I fattori decisivi per la scelta del joystick
Funzioni
Negli ultimi anni i joystick hanno conosciuto un certo declino, dovuto anche alla sempre maggiore qualità dei gamepad (o joypad) e delle altre periferiche pensate per il gaming. Tuttavia, questi dispositivi continuano a rappresentare uno strumento irrinunciabile non solo per “arredare” la postazione gaming degli appassionati di alcuni particolari generi di videogioco, ma anche per studenti e professionisti nell’ambito della simulazione di volo. L’utilizzo primario del joystick è infatti proprio questo, dato che rappresenta la migliore soluzione per ricreare in modo realistico i comandi di una cabina di pilotaggio, mentre il suo uso nell’ambito di altri generi di simulazione o di videogioco è solitamente poco consigliato, vista la peculiarità delle sue caratteristiche.
Per assolvere al meglio alla sua funzione, un joystick dovrebbe presentare alcune proprietà particolari, che vedremo in dettaglio nei prossimi paragrafi.
Throttle
Throttle è un termine inglese che significa acceleratore, ed è proprio questa la funzione normalmente assegnata a una particolare parte del joystick, che nei modelli di fascia medio-alta si trova separata dal corpo principale ed è costituita da una vera e propria leva, molto simile a quelle degli aerei, mentre nei prodotti più economici si può trovare alla base del joystick sotto forma di semplice ghiera. Ovviamente avere la possibilità di separare questa componente permette di mantenere le mani a una certa distanza l’una dall’altra, mentre se entrambe sono incluse in un unico corpo può diventare difficile gestirle in modo fluido.
Il throttle è un’aggiunta molto importante, dato che consente di regolare con un semplice tocco la velocità di movimento all’interno del gioco o della simulazione. Va detto però che, escludendo i simulatori di volo, raramente è possibile sfruttare questa funzione, che dunque può risultare secondaria per chi è interessato a utilizzi alternativi di questa periferica.
Asse z e rotazione sull’asse z
La presenza di un controllo dedicato specificamente al movimento lungo l’asse z e alla rotazione su quest’ultima è necessaria, nuovamente, nei simulatori di volo. Questa permette infatti di controllare l’imbardata (anche conosciuta con il suo corrispettivo inglese, “yaw“), ovvero la rotazione attorno all’asse di rollio e dall’asse di beccheggio e passante per il baricentro del velivolo, che in condizioni di volo normale è pressoché verticale.
Hat switch
La funzione hat switch, a differenza delle precedenti, non è strettamente legata al mondo della simulazione di volo. Rappresenta infatti il corrispettivo del D-pad nei joypad, e permette di controllare l’orientamento della camera durante il gioco. La grande maggioranza dei giochi moderni offre la possibilità di regolare autonomamente l’angolazione della visuale, che spesso dipende molto dalle preferenze e dalle necessità del gamer, ed è dunque diventato particolarmente importante poter sfruttare questa funzionalità.
Compatibilità
Una nota va riservata alla possibilità di utilizzare un joystick con diversi dispositivi. La grande maggioranza di queste periferiche sono pensate per PC, dato che buona parte dei software di simulazione sono disponibili unicamente per Windows. Alcuni sono invece utilizzabili anche con Mac OS, mentre abbastanza limitata è la scelta riservata ai possessori di console. Solo la PlayStation 3 infatti può vantare alcuni modelli di joystick compatibili, anche se non sono presenti opzioni particolarmente avanzate.
Vibrazione
Quello che viene chiamato “force feedback” è semplicemente il corrispettivo del sistema Dual Shock adottato da molti gamepad. Questo traduce alcune azioni del gioco in una vibrazione che ne aumenta il realismo, e viene particolarmente apprezzata sia nei simulatori di volo che in alcuni giochi focalizzati sul combattimento aereo.
Pulsanti
Una delle caratteristiche più importanti di un joystick è il numero di pulsanti che presenta e la possibilità di personalizzare i comandi ad essi associati. In questo caso la fascia di prezzo può essere un buon indicatore delle possibilità effettive del joystick:
- I modelli più economici difficilmente permettono un alto livello di personalizzazione, anche se va detto che esistono grandi differenze tra i prodotti in questa fascia. Alcuni si limitano infatti a offrire quattro pulsanti e un grilletto, mentre altri arrivano anche a dodici tasti programmabili, che possono già essere sufficienti per simulazioni amatoriali;
- I modelli di fascia medio-alta possono arrivare a permettere la personalizzazione di oltre 280 comandi diversi. Questi sono ovviamente perfetti per chi cerca uno strumento più professionale, in grado di soddisfare esigenze complesse come, per esempio, la simulazione realistica di un volo passeggeri.
Va infine sottolineato che esistono anche programmi open source che permettono una mappatura completa dei pulsanti della propria periferica, rendendo così l’operazione molto più semplice e rapida.
Design
Come vale per tutte le periferiche di gioco, il design è una componente fondamentale nella scelta del modello più adatto alle proprie esigenze. Questo è vero non tanto per la componente estetica, che comunque ha una sua influenza, quanto per la necessità di utilizzare il dispositivo anche per diverse ore al giorno, determinando in parte anche la postura del giocatore, i possibili disagi derivanti da essa, la stabilità della periferica stessa e dunque la sua precisione nella risposta ai comandi.
Ventose
Le ventose poste alla base di un joystick assicurano una buona aderenza alla superficie d’appoggio, che a sua volta si traduce in una maggiore stabilità. Si tratta di un particolare che può rivelarsi decisivo per le sessioni di gaming più intense, dove è probabile che la periferica subisca bruschi spostamenti se non è ben ancorata al tavolo.
Questa caratteristica è abbastanza comune anche nei modelli di fascia economica, ed è consigliabile dunque cercare un prodotto che ne è dotato, dato che non richiede spese aggiuntive.
Ergonomia
Da diversi anni ormai il mercato offre molte soluzioni denominate ergonomiche in tutto lo spettro delle periferiche di gioco, dalle tastiere, ai mouse, ai controller di gioco. In generale, vengono considerati ergonomici tutti i dispositivi che permettono una presa più naturale, che non costringe a forzare la postura della mano o del braccio, limitando così i possibili danni a muscoli, tendini e nervi, spesso infiammati a causa di uno scorretto utilizzo di questi strumenti. Questo vale anche per i joystick, anche se la posizione verticale della leva è già vantaggiosa rispetto, per esempio, ai mouse tradizionali, che costringono il braccio a mantenere una rotazione innaturale. I modelli più avanzati offrono comunque una presa antiscivolo, oltre a pulsanti posizionati in modo tale da sforzare il meno possibile la mano, rendendo ogni gesto più semplice e fluido.
Display
La presenza di un display LCD è riservata ai modelli di fascia medio-alta, e rappresenta un vantaggio soprattutto per chi utilizza programmi di simulazione complessi. Questo può infatti essere utilizzato per visualizzare, per esempio, quale tipo di mappatura dei tasti si sta utilizzando, o per avere informazioni rapide riguardo la configurazione attualmente in uso. In generale, può essere considerata un’aggiunta interessante, anche se non strettamente necessaria per molti utenti.
Configurazione
Un ultimo fattore da considerare è il tipo di configurazione per cui è predisposto il joystick. Ne esistono quattro, ognuna più o meno adatta a diversi usi:
- HOTAS: Hands on Throttle and Stick, ovvero mani sul throttle e sulla leva. Questa è una delle configurazioni più comuni, dove una mano guida costantemente la leva principale, mentre l’altra controlla la velocità. Risulta particolarmente comoda quando il throttle si trova separato dal corpo principale, mentre può essere meno agevole quando questo è integrato alla base della leva;
- HOSAK: Hands on Stick and Keyboard, ovvero mani sulla leva e sulla tastiera. Questa è una configurazione adatta a chi non ha un throttle separato e ha necessità di usare molti più tasti rispetto a quelli offerti dal joystick, sfruttando la tastiera per compensare questa mancanza;
- HOSAM: Hands on Stick and Mouse, ovvero mani sulla leva e sul mouse. Questa configurazione è ideale per chi è interessato a una maggiore precisione nei controlli di volo, ma è consigliabile utilizzarla solo se si possiede un ottimo mouse da gaming e se il proprio joystick è utilizzabile sia con la mano destra che con la sinistra;
- HOSAS: Hands on Stick and Stick, ovvero entrambe le mani sulle leve. Simile alla configurazione precedente, questa utilizza una seconda leva invece del mouse, ed è perfetta per offrire un’esperienza più realistica e, a seconda del modello in uso, potenzialmente più accurata.
I materiali sono importanti?
Il materiale principale utilizzato nella quasi totalità dei joystick è la plastica. Ovviamente questa può presentarsi in diverse qualità, con livelli di robustezza differenti. Inoltre, vanno anche considerati eventuali materiali utilizzati per il rivestimento della leva, che possono essere studiati per rendere la presa più confortevole, o per evitare che la mano scivoli durante le sessioni di gioco più intense. Generalmente, comunque, i materiali non rappresentano una discriminante particolarmente rilevante nella scelta di un joystick.
Il prezzo è importante?
Come vale per tutte le altre periferiche di gioco, a un prezzo superiore corrisponde una migliore qualità dei materiali e un numero di funzioni più ampio. I joystick di fascia economica si aggirano tra i 20 € e i 60 €, offrono un numero di pulsanti abbastanza limitato, un design molto semplice e minimale, e poche possibilità di personalizzazione. Può comunque essere sufficiente per un gamer alle prime armi, o per chi non è particolarmente appassionato di giochi di simulazione e non intende investire cifre troppo alte per una periferica di questo tipo.
La fascia media è poco rappresentata, essendoci un numero abbastanza esiguo di modelli che costano dai 60 € ai 120 €. Molti di questi, inoltre, offrono caratteristiche che non si discostano in modo eccessivo da prodotti di fascia più alta, anche se si può notare una certa differenza per quanto riguarda i materiali e le finiture.
I joystick di fascia alta superano anche abbondantemente i 120 €, possono offrire un livello di personalizzazione molto alto e assicurano una durabilità decisamente maggiore rispetto ai prodotti più economici. Sono però consigliati solo a chi è in grado di sfruttare appieno tutte le loro caratteristiche, ovvero gamer esperti con una conoscenza approfondita dei software e dei giochi di simulazione.
La marca è importante?
Esistono alcuni marchi che nel tempo si sono fatti conoscere grazie alla commercializzazione di prodotti di qualità, anche se non necessariamente di fascia alta, nel mercato delle periferiche di gioco, soprattutto per PC. In particolare, vanno menzionate la Logitech, il cui catalogo si è arricchito quando ha acquisito la Saitek, una casa particolarmente nota per l’alta qualità dei suoi joystick, e la Trust, più economica ma comunque affidabile. Per chi volesse investire cifre minime, vanno tenute in considerazione anche la Speedlink e la Thrustmaster.