La cantinetta vino è un elettrodomestico davvero fondamentale sia per gli esperti, sia per i semplici appassionati di vini, perché consente di conservare le bottiglie alla temperatura ideale, di invecchiarle o semplicemente refrigerarle. Esistono molti brand e tipologie di cantinetta vino tra cui scegliere: i modelli più economici sono delle scaffalature in legno non refrigerate che consentono solo di riporre le bottiglie in modo ordinato. In questa guida all’acquisto prenderemo invece in considerazione le cantinette vino alimentate a energia elettrica. Questi prodotti sono molto più complessi, quindi per trovare il modello più adatto alle proprie esigenze è necessario osservare attentamente alcuni aspetti molto importanti.
Se volete sapere quali sono le 5 migliori cantinette vino secondo la nostra redazione, date uno sguardo alla nostra classifica.
Le migliori cantinette vino
Abbiamo inoltre stilato una top 5 delle migliori cantinette vino da incasso e delle migliori cantinette vino a doppia temperatura (ideali per conservare i bianchi e i rossi a temperature diverse).
A cosa serve la cantinetta vino?
Idealmente, i vini andrebbero conservati nelle cantine, purché queste soddisfino determinati requisiti: una temperatura costante compresa tra 10 e 15 °C (in modo che i vini non invecchino troppo rapidamente e l’acido tartarico non si depositi sul fondo), un livello di umidità compreso tra 60 e 80% (ma senza muffa), un ambiente il più buio possibile e privo di odori.
Se non disponete di un locale di questo tipo, una cantinetta vino è la soluzione più vicina a ricreare l’ambiente della cantina, perché mantiene costante la temperatura impostata, previene la contaminazione dagli odori esterni e consente di alloggiare le bottiglie orizzontalmente. Proprio come le cantine, anche le cantinette vino non espongono le bottiglie a luci che producano calore (essendo dotate di LED a luce fredda), né alle vibrazioni o rumori esterni, che possono alterarne il processo di invecchiamento. Infine, questi elettrodomestici hanno spesso un aspetto molto elegante e fanno sempre bella figura se collocati in cucina o in sala da pranzo.
Quanto deve essere grande una cantinetta vino?
La grandezza di una cantinetta vino, ovvero la quantità di bottiglie che è possibile inserire al suo interno, deve essere direttamente proporzionale alla grandezza della vostra collezione di vini.
In linea di massima è importante sapere che più è capiente una cantinetta, maggiore è il prezzo. Se prima la capienza riportata sull’etichetta energetica veniva indicata in litri (dato comunque reperibile tra le specifiche del prodotto), per dare al consumatore un’idea più precisa dal 2021 viene fornito il quantitativo massimo di bottiglie da 0,75 l inseribili all’interno della cantinetta.
La capienza minima è di circa 30/40 l, un valore molto ridotto che si traduce nella possibilità di conservare circa 10 bottiglie, mentre quella massima può sfiorare anche i 500 l e permettere di alloggiare 180 bottiglie. Ciò non toglie che si possa comunque scegliere di affiancare due cantinette dello stesso modello (soprattutto se ad incasso e con la possibilità di montare una porta reversibile) per raddoppiare lo spazio di conservazione e magari alloggiare da un lato i vini rossi e dall’altra i vini bianchi, che necessitano di temperature leggermente diverse.
Quanti ripiani deve avere una cantinetta vino?
Lo spazio all’interno della cantinetta è suddiviso in ripiani appositamente pensati per riporre le bottiglie in orizzontale. Il numero di ripiani che è possibile trovare in una cantinetta vino è variabile ed è strettamente legato alla sua capienza complessiva; in genere non ce ne sono meno di quattro. L’inclinazione di questi è fondamentale sia per conservare il vino in maniera adeguata, sia per il delicato processo di invecchiamento. Gli esperti sostengono infatti che la bottiglia debba essere posizionata in modo tale da permettere al tappo in sughero di inumidirsi di vino, così da aderire perfettamente al collo della bottiglia ed evitare che l’ossigeno penetri all’interno di essa.
È interessante notare che a volte il ripiano inferiore è più alto rispetto agli altri: in alcuni modelli questo è il ripiano “da esposizione” dove è possibile alloggiare in posizione inclinata le bottiglie più pregiate, in altri è semplicemente uno spazio più ampio in cui conservare le bottiglie più voluminose, come le magnum di champagne, o impilare più bottiglie.
Come riconoscere una cantinetta vino di buona qualità?
Una buona cantinetta vino deve avere la porta in doppio o triplo vetro temperato, condizione ideale per il corretto isolamento delle zone termiche all’interno dell’apparecchio. Allo stesso tempo, il vetro temperato impedisce il filtraggio della luce nella cantinetta, aspetto davvero importante per mantenere inalterate le proprietà organolettiche del vino. Gli sbalzi di temperatura e la luce eccessiva, infatti, incidono moltissimo sulla corretta conservazione del vino: proprio per questo gli esperti consigliano di posizionare la cantinetta in una zona della casa che non sia direttamente esposta ai raggi solari e a correnti d’aria improvvise.
I ripiani migliori sono quelli in legno, più belli da vedere e meno “aggressivi” sulle etichette rispetto all’acciaio, e scorrevoli, perché migliorano di molto la visibilità e l’accesso alle bottiglie.
Quante zone di temperatura ha una cantinetta vino?
Mentre il principio di funzionamento e il design sono quasi sempre gli stessi per la maggior parte delle cantine per vini, una grande differenza la può fare il numero di zone di temperatura, che a sua volta dipende dal numero di circuiti di raffreddamento. Normalmente le cantinette frigo ne hanno uno o due.
Zona di temperatura singola
I modelli a zona singola permettono di impostare e mantenere una sola temperatura per tutte le bottiglie presenti all’interno. Nei modelli con compressore, più performanti, questa temperatura è compresa generalmente tra 5 e 18 °C, ma il range può essere più ampio nei modelli più costosi. Nei modelli termoelettrici (più economici e compatti) questo intervallo è solitamente inferiore.
Gli apparecchi con zona singola sono anche più piccoli perché di fatto non sono pensati per conservare un’ampia varietà di vini. Come ci si può aspettare, queste cantinette sono generalmente più economiche e incidono di meno sui costi in bolletta, e sono adatte solo ai fini dell’invecchiamento dei vini oppure della refrigerazione prima di servirli, non a entrambi gli scopi.
Precisiamo che, anche con un solo circuito di raffreddamento, in determinate circostanze possono essere mantenute due zone di temperatura leggermente diverse. In un modello non troppo piccolo, infatti, l’aria calda tende a salire verso i ripiani più alti: se acquistate un modello a zona singola potrete quindi conservare sul fondo le bottiglie di vino bianco, che necessitano di una temperatura più bassa, e più in alto le bottiglie di rosati e rossi.
Zona di temperatura doppia
I modelli con doppia zona di temperatura, o dual zone, sono più grandi e costosi rispetto ai modelli semplici. Vengono però incontro al problema della conservazione delle varietà di vino a temperature diverse, argomento che analizzeremo a breve. Le due zone sono separate da un ripiano intermedio e la temperatura di ciascuna zona può essere regolata individualmente. Ricordiamo però che il sistema con doppio circuito fa aumentare i consumi energetici.
A che temperatura vanno conservati i vini?
Varietà di vino | Temperatura di conservazione | Temperatura di servizio |
---|---|---|
Rossi maturi | 14-16 °C | 16-18 °C |
Rossi giovani | 12-14 °C | 14-16 °C |
Rosati | 10-12 °C | 12-14 °C |
Bianchi strutturati | 8-10 °C | 10-12 °C |
Bianchi giovani | 8-10 °C | 8-10 °C |
Spumanti | 6-8 °C | 6-8 °C |
Questa tabella mostra le temperature ideali per la conservazione delle varie tipologie di vino, fermo restando che ogni bottiglia presenta comunque delle caratteristiche particolari legate al tipo di uva e al processo di produzione. Prima di procedere con la conservazione o l’invecchiamento consigliamo quindi di leggere attentamente le informazioni riportate sull’etichetta, così da essere certi della temperatura corretta da impostare. Come potete vedere dalla nostra tabella, la temperatura a cui vanno serviti i vini può essere leggermente superiore a quella di conservazione.
Quanto consuma una cantinetta vino?
Ai fini dell’acquisto, il dato più eloquente da considerare è quello sul consumo medio annuo espresso in kWh, che rappresenta una stima approssimativa, ma comunque affidabile: per calcolare il costo basta moltiplicare il prezzo attuale di 1 kWh di energia (che dipende dal contratto stipulato con la compagnia di fornitura energetica) per il consumo medio annuo in kWh. Per fare un esempio, una cantinetta di dimensioni medie che contenga 26 bottiglie consuma circa 151 kWh all’anno: presupponendo che il costo di un kWh sia di 0,50 €, la spesa energetica complessiva sarà di circa 75 € all’anno.
Rumorosità
Un dato legato all’efficienza energetica e che viene indicato sulle etichette di tutte le cantinette vino è quello relativo al livello di rumorosità, che deve essere valutato attentamente se si vuole installare la cantinetta in cucina o in sala da pranzo. Questo dato sè espresso in decibel, nonché classificato su una scala da A a D. In media le cantinette producono circa 40 dB di rumore, un valore mediamente basso ed equiparabile a quello prodotto da un normale frigorifero.
Quali funzioni hanno le cantinette vino?
Le cantinette vino possono avere funzioni particolari che ne ottimizzano le prestazioni e la praticità di utilizzo. Ecco un breve elenco:
- Display LED: grazie ad esso è possibile impostare la temperatura e in alcuni casi monitorare l’umidità. Consigliamo i modelli in cui il display si trovi fuori dalla porta per evitare sbalzi di temperatura;
- Programma vino: in alcuni casi si può selezionare un programma corrispondente a una tipologia di vino (bianco, rosso, spumante etc.) e l’apparecchio imposta automaticamente la temperatura adatta;
- Sistema antivibrazione: per evitare il deterioramento del vino questa tecnologia limita le vibrazioni all’interno della cantinetta;
- Filtro a carboni attivi: si tratta di un filtro integrato nel sistema di aerazione che consente di purificare l’aria dagli odori all’interno della cantinetta;
- Filtro anti-UV: protegge le bottiglie dai raggi ultravioletti che alterano il profilo organolettico del vino;
- Serratura: questo optional è molto importante per chi vuole conservare o invecchiare bottiglie di un certo valore; chiudendo a chiave la cantinetta potrete evitare spiacevoli sorprese;
- Allarme porta aperta: questa funzione risulta molto utile per evitare di lasciare lo sportello aperto e compromettere la conservazione delle bottiglie;
- Allarme temperatura/umidità: i modelli migliori dispongono di un allarme che segnala quando la temperatura e/o l’umidità interne sono troppo alte o troppo basse.
Dove posizionare la cantinetta vino?
Per funzionare in maniera ottimale, le cantinette per vini andrebbero collocate in ambienti in cui non ci siano forti sbalzi di temperatura oppure temperature troppo calde o troppo fredde. La cucina è il luogo ideale perché lì avrete il vostro vino sempre a portata di mano per servire gli ospiti o voi stessi; lo stesso vale per la sala da pranzo.
Se per qualche motivo non volete avere una cantinetta vino in bella vista oppure non avete spazio a disposizione, anche il seminterrato o un garage sono luoghi ideali perché permettono di conservare il vino in maniera indisturbata e lontano da fonti di luce e di calore.
L’importante, nel caso delle cantinette vino a libera installazione, è lasciare una distanza di circa 15 cm dalla parete posteriore e di 10 cm sui lati per evitare l’accumulo di aria calda.
Come disporre i vini nella cantinetta vino?
Se avete una cantinetta vino con temperatura singola, le bottiglie di rosso vanno posizionate sui ripiani più alti, mentre quelle di bianco sui ripiani bassi, dove la temperatura è leggermente più alta. Le bottiglie vanno posizionate orizzontalmente affinché il tappo di sughero rimanga umido e la conservazione del vino avvenga correttamente. Alcune cantinette permettono di conservare alcune bottiglie in obliquo per avere una migliore visibilità delle etichette più pregiate: se scegliete di posizionarle in questo modo, assicuratevi che la bottiglia sia “a testa in giù”, in modo da mantenere il tappo umido ed impedire l’invecchiamento prematuro del vino.