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I migliori idropulsori del 2024

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Dati tecnici

Alimentazione

Cavo

Cavo

Batteria

Batteria

Batteria

Modalità di pulizia

Acqua

Acqua e aria, getto singolo, getto multiplo

Acqua e aria

Acqua e aria

Acqua e aria, getto singolo

Funzioni

Pulizia e massaggio

Pulizia e massaggio

Nessuna

Pulizia

Pulisci lingua, pulisci tasche

Livelli di potenza

10

5

2

2

3

Ugelli inclusi

7

2

2

2

3

Capienza serbatoio

0,65 l

0,6

0,15

240 ml

Serbatoio estraibile

Testine

Ortodontica, spazzolino, standard, paradontale

testina Oxyjet, testina Waterjet

Standard

Standard

Standard, pik poket, pulisci lingua

Dimensioni

20,5 x 12,5 x 12 cm

17,1 x 18,5 x 23,2 cm

25,3 x 16 x 6,8 cm

6,3 x 9,2 x 30 cm

6,3 x 12,5 x 21,2 cm

Punti forti

Sempre pronto all'uso grazie all'alimentazione a rete

Tecnologia OxyJet e WaterJet

Pulizia accurata e semplice

Idropulsore portatile

Ricarica veloce

Grande versatilità grazie al ricco kit accessori e alle due modalità di pulizia

Flussi personalizzabili

Pulizia versatile in base alle esigenze

Offre massima libertà di movimento

Batteria fino a 4 ore

Il timer guida ai tempi di pulizia corretti

Controllo della pressione del getto d'acqua

Sempre pronto all'uso

Pratico da usare

Con funzione per pulizia sacche di tartaro

Struttura compatta

5 modalità di pulizia

Serbatoio integrato

Ideale per chi porta l'apparecchio odontoiatrico

Punti deboli

Il vano accessori contiene solo 2 ugelli

Abbastanza ingombrante

Solo 2 ugelli in dotazione

Il pulisci-lingua va acquistato separatamente

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere l’idropulsore

L’idropulsore è un accessorio molto utile per la pulizia dei denti: simile allo spazzolino elettrico, questo attrezzo è in grado di erogare un getto d’acqua molto potente che serve a pulire in profondità i denti e soprattutto gli spazi tra un dente e l’altro.

un idropulsore con i suoi accessori
In questa guida all’acquisto osserveremo tutte le caratteristiche da valutare per trovare l’idropulsore più adatto alle proprie esigenze: ricordiamo che, per maggiori informazioni sull’igiene orale, potete consultare anche le nostre guide all’acquisto dedicate agli spazzolini elettrici, al collutorio e al dentifricio.

A cosa serve un idropulsore?

L’idropulsore è un dispositivo pensato per il completamento dell’igiene orale in quanto è in grado di arrivare, con i suoi getti d’acqua, a rimuovere batteri e residui dalla superficie dentale, dallo spazio tra gengiva e dente e anche dagli spazi che si trovano tra un dente e l’altro e che sono spesso irraggiungibili dalle setole dello spazzolino. Se utilizzato con potenza moderata, tra l’altro, il getto d’acqua dell’idropulsore svolge anche un effetto particolarmente benefico per le gengive, massaggiandole delicatamente e riattivando la circolazione.
Bisogna specificare che questo strumento non sostituisce lo spazzolino tradizionale o lo spazzolino elettrico e che è particolarmente utile a chi non riesce a maneggiare adeguatamente il filo interdentale, a chi abbia protesi, apparecchi ortodontici oppure denti mal allineati: tutti casi in cui il getto erogato da un idropulsore può rivelarsi molto efficace e utile.

Le modalità di pulizia dell’idropulsore

I tipi di pulizia che un idropulsore è in grado di realizzare dipendono dalla modalità di erogazione dell’acqua, o eventualmente del collutorio, e sono importanti da considerare perché influenzano il risultato che è possibile ottenere.

esempio di pulizia che permette l'idropulsore
Solitamente un idropulsore può offrire le seguenti modalità di pulizia:

  • Getto d’acqua: è la più diffusa modalità di pulizia degli apparecchi attualmente in commercio ed è in grado di rimuovere i residui di cibo intrappolati tra dente e dente, oltre che contribuire alla rimozione di placca e batteri dal solco gengivale;
  • Getto d’acqua e aria: usa insieme acqua e aria (purificata tramite un apposito filtro), utile nell’eliminare i batteri da sopra e sotto il bordo gengivale, rimuovendo anche i residui di cibo dagli spazi più angusti;
  • Modalità speciali: alcuni modelli hanno dei particolari programmi di pulizia in cui la durata e l’intensità del getto è già preimpostata per specifici obiettivi, quali la cura delle gengive o la pulizia interdentale.

Tipi di getto

Oltre alle modalità di pulizia è importante anche considerare il tipo di getto che l’idropulsore è in grado di erogare e se ne sia consentita la regolazione, perché le possibilità di scegliere tra diversi tipi di getto e di regolare la potenza permettono all’apparecchio di essere più versatile ed efficace per diversi tipi di pulizia.

dettaglio dei pulsanti di un idropulsore

Nello specifico, troviamo due possibili tipologie di getto:

  • Getto singolo: detto anche “doccia dentale”, consiste nell’erogazione di un getto continuo di acqua, proprio come una doccia in funzione;
  • Getto multiplo: l’idropulsore spruzzare un numero variabile di getti ad intermittenza, molto utili per pulire gli spazi più difficili con maggiore efficacia, oppure per insistere qualora ci siano dei residui di cibo persistenti. Alcuni modelli permettono di scegliere tra due o tre getti uno dopo l’altro, altri erogano getti ad intermittenza continua.

Per quanto riguarda invece la regolazione dell’intensità, ci sono modelli con ghiere che permettono di regolare l’intensità dell’erogazione in base alle proprie preferenze e alla pulizia che si desidera realizzare. I modelli più prestanti, cioè quelli alimentati a rete elettrica, permettono normalmente di scegliere tra 10 livelli di potenza d’erogazione del getto d’acqua; al contrario, quelli meno potenti, ovvero i modelli a batteria, non permettono generalmente di impostare diverse intensità.

Struttura

In commercio esistono due tipologie di idropulsori che si differenziano principalmente per la struttura: i modelli fissi e i modelli portatili. Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche di ognuna delle due tipologie.

Idropulsori fissi

Questi modelli sono caratterizzati da una struttura di grandi dimensioni, costituita da un serbatoio esterno molto capiente e da un supporto per il manico dell’idropulsore stesso. Questo tipo di idropulsore è la scelta ideale in caso di utilizzo intenso e frequento, magari da parte di più di una persona, in quanto può offrire prestazioni continue e molto elevate.

idropulsore con serbatoio e meccanismo di funzionamento esterno
Occorre però fare attenzione trovare la giusta collocazione per il prodotto: potete scegliere per esempio di posizionarlo sul lavabo o di montarlo sulla parete del bagno, ma ricordate sempre che dovrete calcolare una distanza adeguata alla lunghezza del cavo che collega l’idropulsore alla base il quale, essendo fisso, limita in parte la libertà di movimento durante la pulizia.

Idropulsori portatili

Si tratta della tipologia ideale per chi ha poco spazio a disposizione, oppure per chi non intende utilizzare l’idropulsore molto spesso o farne un uso condiviso con i famigliari. Gli idropulsori portatili si distinguono per una struttura compatta, che integra il serbatoio all’interno del manico stesso e che prevede una piccola base di ricarica. Questi apparecchi sono perfetti per chiunque desideri una libertà di movimento totale, visto che hanno un funzionamento cordless e di conseguenza non sono limitati dalla lunghezza del cavo.

Componenti dell’idropulsore

Possiamo comunque identificare dei componenti di cui tutti gli idropulsori sono dotati: si tratta del serbatoio e degli ugelli, due parti indispensabili per il funzionamento di questo accessorio. Valutare la capienza del serbatoio, il numero di ugelli forniti in dotazione e l’eventuale presenza di un vano porta ugelli è importante perché si tratta di aspetti che impattano direttamente sull’esperienza di utilizzo: approfondiamo ognuno di questi componenti.

Serbatoio

Alla luce della natura del funzionamento dell’idropulsore, per garantire un utilizzo comodo e pratico dell’apparecchio diventa molto importante valutare la capacità del serbatoio che contiene l’acqua che viene erogata.
I modelli portatili, che integrano il serbatoio nel manico stesso dell’idropulsore, hanno una capienza compresa tra 100 e 160 ml, mentre i modelli fissi hanno serbatoi esterni più grandi.

serbatoio integrato di un idropulsore
I modelli con serbatoio esterno possono contenere dai 300 ai 600 ml di acqua o collutorio, attestandosi, ad esempio, come scelta ideale per famiglie numerose o per chiunque voglia utilizzare abbondanti quantità di liquido quando effettua la pulizia.
In base, quindi, al numero di persone che utilizzeranno l’apparecchio (soprattutto se lo useranno una di seguito all’altra, magari la mattina prima di andare a scuola o al lavoro oppure la sera prima di coricarsi), scegliete un modello con un serbatoio abbastanza grande da non doverlo riempire troppo frequentemente.

Ugelli

La quantità di ugelli che sono presenti in dotazione al momento dell’acquisto è un elemento da non sottovalutare perché disporre di diversi ugelli, come vedremo, comporta diversi vantaggi.
In commercio sono disponibili modelli che includono un solo ugello o altri che ne includono da 2 a 4, rappresentando la scelta ideale per chi deve fare un utilizzo familiare dell’apparecchio, ma anche per chi voglia usarlo da solo e voglia già disporre di ugelli di ricambio, per non dover poi affrontare in un secondo momento una spesa aggiuntiva per i ricambi.

ugelli in dotazione ad un idropulsore
A proposito di accessori, ricordiamo che esistono in commercio alcuni idropulsori che, oltre ad uno o più ugelli, includono altri componenti che possono essere montati sul manico e che assolvono ad altre tipologie di pulizia, andando ad ampliare la versatilità dell’apparecchio.
È il caso dei modelli che includono, ad esempio, ugelli specifici per la pulizia della lingua o di protesi fisse o classiche testine spazzolino.

Vano porta ugelli

Gli idropulsori fissi possono offrire in alcuni casi anche il grosso vantaggio della presenza di un vano dove raccogliere i vari ugelli. Questa possibilità è invece quasi sempre esclusa dai modelli cordless, che possono al massimo prevedere un supportino posizionato sulla base stessa dell’idropulsore e che serve per conservare un solo ugello extra.

Alimentazione

Esistono tre tipologie di alimentazione per gli idropulsori: a rete elettrica, con batteria ricaricabile e a batteria usa e getta. Vediamo vantaggi e svantaggi.

A rete elettrica

È il tipo di alimentazione degli idropulsori fissi, che devono essere collegati ad una presa elettrica. Questi possono essere utilizzati in ogni momento ed anche per lunghe sessioni, grazie ad una buona potenza erogata. Il vantaggio di questi modelli è che offrono una potenza maggiore e non sono soggetti in alcun modo ad una graduale perdita di prestazioni, mentre gli svantaggi sono rappresentati dall’ingombro maggiore e dalla minore libertà di movimento che offrono.

Con batteria ricaricabile

Questi modelli sono composti da una piccola base di ricarica dove si ancora il manico dell’idropulsore, che è dotato di una batteria al suo interno. La batteria, come negli spazzolini elettrici, può essere di vario tipo, ad esempio agli ioni di litio (il tipo di batteria più comune) oppure Ni-MH, ed offrire, di conseguenza, dei tempi di autonomia e ricarica e delle prestazioni più o meno vantaggiosi. I vantaggi di questi modelli sono sicuramente la libertà di movimento e lo scarso ingombro, di contro abbiamo la dipendenza dai tempi di autonomia/ricarica, una potenza solitamente inferiore o meno personalizzabile rispetto ai modelli con cavo e la capienza ridotta del serbatoio.

A batteria usa e getta

Gli idropulsori di questo tipo sono molto meno diffusi rispetto alle altre tipologie e sono pensati per un utilizzo da viaggio o comunque sporadico. Prevedono di solito il funzionamento con due o tre pile stilo (AA) e hanno delle prestazioni inferiori alle altre due tipologie elencate sopra.

Le domande più frequenti sull’idropulsore

Quali sono le migliori marche di idropulsore?

Tra i marchi leader del settore troviamo sicuramente Braun, con la sua diffusissima linea Oral-B, che produce non solo idropulsori singoli, ma anche modelli integrati allo spazzolino elettrico. A seguire, troviamo Philips e Panasonic che invece puntano su modelli che non prevedono anche lo spazzolino, ma che si distinguono per strutture molto compatte, ideali per chi voglia un modello poco ingombrante. Piuttosto diffuse in commercio sono anche Waterpik e Hangsun.
Il nostro consiglio è quello di scegliere sempre aziende note ed affidabili in quanto questo garantisce una migliore assistenza nella fase post-vendita, qualora si rendesse necessario riparare l’apparecchio, trovare un centro assistenza o per qualsiasi altra evenienza. Inoltre, affidarsi a marche conosciute è anche una certezza relativamente alla qualità e sicurezza dei materiali impiegati per produrre l’idropulsore.

Quanto costa un idropulsore?

Il prezzo degli idropulsori non è in realtà molto variabile: i modelli più costosi in commercio hanno un costo di circa 100 €, ma si tratta di apparecchi versatili che integrano anche lo spazzolino elettrico o altri accessori, mentre la maggior parte dei modelli ha un costo che varia dai 30 € per i modelli più economici ai 45-60 € per quelli di media qualità e prestazioni.
Quello che è importante sapere prima dell’acquisto è che il prezzo è un valore indicativo di alcune caratteristiche del prodotto in questione, quali le funzioni o il numero di ugelli di cui è dotato e il tipo di alimentazione che prevede. Non necessariamente un idropulsore economico è anche scadente, anzi può essere la scelta ideale per chi voglia completare la propria igiene orale utilizzando questo strumento al posto del filo interdentale. Al contrario, se pensate di condividere l’idropulsore con altri membri della famiglia oppure avete un apparecchio ortodontico, meglio scegliere modelli con numerosi ugelli in dotazione e con un range ampio di selezione del getto, che sono inevitabilmente più cari. Inoltre ricordate che, se siete alla ricerca di un modello che integri spazzolino ed idropulsore nella stessa base, dovrete inevitabilmente prepararvi a sostenere una spesa più elevata, visto che andrete ad acquistare due prodotti in uno.

Meglio l’idropulsore o il filo interdentale?

Sia l’idropulsore, sia il filo interdentale rappresentano validi strumenti per rimuovere i residui e la sporcizia che si accumulano tra un dente e l’altro; per questo motivo, l’idea che utilizzare l’uno o l’altro sia del tutto indifferente è piuttosto diffusa. In realtà, pur essendo perfetto per eliminare i residui più grossolani e rilasciare una generale sensazione di freschezza, l’idropulsore non riesce a rimuovere la placca più tenace, per cui soltanto lo sfregamento meccanico effettuato con il filo interdentale risulta efficace. Per questo motivo i dentisti consigliano solitamente di utilizzare entrambi: il filo interdentale per primo, seguito dall’idropulsore per rimuovere definitivamente tutti i residui dal cavo orale. Da ultima va lasciata la pulizia con lo spazzolino e dentifricio.
Ci sono però casi in cui l’idropulsore si rivela l’unico strumento in grado di realizzare una pulizia profonda: chi per esempio porta apparecchi ortodontici, protesi fisse o ponti, non potendo utilizzare il filo interdentale, potrà senza dubbio trarre da questo apparecchio il massimo beneficio. Anche chi ha gengive particolarmente sensibili, in realtà, potrebbe preferire l’idropulsore al filo interdentale, che tante volte provoca dolore e sanguinamenti: in questo caso, però, occorre fare attenzione a indirizzare il getto in modo corretto, vale a dire creando un angolo acuto rispetto alla gengiva. In caso contrario, infatti, si rischia di causare gonfiori e irritazioni.

Quante volte al giorno usare l’idropulsore?

L’idropulsore può essere usato una o due volte al giorno: in caso di gengive sensibili è meglio limitarsi ad un unico utilizzo quotidiano, perché il getto, anche se delicato, potrebbe provocare dolori o sanguinamenti eccessivi. 

Quanto collutorio mettere nell’idropulsore?

Per rispondere a questa domanda nel modo più corretto possibile consigliamo di leggere il libretto informativo del vostro idropulsore; i serbatoi infatti possono avere capienza diversa e in base ad essa può variare la quantità di collutorio consigliata. In genere possiamo affermare che la proporzione acqua-collutorio dovrebbe essere 1:1, quindi ad esempio 10 ml di acqua e 10 ml di collutorio. 

Quando sostituire gli ugelli dell’idropulsore?

Di norma le testine dell’idropulsore devono essere sostituite dopo 3/4 mesi. Se si dovessero notare lesioni o danneggiamenti si potranno sostituire prima, allo stesso modo se l’idropulsore è utilizzato da più persone è d’obbligo che ogni persona abbia la sua testina.
Le testine di ricambio si trovano abbastanza facilmente: queste ad esempio sono testine compatibili con gli idropulsori Waterpik


Mentre questi sono per i modelli Oral-B.

Come pulire un idropulsore?

Alcuni idropulsori sono dotati di un vano porta testine che permette di mantenerli in condizioni igieniche ottimali: per quei prodotti basterà quindi una manutenzione ordinaria che preveda la pulizia del corpo da eventuali residui di calcare o macchie d’acqua. Per quanto riguarda invece i modelli senza base fissa e vano porta testine, bisognerà assicurarsi di conservare le testine in un luogo igienico, evitando di lasciarli attaccati al corpo macchina. Si può optare per l’acquisto di un piccolo contenitore con coperchio o di una scatolina in plastica. 

Come lavarsi i denti con l'idropulsore?

Per lavarsi correttamente i denti con l’idropulsore bisognerà: 

  1. Spruzzare l’acqua nella parte dove dente e gengiva si incontrano;
  2. Muovere il getto verso sinistra o destra, quindi scendere per tutta l’intersezione tra dente e dente;
  3. Completare ogni porzione della bocca con questi movimenti sia all’interno che all’esterno dell’arcata dentale.

Nel complesso queste operazioni dureranno circa 2 minuti, esattamente come una pulizia con lo spazzolino.

Quando non usare l'idropulsore?

L’idropulsore non dovrebbe essere usato se si hanno problemi di gengive infiammate e sanguinanti o se si hanno ferite in bocca da estrazioni o da altri tipi di interventi. Anche in presenza di infezioni alla bocca è sconsigliabile l’uso di un idropulsore. 

Domande e risposte su Idropulsore

  1. Domanda di Sonia De Piano | 30.05.2019 09:39

    Nella descrizione si evince che oral b oxyjet è l’ideale per apparecchi ortodontici, voi avete consigliato i modelli waterpik. Qual’ė la differenza?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 31.05.2019 10:12

      L’idropulsore Oral-B Oxyjet è particolarmente efficace per chi ha apparecchi ortodontici in quanto dotato di una modalità di pulizia che funziona sia tramite getto d’acqua pressurizzata, sia tramite un getto d’aria purificata. Questo permette una pulizia in generale più completa. Anche il modello Waterpik WP-660 si presenta adatto a chi porta apparecchi ortodontici ma in questo caso non tanto per la modalità di pulizia (non è prevista infatti l’emissione di aria pressurizzata), ma per la presenza di un ugello ortodontico appositamente pensato per rimuovere anche i residui collocati negli spazi tra i fili e i ganci. Pur per due ragioni diverse, sono quindi entrambi due modelli molto validi e adatti alle tue esigenze.

  2. Domanda di elena | 13.08.2018 15:49

    Salve, dovendo mettere un apparecchio ortodontico fisso volevo sapere quale idropulsore sarà il più indicato per l’igiene orale. Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 15.08.2018 17:42

      Tra i modelli che abbiamo recensito, ci sono piaciuti particolarmente il Waterpik WP-100E e il Waterpik WP-660.

  3. Domanda di Paride | 30.07.2018 10:32

    I modelli della Waterpik Wp-100E e Wp-660 sembrano molto simili, quali sono le differenze?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 31.07.2018 10:20

      Tra i due modelli che hai indicato, il Waterpik WP-660 è il più sofisticato: questo idropulsore, infatti, prevede due modalità (Floss e Massaggio) e dunque due diversi getti d’acqua, uno continuo e uno a intermittenza, regolabili su 10 livelli di intensità; il WP-660, inoltre, è dotato di un timer che segnala, mediante una breve pausa ogni 30 secondi, che occorre spostarsi su un’altra zona dell’arcata dentale. Il Waterpik WP-100E, invece, prevede unicamente il getto singolo, che però può essere regolato su 10 livelli di intensità. Entrambi i modelli, infine, sono dotati di un serbatoio da 650 ml e di un buon kit di ugelli extra.

  4. Domanda di DEBORHA | 08.04.2018 18:48

    MALATTIA PERODONTALE IMPORTANTE,CON TASCHE GENGIVALI MOLTO VISIBILI,QUALE MI CONSIGLIERESTE DI COMPRARE,TRA WATERPIK E BROXO.

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 09.04.2018 10:51

      Noi ti consigliamo il Waterpik che è, a nostro parere, uno dei migliori modelli attualmente sul mercato.

  5. Domanda di Antonio Coprcoruto | 02.02.2018 19:17

    Nella descrizione si parla di ingombro, ma non vengono specificati i centimetri. Per la conservazione dispongo di spazi molto ristretti. Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 05.02.2018 11:37

      Le dimensioni possono variare in base al marchio e al modello. Per fare un esempio, il Waterpik WP-100E misura 17,8 x 22,9 x 15,2 cm, mentre l’Oral-B OxyJet ha un ingombro di 17,1 x 18,8 x 23,2 cm.

  6. Domanda di Letizia | 27.01.2018 10:51

    Salve in famiglia siamo in 5. C’e differenza tra oral b oxyjet pro 3000 e 5000? I ricambi ci sono x idropulsore e spazzolini? Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 29.01.2018 17:48

      La differenza tra i due set riguarda lo spazzolino elettrico in dotazione: nel primo caso troverai l’Oral-B Pro 3000 (che ha 3 modalità di spazzolamento: pulizia quotidiana, gengive e denti sensibili), nel secondo l’Oral-B Pro 5000 (che ha 5 modalità di spazzolamento: pulizia quotidiana, gengive, denti sensibili, sbiancante e pulizia profonda). Le testine di ricambio possono essere acquistate direttamente su Amazon, ad esempio qui trovi quelle per l’idropulsore, qui quelle per lo spazzolino.

  7. Domanda di Martina Carassai | 18.01.2018 23:24

    Ho capsule, impianti e gengive gonfie da un anno x le quali i dentisti nn mi trovano soluzione. Usavo il Braun da 10 anni. Ora quale mi consigliate?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 25.01.2018 13:05

      Il marchio Braun è tuttora uno dei più affidabili sul mercato, ma se desideri cambiare puoi dare un’occhiata al Waterpik WP-100E, che ci sembra un modello molto valido.

  8. Domanda di CONSUELO | 10.01.2018 13:16

    Buongiorno! Vorrei capire quale è più adatto a me per uso singolo quindi. Poco ingombrante se possibile e inoltre ho splintaggio sopra e sotto. Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 10.01.2018 14:57

      Puoi valutare il Waterpik WP-100E, un classico modello fisso e alimentato a rete (ma comunque abbastanza compatto), oppure, se preferisci un modello più ridotto e a batteria, ti consigliamo di dare un’occhiata al Philips HX8331/01 Sonicare AirFloss Ultra.

  9. Domanda di giovanni di pace | 29.08.2017 11:17

    Alla base dell’idropulsore ci sono dei forellini da cui nel tempo fuoriesce del liquido di colore nerastro che si deposita alla base. La domanda è se possa trattarsi di muffe … o altro !

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 30.08.2017 10:11

      Non sappiamo quale modello tu abbia acquistato, ma finora questo problema non ci è stato segnalato. Comunque, una buona manutenzione dell’idropulsore dovrebbe prevenire la formazione di calcare o muffe: ti consigliamo di cambiare periodicamente i beccucci (idealmente andrebbero sostituiti ogni 6 mesi) e di lavare la vaschetta con regolarità. Inoltre, evita di lasciare la vaschetta piena d’acqua quando non utilizzi l’idropulsore.

  10. Domanda di roberto | 11.07.2017 12:34

    buongiorno vorrei un consiglio x uno spazzolino elettrico a propulsione, spendere massimo 100€, ed è vero che dopo un anno è da cambiarlo?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 11.07.2017 15:06

      Uno dei migliori idropulsori attualmente in commercio è secondo noi il Waterpik WP-100E, che rientra anche nella fascia di prezzo da te specificata. Non ci risulta che vada cambiato dopo un anno, anzi, questo modello è alimentato a rete e per questo le prestazioni non dovrebbero calare nel tempo.