Come scegliere i giochi educativi
I giochi educativi sono degli strumenti didattici e ludici utilissimi per avvicinare bambini e bambine a materie a loro sconosciute, come possono essere la matematica, la scrittura, la lettura o anche la scienza. Negli ultimi tempi questo tipo di giochi ha avuto un’incredibile evoluzione grazie anche a nuovi modi di insegnare che prendono spunto da diverse pedagogie alternative come, per esempio, la montessoriana, oltre ovviamente a quelle tradizionali.
La gamma dei prodotti a disposizione dei consumatori è talmente vasta da generare spesso confusione nella mente dei genitori, i quali infatti si trovano titubanti su quale sia la scelta migliore per i propri piccoli. In questa guida descriveremo in maniera approfondita la maggior parte delle tipologie di giochi educativi presenti in commercio, osservandone i principali aspetti che li caratterizzano per accompagnarvi così verso un acquisto più consapevole e mirato.
Materie dei giochi educativi
I giochi educativi, così come abbiamo appena accennato nell’introduzione, coprono una vasta area di apprendimento. Ecco perché si rende necessario fare una breve panoramica delle varie categorie disponibili, suddivise in base alla materia che si desidera insegnare. In questo paragrafo, per questioni di spazio, non potremo citarle tutte, ma certamente includeremo le principali.
Giochi educativi di matematica
Tra i giochi educativi di maggior successo ci sono quelli volti all’apprendimento dei numeri ovvero quelli che consentono un primo approccio con la matematica. Ovviamente a seconda dell’età, le modalità e la struttura del gioco cambia di molto: i giochi educativi sui numeri per bambini di 2 anni non sono uguali a quelli pensati per i bimbi di 6 anni. Nel primo caso si tratta di numeri da riconoscere, mentre nel secondo già si passa ad operazioni più complesse, come la risoluzione di problemi o la memorizzazione di tabelline. Come si può intuire, si tratta quindi di attività con livelli di difficoltà diversi a seconda del pubblico di riferimento.
Giochi educativi di lettoscrittura
Con il termine lettoscrittura ci si riferisce a tutte quelle attività legate alla lettura e alla scrittura che grazie a dei giochi educativi appropriati diventano molto più divertenti e facili per il bambino o la bambina. Un esempio molto comune sono i piccoli puzzle, che una volta assemblati, costituiranno parole che i piccoli giocatori potranno imparare a leggere e a scrivere. Queste attività sono pensate anche per arricchire il loro vocabolario.
Geografia
Non soltanto lettere e numeri, un altro gioco educativo molto richiesto e adatto a qualsiasi età è quello geografico. Anche in questo caso è possibile trovarsi di fronte a puzzle da incastrare creando così cartine geografiche da esplorare; o anche giochi a quiz per bambini un po’ più grandi che attraverso domande conosceranno nuove città, flora, fauna o altri elementi della natura.
Geometria, spazialità e colori
Le forme geometriche rappresentano un gioco indispensabile sin dall’età più piccola. Già dall’età di 1 o 2 anni infatti i bambini imparano a manipolare e conoscere forme diverse come triangoli, quadrati, rettangoli, rombi, sfere, associando anche colori. Per i bambini più piccoli, in commercio si possono trovare giochi educativi per imparare a manipolare forme, colori e grandezze diverse per educarli alla spazialità, alla manualità e all’incastro, nonché stimolare la creatività e l’immaginazione, come i famosi archi colorati ispirati al metodo Montessori. Per bimbi un po’ più grandi abbiamo invece il geomag, concepito con dei piccoli bastoncini colorati con calamite poste all’estremità che se uniti possono dare vita a qualsiasi forma si desideri.
Creatività
Ovviamente tra i giochi educativi non poteva mancare anche il lato creativo che può toccare diverse discipline, come la musica attraverso quiz a risposta, o anche attività manuali, come la creazione o la costruzione di oggetti. Si tratta di attività che mirano a stimolare idee ed estro artistico.
Lingue straniere
Anche le lingue straniere possono essere una materia da imparare giocando attraverso l’utilizzo di attività didattiche di questa tipologia. Inglese, francese, tedesco potranno diventare più familiari attraverso giochi di percorso, quiz o anche soggetti sagomati, carte e cassettine tridimensionali.
Scienze
Altro ambito scientifico insieme alla matematica molto popolare tra i giochi educativi sono le attività che toccano argomenti di chimica o fisica ma da un punto di vista più semplice, in modo che anche i più piccoli possano avvicinarsi alle meraviglie e al funzionamento del nostro universo, agli elementi della tavola periodica o alle parti del corpo che ci compongono.
Programmazione e STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica)
Tra le materie più recenti dei giochi educativi non possiamo non menzionare la programmazione. Questa materia può infatti essere insegnata in modo semplice ed intuitivo già a partire dai 5-6 anni in su, attraverso la metodologia STEM, che unisce scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Attraverso robot educativi, il bambino può impartire istruzioni di base affinché il robot compia diverse operazioni, come il movimento, il disegno, la risposta vocale. In alcuni casi questi giochi educativi sono corredati da un manuale e da schede e attività da seguire affinché il piccolo impari gradualmente le basi della programmazione.
Modalità di gioco e attività
Tutti i giochi educativi per bambini disponibili sul mercato hanno uno scopo ben preciso. Quindi, a seconda dell’argomento da trattare, l’obiettivo principale sarà quello di far imparare determinate nozioni, il tutto attraverso delle attività che il bambino o la bambina dovrà svolgere autonomamente, come:
- Memorizzazione: la tecnica più diffusa e importante. Molti dei giochi educativi proposti utilizzano questo strumento per favorire l’apprendimento dei più piccoli;
- Associazione: altra azione molto frequente in questo tipo di attività ludiche, utilissima per poter stimolare la mente e la creatività;
- Osservazione: l’osservazione è uno strumento essenziale nell’apprendimento. I bambini non fanno altro sin dalla nascita; infatti, è attraverso osservazione e ascolto che riescono poi a parlare. Quindi durante un gioco l’osservazione dei vari elementi è di fondamentale importanza anche per sviluppare senso critico;
- Emozioni: oggi le metodologie di apprendimento sono molto cambiate rispetto a qualche anno fa, grazie anche all’introduzione di elementi emozionali, prima poco diffusi. Sarà facile infatti acquistare un gioco educativo che aiuti i più piccoli a riconoscere le proprie emozioni, un aspetto molto importante durante la fase di crescita;
- Manualità: altra attività è quella manuale, attraverso la costruzione o la creazione di vari elementi a disposizione. I giocattoli educativi di questo tipo sono solitamente pensati per allenare le capacità motorie e cognitive nella prima infanzia.
- Coding: attraverso le attività proposte dai giochi educativi per imparare a programmare, i bambini dai 6 anni in su possono già approcciarsi alle prime nozioni di programmazione a blocchi, imparando a impartire istruzioni in modo logico ed intuitivo.
Materiali
Passiamo ad aspetti che riguardano principalmente la struttura di un gioco educativo descrivendo i vari materiali utilizzati per la loro realizzazione. Molte marche oggigiorno, per cercare di inquinare meno, puntano a una produzione fatta quasi esclusivamente con materiali riciclati in modo da avere meno impatto sull’ambiente circostante. Detto questo, vediamo quali sono quelli più impiegati:
- Carta: molti dei giochi educativi oggi disponibili sul mercato sono dei giochi in scatola realizzati principalmente con carta e cartoncino. La carta senza dubbio è un materiale più delicato rispetto alla plastica, soprattutto se viene bagnato accidentalmente, ma è comunque molto resistente e versatile;
- Plastica: nonostante la carta sia il materiale più diffuso per questo tipo di giochi, in alcuni casi sarà facile trovare all’interno della scatola anche alcuni supporti in plastica, come le penne magiche per indovinare le parole o anche altri elementi di aiuto al gioco. Si tratta di un materiale molto impiegato ma anche molto inquinante.
- Legno: si tratta del materiale più utilizzato nei giochi educativi pensati per i più piccoli; il legno di faggio è tra i preferiti, viene colorato con vernici atossiche in modo da essere sicuro anche per i bambini più piccoli.
Dimensioni
I giochi educativi, essendo spesso costituiti da tabelloni o carte, non occupano moltissimo spazio, infatti sono facili da riporre in una semplice libreria o in un qualsiasi mobile destinato all’organizzazione dei giochi dei più piccoli della casa. Le dimensioni medie di un gioco in scatola di questa tipologia sono di 30 cm di altezza, 40 cm di larghezza e circa 5 cm di spessore. Ovviamente queste misure possono variare in base alle caratteristiche del gioco scelto, ma in caso di ambienti domestici ridotti è bene fare caso anche a questo elemento affinché non occupi più spazio del dovuto in casa.
Altre caratteristiche dei giochi educativi
I giochi educativi per bambini si distinguono anche per altre caratteristiche molto importanti che è necessario verificare prima dell’acquisto, questo per evitare di comprare un gioco poco adatto al profilo del proprio bambino o bambina, soprattutto per quanto riguarda l’età e la lingua. Vediamo insieme quindi a cos’altro fare attenzione durante la scelta.
Età consigliata
Su ogni confezione di qualsiasi gioco educativo in uno degli angoli della scatola sarà facile individuare l’età consigliata dal marchio produttore. A seconda del livello di difficoltà del gioco, infatti, potrà essere destinato a un pubblico di bambini di 1-2 anni, di 3/4 anni, 5/6 anni, 7/8 anni e così via. È molto importante fare caso a questa piccola indicazione poiché vi eviterà di portare a casa un gioco ‘troppo difficile’ o ‘troppo facile’ per quel momento, facendo in modo che il bambino o la bambina si senta a suo agio giocando, senza tuttavia annoiarsi.
Lingua e giocatori
Ogni gioco educativo viene presentato in una determinata lingua. Ovviamente trovandosi in Italia sarà facilissimo trovare tipologie in italiano. Molti genitori negli ultimi anni però sono anche a favore dell’apprendimento di altre lingue attraverso il gioco: in questi casi è consigliato acquistarli nelle lingue di interesse che possono essere inglese, francese, tedesco o spagnolo, tra le più comuni. Allo stesso tempo un gioco educativo può essere sia un’attività da svolgere in solitario, sia un gioco a squadre che coinvolge più giocatori. Solitamente il numero varia da 2 a 4.
Avvertenze
Sul retro di ogni confezione di giochi educativi sono indicate alcune avvertenze per il consumatore. Quasi sempre si tratta di indicazioni sull’uso del gioco, soprattutto se non adatto a bambini inferiori ai 36 mesi. Quindi, se in casa ci sono bambini di diverse età, è importante mettere al sicuro i pezzi facilmente ingeribili dai più piccoli. Inoltre, sempre sulla parte posteriore della scatola potrete verificare che si tratti un prodotto CE, ovvero marchio di Conformità Europea che garantisce al consumatore che il prodotto sia stato realizzato in conformità di tutte le disposizioni della Comunità Europea riguardo all’utilizzo e alla progettazione di giochi o giocattoli.
Le domande più frequenti sui giochi educativi
Quanto costano i giochi educativi?
Il prezzo di questi particolari giochi è abbastanza accessibile alla maggior parte dei consumatori. Si parte da circa 6/7€ per arrivare a circa 20/25€ per attività più elaborate e strutturate, fino ad arrivare ai 50€ per i giochi complessi ed interattivi, come i robot programmabili. Come sempre, al di là del prezzo, vi consigliamo di verificare che si tratti di un gioco a norma e che segua quindi le disposizioni della comunità europea al riguardo. Quindi attenzione soprattutto ai materiali oltre che al tipo di contenuto pedagogico.
Quali sono le migliori marche di giochi educativi?
Alcune delle marche più note del settore giochi ci accompagna ormai da tantissimi anni, vantando così un’esperienza pluriennale che ha permesso loro di realizzare prodotti sempre più aggiornati ed innovativi. Tra i marchi più conosciuti che offrono giochi educativi di ogni tipo ricordiamo Clementoni con la sua linea più famosa Sapientino, Headu, Lisciani Giochi e Ravensburger.
Quale gioco educativo scegliere per avvicinare un bambino di 5 anni alla lettura?
Prima di tutto è necessario sapere che i bambini di 4/5 anni, se non “costretti”, sviluppano spontaneamente una sana curiosità sia verso le lettere che i numeri. Sarà facile infatti che a quell’età inizino a chiedere di continuo cosa ci sia scritto ovunque vedano parole messe insieme, che si tratti di un libro o di una scritta su un autobus. Certamente quindi un primo approccio naturale avverrà senza nessun intervento adulto. Ovviamente, affinché queste attitudini diventino capacità, sarà possibile aiutarle e stimolarle con i giusti materiali didattici e quindi anche scegliendo un appropriato gioco educativo per quell’età. Come già ripetuto è importante che l‘attività scelta sia adeguata all’età, altrimenti, se troppo difficile, si potrebbe innescare una sensazione di insicurezza. Tra i vari giochi educativi per imparare a leggere, ricordiamo i quiz che hanno l’obiettivo di formare parole; in questi casi, dato che loro non sanno ancora leggere le domande, dovrete aiutarli voi in questa prima fase. Ancora molto utili sono le carte illustrate con i vari nomi comuni da associare a diversi elementi, come animali, cibo e così via. Spesso questi giochi sono dotati di una penna magica per verificare che la parola scelta sia quella corretta. Altro tipo di gioco che può rivelarsi una valida risorsa per bambini dai 4 anni in su è quello con i timbri raffiguranti le varie lettere dell’alfabeto che verranno impressi sulle carte in corrispondenza della lettera mancante per completare la parola. Tutte queste possibilità insieme creano delle attività didattiche facili e divertenti, volte all’apprendimento dei bambini che in questo modo impareranno senza nemmeno rendersene conto.