Come scegliere la macchina da caffè: guida 2025

Come scegliere la macchina da caffè: guida 2025

Se in passato ci si affidava alla moka tradizionale per preparare l’espresso a colazione e dopo pranzo, adesso i ritmi frenetici e gli impegni lasciano sempre meno tempo per preparare la macchinetta del caffè e attendere che sia pronto. Questo spiega perché da diversi anni le macchine da caffè siano diventate sempre più popolari: in pochi secondi permettono di ottenere un espresso cremoso come quello del bar, ma allo stesso tempo risparmiando su quanto si spenderebbe effettivamente al bar.
I tipi di macchine da caffè disponibili sono diversi e per ciascuno abbiamo stilato una lista dei migliori modelli, di cui troverete anche la nostra valutazione. Si va dai modelli per caffè macinato o completamente automatici, che macinano i chicchi sul momento e permettono di preparare anche bevande a base di latte:

Accanto a questi modelli più classici troviamo poi le praticissime macchine per caffè monodose, che funzionano con le cialde o con le capsule:

In questa guida all’acquisto vi presenteremo tutte le tipologie di macchine e i criteri da valutare per scegliere quella più adatta alle vostre esigenze.

Quali tipi di macchine da caffè ci sono?

Nelle macchine da caffè il funzionamento a pressione permette di ottenere un espresso cremoso e dalla temperatura ideale in meno di un minuto. Esistono quattro grandi categorie di prodotti (anche se negli ultimi tempi hanno iniziato a diffondersi modelli ibridi “3 in 1” che utilizzano cialde, capsule e caffè in polvere). Vediamole una per una.

Macchine da caffè macinato

Le prime a diffondersi sul mercato sono state le macchine semiautomatiche, più comunemente conosciute come macchine da caffè manuali, in polvere o macinato. Sono quelle più somiglianti alle macchinette del bar, dove il caffè macinato viene inserito all’interno di un filtro e si deve stringere il braccio portafiltro prima di erogare il caffè.

macchina da caffè macinato De'Longhi
Queste macchine possono preparare uno o due espressi e sono quasi sempre dotate di un pannarello, ovvero un beccuccio che, erogando vapore in un contenitore di latte, permette di realizzare la schiuma necessaria per fare cappuccini, caffellatte etc.
La macchina può anche semplicemente erogare acqua calda per preparare tè e tisane.
Il caffè in polvere va inserito nell’apposito filtro da una o due dosi e poi pressato accuratamente prima di avvitare il braccio portafiltro. Se si vogliono evitare le operazioni di pressatura o che la polvere cada fuori dal filtro, è possibile usare direttamente delle cialde E.S.E., infatti le macchine semiautomatiche sono anche dotate di un filtro compatibile.

Macchine da caffè automatiche

Le macchine automatiche o superautomatiche sono così chiamate perché, rispetto a quelle precedenti, possono erogare la bevanda desiderata semplicemente premendo un tasto. I grandi vantaggi di queste macchine sono due: il fatto che macinano i chicchi di caffè sul momento (preservandone quindi l’aroma) e la possibilità, a seconda dei modelli, di preparare una serie di bevande a base di latte grazie al cappuccinatore integrato.

macchina da caffè automatica De'Longhi mentre prepara una caffellatte
Su questi apparecchi è presente un pannello di controllo da cui scegliere la propria bevanda o personalizzarne le caratteristiche, come ad esempio l’intensità dell’aroma. Nei modelli più avanzati sono disponibili decine di bevande ed è persino possibile impostare le proprie preferenze tramite un’app o l’orario di erogazione del caffè. D’altra parte, si tratta dei modelli più costosi in commercio e anche dei più ingombranti.

Macchine da caffè a cialde

Alcune macchine funzionano esclusivamente inserendo una cialda nell’apposito vano. Mancando un braccio portafiltro, la struttura è in genere più compatta rispetto a quella delle macchine semiautomatiche, che come abbiamo visto funzionano anche con il caffè macinato.

una macchina da caffè cialde Faber in acciaio inox
Tuttavia, non permettono di erogare più di una tazza di espresso per volta e non sono quasi mai dotate di pannarello. Sono quindi apparecchi molto semplici, il cui prezzo si aggira comunque sui € 100 e aumenta sensibilmente nel caso dei modelli di design.

Macchine da caffè a capsule

Trainati dal successo delle macchine Nespresso, i modelli a capsule sono in assoluto tra i più venduti. Grazie alle dimensioni compatte possono essere collocate anche nelle cucine più piccole, mentre le tante varietà di capsule vendute dai vari produttori permettono di accontentare i gusti più disparati (senza contare che le Dolce Gusto funzionano anche con capsule a base di latte, tè, ginseng e orzo). Sono inoltre le macchine che sporcano di meno perché non c’è bisogno di rimuovere la polvere o la cialda umida manualmente dopo ogni preparazione, motivo per cui sono spesso presenti nelle camere d’albergo.
Hanno però due svantaggi principali: il costo delle capsule è più alto rispetto a quello del caffè sfuso o in cialde, inoltre l’impatto ambientale dovuto alla produzione di capsule in alluminio e/o plastica e alla difficoltà di riciclarle è molto maggiore.

una macchina da caffè a capsule Lavazza rossa
Per riassumere, consigliamo i modelli a cialde o a capsule a chi cercasse un modello per preparare solo una tazza di espresso per volta e quindi non abbia bisogno di uno strumento più complesso e più ingombrante. Le macchine da caffè macinato sono consigliate a chi voglia un modello in grado da preparare una o due tazze di espresso e anche cappuccini (manualmente), però senza spendere eccessivamente. Sono anche i modelli più belli dal punto di vista del design. Infine, le macchine automatiche sono l’ideale per chi ama le bevande a base di latte o vuole personalizzare la preparazione del caffè.

Quali bevande si possono preparare con la macchina da caffè?

Dopo questa panoramica dei diversi tipi di macchina da caffè, passiamo ad approfondire un aspetto fondamentale per l’acquisto di questo tipo di prodotto, ovvero i tipi di bevande che è in grado di preparare. Come abbiamo anticipato, la varietà di bevande dipende dal tipo di macchina. Vediamole nel dettaglio.

Espresso

L’espresso è la preparazione base di ogni macchina. L’erogazione avviene automaticamente premendo l’apposito tasto, ma in alcuni modelli si può scegliere di interrompere l’erogazione premendo lo stesso tasto per avere un caffè più ristretto.

un espresso viene erogato in un bicchiere trasparente da una macchina automatica
Spesso si trova anche un tasto per il caffè doppio, che nelle macchine a capsule permette semplicemente di erogare una doppia quantità di caffè in tazza, mentre in quelle automatiche e semiautomatiche permette di riempire due tazze di caffè tramite i due beccucci.

Altri tipi di caffè

Le macchine automatiche sono le uniche che consentano di selezionare dei tipi di caffè che non siano l’espresso singolo o doppio. Nei modelli più avanzati si possono infatti trovare opzioni come: caffè lungo, caffè americano, caffè ristretto e in casi molto rari il cold brew (cioè estratto con acqua fredda).

Bevande a base di latte

La possibilità di preparare il cappuccino o il latte macchiato è un extra molto ricercato, perché se si vogliono fare queste bevande senza avere una macchina da caffè, bisogna dotarsi di un montalatte a parte. Le macchine a cialde o a capsule non offrono questa possibilità, a meno che non si acquisti un modello di fascia alta dotato di cappuccinatore integrato (come Nespresso Lattissima o Lavazza Desea) o un modello Nescafé Dolce Gusto compatibile con capsule a base di latte.

cappuccino preparato con il montalatte automatico
Le macchine da caffè macinato, come abbiamo già detto, hanno invece un pannarello per preparare la schiuma di latte manualmente. È un’operazione semplice, ma che richiede un po’ di pratica, e in molte macchine automatiche (non tutte) è eseguita automaticamente grazie al cappuccinatore integrato. Quando questo è presente, dal menù è possibile selezionare una serie di bevande come: cappuccino, caffellatte, espresso macchiato, latte macchiato o anche ricette più insolite come flat white e cortado.

Acqua calda

Se non si inserisce il caffè, la macchina eroga semplicemente acqua calda con cui fare tè e tisane. La temperatura dell’acqua potrebbe però essere più bassa di quella necessaria per preparare alcuni tipi di tè, che richiedono una temperatura di 90-95 °C.

Quanti caffè può preparare una macchina?

Considerando che una tazzina di espresso contiene 25/30 ml di caffè, con 1 litro potrete preparare una trentina di caffè. Il discorso naturalmente cambia se la macchina permette di aumentare il dato relativo alla lunghezza del caffè, oppure di erogare direttamente il caffè lungo o americano.
Le macchine a capsule e a cialde sono quelle meno capienti, con un volume che va da 0,5 a 1 l e che raramente supera questo valore. Quelle semiautomatiche hanno quasi sempre un serbatoio da circa 1 l, mentre le più capienti (e voluminose) sono quelle automatiche, il cui serbatoio misura tra 1,8 e 2 l. 

Serbatoio scarti

Quando si valutano la struttura e le dimensioni della macchina da caffè, bisogna anche considerare questo elemento, presente negli apparecchi automatici e a capsule (che non hanno un filtro da rimuovere manualmente dopo ogni uso, come in quelle automatiche e a cialde). Le macchine a capsule possono contenere diverse cartucce esauste (si va da 5 a 10), ma esistono anche modelli, come le Nescafé Dolce Gusto, il cui cassetto va svuotato ogni volta. Le macchine automatiche possono invece contenere da 10 a 15 scarti prima che sia necessario rimuovere la polvere di caffè già macinata e utilizzata.

Contenitore caffè

Anche questa caratteristica è presente solo nelle macchine automatiche. Sulla parte superiore di questi apparecchi si trova infatti un vano in cui inserire i chicchi di caffè che verranno poi macinati. La capienza si aggira sui 300 g, ma esistono anche modelli che possono contenere fino a mezzo chilo di caffè.

Altezza regolabile

Per evitare che il caffè schizzi fuori dalla tazza, alcune macchine permettono di ridurre la distanza tra le tazzine da espresso e il beccuccio erogatore. Questa caratteristica è presente solo nelle macchine automatiche, in cui si può far scorrere il beccuccio verso il basso, e in alcune macchine a capsule che consentono di sollevare il vassoio poggiatazze.

macchina da caffè con poggiatazze rimovibile
Se questo dato è disponibile, vi consigliamo di verificare anche l’altezza tra il vassoio e l’erogatore, per capire se sia possibile inserire delle tazze alte (da caffellatte, per intenderci) senza problemi. Segnaliamo inoltre che nella maggior parte dei modelli di macchine da caffè si può semplicemente rimuovere la griglia poggiatazze per aumentare lo spazio a disposizione per le tazze alte.

Ripiano scaldatazze

Questo utile elemento è tipico dei modelli per caffè macinato: si tratta di una superficie metallica posizionata sulla parte superiore della macchina, su cui si possono appoggiare le tazze per riscaldarle prima dell’uso.

ripiano scaldatazze di una macchina da caffè De'Longhi

Quali funzioni ha una macchina da caffè?

Ad esclusione delle macchine automatiche, la maggior parte dei modelli sono piuttosto essenziali e dotati solo delle seguenti due funzioni di base:

  • Autospegnimento: la macchina entra in stand-by dopo un determinato lasso di tempo, che in alcuni modelli può essere personalizzato;
  • Regolazione lunghezza caffè: in molti casi basta premere il tasto di erogazione per interrompere il caffè alla giusta lunghezza, mentre nelle automatiche si può impostare quanti ml di acqua vengono erogati.

Abbiamo poi funzioni più evolute, presenti quasi esclusivamente nelle macchine automatiche:

  • Selezione temperatura: per avere un caffè più o meno caldo;
  • Regolazione macinatura: si può scegliere da 1 a 5 (a volte 7) livelli per adattare la macinatura al tipo di caffè che si vuole preparare;
  • Intensità aroma: adatta la quantità di caffè utilizzata alle proprie preferenze, per ottenere un caffè da leggero a molto intenso;
  • Durezza dell’acqua: usando un test, spesso fornito dal produttore, si può determinare la durezza della propria acqua e adattare la macchina ad essa per risultati migliori;
  • Livello schiuma: alcune macchine automatiche e poche macchine a capsule con cappuccinatore integrato permettono di selezionare il livello di schiuma di latte;
  • Erogazione calda/fredda: i modelli a capsule Dolce Gusto e le automatiche top di gamma, come la De’Longhi Eletta Explore, permettono di preparare anche bevande fredde;
  • Memoria: nei modelli che permettono di personalizzare le bevande è possibile salvare le proprie preferenze in uno o più profili utente;
  • Gestione da remoto: si possono impostare le proprie preferenze o un timer di avvio tramite app o, in alcuni casi, controllo vocale.

funzioni di personalizzazione del caffè dal menu di una macchina automatica
Valutare le funzioni diventa importante solo quando si confrontano modelli sofisticati, come appunto le macchine automatiche o quelle a capsule. In tutti gli altri casi, è più importante considerare altri aspetti come la struttura, le bevande che si possono preparare e la praticità d’uso, che vedremo nei prossimi paragrafi.

Quanti bar deve avere una macchina da caffè?

Quando si acquista una macchina da caffè di qualunque tipo, un dato che viene sempre indicato è la pressione con cui l’acqua viene spinta attraverso la polvere o i chicchi, espressa in bar. L’alta pressione è l’elemento che distingue l’espresso da qualsiasi altro tipo di caffè, perché solo con la pressione è possibile ottenere una schiuma densa e compatta. Ad esempio, la pressione della moka tradizionale va da 0 a 1 bar, motivo per cui non è possibile ottenere un caffè cremoso con questo strumento.
Oltretutto, più alta è la pressione, più velocemente viene estratto il caffè. In teoria, quindi, si potrebbe ottenere una tazza di caffè in 10 secondi, ma c’è un motivo per cui il tempo di estrazione consigliato per l’espresso è di circa 25-30 secondi: è l’equilibrio tra tempo di estrazione, rapporto acqua/caffè, temperatura, livello di macinatura e pressione dell’acqua che conta. Tenendo in considerazione tutti questi elementi, secondo gli esperti la pressione ideale è di 9-10 bar.
A questo punto vi starete forse chiedendo dove si collochino tutte le macchine da caffè da 15 bar. Probabilmente avrete visto tanti modelli pubblicizzati con una pressione di 15 bar o addirittura 19 bar, ma la verità è che molte macchine per espresso tendono a perdere pressione tra la pompa e la testa del gruppo. Quindi, anche se hanno una pressione iniziale di 15 bar, l’erogazione avviene comunque a circa 9 bar.

confezione di una macchina da caffè Nespresso Pixie con 19 bar di pressione
Il dato relativo alla pressione va quindi preso con le pinze e non va usato come elemento determinante nella scelta. Sempre a proposito di prestazioni, un altro valore che potrete trovare tra i dati tecnici è la potenza della macchina, espressa in watt. Più alta è la potenza, più rapidamente si riscalda l’apparecchio.

Quali macchine hanno la pulizia automatica?

Le macchine automatiche possono essere dotate di una serie di funzioni relative all’uso e alla pulizia, che avvisano tramite display (o tramite app, se disponibile) quando sia necessario decalcificare la macchina, sostituire il filtro dell’acqua, riempire il serbatoio d’acqua o del caffè oppure svuotare il serbatoio degli scarti. Alcuni di questi avvisi, come quelli relativi ai serbatoi o alla decalcificazione, si possono trovare anche sugli altri tipi di macchine.
Altra funzione presente nelle macchine automatiche è poi quella cosiddetta di “autopulizia“, vale a dire un risciacquo automatico che la macchina fa in fase di riscaldamento per pulire i circuiti interni con acqua fresca.

allarme serbatoio vuoto sul menu di una macchina da caffè

Quali accessori può avere una macchina da caffè?

Nei modelli per caffè macinato dovrete controllare quali filtri vengano messi a disposizione (per una tazza, due tazze e cialde E.S.E.) e se sia presente l’accessorio che funziona sia da misurino, sia da pressino per la polvere. Nei modelli a cialde dovrebbero invece essere presenti degli spessori da inserire sotto al portacialda quando la leva di pressione si allenta, mentre le macchine a capsule non hanno bisogno di accessori particolari.

kit accessori di una macchina da caffè De'Longhi con misurino, spazzola pulizia, test durezza acqua, liquido decalcificante, beccuccio cappuccinatore e manuale
Nelle tipologie appena viste potreste in rari casi trovare una confezione di liquido decalcificante, accessorio spesso presente nel kit delle macchine automatiche, che richiedono una manutenzione particolare e che quindi sono più accessoriate rispetto alle altre. Queste potrebbero essere dotate anche di un test per la durezza dell’acqua, un pennellino per la pulizia, un filtro per l’acqua, un misurino, una caraffa di latte termica e, nei modelli che prevedono la preparazione di bevande particolari, una caraffa per il caffè americano e una tazza da viaggio.

Chi ha inventato la macchina da caffè?

L’invenzione della macchina per espresso si deve al torinese Angelo Moriondo, che ne ottenne il brevetto nel 1884 senza riuscire a trasformarla in un prodotto di successo, e a Luigi Bezzerra e Desiderio Pavoni, i quali vi apportarono numerose innovazioni, la maggior parte delle quali sono ancora presenti sulle moderne macchine da caffè espresso: molteplici gruppi erogatori, un portafiltro e una valvola di scarico della pressione (questa innovazione era pensata più per i baristi che non per i clienti, in quanto impediva loro di venire spruzzati dal caffè caldo).
Pavoni decise di commercializzare questo nuovo processo di preparazione come “espresso” per la rapidità con cui veniva eseguito (queste macchine erano in grado di produrre almeno 100 tazze di caffè ogni ora, quantità enorme rispetto ai vecchi metodi). Tuttavia, fu Achille Gaggia (fondatore dell’omonima azienda) ad inventare la prima macchina semiautomatica: si trattava di un apparecchio che, grazie all’aggiunta di una leva, riusciva a pompare acqua calda a una pressione ottimale per estrarre tutti gli aromi del caffè e ottenere la tipica crema dell’espresso.

Macchina da caffè automatica Gaggia
Con l’aumento della popolarità della macchina Gaggia cominciarono a comparire in tutta Italia imitazioni ed evoluzioni del modello originale: le macchine per caffè espresso continuarono a diventare più piccole, più convenienti e soprattutto più efficienti, il che portò alla loro commercializzazione anche fuori dall’Italia.
A partire dagli anni Settanta questo apparecchio ha smesso di essere utilizzato solo nei bar e ha iniziato a imporsi come vero e proprio elettrodomestico, ma il principio di funzionamento della macchina è rimasto pressoché invariato.

Perché la macchina da caffè non scalda bene?

Spesso succede che, attivando la macchina da caffè, la bevanda esca fredda. In questo caso, il problema è probabilmente legato a un malfunzionamento del termostato ed è consigliabile contattare il servizio clienti del produttore o rivolgersi a un centro di assistenza specializzato. Quando invece il proprio apparecchio riscalda l’acqua, ma la temperatura non è sufficientemente alta, è molto probabile che i circuiti del gruppo erogatore siano bloccati dal calcare. Per questo motivo l’acqua non circola come dovrebbe e il termostato non riesce a riscaldarla uniformemente. È quindi sufficiente effettuare un ciclo di decalcificazione e ricordarsi di ripeterlo ogni 3-4 mesi.

Quale acqua usare nella macchina da caffè?

Si tende a pensare che la qualità di un caffè dipenda solo dalla marca e dalla miscela selezionata, ma è utile ricordare che un espresso è formato in larga parte da acqua e che questa può influire sia sul gusto della bevanda, sia sul funzionamento della macchina. Il principale elemento da considerare è la durezza dell’acqua, ovvero il contenuto di sali minerali. Più l’acqua è dura, più tende ad alterare il gusto del caffè e ad accelerare la formazione di calcare nell’apparecchio. La maggior parte dell’acqua del rubinetto in Italia ha un livello intermedio di durezza, ma questo varia da regione a regione. Se il vostro caffè risulta particolarmente insipido o notate formazioni calcaree nei componenti della macchina, probabilmente l’acqua del vostro acquedotto ha un livello di durezza elevato (che si può verificare acquistando un test o usando quello fornito in dotazione). Vi consigliamo perciò di optare per l’acqua in bottiglia, assicurandovi però che l’etichetta riporti una durezza inferiore ai 15 °f, oppure di utilizzare una caraffa filtrante.

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Dati tecnici

Capienza serbatoio acqua

1,4 l

1,2 l

1 l

1 l

1,1 l

Cappuccinatore

Manuale

Manuale

Manuale

Assente

Assente

Pressione

19 bar

15 bar

15 bar

20 bar

n.d.

Polvere

Grani

Cialde

Capsule

Capienza contenitore scarti

10

8

non applicabile

9

10

Regolazioni

Temperatura acqua, Lunghezza caffè, Livello macinatura, Intensità aroma, Livello schiuma

Lunghezza caffè, Livello macinatura, Intensità aroma

Temperatura acqua, Lunghezza caffè

Nessuna

n.d.

Dimensioni (A x L x P)

38,5 x 24,5 x 43 cm

31,5 x 25,6 x 44,7 cm

33 x 14,9 x 30,3 cm

26 x 11 x 32 cm

31,9 x 14,2 x 42,9 cm

Punti forti

Fa anche espresso, americano e caffè freddo

Macina in ceramica

Erogazione di caffè singola o doppia

Pressione elevata

Riscaldamento rapido in 30 secondi

Grande display a colori full touch

Buon rapporto qualità-prezzo

Prepara anche cappuccini, tè e tisane

Dimensioni compatte

Impostazione parametri basata su riconoscimento capsula

Doppio contenitore per chicchi con tappo ermetico

Design moderno ed elegante

Design compatto e moderno

Griglia poggiatazze regolabile

5 lunghezze diverse realizzabili

Elevata personalizzazione delle bevande

Funzionamento con cialde E.S.E.

Contiene fino a 9 cialde usate

Vassoio per scaldare tazze

Possibilità di regolare temperatura acqua

Punti deboli

Compatibile solo con capsule Vertuo

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