Come scegliere la smart TV: guida 2025

Scopri anche la nostra classifica e confronta le migliori smart TV del 2025

Come scegliere la smart TV: guida 2025

In questa guida all’acquisto cercheremo di aiutarvi a capire quale smart TV scegliere. Oggi praticamente tutti i televisori in commercio sono delle TV, con applicazioni leggermente diverse da modello a modello. Vediamo allora qui di seguito quali sono gli aspetti più importanti da considerare prima dell’acquisto per assicurarsi una smart TV davvero rispondente ai propri desideri.

Funzioni

Proprio come un computer, anche le smart TV funzionano grazie a un sistema operativo che ne permette la gestione. Oltre a condizionarne fortemente le funzioni, il sistema operativo determina anche le applicazioni installabili e gli aggiornamenti. Parametri indispensabili da valutare sono la facilità di utilizzo dell’interfaccia, la reattività del menù durante la navigazione, il livello di invasività della pubblicità e la comodità del telecomando.

Sistema operativo

Attualmente esistono diversi sistemi operativi, molti dei quali sono di proprietà delle aziende produttrici.

Tizen

È il sistema operativo proprietario di Samsung, che ha sostituito il vecchio Smart Hub. I Samsung con Tizen sono i televisori più diffusi e competitivi sul mercato: si calcola che questo sistema operativo abbia la presenza maggioritaria sul mercato mondiale con una quota del 12,8%. Grazie ai pannelli Samsung, ottimi a livello di qualità video, nel tempo Tizen è riuscito a guadagnarsi l’apprezzamento del pubblico.

Smart TV menu delle app
Rispetto alle smart TV Google, quelle con Tizen hanno una certa fluidità operativa (software e hardware sono progettati per sposarsi al meglio) e una migliore integrazione con l’ecosistema Samsung, che si compone di device con cui può capitare di collegarle (pensiamo al mirroring dallo smartphone Samsung Galaxy, ma anche ad apparati audio, come le soundbar). Per contro, l’universo di app offerte da Google è ineguagliabile: se avete delle app Android che vi interessano particolarmente, controllate che siano presenti sulla smart TV Samsung e che non subiscano delle limitazioni. Ad esempio, molte persone hanno risentito della mancanza su Tizen dell’app per videochiamate Zoom, il che ha reso impossibile per loro videochiamare dalla smart TV; oppure l’app Disney+ su Tizen a lungo non ha supportato l’audio Dolby Atmos, a differenza di Netflix ed Amazon Prime Video, o il formato audio DTS.

WebOS

È il sistema alla base delle smart TV LG: rappresenta il 7,4% del mercato globale e tanta sua forza deriva dall’eccellente rapporto qualità/prezzo dei pannelli OLED di LG. Come Tizen, ha il difetto di fornire un menù dinamico che cambia costantemente, rendendo potenzialmente difficile e frustrante trovare una particolare applicazione. L’interfaccia può risultare ostica all’utente medio, ma è comunque un sistema molto rapido che offre una buona varietà di contenuti. Anche in questo caso la diffusione del brand garantisce comunque una buona usabilità.

Android/Google TV

Android TV, il sistema operativo firmato Google, rappresenta il 5,8% del mercato mondiale delle TV intelligenti. Viene sfruttato da tante marche, tra cui Philips, Sony e TCL, perché si dimostra un’ottima opzione per gestire la smart TV in maniera personalizzata. Abbiamo selezionato le migliori Android TV in una pagina a esse dedicata, dove approfondiamo anche i dettagli del software.

Essenzialmente, grazie all’accesso al Play Store, questo sistema operativo permette di scaricare non solo applicazioni, ma anche film e molte app utili, che siano videogiochi o lettori di formati video. Inoltre, si possono usare i comandi vocali dell’assistente Google e connettere lo smartphone Android in Chromecast. Si hanno a disposizione tantissime app, ad esempio l’amatissimo player KODI, che consente di leggere praticamente qualsiasi formato immagine e video.

VIDAA

Si tratta del sistema operativo introdotto da Hisense oltre cinque anni fa. Dalla grafica moderna e piacevole, è simile a Tizen a livello di semplicità d’uso e prestazioni fluide, ma è molto meno diffuso: rappresenta il 7,8% del mercato delle smart TV.

Smart TV telecomando con bottoni diretti per andare su Netflix e YouTube
Anche VIDAA offre preinstallate le principali applicazioni di streaming, i lettori multimediali e le app per Chromecast, ma, come Tizen, non può competere con il parco app di Google. Per contro, le smart TV Hisense che usano il sistema operativo proprietario hanno un livello di qualità superiore rispetto alle Google TV Hisense perché il produttore non deve pagare alcun servizio software di parti terze.

Altri sistemi operativi

Esistono anche altri sistemi operativi, alcuni dei quali non disponibili in Italia, ma che un giorno potrebbero arrivare anche nel nostro Paese:

  • Titan OS: è il sistema operativo di Philips, installato sul 4,9% delle smart TV al mondo; è un software maturo e affidabile;
  • Roku: molto popolare all’estero, con il 6,4% del mercato globale, in Italia è ancora parecchio di nicchia;
  • My Home Screen: erede del precedente FirefoxOS e usato perlopiù dalle smart TV Panasonic fino al 2024, è tra i più semplici da personalizzare. Non può offrire la stessa varietà di Android, ma ha molte funzioni aggiuntive importanti, ad esempio l’ottimizzazione delle immagini su Netflix;
  • Fire TV: firmato Amazon. Dal 2024 è disponibile anche sulle smart TV Panasonic, che però conservano l’ottimizzazione dell’output video, il sistema audio 360° Soundscape e il Gaming Control Board. Fire TV sui Panasonic offre anche alcune funzionalità esclusive, ad esempio per la gestione dei dispositivi IoT tramite Alexa.

Smart TV pannello software esempio 2
In conclusione, se piattaforme come Netflix e YouTube sono ormai supportate da praticamente qualunque dispositivo, altri canali potrebbero non essere compatibili con tutti i modelli di smart TV, per questo è bene informarsi a fondo sul sistema operativo della smart TV.

Aggiornamenti software

Non va trascurata inoltre la possibilità di scaricare aggiornamenti non solo per il sistema operativo, ma anche per le singole applicazioni. Non è raro, infatti, che un’applicazione non aggiornata smetta di funzionare. La vita media della smart TV dipende insomma non solo dalla qualità dei materiali di costruzione e dalla tecnologia utilizzata per realizzarla, ma anche dai software installati.

Smart TV menu applicazioni esempio 2
Un aggiornamento del sistema operativo di solito facilita l’integrazione di nuove app nel TV, ad esempio piattaforme che fino a qualche tempo prima erano sconosciute e sono solo in seguito cresciute in popolarità, così come l’introduzione di codec per la lettura di foto e filmati da file. Le maggiori aziende sono solite aggiornare con una certa frequenza i loro dispositivi e, considerando che la maggior parte delle smart TV presenti sul mercato hanno a disposizione tecnologie Wi-Fi e Bluetooth, il processo avviene in modo quasi automatico, con minimo dispendio di energie da parte dell’utilizzatore. Anche chi rilascia le app ha interesse a far sì che queste siano compatibili con i sistemi operativi che detengono quote importanti di mercato, per cui l’utenza Android/Google e quella Samsung può stare più tranquilla, rispetto all’utenza di sistemi operativi di nicchia.

Trasmissioni TV

Per l’uso della smart TV ai fini della visione delle trasmissioni in chiaro ci sono alcune considerazioni da fare, in particolare sulla presenza o assenza di:

  • Decoder digitale terrestre integrato DVB-T2, poiché se manca e vi interessa guardare i canali TV dovrete comprare un decoder digitale terrestre a parte;
  • Decoder satellitare integrato DVB-S2, se guardate la TV via satellite. Anche qui, in mancanza di decoder integrato dovrete comprare un decoder satellitare;
  • HLG (Hybrid Log-Gamma), uno standard per la trasmissione di contenuti in HDR sui televisori compatibili e in SDR sulle TV SDR. Una smart TV con HLG mostra anche foto più brillanti quando visionate da una memoria USB;
  • Nel caso siate appassionati di sport, sappiate che avrete bisogno di un televisore di quelli consigliabili anche per il gaming perché il pannello deve essere capace di gestire una certa velocità di refresh.

Film e serie TV

Come ogni altro televisore, anche le smart TV possono essere in grado o meno di leggere svariati formati audio e video, utilizzati non solo per le trasmissioni in streaming, ma anche su formati fisici, come DVD o Blu-ray. Per gli appassionati di film in alta risoluzione è dunque importante verificare i codec supportati dalla smart TV che si intende acquistare, ad esempio la presenza o assenza del codec DTS.
Essere in grado di decodificare lo standard di compressione video più recente, l’High Efficiency Video Coding (HEVC) o H.265, è sicuramente un punto a favore per le moderne smart TV. Tutte le questioni relative alla compatibilità andrebbero prese in considerazione riguardo alla visione di fotografie e filmini di viaggio su grande schermo. Vogliamo specificare che la maggior parte dei brand ha già installati tantissimi codec che facilitano tutte le operazioni e i problemi di compatibilità dovrebbero essere davvero solo occasionali.

HDR10+ e Dolby Vision

HDR10+ e Dolby Vision sono formati video concorrenti di qualità massima (10/12 bit a 1,07 miliardi di colori e oltre) presenti nelle smart TV perlopiù 4K. Essendo concorrenti, un film potrebbe essere in Dolby Vision senza essere HDR10+, e viceversa. Allo stesso modo, il televisore potrebbe avere solo una delle due tecnologie, e non è detto che sia quella specifica per vedere il contenuto al meglio, per cui si possono verificare le seguenti situazioni:

  • Per i contenuti Dolby Vision su TV senza la stessa tecnologia serve un abbassamento di qualità del contenuto alla tecnologia più obsoleta compatibile SDR (8 bit e 16,7 milioni di colori), con un ribasso di qualità piuttosto rilevante;
  • Per i film in HDR10+ con TV non dotata di HDR10+ c’è un downgrade meno traumatico da HDR10+ a HDR10 (profondità 10 bit) o HDR. Oggi la tecnologia HDR10 è presente praticamente su tutti i televisori.

Bisogna tenere presente che su piattaforme tipo Netflix ci sono film esclusivamente in Dolby Vision.

Gaming

Gli appassionati di videogiochi di ultima generazione, che magari hanno una delle più recenti console, vorranno accertarsi che l’esperienza di gioco sia all’altezza.

Smart TV le 2 console principali
Ad esempio, alcune smart TV hanno una modalità gaming più o meno efficace che ha la funzione di ottimizzare la configurazione generale dello schermo. In questo caso sono importanti i tempi di risposta e il lag, cioè il ritardo con cui l’immagine generata dalla console (o dal PC) compare sullo schermo, il quale può variare nei modelli migliori dai 5 ai 30 millisecondi, a seconda del prezzo. Nei giochi d’azione è fondamentale che un comando inviato dal gamepad venga registrato e concretizzato sullo schermo in un tempo infinitesimale. Come riferimento generale, si può considerare decisamente scarso un valore al di sopra dei 100 ms e molto buono un valore inferiore ai 50 ms.
Invece, il tempo di risposta è il tempo che un singolo pixel dello schermo impiega per passare da un colore all’altro e nel gaming deve essere quanto più ridotto possibile. Questo valore è direttamente collegato al motion blur, ovvero alla sfocatura dell’immagine in movimento.
Infine, la presenza di almeno una porta HDMI 2.1 solitamente garantisce anche quella di caratteristiche utili ai gamer, come l’Auto Low Latency Mode, VRR (Variable Refresh Rate), la possibilità di sfruttare l’HDR nella sua versione più aggiornata HDR 10+, audio 3D o Dolby Atmos e Dolby Vision.

Schermo

Il pannello è ovviamente un elemento decisivo per la scelta di qualunque televisore. Oggi esistono molte tecnologie diverse che permettono una visione sempre più nitida e realistica delle immagini, ma può rivelarsi complesso districarsi tra le specifiche tecniche e i termini di marketing coniati dai singoli marchi. Vediamo alcuni degli aspetti principali da considerare per la valutazione dello schermo.

Dimensioni

Per quanto riguarda le dimensioni dello schermo, molto dipende dalle necessità del singolo consumatore. Se è vero che in generale vale la regola “più grande è, meglio è”, va detto che è fondamentale rispettare una certa distanza dal display per poter godere della migliore qualità possibile. Va dunque considerata sia la risoluzione (una TV in 4K, infatti, andrebbe posizionata più vicino allo spettatore rispetto a una HD), sia lo spazio disponibile in casa.

Infografica smart tv quali dimensioni scegliere diagonale e altezza umana

Risoluzione

La stragrande maggioranza dei modelli in commercio oggi offre come minimo una risoluzione in HD. Va detto che questo è potenzialmente un termine fuorviante, perché tutto ciò che è superiore alla qualità SD (Standard Definition, 640 x 480 px) può essere spacciato per “alta definizione”. Il consiglio è dunque di non scendere mai sotto il Full HD (1.920 x 1.080 px), che al giorno d’oggi è il requisito minimo per poter apprezzare appieno la maggior parte dei contenuti multimediali di recente produzione.

Infografica Smart TV Full HD VS Ultra HD
Per chi volesse invece la massima definizione possibile, la risoluzione in 4K è sicuramente la migliore al momento disponibile. In realtà il termine 4K (corrispondente a 4.096 x 2.160 px) viene spesso erroneamente usato come sinonimo di Ultra HD o UHD (3.840 x 2.160 px), anche se c’è una certa differenza tra le due risoluzioni. Esistono anche risoluzioni maggiori: sta infatti iniziando a diffondersi l’8K (7.680 x 4.320 px), chiamato commercialmente anch’essoo 8K Ultra HD, cui abbiamo dedicato una pagina specifica. La differenza può essere realmente apprezzata solo su schermi molto grandi, da minimo 75″. I prodotti visivi in 8K sono ancora pochi, ma in costante aumento: su YouTube è già possibile trovare alcuni video, Samsung sta registrando eventi sportivi e nel mondo del gaming in 8K e PlayStation 5 ha inaugurato la nuova risoluzione.

Tecnologia

Attualmente sul mercato esistono due principali tipi di schermo, differenziati non solo dalla qualità dell’immagine, ma anche dalla fascia di prezzo.

LED LCD

Da molti chiamata semplicemente LED, questa tecnologia che sfrutta i cristalli liquidi è più datata e sotto molti aspetti offre una qualità dell’immagine inferiore rispetto agli ultimi modelli di display OLED.

Infografica Smart TV risoluzione
La luce LED utilizzata per retroilluminare lo schermo permette una luminosità molto intensa, ma non è in grado di affievolirla con uniformità. Inoltre, il tempo di risposta è relativamente lungo rispetto a quello offerto dai pannelli OLED. Sottogruppo dei LED sono i QLED (dove la Q sta per “quantum dot”, inteso come punti illuminati singoli) e ULED (dove la U sta per “ultra”): si tratta di termini commerciali proprietari rispettivamente di Samsung e Hisense.

OLED

Anche se esiste già da qualche anno, la tecnologia OLED ha da poco iniziato a diffondersi maggiormente, soprattutto per un calo progressivo dei prezzi che inizialmente erano piuttosto alti. Alle smart TV OLED abbiamo dedicato una pagina specifica: qui ci limiteremo a dare qualche indicazione di base.

OLED è un acronimo che sta per Organic Light Emitting Diode, ovvero diodo organico a emissione di luce. In sostanza, ogni singolo pixel che compone lo schermo OLED è costituito da materiale organico in grado di illuminarsi quando stimolato dalla corrente elettrica. Maggiore è l’intensità dello stimolo, più intensa è l’illuminazione. La precisione capillare consentita da questa tecnologia offre possibilità di contrasto veramente infinite: quando non attraversato dalla corrente, il singolo pixel non emette luce ed è quindi in grado di replicare il nero assoluto, così come una luce bianca intensa. Inoltre, se la tecnologia LED può attenuare la luce in zone più o meno estese dello schermo (fino a poche centinaia), i display OLED sono in grado di farlo in oltre 8 milioni di punti. Nonostante i diodi siano composti da materiale organico, la loro vita media può arrivare alle 50.000 ore. Inoltre, gli schermi OLED sono mediamente tutti di qualità, hanno un’ottima resa delle immagini e le eventuali differenze tra gli schermi sono minime.
La tecnologia OLED si è evoluta nelle tipologie:

  • OLED flessibile e trasparente: consente di creare schermi curvi (si pensi agli smartphone pieghevoli) o che da spenti diventano trasparenti (si pensi alle vetrine dei negozi o al virtuosismo tecnologico presentato da LG nel 2024 Wireless SIGNATURE OLED T, dal prezzo di oltre 20.000 €);
  • OLED micro LED: sopperisce alle debolezze di OLED e LED combinando le due tecnologie, con array di piccolissimi LED per aumentare la luminosità (si pensi agli OLED MLA di LG);
  • OLED Quantum Dot: combina l’OLED alla tecnologia Quantum Dot per ampliare la gamma cromatica e fornire colori più brillanti (pensiamo ai QD-OLED di Samsung).

HDR

La tecnologia HDR (High Dynamic Range) permette di ottenere un bilanciamento dei colori e un contrasto sostanzialmente perfetti, essendo in grado di replicare una gamma di luminanza più ampia. Questo permette inoltre di replicare in modo molto più accurato i dettagli delle zone più chiare e più scure dell’immagine originale, che di solito vengono perduti o distorti. Il livello di realismo offerto da questa tecnologia è dunque nettamente superiore rispetto agli standard più datati.

Smart TV durante gaming 4K

Brand Marketing

La maggior parte dei brand ha tentato negli anni di differenziarsi dalla concorrenza non tanto offrendo tecnologie particolarmente rivoluzionarie, quanto creando termini proprietari che raramente hanno un valore effettivo che incida sul prodotto finale. È bene dunque informarsi con attenzione prima di ogni acquisto, valutando se per esempio una smart TV SUHD (termine coniato da Samsung per la sua linea di fascia alta in Ultra HD) abbia veramente qualcosa in più rispetto a una semplice smart TV UHD, oppure come i citati termini ULED e QLED, che servono soltanto per attirare il cliente, ma si basano su tecnologie molto simili tra di loro. Ricordate inoltre che, se da una parte molte funzionalità le potrete realmente scoprire soltanto quando userete la smart TV, la maggior parte dei dispositivi ha settaggi decisamente simili e le differenze sono percettibili solo da persone molto esperte. Non lasciatevi quindi né ammaliare troppo né spaventare dal branding continuo di questo tipo di prodotti.

Refresh rate

Molti decidono di acquistare una smart TV non solo per guardare film e serie in streaming, ma anche per godersi gli sport preferiti in alta definizione o per immergersi nelle realtà virtuali dei videogiochi di ultima generazione. Questo tipo di contenuti richiede per sua natura una serie di caratteristiche particolari, vista la grande velocità di movimento delle immagini. In questo caso è bene valutare il refresh rate, cioè il numero di fotogrammi che lo schermo può riprodurre per secondo. Un refresh rate di 60 Hz (il valore più comune) indica che la TV può mostrare 60 immagini al secondo, mentre alcuni modelli arrivano a 120 Hz. L’uso è pensato principalmente per il gaming e per fruire dei video di gameplay su YouTube e Twitch.

Connessioni

Fondamentali per chiunque voglia sfruttare al massimo il proprio TV, corredandolo di soundbar, impianti audio esterni, cuffie, console, lettore Blu-ray e quant’altro, le connessioni sono un ulteriore elemento discriminante nell’acquisto di un televisore.

Smart TV porte HDMI e USB
Oltre all’ingresso per l’antenna, i requisiti principali sono:

  • Ingressi HDMI: almeno tre, meglio se versione 2.1;
  • Ingressi USB: almeno uno; i modelli più cari ce l’hanno di standard 3.0 per una maggiore velocità;
  • Presa Ethernet: per una connessione Internet cablata stabile e potente (meglio se standard Gigabit);
  • Wi-Fi: meglio se di standard 6 per maggiore potenza e raggio di copertura. Lo standard Wi-Fi 5 garantisce la potenza di banda su corto raggio, mentre il Wi-Fi 4 arriva a grande distanza dal router, ma non è molto potente;
  • Bluetooth: almeno versione 5.0, meglio 5.1 o 5.2 e abbinato ai codec giusti (cioè AAC, FLAC o LDAC) per un audio ad altissima risoluzione.

Altre questioni sono poi importanti per le prestazioni audio.

Prestazioni audio

Come anticipato, la smart TV può essere usata per l’ascolto di tracce musicali su supporti lossless (privi di compressione, disponibili via streaming o su supporto hardware), oltre che per la scontata visione di film in modalità cinema, serie e videogame immersivi.
Gli altoparlanti incorporati dovrebbero essere almeno stereo (Hi-Fi) e di potenza adeguata in base alle dimensioni della stanza. Per quanto riguarda il mercato attuale, le TV a bassa amplificazione offrono altoparlanti da 10-20 W, che in una stanza piccola e con schermi di alta qualità potrebbero comunque essere sufficienti, ma per essere tranquilli in una stanza di medie dimensioni sarebbe meglio disporre di 40-50 W, tenendo presente che impostare il volume al massimo rovina a lungo andare gli altoparlanti e la distorsione del suono ne è la prima avvisaglia. Sarebbe preferibile avere anche un subwoofer per riprodurre suoni bassi e profondi, quindi che la smart TV abbia una configurazione audio almeno 2.1.

Smart TV cavo ottico di tipo Toslink
Le connessioni audio cablate da valutare sono l’ingresso analogico da 3,5 mm per le cuffie e l’uscita ottica digitale (digital audio out optical / Toslink) per la trasmissione di onde audio in alta qualità. La presenza di una porta HDMI ARC (Audio Return Channel) o 2.1 garantisce una migliore resa audio, soprattutto per il gaming. Infine, ci sono nuove tecnologie che possono migliorare notevolmente l’esperienza audio immersiva.

Dolby Atmos e DTS-HD

Dolby Atmos e DTS-HD sono tecnologie audio surround che supportano anche i canali di altezza. Le sonorità risultano vivide e avvolgenti, provenienti da tutti i lati e anche dal soffitto. Netflix supporta il Dolby Atmos e, se collezionate dischi Blu-Ray, scoprirete che molti di quelli in 4K indicano le due tecnologie sulla confezione. Per godere appieno dell’esperienza servono TV e soundbar compatibili, ma la configurazione migliore ovviamente sarà quella home theater.

Intelligenza artificiale per un sound ottimo

Ricordiamo che la distanza suggerita per una visione ottimale degli schermi più diffusi segue a grandi linee questa formula:

  • TV HD: diagonale schermo x 2,5 = distanza di visione consigliata;
  • UHD 4K: diagonale schermo x 1,5 = distanza di visione consigliata.

La distanza dipende anche dai pollici, ma non si può fornire una regola matematica da seguire perché l’esperienza audio è subordinata anche alla dimensione della stanza e al riverbero del suono, che è condizionato dai materiali con cui questa è arredata. Per questo i maxischermi di fascia alta hanno diversi altoparlanti interni che vengono gestiti dall’intelligenza artificiale. Questi regolano la potenza dell’output audio in base alla distanza dello spettatore dallo schermo (auto tune), calcolando come le onde vengano riflesse e tornino indietro nell’ambiente specifico. Sempre grazie all’intelligenza artificiale, alcune TV dallo schermo sopra i 50″ sono dotate di Object Tracking Sound (OTS), hanno cioè diversi amplificatori (anche più di cinque) disseminati dietro lo schermo e fanno in modo che, in mancanza di amplificazione esterna, il suono provenga dalla parte dello schermo in cui avviene l’azione.

Come sostituire il pannello del televisore?

Se il pannello della smart TV si è rotto, sarebbe in teoria possibile ripararlo. Nella pratica l’esborso finale è minore se si compra un nuovo apparecchio, perciò il consiglio è di tenere il più possibile la vostra smart TV lontana dai pericoli.

Esistono smart TV senza Internet?

Una smart TV senza Internet non è una smart TV, ma un semplice televisore. Modelli simili si trovano ancora anche a prezzo molto basso.

Smart TV consigliate

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1.679,00 €
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Dati tecnici

Data di uscita

2024

2024

2024

2023

aprile 2024

Tecnologia schermo

OLED

QLED

WOLED

QD-OLED

QLED

Dimensioni schermo

55 ''

43 ''

55 ''

55 ''

43 ''

Risoluzione schermo

4K

4K UHD

4K UHD

4K UHD

4K UHD

Refresh rate massimo

120 Hz

60 Hz

120-144 Hz

120-144 Hz

120 Hz

HDR

HDR10, HLG

HDR, HDR10, HDR10+

HDR10, HLG

HDR, HDR10+, HLG

HDR10, HLG

Sistema operativo

Google TV

n.d.

WebOS

Tizen

Google TV

Standard Wi-Fi

Wi-Fi 5

Wi-Fi 5

Wi-Fi 5

Wi-Fi 5

Wi-Fi 5

Versione Bluetooth

5.3

n.d.

5.1

5.2

5.0

Assistenti vocali

Google Assistant

Alexa

Alexa

Alexa, Google Assistant

Google Assistant

Porte HDMI

4

2

4

4x2.1

4

Uscite audio

Ottica, TOSLINK

Jack 3, 5 mm

Ottica

Ottica

Jack 3, 5 mm, Ottica

Porte USB 2.0

2

2

3

2

2

Porta Ethernet

n.d.

Configurazione VESA

300 x 300

n.d.

300 x 200

n.d.

200 x 200

Dimensioni

123,4 x 77,8 x 8,7 cm

96,2 x 61,7 x 19,4 cm

122,2 x 70,3 x 4,51 cm

122,54 x 70,86 x 3,99 cm

97,5 x 60,5 x 9,5 cm

Peso

23,3 kg

9,2 kg

14,10 kg

1,62 kg

8,5 kg

Classe energetica

F

E

G

G

A+

Punti forti

Eccellente comparto audio

Buon rapporto qualità/prezzo

DTS:X

Ottima per PC gaming (tempo risp 0,1 ms)

Economica

Ottima qualità dell'immagine

Buona qualità dello schermo

Dolby Vision

Certificata AMD FreeSync Premium Pro

Buona qualità visiva

supporto per formati HDR avanzati

AMD FreeSync Premium e Nvidia G-Sync

Dolby Atmos e Object Tracking Sound Lite

Disponibile in vari formati

ALLM e VRR

eARC

Punti deboli

Meno luminoso dei concorrenti

Refresh rate a 60 Hertz

Manca ingresso per cuffie cablate

Manca Dolby Vision

Audio migliorabile

Manca HDR10+

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