Come scegliere gli sci: guida 2025

Come scegliere gli sci: guida 2025

Gli sci sono l’accessorio indispensabile per praticare l’omonima disciplina sportiva. Acquistare un paio di sci potrebbe non essere un’operazione semplice per i neofiti di questa attività: in commercio esistono infatti un’infinità di modelli differenti, adatti ai vari livelli di esperienza e alle diverse specialità sciistiche. In questa guida all’acquisto forniremo i consigli generali per scegliere il paio di sci più adatto alle proprie esigenze: ci occuperemo quindi dei criteri più oggettivi, prescindendo dalle specifiche necessità legate alla singola disciplina sportiva.

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Quali tipi di sci ci sono?

Prima di addentrarci nei fattori di valutazione veri e propri è necessario fare una piccola panoramica per illustrare le principali tipologie di sci presenti sul mercato. Ognuna di esse corrisponde a una specifica specialità della disciplina sciistica.

Tre paia di sci l'una accanto all'altra

Sci da gara

Chiamati anche “sci race”, questi sci sono pensati per le competizioni e per le discese su pista. Si dividono in due sottocategorie: sci slalom gigante, per gare in pista a velocità elevate, e sci slalom speciale, per gare in pista con curve a raggio corto.

Sci all round

Sono sci da pista adatti anche alla neve fresca, molto versatili e maneggevoli, adatti sia a curve con raggio medio-ampio, sia medio-stretto. All’interno di questa macro-categoria troviamo gli sci all round sport performance, per sciatori principianti, e gli all round high performance, per sciatori esperti.

Sci all mountain

Più larghi degli sci all round, questa tipologia è adatta sia alle piste, sia alle escursioni fuori pista. Anche in questo gruppo troviamo le sottocategorie sport performance per principianti e high performance per esperti.

Sci freeride

Chiamati anche “fat ski”, sono adatti soprattutto al fuori pista e si contraddistinguono per buona maneggevolezza e buona stabilità. All’interno di questa categoria troviamo gli sci twin tip, dotati di una doppia punta che permette di effettuare acrobazie fuori pista.

Sci freestyle

Sono sci adatti a tutti gli sciatori; se dotati della twin tip sono adatti anche ad acrobazie in pista e fuori pista.

Sci da fondo

Pensati per l’omonima specialità, sono più sottili, lunghi e leggeri delle altre tipologie; l’attacco fissa inoltre soltanto la punta dello stivaletto, lasciando il tallone libero.

Sci da salto

Progettati per il salto con gli sci, risultano molto lunghi e larghi, in modo da avere maggiore stabilità in fase di volo e in atterraggio.

Skiboard/mini sci

Si tratta di sci molto piccoli (tra i 60 e i 120 cm) che possono essere usati in freestyle o freeride con la tecnica degli inline skates. Permettono di realizzare molte acrobazie e sono spesso usati negli snowpark.

Come sono fatti gli sci?

Per identificare il tipo di sci più adatto alle proprie esigenze è fondamentale considerare le caratteristiche strutturali del modello: elementi come la sciancratura, il ponte, le dimensioni e il tipo di attacchi sono importantissimi per capire se un paio di sci è adatto al proprio fisico e all’attività sportiva che si farà.

Componenti e tecnologie costruttive

Per capire meglio le caratteristiche strutturali degli sci iniziamo a identificare i loro componenti:

  • Spatola o naso: punta anteriore dello sci, può avere forma e ampiezza diverse;
  • Coda: punta posteriore, anch’essa può avere forma e ampiezza diverse in base al modello;
  • Pattino: al centro dello sci troviamo il pattino, che è la parte dove si agganciano gli scarponi;
  • Soletta: posta sul fondo dello sci, è la parte a contatto con la neve che permette lo scivolamento; può essere scanalata e viene trattata con la sciolina;
  • Lamine: i lati metallici della soletta che devono essere affilati per una migliore presa sulla neve;
  • Anima: la parte interna degli sci che può essere realizzata in vari materiali, con o senza stratificazione.

Per quanto riguarda le tecnologie costruttive, gli sci vengono realizzati principalmente con due tecniche:

  • Sandwich: usata per gli sci da gara e per i modelli più pregiati. Vengono sovrapposti e assemblati diversi materiali per offrire maggiore rigidità, ottima stabilità e massimo controllo in velocità;
  • Monoscocca: chiamata anche “cap”, prevede un nucleo centrale attorno al quale vengono costruite guaine di diversi materiali. Rende gli sci più leggeri e facili da manovrare, senza impattare negativamente sulla stabilità.

Sciancratura

Con questo termine si descrive la forma ad arco del fianco dello sci. Le caratteristiche della sciancratura determinano l’ampiezza del raggio di curvatura di uno sci.

Uno sciatore frena alla fine di una pista
Per identificare la sciancratura, e quindi l’ampiezza del raggio di curvatura statico, bisogna considerare tre misure: la larghezza della spatola, la larghezza del pattino e la larghezza della coda. Queste tre misure formano due archi che convergono verso il centro dello sci: la differenza tra queste misure corrisponde al raggio di curvatura statico. Un raggio più corto consente curve più strette, mentre un raggio più ampio curve più larghe. La sciancratura incide anche su stabilità e velocità: maggiore è la sciancratura, più difficile è la sciata su neve dura.

Ponte

Il ponte negli sci è una delle caratteristiche strutturali più importanti. Con il termine ponte si intente la curvatura del profilo dello sci a vuoto, senza lo sciatore o gli attacchi.  

Un paio di mini sci neri
Il tipo di ponte presente su uno sci, quindi, determina il suo profilo e influisce sulle sue possibilità di utilizzo. Prima di raggruppare i ponti degli sci in tre macro-gruppi segnaliamo che parlando di ponte si incontra un altro componente (non sempre presente) degli sci: il rocker. Con questo termine si intende il camber inverso, ovvero un profilo concavo della spatola, della coda o di entrambe che sostituisce la tradizionale curvatura convessa.

  • Ponte tradizionale: in questo caso lo sci ha due punti di contatto con la neve, la spatola e la coda. Il centro dello sci sarà leggermente sollevato dal suolo;
  • Ponte inverso: al contrario della tipologia precedente, in questo caso il contatto tra lo sci e il suolo è nel punto centrale, mentre coda e spatola sono sollevate;
  • Ponte con rocker in spatola: un ponte ibrido in cui il profilo è asimmetrico poiché al ponte tradizionale viene aggiunto un rocker in spatola. Ci sono sempre due punti di contatto con il suolo, ma la spatola è rialzata;
  • Ponte con rocker in spatola e coda: in questo caso troviamo un ponte tradizionale con due rocker aggiunti sia sulla coda, sia sulla spatola.

Lunghezza e larghezza degli sci

Nonostante la lunghezza e la larghezza degli sci siano in qualche modo legate alla specialità da praticare, è comunque necessario scegliere la misura degli sci in base alla propria altezza e peso. Non esiste una regola univoca per identificare la misura corretta degli sci, poiché essa dipende anche dal tipo di esperienza che si vuole avere.

Pista da sci vista vista dall'angolazione dello sciatore
In generale si può affermare che gli sci più corti siano più facili da gestire e più adatti a principianti che sciano a velocità non sostenute, ma sono meno stabili rispetto a quelli più lunghi. 
Per quanto riguarda invece la larghezza, essa dev’essere scelta in funzione del tipo di neve sul quale si scierà: gli sci più larghi galleggiano meglio sulla neve fresca e questo li rende più adatti al fuoripista, mentre gli sci stretti sono consigliati per le specialità su pista.

Come capire la taglia di sci giusta?

Vediamo brevemente come identificare la giusta lunghezza degli sci:

  • Sciatore principiante: sottrarre 10/15 cm all’altezza dello sciatore;
  • Sciatore intermedio: sottrarre 5/10 cm all’altezza dello sciatore;
  • Sciatore esperto: sottrarre 0/5 cm all’altezza dello sciatore;
  • Sciatore agonista: per slalom speciale sottrarre 5/15 cm all’altezza dello sciatore, per slalom gigante aggiungere 5/15 cm.

Cosa sono gli attacchi negli sci?

In uno sci gli attacchi sono le parti meccaniche che permettono allo sciatore di essere saldamente attaccato agli sci, agganciando lo scarpone. Gli attacchi sono costituiti da due parti: il puntale, con forma a V, e la talloniera, dotata di gancio di liberazione manuale. Alla base dell’attacco è invece presente una piastra, che funge da vero e proprio ammortizzatore.

Dettaglio degli attacchi di un paio di sci da fondo
La tenuta degli attacchi viene misurata con la scala DIN, che va da 1 a 12. Più alto è il valore sulla scala DIN, minore la possibilità di distacco dello sci. Valori più bassi sono consigliati per i principianti, mentre valori più alti per gli sciatori esperti che subiscono numerose sollecitazioni durante la discesa.

Quali sci scegliere per ogni livello di abilità?

Il livello di esperienza di uno sciatore è molto importante per la scelta del modello più adatto. La FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) fornisce una classificazione che viene usata anche dai produttori di sci e identifica quattro livelli di esperienza:

  • Sciatori principianti e in evoluzione, livello bronzo (1-3): per questi è consigliato l’acquisto di sci con flex morbido a lunghezza contenuta. Il ponte in questi casi ha il rocker su spatola e coda, che favorisce la stabilità;
  • Sciatori intermedi, livello argento (4-5): per questi sono consigliati modelli che garantiscano stabilità, tenuta e precisione. Le tipologie più adatte sono gli sci all round e all mountain;
  • Sciatori esperti, livello oro (6-7): per questi sciatori, già specializzati, è possibile scegliere sci all round o all mountain high performance;
  • Sciatori agonisti: in questo caso è necessario scegliere modelli sci race o modelli da gara FIS.

sciatore che realizza un salto con gli sci
Dal 2018 i livelli di abilità sono stati aggiornati e trasformati in livelli numerici. Troviamo in totale 7 livelli: i livelli 1-3 sono corrispettivi del livello bronzo, i livelli 4 e 5 al livello argento e i livelli 6 e 7 al livello oro.

Che materiali sono usati negli sci?

L’ultimo aspetto da valutare per trovare gli sci più adatti a sé riguarda i materiali di costruzione. Originariamente gli sci erano realizzati in legno, oggi invece sono composti da vari materiali assemblati che li rendono leggeri, resistenti e flessibili.

sci piantati nella neve
Tra i materiali più usati troviamo la fibra di vetro, il kevlar, il titanio, la fibra di carbonio, l’alluminio e il grafene. Il legno continua a essere usato, ma solo per la realizzazione dell’anima dello sci: con questo materiale infatti risulta rigida e resistente, ma elastica.
Per i principianti vengono invece realizzati sci in schiume poliuretaniche, che risultano più morbidi e facili da usare. Anche per quanto riguarda i materiali di realizzazione non è possibile sostenere che uno sia meglio di un altro, poiché il grado di flessibilità dello sci dev’essere adatto alla specialità sciistica da praticare.

Quante calorie si bruciano con lo sci?

Dipende fondamentalmente da quale disciplina sciistica si pratica e da quante pause si fanno tra una pista e l’altra. Per quanto riguarda lo sci su pista, si possono contare circa 550 kcal all’ora. Ovviamente maggiore è la difficoltà della pista, maggiore è il dispendio energetico. Per lo sci di fondo invece si possono considerare circa 500 calorie all’ora in un percorso semplice e a un ritmo normale, mentre su percorsi più complicati e con ritmi più rapidi si può arrivare a 1000 calorie in un ora.

C’è differenza tra sci destro e sci sinistro?

No, nella maggior parte dei casi gli sci non sono come le scarpe: non esiste quindi uno sci destro e uno sinistro. Gli esperti consigliano anzi di alternare durante la giornata gli sci, invertendo i lati un paio di volte per ogni sessione.

Quanto può durare un paio di sci?

La durata di un paio di sci dipende molto dall’utilizzo che se ne fa, anche se gli esperti danno un valore di riferimento per sci di buona qualità: circa 2000 km di piste. Ovviamente questo valore può significare anni oppure solo un paio di stagioni: tutto dipende dall’intensità dell’attività praticata. Chi scia poche settimane all’anno può utilizzare lo stesso paio di sci anche per dieci anni, mentre chi scia in modo intensivo per diverse settimane all’anno può dover sostituire gli sci anche ogni due anni. Se non si è sicuri dei km percorsi, si può tenere in considerazione anche un altro criterio: l‘assottigliamento di lamine e solette. Questo è un elemento che possono notare anche i meno esperti: basta osservare lo spessore degli sci. Se appaiono consumati allora è meglio sostituirli o, in caso di dubbio, portarli ad un rivenditore di riferimento per farsi consigliare.

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Dati tecnici

Tipologia

All round

All mountain

Race

All round

Race

Genere

Unisex

Unisex

Unisex

Unisex

Unisex

Sciancratura

72, 104, 163 mm, raggio 13,5 m

122, 68,104 mm, raggio 14 m

113, 65,5, 98,5 mm, raggio 14,2 m

111/72/129 mm, raggio 13,1m

122 , 68 ,104 mm, raggio 13 m

Ponte

Con rocker in spatola

Con rocker in spatola

n.d.

n.d.

Con rocker in spatola

Lunghezza

163 cm

170 cm

167 cm

170 cm

167 cm

Altre taglie

170, 177

156, 163, 177

175 - 183

156 - 163 - 177 cm

157, 162, 167, 172

Attacchi

FULLFLEX MC12

PRD 12 GW

Atomic X 12 GW

PRD 12 GW

NX 12 KONECT GW

Specialità

Discesa su pista

Discesa su pista

Discesa su pista, slalom, gigante

Discesa su pista

Discesa su pista

Livello di abilità

Sciatore intermedio / esperto

Sciatore intermedio / esperto

Sciatore avanzato / esperto

Sciatore avanzato / esperto

Sciatore avanzato / esperto

Materiali

Legno, carbonio

Legno, Graphene

Legno, Titanial

Legno, Graphene

Legno, carbonio

Punti forti

Elevata versatilità

Tecnologia EMC per ridurre vibrazioni

Sciancratura multiradiale Atomic

Nuovo sistema EMC

Ideale per gare su pista

Riduzione del peso con lunghezze inferiori

Elevata versatilità

Tecnologia World Cup

Versatili

Con Line Control Technology

Bordi più larghi dei convenzionali

Adatto anche a terreno ghiacciato

Anima di legno alleggerita

Stabilità massimizzata in curva

Flex torsion control

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