La qualità del riposo notturno è data da un numero di fattori, sia esterni, sia per così dire interni (pensiamo solo a quanto il livello di stress influisca sul sonno). Se parliamo di oggetti responsabili del nostro buon riposo, l’unità fondamentale è costituita dal letto e da tutti i suoi componenti: doghe, materassi, lenzuola, cuscini, piumoni, trapunte ecc. Ciascuno di questi elementi ha una sua funzione: vogliamo occuparci qui nello specifico del topper, un articolo da letto originario del Nord Europa che sta acquisendo sempre più popolarità negli ultimi anni anche nel nostro Paese. Se lo conoscete già e siete pronti a comprarlo, cercate quello giusto per voi nella nostra classifica dei migliori topper del momento.
I migliori topper
Che cos’è e a cosa serve il topper?
Il topper è un particolare tipo di coprimaterasso che, oltre a proteggere il materasso dalla polvere, dal sudore e dai residui che naturalmente il nostro corpo produce, aggiunge un livello di morbidezza, comfort e calore al nostro letto. Il topper si usa principalmente per ammorbidire un materasso molto rigido, così da guadagnare in comodità senza perdere i benefici dati dalla rigidità, oppure per guadagnare in calore a seconda dell’imbottitura utilizzata per riempire il topper.
L’uso del topper non esclude quello del coprimaterasso tradizionale: può infatti essere steso direttamente sopra il materasso e ricoperto poi con un coprimaterasso normale. In questo modo, se vi fossero necessità particolari, come il bisogno di un coprimaterasso in spugna per assorbire la sudorazione eccessiva o di un coprimaterasso impermeabile per contenere eventuali perdite notturne, non ci sarà bisogno di rinunciare al comfort del topper.
A seconda di quello che desideriamo per il nostro materasso e per il nostro riposo dobbiamo quindi scegliere con cura il nostro nuovo topper. Vediamo a che cosa fare attenzione in base alle diverse esigenze.
Di cosa è fatto un topper?
Va da sé che la prima cosa a cui dovremmo prestare attenzione nello scegliere un topper sono i materiali in cui questo è realizzato, sia per quanto riguarda l’imbottitura, sia per quanto concerne la fodera. Questo è particolarmente importante se soffriamo di allergie, siano esse respiratorie o cutanee, e se dobbiamo badare a mal di schiena e altri dolori muscolo-scheletrici.
Imbottitura
L’imbottitura di un topper può essere realizzata in svariati materiali, sia di origine naturale, sia sintetici. Tra le fibre naturali figurano lana, cotone, composizioni miste di questi due, ma anche piuma e piumino d’oca. In generale, le imbottiture di origine naturale sono accomunate da ottime proprietà traspiranti che favoriscono la naturale termoregolazione del corpo ed evitano pertanto l’eccessiva sudorazione notturna. D’altro canto sono però tutte piuttosto soffici e offrono meno supporto al corpo.
Tra le fibre sintetiche figura in maniera prominente il poliestere che, sebbene sia anch’esso un’imbottitura soffice, non possiede le stesse proprietà traspiranti dei materiali naturali summenzionati. Si può trovare spesso mischiato a lana o cotone.
Meritano un discorso a parte invece le imbottiture in memory foam e in lattice, due materiali più rigidi rispetto alle fibre e da prediligere qualora il topper ci serva per correggere la durezza o alcuni avvallamenti del materasso. Sia la memory foam, sia il lattice si adattano infatti alle curve del corpo fornendo supporto ed evitando lo sprofondamento.
Fodera
La fodera di un topper può essere anche questa realizzata in fibra naturale o sintetica. Si tratta perlopiù di cotone, poliestere o un mix dei due, fermo restando che le caratteristiche rimangono le stesse sopra elencate: il cotone è più traspirante, il poliestere è meno soggetto all’accumulo di allergeni.
Igiene
Tanto le imbottiture, quanto le fodere, indipendentemente dal materiale di cui sono composti, possono ricevere trattamenti antiallergici e igienizzanti: le piume, ad esempio, possono venire sterilizzate e oliate, mentre tutte le altre fibre possono venire trattate con aloe vera, un antibatterico naturale.
Hanno fatto la loro comparsa negli anni recenti anche topper realizzati interamente in fibra di bambù, tanto nelle imbottiture, quanto nei rivestimenti: il bambù è dotato naturalmente di proprietà antibatteriche, pertanto il semplice uso di queste fibre, senza trattamenti aggiuntivi, garantisce un buon livello di igiene.
Quanto è grande il topper?
A differenza di altri articoli “da letto”, quali lo scaldaletto o la traversa igienica, il topper deve combaciare perfettamente con le dimensioni del materasso.
I topper sono disponibili nelle più comuni misure: vi sono modelli a una piazza, due e una piazza e mezza. Poiché le misure non sono perfettamente standardizzate, però, raccomandiamo sempre di misurare preventivamente il proprio materasso al fine di acquistare un topper della misura giusta, evitando di affidarsi unicamente al conteggio delle “piazze”.
Lo spessore
Lo spessore di un topper può andare dai 2 ai 7 cm circa e dipende in primo luogo dal materiale dell’imbottitura e dalla tipologia del topper: i modelli più “correttivi” sono tendenzialmente più spessi e “sodi”, i modelli più orientati al comfort sono in molti casi i più sottili.
Sono un’eccezione alla regola i topper in piuma e/o piumino, che rimangono molto cedevoli anche quando il loro spessore è considerevole.
Sistema di fissaggio
È importante che il topper rimanga al suo posto mentre dormiamo, così da garantirci effettivamente il massimo beneficio. Vale allora la pena di considerare come il topper si fissi al materasso, posto che abbia un sistema di ancoraggio: i modelli più pesanti, simili a materassini sottili, si appoggiano semplicemente sopra il materasso e lì rimangono più o meno fermi, in funzione del loro peso e della nostra agitazione notturna.
Un topper leggero, orientato più al comfort che alla correzione del materasso, dovrebbe di preferenza avere delle bande elastiche che ne permettano il fissaggio agli angoli del materasso. In mancanza di queste raccomandiamo l’uso di un coprimaterasso, magari con zip, per racchiudere materasso e topper in un unico involucro e guadagnare un minimo di stabilità.
Il topper è sicuro?
La certificazione di tessuti e imbottiture utilizzati nella realizzazione di un topper costituisce un valore aggiunto per l’acquirente: vi sono diversi enti di certificazione che garantiscono talune caratteristiche dell’articolo che si va acquistando.
Oeko-Tex
Oeko-Tex è un ente che emette un ventaglio di certificazioni diverse concernenti diversi ambiti della produzione di tessili e pelli. Dall’impatto ambientale alla tossicità dei prodotti utilizzati nella produzione, le certificazioni Oeko-Tex sono riconosciute come blasone di qualità.
Un topper di buona qualità farà sfoggio della certificazione Oeko-Tex Standard 100, che certifica la totale assenza di sostanze tossiche nel prodotto finito.
Certificazioni biologiche
Sono due le principali certificazioni che garantiscono l’uso nella produzione di sole fibre ricavate da coltura organica (parliamo di coltivazione organica del cotone, nel caso dei topper): quella del Global Organic Textile Standard e la certificazione OCS 100 Organic Content Standard.
Materiali riciclati
Le fibre di poliestere e le piume d’oca sono materiali riciclabili e rigenerabili e le industrie tessili che fanno ricorso a questi materiali dalla “seconda vita” possono sfoggiare alcune certificazioni.
Quella del Global Recycle Standard certifica ad esempio l’impiego massiccio di materiali riciclati, non importa che siano sintetici o naturali.
Come si pulisce il topper?
Non sarà probabilmente un fattore di grande peso nell’orientare la nostra scelta di acquisto, ma è sempre bene prendere atto di come lavare e asciugare un topper. A seconda del tipo di topper saranno diverse le indicazioni per il lavaggio e l’asciugatura, che troverete sempre specificate nell’apposita etichetta.
Lavaggio
Una differenza vistosa tra i topper più leggeri e quelli più pesanti è la possibilità di sfoderare l’imbottitura per lavare separatamente il rivestimento esterno, caratteristica che accomuna diversi dei topper “correttivi” in memory foam o in lattice. Al contrario, i modelli più leggeri e morbidi riempiti di fibra o piuma non sono sfoderabili, ma possono comunque essere lavati a mano o in lavatrice.
In generale, la temperatura dell’acqua non deve essere alta, a 30 o massimo 40 °C. Le fodere da sole, invece, possono solitamente sopportare temperature più alte (fino a 60 °C), soprattutto se sono in cotone. Nel caso dei topper imbottiti in piuma o piumino si raccomanda di solito l’uso di un ciclo di lavaggio delicato, con centrifuga molto veloce o meglio doppia per estrarre la maggior quantità d’acqua possibile dalle piume.
Asciugatura
Quasi sempre il topper si può asciugare anche in asciugatrice, oltre che naturalmente steso all’aria aperta. In generale, a meno che non si tratti di un articolo realizzato interamente in cotone (imbottitura e rivestimento), è richiesto un ciclo di asciugatura delicato a temperature moderate (in particolare per le fibre sintetiche e per la piuma d’oca).