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I migliori hub USB del 2024

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Dati tecnici

Numero porte

7 + 1

4

7

4

4 + 1

Standard USB

3.0

3.0

3.0

3.0

2.0

Alimentazione

Con alimentatore

USB

USB

USB

USB

Tipo di porte

7 x dati, 1 x ricarica

Dati e ricarica

7 per dati, 2 ricarica

4 x dati e ricarica

4 x dati, 1 x ricarica

Orientamento porte

Verticale

Orizzontale

Orizzontale

Orizzontale

Orizzontale

Punti forti

Standard USB aggiornato

Ben 7 porte USB-A

Standard USB recente

Ottimo prezzo

Una porta per ricarica veloce

Interruttori per ogni singola porta

Alimentazione esterna

Punti deboli

Mancano porte USB-C

Solo porte USB-A

Numero porte limitato

Velocità max 480 Mbps

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I fattori decisivi per la scelta di un hub USB

A cosa serve un hub USB?

Anche se oggi si tende sempre di più a sfruttare tecnologie senza fili e servizi online, facendo sì che molti dispositivi abbiano del tutto eliminato la possibilità di connettere periferiche tramite porte fisiche, in molti casi un collegamento tramite USB rimane la soluzione migliore. Questo vale in particolare in molti contesti professionali, di cui lo smart working è solo un esempio, dove è necessario l’uso di molti dispositivi e periferiche in contemporanea, ma talvolta può essere utile anche in ambito domestico, per rendere più agevoli ed efficienti alcune operazioni di base che ormai sono diventate comuni anche per gli utenti meno esperti. Un hub USB è, in parole semplici, l’equivalente USB di una presa multipla per la corrente: collegandolo a una singola porta del proprio computer, infatti, permette di utilizzarne quattro o più.

Hub USB a cosa serve
È dunque un sistema semplice per moltiplicare il numero delle porte USB a propria disposizione, senza dover sostituire o modificare in modo radicale i componenti interni del computer. Anche se può sembrare un accessorio molto semplice e senza particolari caratteristiche da considerare prima dell’acquisto, esistono in realtà diversi parametri molto importanti da valutare, che influenzano non solo il funzionamento, ma anche la sicurezza dell’hub USB. In questa pagina cerchiamo di analizzare nel dettaglio i dati fondamentali da considerare prima di procedere all’acquisto di questo dispositivo.

Porte USB

Il primo (e forse più banale) fattore da tenere in considerazione nella scelta di un hub USB riguarda il numero e la tipologia delle porte di cui dispone. Consideriamo i due aspetti separatamente:

  • Numero: a seconda delle proprie esigenze è possibile scegliere tra modelli con quattro, sette, dieci o sedici porte. Va detto che la grande maggioranza degli utenti in genere sceglie la soluzione più basilare in assoluto, anche se non necessariamente si tratta dell’opzione migliore: considerando la differenza di prezzo ridotta e la probabilità che in futuro vadano aggiunti ulteriori dispositivi al proprio impianto, infatti, è consigliabile orientarsi su un modello con caratteristiche più avanzate, così da non dover ripetere la spesa entro poco tempo dal primo acquisto. Ovviamente gli hub USB con un numero di porte molto elevato sono adatti soprattutto ad ambienti lavorativi o, più in generale, per professionisti che hanno bisogno di una grande flessibilità nell’uso di dispositivi e periferiche esterne;
    Hub USB porte
  • Funzioni: un dato fondamentale viene spesso trascurato quando si parla di porte USB, ovvero la distinzione tra quelle in grado sia di trasferire dati che di ricaricare batterie esterne, quelle che possono solo trasferire dati (data only) e quelle che invece possono solo fornire energia per alimentare altri dispositivi (power only). La tipologia delle porte di un hub USB deve essere presente tra le specifiche del prodotto, per cui è fondamentale considerarle con attenzione prima dell’acquisto, diffidando dei prodotti, spesso a basso costo, che non riportano alcun dato utile in merito.

Standard USB

Negli anni la tecnologia USB ha continuato ad evolversi, continuando ad assicurare connessioni sempre più veloci e un metodo di ricarica per le comuni batterie al litio che ormai è diventato praticamente universale. In questo paragrafo analizziamo tutti gli standard USB, dalla loro nascita fino ai più recenti.

Hub USB standard

  • USB 1.0 (Low-Speed) e USB 1.1 (Full-Speed): risalenti rispettivamente al 1996 e al 1998, permettevano l’uso di un unico tipo di connettore, offrivano una velocità di trasferimento dati estremamente limitata e non permettevano di ricaricare dispositivi esterni. Si tratta di uno standard ormai del tutto fuori mercato, in cui si possono imbattere solo gli appassionati di tecnologia retro;
  • USB 2.0 (Hi-Speed): risale al 2000 ed è considerato uno standard datato seppure ancora molto diffuso, in grado di raggiungere una velocità massima di 480 Mbit/s (circa 60 MB/s). Anche se non è adatto al trasferimento di grandi volumi di file, che richiederebbe tempi estremamente lunghi, è compatibile anche con dispositivi obsoleti (precedenti a Windows Vista) e può essere una soluzione interessante per chi dovesse avere la necessità di trasferire file da computer molto datati. Ha introdotto la funzione di ricarica a 1.5 A, adatta dunque a dispositivi che non richiedono una grande quantità di energia per funzionare e che non sono compatibili con sistemi di ricarica rapida. Se possibile è consigliabile cercare hub USB che sfruttino standard più recenti, considerando che le performance sono state migliorate nettamente con gli ultimi aggiornamenti;
  • USB 3.0 (Super-Speed): nonostante sia stato introdotto nel 2007, non è ancora diffuso quanto lo standard precedente. Con una velocità massima di 4,8 Gbit/s (circa 600 MB/s), è molto più indicato per il trasferimento rapido di file di grandi dimensioni. È però importante ricordare che per assicurare prestazioni di questo livello è necessario che l’hub USB sia connesso a una porta con lo stesso standard. Anche se i dispositivi dotati di USB 3.0 sono normalmente compatibili anche con lo standard 2.0, infatti, la velocità di trasferimento subirebbe un forte rallentamento. Per quanto riguarda la ricarica, con questo aggiornamento è possibile assicurare una carica rapida anche a dispositivi che richiedono un maggiore consumo energetico;
    Hub USB evoluzione
  • USB 3.1 (Super-Speed+): è la più recente evoluzione dello standard 3.0, è stata introdotta nel 2013 ed è ancora abbastanza rara sul mercato. La velocità massima è di 5 Gbit/s (circa 625 MB/s), un ulteriore miglioramento rispetto al suo predecessore, anche se meno marcato. Non si riscontrano invece particolari cambiamenti per quanto riguarda la funzione di alimentazione di dispositivi esterni, che rimane comunque efficiente e può soddisfare le esigenze di tutti i consumatori;
  • USB-C: questa dicitura è legata non a un vero e proprio standard USB, ma al design dei connettori introdotto nel 2014, sempre più diffuso sia tra i dispositivi mobili come smartphone e tablet, sia nei computer portatili di ultima generazione (in particolare i modelli targati Apple). Anche se è credenza diffusa che tutte le prese USB-C siano aggiornate allo standard 3.1, in realtà si possono trovare anche connettori aggiornati allo standard 2.0 e 3.0, ed è dunque necessario controllare questo dettaglio prima dell’acquisto. Questo tipo di connettore è generalmente considerato più efficiente sia dal punto di vista del trasferimento dati, sia per quanto riguarda l’alimentazione e la ricarica.

Sicurezza

Un aspetto che purtroppo viene ignorato completamente dalla maggior parte degli utenti riguarda proprio lo standard di sicurezza che un hub USB può offrire. Oggi sono disponibili sul mercato innumerevoli modelli, molti dei quali a prezzi stracciati, che spesso non rispettano alcune basilari norme di sicurezza. Questo rappresenta un rischio molto serio, non solo per i dispositivi connessi (in particolare se sono in fase di ricarica), ma anche per l’utente stesso.

Hub USB sicurezza
Nel caso in cui dovessero verificarsi sovraccarichi o cortocircuiti, infatti, le componenti elettriche di computer e periferiche potrebbero bruciarsi danneggiandosi anche irrimediabilmente, mentre in situazioni più estreme potrebbe essere il consumatore a subire una forte scossa elettrica. È dunque consigliabile verificare sempre che l’hub USB possieda certificazioni di qualità e una garanzia valida per il proprio paese: potrebbe richiedere un investimento leggermente maggiore, ma è una spesa necessaria per preservare i propri dispositivi ed evitare pericolosi incidenti.

Alimentazione

L’alimentazione è un fattore cruciale nella scelta di un hub USB, ed è possibile trovarne di due principali tipologie diverse:

  • Via USB: gli hub USB di questo tipo sono forse i più diffusi tra i consumatori medi. In genere dispongono di massimo quattro porte, sono molto pratici e facilmente trasportabili, e dunque ideali per chi possiede un computer portatile che viene spesso usato in mobilità. Tuttavia, è fondamentale considerare quanta energia consumano i dispositivi connessi all’hub, sia perché una singola porta USB si trova a dover supportare quattro periferiche diverse (cosa che potrebbe non riuscire a fare, considerando che può raggiungere un massimo di 500 mA con lo standard 2.0 e 900 mA con il 3.0), sia perché l’hub stesso ha dei limiti in termini di gestione dell’energia;
  • Tramite corrente elettrica: se possibile, è sempre consigliabile orientarsi su questo tipo di hub USB.
    Hub USB alimentazione
    Richiedono un ingombro maggiore, dato che devono essere connessi a un alimentatore che, a sua volta, va collegato a una presa della corrente, ma può supportare facilmente un carico energetico molto più elevato. In genere questi modelli possono disporre di dieci o più porte USB, una soluzione ideale per chi deve gestire molte periferiche, in particolare hard disk o altri dispositivi che richiedono un certo consumo di energia.

Va notato che alcuni modelli di hub USB possono essere utilizzati con entrambi i tipi di alimentazione, a seconda del carico di lavoro richiesto. Inoltre alcuni prodotti dispongono di interruttori che permettono di attivare o disattivare ogni singola porta, a seconda delle esigenze. Può essere una soluzione utile per non sprecare inutilmente energia e sfruttare quella disponibile per far funzionare al meglio i dispositivi connessi.

Hub USB interruttori

Design

Se considerando tutte le caratteristiche precedenti si sono selezionati più modelli identici da un punto di vista tecnico, la decisione finale andrà basata sul design dell’hub USB. In particolare, è bene verificare l’orientamento delle porte USB, che può essere orizzontale (soprattutto nei modelli che non richiedono l’uso di alimentatore e sono pensati per un uso in mobilità) oppure verticale (molto frequenti negli hub USB con sette o più porte). Alcuni modelli possono essere anche utilizzati come supporti per tablet o smartphone, una soluzione molto pratica per la scrivania. Vanno anche tenuti in considerazione i materiali con cui è realizzata la scocca, che devono essere particolarmente resistenti nei modelli che vanno usati in viaggio.

Hub USB design
Inoltre si può anche considerare la presenza o meno di uno o più indicatori LED che mostrino quando l’hub o le singole porte sono effettivamente attive.

Altri fattori da tenere a mente per l’acquisto di un hub USB

La marca è importante?

Spesso quando si devono acquistare accessori per computer non si bada alla casa produttrice, spesso sconosciuta per la grande maggioranza degli utenti. Tuttavia, anche se un hub USB sembra un prodotto molto semplice e privo di particolari funzioni, come abbiamo sottolineato è importante che sia sicuro e realizzato seguendo standard qualitativi adeguati. Anche se in effetti sono moltissimi i marchi che realizzano questi accessori, è consigliabile orientarsi su quelli che nel tempo hanno dimostrato una buona affidabilità e un supporto tecnico adeguato. Tra questi ricordiamo in particolare Trust, Hama, Anker, Aukey, Ugreen e CSL.

Il prezzo è importante?

Gli hub USB possono essere acquistati per un prezzo che va da un minimo di 5 a un massimo di circa 40 €. A parità di caratteristiche tecniche, è in genere meglio diffidare dei prodotti più economici, dato che spesso il prezzo è dovuto all’uso di materiali di bassa qualità. Come già precisato nel paragrafo dedicato alla sicurezza, risparmiare pochi euro potrebbe tradursi in un serio rischio per i dispositivi connessi (che magari appartengono a una fascia di prezzo molto più alta) e per l’utente stesso.

Hub USB prezzo

I materiali sono importanti?

Per lo più gli hub USB sono realizzati in plastica, talvolta con finiture in metallo. È bene però valutarne la qualità e la robustezza, in particolare se si intende acquistare un modello portatile da utilizzare spesso in viaggio. Nel caso in cui si voglia acquistare un hub USB con alimentatore, va anche valutato il rivestimento dei cavi che lo andranno a connettere a una presa elettrica, prestando particolare attenzione alla sua integrità.

Le domande più frequenti sugli hub USB

Con quali dispositivi si può usare un hub USB?

Molti utenti chiedono se è possibile utilizzare un hub USB connettendolo a dispositivi diversi dal computer. La risposta è ovviamente variabile: esistono infatti modelli compatibili con console (per la connessione di più gamepad cablati, per esempio), ma non sarà possibile usare una soluzione simile per connettere più PC a una singola stampante. Inoltre, ricordiamo che prima di connettere un hub USB a qualunque dispositivo è bene calcolare quanta energia servirà per alimentare le periferiche da connettere, così da scegliere un modello effettivamente in grado di supportarle senza causare alcun danno.