Se non ne potete più di raffreddori che non passano mai, riniti, otiti e sinusiti, la doccia nasale fa senz’altro per voi. Perfetta per gli adulti, si rivela un ottimo aiuto anche per i bambini fin dalla primissima età, specialmente per mantenere le cavità nasali pulite e libere da muco e batteri. Questo accessorio si dimostra un importante alleato nel preparare le cavità del naso e soprattutto le alte vie respiratorie alla somministrazione sicura ed efficace di farmaci e altre sostanze per la salute. In questa guida all’acquisto vedremo che cos’è una doccia nasale, qual’è la sua funzione, come e quando va utilizzata e molte altre caratteristiche che noi del team di QualeScegliere.it siamo certi troverete interessanti e utili. Vi ricordiamo che abbiamo anche una pagina dedicata ai migliori modelli di docce nasali:
Le migliori docce nasali
Cos’è la doccia nasale e a cosa serve?
La doccia nasale è un apparecchio che, una volta collegato a una macchina per aerosol o comunque contenente un piccolo compressore, consente, tramite l’irrigazione delle cavità nasali, di effettuare un lavaggio fisiologico di tali aree. Producendo un getto di soluzione micronizzata (la micronizzazione è una tecnica con cui si riducono a particelle microscopiche dei frammenti più grossolani) questo macchinario permette di ripulire in modo meticoloso queste cavità, liberandole da muco, catarro e batteri.
Grazie alla soluzione salina nebulizzata, che come vedremo può essere ipotonica o ipertonica, la doccia nasale svolge anche un’azione antinfiammatoria e disinfettante, oltre a velocizzare il processo di guarigione da congestione nasale o altri disturbi più o meno lievi. Come detto, una volta collegata alla macchinetta per l’aerosol, la doccia nasale emette nelle cavità nasali un getto di soluzione salina micronizzata: questa, infatti, grazie all’atomizzatore viene ridotta in particelle nell’ordine del micrometro, adatte ad andare ad agire sulle vie respiratorie superiori senza danneggiarle e, anzi, promuovendone la disinfezione e guarigione.
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Quale soluzione utilizzare per la doccia nasale?
Esistono diversi tipi di soluzioni utilizzabili con la doccia nasale, ma di fatto si possono tutte raggruppare in due categorie: soluzioni isotoniche e ipertoniche.
Soluzione isotonica
Si tratta della classica “fisiologica”, ovvero una soluzione salina con un contenuto di NaCl di 9 g/L. Questa tipologia di soluzione può essere utilizzata quotidianamente o anche per lunghi periodi per la detersione delle mucose nasali, grazie all’effetto meccanico della doccia nasale che permette con questa sostanza di rimuovere gli allergeni depositati nelle cavità del naso, le impurità dell’aria e di accelerare i processi di guarigione durante un’infezione. È inoltre importante sottolineare che una soluzione isotonica rispetta la fisiologia della mucosa nasale, aiutando a ristabilirne la naturale funzione di protezione.
Soluzione ipertonica
Questa ha un contenuto di NaCl superiore a 9 g/L e quelle più utilizzate si aggirano intorno ai 30 g/L. Grazie all’elevata concentrazione di sali questa soluzione compie diverse azioni: può stimolare il riflesso della tosse, svolgendo dunque un’azione espettorante e promuovendo il distacco del muco dalle vie respiratorie; ha una forte azione antinfiammatoria e disinfettante, e pare che contribuisca a eliminare i sintomi della congestione nasale e della sinusite in misura maggiore rispetto alla soluzione isotonica. È fondamentale ricordare che, vista l’alta concentrazione di sali nella sua composizione, l’utilizzo di una soluzione ipertonica per la doccia nasale è sconsigliato oltre i 10-14 giorni consecutivi, onde evitare danni alle mucose delle cavità del naso e alle vie respiratorie superiori.
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In ogni caso, indipendentemente dalla soluzione salina che si deciderà di utilizzare (in caso di dubbio è importante non esitare a chiedere consiglio al proprio medico di fiducia), queste sono vendute solitamente in flaconcini monodose pronti all’uso. Basta rimuovere il cappuccetto sulla parte superiore e spremerne il contenuto nella camera interna della doccia nasale, dove l’atomizzatore procederà alla micronizzazione della soluzione salina.
Quali sono i componenti della doccia nasale?
L’apparecchio per la doccia nasale è costituito da poche parti assemblate:
- Impugnatura: dove si afferra la doccia nasale;
- Camera interna: piccolo contenitore in cui si inserisce la soluzione salina che verrà micronizzata;
- Camera esterna: contenitore che serve a raccogliere il liquido che proviene dalle cavità nasali una volta eseguito il lavaggio;
- Atomizzatore: la parte della doccia nasale che compie la micronizzazione della soluzione salina.
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Come funziona la doccia nasale?
Il funzionamento della doccia nasale è molto semplice: basta inserire la soluzione salina nell’apposita camera interna, montarvi al di sopra l’atomizzatore (il quale, come detto, procederà alla micronizzazione della soluzione), collegare lo strumento a una macchina per aerosol o a un piccolo apparecchio che possieda un compressore al suo interno, e iniziare il trattamento, prima in una narice e poi nell’altra, chiudendo a turno quella non interessata dal getto.
Per attivare la doccia nasale è sufficiente premere il pulsante sulla sua impugnatura e schiacciarlo nuovamente quando si vuole interrompere il flusso di soluzione nel naso; il liquido di ritorno viene infine raccolto nella camera esterna.
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Quali tipi di docce nasali esistono?
Esistono diverse versioni della doccia nasale, ognuna con vantaggi e svantaggi. Vediamole una per una.
Doccia nasale a compressore
Si tratta della doccia nasale più utilizzata da adulti e bambini e può essere messa in funzione solo se collegata a un macchinario come quello dell’aerosol. Affidabile e facile da usare, è garanzia di efficacia per la cura di malattie croniche e stagionali che interessino le vie respiratorie superiori, così come per i lavaggi fisiologici o terapeutici delle cavità nasali. Compatibile con tutti gli aerosol a pistone, offre una nebulizzazione molto veloce (15 ml in qualche minuto) e, grazie a un terminale in silicone morbido, rende il trattamento più sopportabile, soprattutto per i bambini.
Può essere inclusa come accessorio in alcuni aerosol: consultate la nostra pagina sui migliori aerosol per scoprire quali:
I migliori aerosol
Doccia nasale a batteria
Questa doccia nasale funziona esattamente come quelle fino a ora descritte, ma presenta una differenza sostanziale, che la rende molto utile in circostanze in cui, per esempio, si sia fuori casa: è alimentata a pile.
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Doccia nasale per bambini
Questa doccia nasale rientra nella categoria di quelle che necessitano di un aerosol per funzionare, ma è specificamente pensata per i bimbi più piccoli, per mantenere una buona igiene delle cavità nasali.
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Doccia nasale manuale
Questo tipo di doccia nasale merita qualche parola in più, in quanto si tratta di un sistema leggermente diverso da quelli elencati fino a questo momento. Troviamo due tipologie di doccia nasale manuale: la siringa con oliva e le docce a pompetta.
Siringa con oliva
Questo tipo di doccia nasale è la più semplice e quella con il miglior rapporto qualità prezzo. Si tratta di una siringa sulla quale si trova un cappuccio detto “oliva” perchè la forma ricorda quella dell’oliva. L’oliva è in silicone, è removibile e può essere applicata anche su altre siringhe. Basterà caricare la siringa con soluzione fisiologica, inserire l’oliva nel naso del bambino e premere lo stantuffo per effettuare il lavaggio nasale. Questa tipologia di doccia nasale è ideale per i neonati perché l’oliva è morbida e poco fastidiosa; inoltre l’erogazione del getto è molto rapida e ciò limita il fastidio del piccolo.
Docce a pompetta
I lavaggi nasali con questi prodotti vengono effettuati tramite l’utilizzo di flaconcini appositamente pensati per questo scopo: all’interno del serbatoio morbido può essere inserita la soluzione salina che si vuole usare, mentre il coperchio è costituito da un beccuccio che viene inserito, durante il lavaggio nasale, a turno in una narice e poi nell’altra.
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Per quali patologie serve la doccia nasale?
I benefici che si ottengono dall’effettuare una doccia nasale sono molteplici e le sue applicazioni terapeutiche sono diverse. Vediamole elencate qui di seguito:
- Raffreddore;
- Rinite allergica (infiammazione o irritazione delle mucose nasali dovute ad allergie);
- Rinorrea (eccessiva perdita di liquido o muco dal naso, o verso l’esterno o verso la gola);
- Mal di gola;
- Tosse;
- Sinusite (infiammazione dei seni paranasali a seguito di infezione virale o batterica o di allergia).
Quando utilizzare una doccia nasale?
La doccia nasale è il mezzo perfetto per liberare le vie respiratorie superiori da fastidiosi raffreddori, riniti (infiammazione o irritazione delle mucose nasali), otiti e sinusiti. Nei bambini più piccoli, inoltre, insieme all’aspiratore nasale è un ottimo aiuto per tenere pulite e libere le cavità nasali dal muco e dal catarro, dato che spesso i più piccoli non sono ancora in grado di soffiarsi propriamente il naso.
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Effetti collaterali e controindicazioni all’uso della doccia nasale
Le docce nasali sono considerate sicure e totalmente prive di effetti collaterali; gli unici disturbi che si sono occasionalmente registrati riguardano i più piccoli, e si sono manifestati in termini di fastidio o leggera irritazione della mucosa nasale. Nei casi più estremi si è verificata epistassi (sanguinamento dal naso), ma si parla davvero di un effetto collaterale molto raro e probabilmente più dovuto a un problema meccanico nell’utilizzo della doccia nasale più che all’effetto della stessa o della soluzione salina in essa contenuta.
Per quanto riguarda le controindicazioni, è sconsigliato effettuare una doccia nasale a individui con un’acuta infiammazione alle cavità nasali o che abbiano neoformazioni o lesioni all’interno delle stesse. Può sembrare ovvio, ma anche in caso di tendenza all’epistassi è altamente sconsigliato l’utilizzo di una doccia nasale.
Che differenza c’è tra aerosol e Rinowash?
La principale differenza tra questi due macchinari sta nel diverso meccanismo d’azione: il Rinowash, così come ogni altra doccia nasale, serve a ripulire e disinfettare le vie respiratorie superiori grazie alla micronizzazione della soluzione salina, mentre con l’aerosol quest’ultima viene nebulizzata e penetra maggiormente in profondità fino a raggiungere le vie inferiori, ovvero i bronchi e i polmoni. Un’altra piccola differenza sta anche nel fatto che, di solito, l’aerosol si effettua tramite l’utilizzo di terminali diversi (mascherina, boccaglio o forcella per le narici, a seconda del trattamento), mentre la doccia nasale si inserisce sempre e solo nella narice. Va inoltre aggiunto che il Rinowash, per funzionare, ha bisogno di essere collegato a un macchinario per l’aerosol, che sia dotato di compressore.
Quante docce nasali al giorno fare contro il raffreddore?
Non c’è un numero esatto di docce nasali da fare in caso di raffreddore, né di altri tipi di disturbi delle vie aeree superiori; diciamo che un paio di volte al giorno potrebbe rappresentare un buon compromesso. Per esempio, si potrebbe pensare di farne una al mattino prima di iniziare la giornata e una alla sera prima di andare a dormire, soprattutto per i bambini, i quali beneficeranno di un naso più pulito e della sensazione di respirare meglio durante la notte.
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