I giradischi vintage
La digitalizzazione ha portato la maggior parte degli appassionati di musica a usare lettori MP3 e sistemi di streaming come YouTube o Spotify, che hanno ridotto sensibilmente le vendite di CD. Se i compact disc sono rimasti ormai dei prodotti da audiofili, praticamente scomparsi dagli scaffali dei negozi, la diffusione dei vinili è al contrario notevolmente aumentata. Sono infatti moltissimi gli artisti che immettono sul mercato riedizioni di vinili ormai fuori catalogo o addirittura pubblicano per la prima volta in vinile album storici e opere prime.
I dischi in vinile rappresentano sicuramente un caposaldo del mondo della musica: senza i vinili non esisterebbero le copertine quadrate o il concetto di disco così come lo conosciamo. La stessa idea di “album” deriva dalle esigenze di spazio dei vinili, così come il verbo “incidere” deriva dalla tecnica per trasferire il suono sul disco stesso. Se amate la qualità audio o volete ascoltare un disco degli anni ’70 così come era stato pensato potete orientarvi su dei piatti pensati per riprodurre il suono caldo del vinile. Per saperne di più date uno sguardo alla nostra guida all’acquisto:Come scegliere un giradischi
Differenze tra giradischi vintage e moderni
Attualmente sono presenti sul mercato tantissimi giradischi vintage che strizzano l’occhio allo stile modernista degli anni ’50 e ’60. Il punto di forza dei giradischi vintage è sicuramente il design rétro, con finiture interne in velluto ed esterne in finta pelle o legno. I modelli a valigetta dal sapore hipster sono quelli più diffusi, ma sono presenti anche i mobiletti indipendenti e gli apparecchi in stile Belle Epoque. Spesso il disco vero e proprio sporge dai bordi della valigetta, conferendo all’intero setting un sapore d’altri tempi. Questo tipo di giradischi è molto facile da usare ed è dotato di uscite audio incorporate. Inoltre, è spesso possibile collegare molteplici dispositivi per ascoltare la musica da altre sorgenti sonore.
I giradischi vintage quindi sono dei dispositivi dall’utilizzo immediato e facilissimi da installare. Questa è la differenza sostanziale rispetto ai giradischi standard, che spesso devono essere collegati a un vero e proprio sistema stereo.Come creare un impianto Hi-Fi in casa
Caratteristiche dei giradischi vintage
Casse integrate
Tra i vantaggi di questo tipo di prodotto c’è sicuramente la possibilità di poter ascoltare direttamente il vinile senza dover collegare l’unità piatto a delle casse o a un impianto di amplificazione. Va specificato che queste casse non sono di alta qualità, quindi non potrete ricreare un suono high fidelity. Esistono però sul mercato alcuni modelli che permettono di collegare delle casse esterne in modo facile.
Funzioni e connettività
Sull’onda della nostalgia alcuni giradischi vintage, specialmente quelli più costosi, hanno a disposizione una varietà di funzioni. Questi modelli sono più ingombranti e somigliano a dei veri e propri mobiletti, con case in legno o laminato dall’effetto anticato. Tra le funzioni extra più comuni troviamo radio FM, lettore e masterizzatore CD e lettore di cassette.
I giradischi vintage inoltre supportano tipi diversi di connessioni, che li rendono dei prodotti tecnologici e versatili:- Uscita AUX con jack da 3,5 mm: per collegare il dispositivo a delle cuffie;
- Uscita RCA: consente di collegare il dispositivo a delle casse classiche;
- USB: potrete sia ascoltare brani salvati in MP3, sia registrare il vinile in MP3;
- Bluetooth: per collegare il giradischi ad altri dispositivi, come cuffie Bluetooth, speaker Bluetooth o ascoltare una playlist dal vostro smartphone.
I migliori giradischi vintage
Dopo aver illustrato le caratteristiche tecniche dei giradischi vintage è tempo di svelare i cinque migliori modelli presenti sul mercato, con un occhio di riguardo al rapporto tra la qualità e il prezzo.
Il migliore: Crosley Voyager
Questo giradischi vintage è un modello a valigetta all in one, con struttura in legno, rifiniture in ecopelle e speaker integrati. L’elemento più delicato e sensibile, ovvero la puntina, è in zaffiro diamantato, a differenza degli altri modelli Crosley che montano una puntina in ceramica. Il dispositivo ha tre velocità e può riprodurre i vinili di tutte le dimensioni: 33, 45 e 78 giri. La potenza audio passa dai 6 ai 10 W con la possibilità di collegare altri dispositivi sfruttando le uscite RCA e jack 3,5 mm. Il meccanismo di rotazione è a cinghia con braccio a blocco automatico e azionamento manuale. Tra le funzionalità avanzate citiamo la connettività Bluetooth e l Pitch Control. A differenza di altri giradischi di fascia bassa sia la puntina, sia la cinghia possono essere sostituite in caso di usura.
A chi è adatto: a chi vuole acquistare un giradischi di sicura affidabilità con un design curato nei dettagli e componenti di qualità.
A chi è sconsigliato: a chi ha un budget inferiore e si accontenta di un giradischi da utilizzare solo saltuariamente.
Miglior qualità/prezzo: Lenco Classic Phono TT-116GY
Il giradischi Lenco Classic Phono può contare sulla lunga esperienza del brand nel campo dell’hi-fi, che va avanti addirittura da 75 anni. Questo giradischi vintage con casse integrate è un altro modello a valigetta che permette di registrare su chiavetta USB. I dischi possono essere riprodotti a 33, 45 e 78 giri, ed è possibile ascoltare le playlist connettendo lo smartphone o il tablet grazie al Bluetooth 5.0. Il dispositivo è curato nei minimi dettagli, con un design molto elegante e una qualità del suono sopra la media. L’azionamento è semiautomatico e la trasmissione è a cinghia per un peso complessivo di 2,98 kg.
A chi è adatto: a chi vuole un giradischi portatile di alta qualità e con un ottimo suono, da connettere anche allo smartphone.
A chi è sconsigliato: a chi ha bisogno di un dispositivo con meno funzionalità aggiuntive da utilizzare principalmente a casa.
Il migliore fisso: Fenton RP 162
Questo terzo modello è un altro giradischi vintage all in one, con casse integrate e connettività Bluetooth 5.0 che permette di riprodurre playlist in wireless tramite smartphone e tablet. Anche in questo caso la trasmissione è a cinghia ed è possibile registrare la musica in formato MP3. Sono disponibili tre velocità di riproduzione (33, 45 e 78 giri al minuto) ed è presente una funzione di arresto automatico per impedire possibili danni quando il vinile ha esaurito le tracce. Grazie all’uscita RCA è possibile collegare il giradischi vintage a delle casse esterne per aumentare la potenza del suono. Il pickup stereo è in ceramica e i piedi sono ammortizzati per evitare contraccolpi. Il Fenton RP 162 è dotato del controllo dell’intonazione e di una custodia rigida antipolvere che all’occorrenza è possibile rimuovere.
A chi è adatto: a chi vuole un giradischi con un design elegante, funzionalità tecnologiche e suono di ottima qualità.
A chi è sconsigliato: a chi preferisce un modello portatile a valigetta e dispone di un budget limitato.
Il più accessoriato: Auna Belle Epoque 1908 DAB+
Questo giradischi vintage made in Germany colpisce innanzitutto per il suo design d’epoca, che incide sulle dimensioni e sul peso, pari a ben 8 kg. Sono presenti degli altoparlanti stereo incorporati che garantiscono un suono di assoluta qualità. Anche in questo caso entra in funzione la modalità di arresto automatico per proteggere i vinili dai graffi ed è possibile ascoltare la musica da qualsiasi altro device tramite tecnologia Bluetooth. L’Auna Belle Epoque è compatibile con tutti i vinili e si contraddistingue per la possibilità di ascoltare anche la radio FM; ci sono inoltre un lettore CD integrato e un lettore laterale dedicato alla riproduzione delle musicassette, tornate recentemente di moda. Questo modello con trasmissione a cinghia si aziona automaticamente ed è dotato di porta USB per la digitalizzazione di tutti i supporti sopra elencati.
A chi è adatto: a chi ha un debole per gli oggetti vintage, ma non vuole rinunciare alla qualità del suono e all’alto livello tecnologico.
A chi è sconsigliato: a chi necessita di un modello più semplice e non è interessato ad ascoltare la radio e a riprodurre CD e musicassette.
Il più economico: Majestic TT-27 BT USB REC
Questo è un giradischi vintage di fascia bassa, con dimensioni ridotte (pari a 30 x 31 x 12 cm) e un peso che non supera i 2,45 kg. La forma è a valigetta ed è possibile ascoltare i vinili con tre velocità: 33, 45 e 78 giri al minuto. Le casse sono incorporate, ma è possibile collegare un impianto stereo esterno tramite ingresso RCA. La funzione Auto-Stop protegge i vinili quando il disco è arrivato al termine ed è possibile registrare su chiavetta USB in formato MP3. Come molti altri giradischi vintage questo modello si aziona manualmente ed è dotato di una trasmissione a cinghia, ma anche a causa delle dimensioni ridotte degli speaker la qualità del suono non è altissima.
A chi è adatto: a chi ha bisogno di un dispositivo estremamente economico e non bada molto alla qualità dei componenti.
A chi è sconsigliato: a chi desidera un giradischi che duri nel tempo, con rifiniture più curate, e non vuole rinunciare alla nitidezza del suono.
Le domande più frequenti sui giradischi vintage
Quali sono le migliori marche di giradischi vintage?
C’è da specificare che i giradischi vintage non sono dei prodotti per audiofili: la maggior parte ha testine e braccia di fascia bassa, che su alcuni modelli non possono neanche essere sostituite. La testina dei giradischi inoltre è tra le parti più importanti, sia per la qualità audio, sia per non rovinare i vostri vinili. Alcuni marchi, come Crosley, Fenton e Lenco, offrono dispositivi dalla componentistica migliore a prezzi un po’ più alti.
Quanto costa un buon giradischi vintage?
Uno degli aspetti positivi di questi prodotti è sicuramente il prezzo, infatti un giradischi vintage a valigetta può costare anche solo 50 € e il costo medio si aggira comunque tra i 100 e i 150 €. Alcuni modelli a mobiletto con un design più ricercato costano tra 150 e i 200 €, mentre quelli con casse esterne o con lettore CD e musicassette hanno un prezzo che arriva fino 300 €.
Quali sono i migliori giradischi vintage del 2024?
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