La macchina del pane è un elettrodomestico molto utile per una serie di motivi. Fare il pane con questo apparecchio è infatti un’operazione semplice e divertente, che non solo vi permetterà di risparmiare tempo e denaro, ma vi consentirà anche di effettuare un controllo effettivo sugli ingredienti utilizzati.
Le migliori macchine del pane
Come funziona la macchina del pane
La macchina del pane è una sorta di ibrido tra un’impastatrice ed un forno: questo apparecchio infatti è in grado sia di impastare gli ingredienti, sia di cuocere il composto lievitato.
I componenti che permettono le due fasi della lavorazione sono sostanzialmente due: la pala impastatrice, che mescola gli ingredienti, ed una resistenza, che produce il calore necessario alla cottura del pane (e delle altre preparazioni realizzabili).
Per alimentare la resistenza è necessario il collegamento alla rete elettrica: la macchina del pane non è comunque un elettrodomestico dai consumi molto elevati, poiché la cottura avviene ad una temperatura non troppo alta, di circa 170 °C. In quasi tutti gli impasti sono necessari tre ingredienti di base: la farina (il tipo che preferite), l’acqua e il lievito. Partendo da questi tre alimenti primari si potranno creare davvero tutte le tipologie di pane, aggiungendo eventualmente dei condimenti particolari come olive, uvetta etc.
Nei prossimi paragrafi approfondiremo diversi aspetti che vi aiuteranno a scegliere l’apparecchio migliore per realizzare il pane fatto in casa. Se invece volete saperne di più sulle ricette realizzabili, vi rimandiamo al nostro approfondimento su cosa si può fare con la macchina del pane.

Quali programmi ha una macchina del pane?

Iniziamo ad analizzare le caratteristiche delle macchine per il pane partendo dalla versatilità, che si traduce sostanzialmente nella varietà di programmi integrati all’apparecchio. Le macchine del pane, infatti, si differenziano fra loro innanzitutto per il numero e la tipologia dei programmi: maggiore è il numero di programmi, maggiore è la versatilità della macchina. Ciò che essenzialmente cambia di programma in programma sono i tempi di lavorazione a seconda della fase e della temperatura che viene prodotta dalla macchina: a seconda di quello che si seleziona, la macchina imposta automaticamente questi parametri.
La maggior parte delle macchine del pane ha fra i programmi classici quelli per lavorare il pane bianco, francese, integrale, il pane dolce e il programma rapido. Quest’ultimo risulta utile nel caso abbiate poco tempo a disposizione.
Esistono poi i programmi più specifici adatti per la sola cottura, il solo impasto, per la pasta fresca, programmi con lievitazione più lunga per chi utilizza la pasta madre (o vuole che i tempi di lievitazione siano più lunghi), programmi per il poolish (impasto con poco lievito), la marmellata, lo yogurt o i dolci (con o senza lievitazione).
Va menzionato anche il programma per le farine senza glutine, che di per sé sono più difficili da lavorare e richiedono tempi differenti rispetto ai classici programmi standard, e i programmi per le diverse tipologie di farine con glutine (kamut, farro, segale) alternative a quella di frumento.

Che potenza deve avere una macchina del pane?
La potenza di una macchina del pane è quel valore espresso in watt (W) che ci indica quanta energia serva per lavorare e cuocere gli impasti. Ciò significa che una maggiore potenza va ad influenzare la capacità della pala (o delle pale) di lavorare l’impasto.
La potenza determina anche la produzione di calore influenzando la velocità di riscaldamento delle resistenze all’interno dell’apparecchio. Questo dato è anche sinonimo d’integrità nel tempo: un motore con una potenza elevata difficilmente viene messo in difficoltà dal carico di lavoro a cui è sottoposto.
Quindi per scegliere una macchina del pane è importante valutare quanto impasto (e di che tipo) questa dovrà lavorare e il numero di pale che il motore fa muovere in relazione alla potenza generata.
In generale, se avete intenzione di panificare molte volte a settimana o di utilizzare farine difficili da lavorare, è consigliabile che la macchina abbia una potenza di almeno 1000 W e due pale impastatrici.

Quali funzioni ha una macchina del pane?
Il terzo fattore da tenere in considerazione nella scelta della macchina del pane è la presenza di funzioni aggiuntive, che ne rendono l’uso più comodo e pratico. La maggior parte delle macchine del pane ne integra alcune, in quantità variabile a seconda della qualità e sofisticatezza della macchina.
Le macchine del pane permettono solitamente di gestire l’attivazione e l’impostazione delle funzioni attraverso un pannello di controllo e un display LCD.
Elenchiamo di seguito le funzioni più comuni facendo un piccolo focus su ognuna di esse, in modo da vedere meglio di che cosa si tratti.
Selezione formato
Alcune macchine del pane prevedono la creazione di pane di diversi formati, e questa funzione permette alla macchina di impostare automaticamente i settaggi adatti per la forma desiderata. Solitamente le macchine che offrono questa possibilità prevedono in dotazione anche gli appositi stampi (di cui parleremo nella sezione Accessori).
Avvio ritardato
Detta anche partenza ritardata o timer, questa funzione permette di posticipare l’avvio della macchina del pane facendo sì che si possa averlo pronto all’ora desiderata. La posticipazione solitamente si aggira intorno alle 12 ore massime ed è l’ideale se passate molto tempo fuori casa e non avete molto tempo a disposizione. Va ricordato in ogni caso che questa funzione non può essere utilizzata con tutti i programmi e bisogna evitare di utilizzare ingredienti che possano andare a male stando fuori dal frigo (ad esempio uova e latte).

Livello di doratura
Alcune macchine permettono di avere un solo livello di doratura, mentre i modelli più avanzati consentono di scegliere tra due o tre livelli di doratura del pane, a seconda che lo si preferisca più o meno croccante.
Mantenimento in caldo
Come dice il nome stesso, è una funzione utile per mantenere caldo il pane. È una funzione che parte automaticamente alla fine del ciclo di cottura del pane ed è utile per mangiare pane caldo. Solitamente però questa funzione tende a seccare un po’ il pane.
Aggiunta ingredienti
La macchina del pane solitamente ha diversi cicli di impasto. L’aggiunta di ingredienti come uvetta, pinoli, noci, olive o cioccolata è però consigliabile prima dell’ultima fase di impasto ed alcune macchine del pane segnalano (attraverso dei segnali acustici, solitamente) per l’appunto quando è necessario aggiungere questi ingredienti.
Memoria tampone
Questa è una funzione un po’ più specifica, infatti è integrata in molte macchine del pane per salvare il lavoro fatto (e il programma impostato) ed evitare, in caso di cali di tensione o blackout, di dover buttare l’impasto e ricominciare da capo per panificare. Solitamente la batteria tampone ha una durata che si aggira intorno ai 5 minuti. Ci sono però modelli con un costo più elevato che aumentano questo tempo (dai 7-8 minuti fino anche a modelli, più rari, che raggiungono 60 minuti).

Quanto pane può fare una macchina del pane?
Molte macchine del pane offrono la possibilità di lavorare pane di diverse dimensioni; solitamente la maggior parte lavorano dai 500 g totali di impasto (riferito al peso di tutti gli ingredienti) fino a 1 kg. Ad esempio sul pannello di controllo potrete trovare delle icone che segnalano quale tra le due dimensioni disponibili è stata impostata. Più sono i livelli selezionabili, più la macchina è versatile.
Ci sono poi macchine che lavorano minori quantità, ovvero 350 g, e maggiori quantità, 1,2, 1,5, 1,8 kg. Per quest’ultime sarebbe ideale la presenza di una pala accessoria aggiuntiva. Meglio se due, quindi, anche se questo discorso vale un po’ per tutte le capacità, ma a maggior ragione per l’utilizzo con capacità elevate per evitare troppo sforzo al motore.
In poche parole una cosa è impastare un kg e mezzo con una pala e una cosa con due. E sempre per permettere che gli ingredienti vengano mescolati con più facilità, sarebbe meglio che il cestello si sviluppasse in orizzontale invece che in verticale.Oltre a poter scegliere la quantità, segnaliamo anche che alcune macchine del pane permettono di preparare non solo la classica pagnotta, ma anche pane di diversi formati e dimensioni. Questo è possibile grazie alla presenza di stampi appositi, dei quali ci occuperemo nella prossima sezione, e anche ai programmi appositi, a cui abbiamo già accennato, che regolano la temperatura e i tempi di cottura in base al formato desiderato.

Quali accessori ha la macchina del pane?
Altro fattore decisivo da valutare sono gli accessori che vengono forniti con la macchina del pane. Possiamo distinguerli in due categorie, che vedremo ora separatamente nel dettaglio.
Stampi
La presenza in dotazione di stampi rende più versatile la macchina del pane: infatti sono proprio loro a permettere la creazione di pane di diversi formati. Il classico cestello infatti permette di creare solo il pane con la classica forma a cassetta. Tra gli stampi più diffusi troviamo: baguette, panini, ciabatte o bagel (ciambelle da cuocere al vapore).
L’impasto prodotto dalla macchina del pane nel contenitore principale, una volta terminata la lavorazione, va trasferito negli stampi dove avverrà la cottura. Gli stampi sono solitamente forniti con una struttura di supporto, in modo che quando vengono inseriti nella macchina del pane non vengano a diretto contatto con le pareti interne.

Altri accessori
Oltre agli stampi, troviamo poi altri accessori in dotazione utili per semplificare il lavoro: il più comune e presente in tutti i modelli è il gancio per estrarre la pala impastatrice dal pane dopo la cottura.
Altri accessori che si possono trovare sono poi i vari dosatori, le lame per incidere l’impasto (solitamente in dotazione con gli stampi e il supporto per le baguette) e, nel caso di macchine che prevedano anche la funzione per lo yogurt, i vasetti accessori (ma al momento sono una rarità).
Spendiamo infine una parola per il ricettario: la sua presenza in dotazione può rivelarsi molto utile soprattutto per chi è alle prime esperienze con questo tipo di elettrodomestico. In particolare all’inizio si raccomanda di seguire alla lettera le istruzioni, finché non si abbia una dimestichezza tale da poter personalizzare le ricette o addirittura azzardare qualche esperimento.

Quale lievito utilizzare con la macchina del pane?
Con la macchina del pane si possono utilizzare tutte le tipologie di lievito: lievito madre fresco o liofilizzato, lievito di birra secco o lievito di birra fresco, lievito chimico e lievito istantaneo.
In alcuni modelli sono previsti programmi specifici per le diverse tipologie di lievito, poiché in base al tipo utilizzato variano soprattutto le tempistiche di lievitazione.
Se nel modello che avete scelto non vengono forniti programmi o ricette specifiche per le varie tipologie, non disperate: basta impostare il tempo di lievitazione in base al tipo e alla quantità di lievito utilizzato.
Ma quali sono le tempistiche legate ai vari tipi di lievito? Il lievito di birra ed il lievito madre sono entrambi lieviti naturali, proprio per questo sono i più utilizzati per la preparazione di impasti. Il lievito di birra è solitamente utilizzato per ridurre i tempi di lievitazione: ciò però avviene a discapito della digeribilità dell’impasto, infatti si può asserire che una maggiore quantità di lievito di birra produca una lievitazione più rapida, ma una peggiore digeribilità del prodotto finito.
Un cubetto di lievito di birra fresco dal peso di 25 g è equivalente ad una bustina di lievito secco da 8 g: questa quantità è adatta ad 1 kg di farina e richiede una lievitazione breve, tra 1 ora e mezza e 3 ore.
Diminuendo i quantitativi di lievito si devono raddoppiare le tempistiche di lievitazione: attenzione però perché, per lievitazioni lunghe, è necessario utilizzare farine forti, con almeno 11 g di proteine su 100 g.
Con il lievito madre invece le tempistiche di lievitazione sono molto più lunghe: utilizzando la quantità massima di lievito madre consigliata per 1 kg di farina (circa 250 g) le tempistiche sono di circa 5 ore, mentre con una quantità minima (circa 50 g) potete realizzare una lievitazione molto lunga di oltre 20 ore.
Con il lievito chimico le tempistiche di lievitazione sono sempre di circa 2 ore, mentre con il lievito istantaneo non è necessaria la fase della lievitazione.
Come pulire la macchina del pane?
Come visto nella guida all’acquisto, la struttura delle macchine del pane è abbastanza semplice: gli unici componenti che hanno bisogno di una manutenzione costante sono il cestello interno, la pala impastatrice e gli eventuali stampi utilizzati.
I cestelli sono quasi sempre lavabili in lavastoviglie: essi infatti devono essere resistenti alle alte temperature visto che fungono anche da teglia. Se optate per la pulizia manuale l’unica accortezza da tenere presente è evitare l’utilizzo di spugne abrasive, anche nel caso di residui incrostati: rigare o danneggiare il rivestimento antiaderente del cestello comprometterebbe infatti i risultati.
Per pulire il corpo macchina invece consigliamo l’utilizzo di un semplice panno bagnato con acqua, un metodo rapido ed ecologico che dovrebbe essere sufficiente per la manutenzione ordinaria.