterato. Infine, dato che non sono stati fatti studi specifici, se ne sconsiglia l’assunzione in gravidanza e in allattamento.
Le domande più frequenti sugli integratori di lattoferrina
Quanto costano gli integratori di lattoferrina?
Il prezzo medio di una confezione di integratori di lattoferrina da 60 capsule o compresse è di circa 18-20 € a seconda della marca scelta. Il costo aumenta fino a 35-40 € per prodotti combinati anche con altre sostanze, come nel caso di lattoferrina con vitamina D o zinco. Nel caso delle gocce o del formato spray una confezione da 16 ml costa circa 20-24 €.
Quali sono le migliori marche di integratori di lattoferrina?
Oggigiorno sono disponibili integratori di lattoferrina prodotti da innumerevoli case farmaceutiche. Il nostro consiglio è di verificare sempre gli ingredienti, che solitamente sono riportati sull’etichetta della confezione, per poter acquistare un prodotto sicuro e privo di sostanze nocive per l’organismo. Alcune marche presentano anche certificazioni di qualità a prova dell’introduzione di procedure sicure durante l’elaborazione del prodotto.
Gli integratori di lattoferrina sono indicati per i bambini?
Nel bambino la lattoferrina rappresenta un’importante fonte di ferro e inoltre contribuisce al suo veloce assorbimento, e bisogna ricordare che il ferro è l’unico minerale presente nel latte materno in quantità inferiori rispetto a quelle raccomandate. Tuttavia il bambino ha potuto farne scorta durante la sua vita fetale, quindi non dovrebbe presentarne un deficit. In caso contrario è possibile intervenire con integratori di lattoferrina, sempre consultando il proprio pediatra che saprà indicare il giusto dosaggio e i tempi di assunzione. A questo scopo in commercio sono disponibili tipologie di prodotti specifici per lattanti o bambini in età scolare.
In quali alimenti si trova naturalmente la lattoferrina?
Gli alimenti naturalmente ricchi di lattoferrina sono molto pochi: oltre al latte vaccino e al latte materno delle prime settimane, non ci sono alimenti che contengano percentuali rilevanti di lattoferrina. In teoria la lattoferrina è presente nel latte di tutti i mammiferi, tuttavia non ci sono concentrazioni rilevanti di questa proteina nel latte di capra, di pecora o di bufala, per questo l’unico latte che viene indicato come naturalmente ricco di lattoferrina è quello bovino. Bisogna comunque considerare che la concentrazione di lattoferrina nel latte di mucca è variabile: come per il latte materno, si ha una concentrazione maggiore nel latte di mucche che abbiano partorito da poco, che va diminuendo con il trascorrere del tempo dal parto.
Gli intolleranti al lattosio possono assumere lattoferrina?
In linea di massima la lattoferrina, nonostante il nome, non contiene lattosio: pur trattandosi di una proteina del latte, non fa parte delle proteine che solitamente generano intolleranza, che sono la caseina e la lattoalbumina. Diverso è il caso per chi è allergico al latte: in questo caso l’assunzione di un integratore di lattoferrina potrebbe provocare una reazione allergica. Sia per gli intolleranti, sia per gli allergici è sempre consigliato leggere la composizione dell’integratore e gli eccipienti: nell’integratore potrebbe infatti essere presente lattosio usato come additivo. In commercio esistono integratori di lattoferrina che riportano già sull’etichetta la dicitura “privo di lattosio” o “adatto agli intolleranti al lattosio”: in caso di dubbi meglio scegliere questi prodotti specificamente pensati per chi soffre di allergie e intolleranze.
Meglio l’integratore di lattoferrina o i fermenti lattici?
Si tratta di due integratori alimentari diversi, che svolgono funzioni differenti: non è quindi possibile dire quale dei due integratori sia migliore, poiché la scelta dipende dalla presenza di disturbi o patologie più o meno specifiche. I fermenti lattici sono indicati soprattutto per il mantenimento e il riequilibrio della flora batterica intestinale, mentre come abbiamo visto l’azione della lattoferrina è mirata a ridurre il rischio di contrarre infezioni batteriche o virali e a combatterle. In commercio sono disponibili integratori che uniscono lattoferrina e fermenti lattici: si tratta di prodotti che svolgono un’azione più completa di tutela e riequilibrio, e possono essere preferiti da chi è soggetto ad infiammazioni intestinali o da chi soffre di stitichezza.