Il gin Tanqueray
Il gin è indubbiamente tra i distillati più popolari degli ultimi anni e il gin tonic uno dei drink più richiesti nei bar di tutto il mondo. Se fino a poco tempo fa il G&T, come è chiamato in inglese, era un drink bevuto prevalentemente oltremanica, negli ultimi vent’anni ha saputo conquistare prima il pubblico statunitense, spopolando nei cocktail bar e persino nei ristoranti, e poi anche l’Europa e l’Italia.
In poco tempo si è assistito alla proliferazione di microdistillerie (e persino di produttori artigianali di acqua tonica), ma nessuna di queste è riuscita ancora a rivaleggiare con i grandi nomi del settore. Primo tra tutti Tanqueray, lo storico gin inglese che, secondo le statistiche, è attualmente il più amato dai baristi dei migliori bar del mondo e il più richiesto dai consumatori.
Tanqueray ha consolidato la sua posizione al vertice dei gin più venduti al mondo grazie ai suoi due prodotti di punta, il London Dry Gin e il No. Ten, ma anche diversificando la sua produzione con una serie di distilled gin, che come avrete imparato dalla nostra guida all’acquisto sono dei gin a cui vengono aggiunti degli aromi naturali dopo la fase di ridistillazione. In alcuni casi si è trattato di edizioni limitate, come Tanqueray Lovage, lanciato nel 2018 e ispirato a una ricetta originale di Charles Tanqueray del 1832 a base di levistico. In altri casi si è trattato di prodotti destinati solo a determinati mercati, come ad esempio la Sterling Vodka, l’unico prodotto diverso dal gin realizzato da Tanqueray per il mercato statunitense.
In questa pagina andremo a scoprire le caratteristiche di tutti i gin attualmente prodotti da Tanqueray, ma solo dopo aver fatto un breve excursus sulla storia di questo celebre marchio.
Storia del gin Tanqueray
Quando Charles Tanqueray distillò il suo primo gin nel 1830, questa bevanda era già commercializzata nel Regno Unito da oltre un secolo. Questo distillato era il risultato di uno studio approfondito dei botanical, gli aromi che determinano il gusto del gin, e di varie sperimentazioni con la ricetta finale, che si conclusero nel 1838 con l’apertura della distilleria Edward & Charles Tanqueray & Co. nel quartiere di Bloombsbury a Londra.
Dopo diversi anni l’azienda passò nelle mani del figlio, Charles Waugh, che intraprese l’espansione verso altri mercati, in particolare in quello statunitense. In quest’ottica, Tanqueray decise di unirsi a un altro grande nome del settore, cioè Gordon. Nel 1897 nacque Tanqueray Gordon & Co., che negli anni è stata assorbita da gruppi sempre più grandi: la Distillers Company nel 1922, la Guinness nel 1986 e attualmente Diageo, una multinazionale inglese che controlla alcuni dei più famosi marchi di alcolici.
Durante i bombardamenti di Londra nel 1941 le distillerie Tanqueray sono state completamente distrutte, ad eccezione di un solo alambicco che è poi stato trasferito in Scozia, dove è stata spostata tutta la produzione Tanqueray.
Dopo aver visto come è nato e cresciuto il marchio, è ora di scoprire cosa distingue i diversi gin prodotti da Tanqueray, a iniziare dal fiore all’occhiello della distilleria, il London Dry Gin. Vogliamo precisare che la denominazione non è dovuta al luogo in cui viene prodotto, che come abbiamo appurato è la Scozia, bensì al processo di distillazione, che non prevede l’aggiunta di aromi dopo l’infusione iniziale.
Tanqueray London Dry Gin
È il distillato originale creato da Charles Tanqueray nel 1830. Distribuito in Italia con una gradazione alcolica del 43,1% (in altri paesi 47,3%), è spesso la prima scelta dei baristi quando gli avventori ordinano un gin tonic. Non a caso, la forma della bottiglia del Tanqueray London Dry Gin si ispira proprio a quella di uno shaker.
Tanqueray ha commercializzato il suo prodotto di punta come una sorta di ibrido tra un gin di prestigio (mettendolo in competizione con il suo gin premium, il Tanqueray No. Ten) e un gin da festa con gli amici.Nonostante la ricetta sia tenuta sotto chiave, si conoscono i quattro botanical che la compongono: ginepro toscano, coriandolo, radici di angelica e liquirizia. Potranno sembrare pochi, ma sono più che sufficienti per conferire alla bevanda un incredibile bouquet. I primi tre sono più evidenti rispetto alla liquirizia e contribuiscono al distintivo gusto secco e ben definito di questo gin, in cui le note di ginepro sono predominanti.
Molti distillatori preferiscono lasciar macerare i botanical nello spirito prima della distillazione, mentre Tanqueray li include immediatamente nella distillazione per evitare di rovinarne l’aroma. Anche l’acqua gioca un ruolo di primaria importanza nel definire il gusto del gin: dal momento che l’acqua scozzese aveva caratteristiche diverse da quella usata negli stabilimenti inglesi, Tanqueray ha dovuto adattare il suo mix ai nuovi impianti, decidendo di usare un’acqua estratta da un pozzo nelle vicinanze della nuova distilleria con un’acqua demineralizzata più simile a quella di Londra.
Un altro aspetto che distingue questo gin è la cosiddetta distillazione “one-shot”, un metodo tradizionale in cui il concentrato di botanical non viene diluito per realizzare più batch di gin: si tratta di un processo che i grandi produttori hanno ormai abbandonato per aumentare i volumi di produzione e risparmiare sui costi.
Come dicevamo, questo gin ha un chiaro aroma di ginepro, ma si percepisce anche un discreto ma rinfrescante sentore di limone. Si nota anche una leggera dolcezza e, nonostante la gradazione alcolica piuttosto alta, non brucia la lingua. Questo gin ha un finale secco e amaro, ma i sapori delicati di ginepro e di limone persistono in bocca. In questa fascia di prezzo è davvero un gin notevole.
È perfetto da consumare in un G&T con un’acqua tonica classica, oppure con una variante floreale o erbacea. Non dimenticate di aggiungere del ghiaccio, una fetta di lime e, se vi piace, una scorza di arancia.
Tanqueray No. Ten
Nel 2000 Tanqueray ha lanciato quello che sarebbe diventato il suo prodotto più trendy. Pensato specialmente per essere usato nella preparazione del Martini, il Tanqueray No. Ten prende il nome dal “Tiny Ten”, il piccolo alambicco di rame in cui viene distillato. La produzione di questo gin si ispira a quella artigianale delle microdistillerie, infatti viene realizzato in piccole batch, distillato quattro volte e definito dalla casa produttrice come un “gin ultra premium“. La cura nella realizzazione è stata premiata dalla San Francisco Spirits Awards, che nel 2016 lo ha inserito nella sua Hall of fame, riconoscimento mai conferito a un gin o addirittura a uno spirito bianco. Nel 2020 ha inoltre ricevuto la doppia medaglia d’oro dalla stessa giuria.
La gradazione è più alta rispetto al London Dry Gin e arriva a 47,3%, mentre la stupenda bottiglia ricorda quella di un profumo ma riprende la forma di uno spremiagrumi, con un rimando ai botanical utilizzati. Con il suo ricco bouquet agrumato, il Tanqueray No. Ten è in grado di soddisfare chi è alla ricerca di un ottimo gin contemporaneo, cioè un gin dove il gusto di ginepro non è dominante. Oltre ai quattro botanical della ricetta originale sono presenti pompelmo, arancia e lime, messi in infusione interi e freschi e distillati a parte, e anche fiori di camomilla.
I fan del gin classico ameranno il modo in cui il ginepro è elevato dagli agrumi, mentre gli amanti del gin contemporaneo apprezzeranno il modo in cui gli agrumi sono protagonisti senza essere predominanti. Nel complesso, il Tanqueray No. Ten resiste tra i pilastri della mixologia non grazie alla reputazione del marchio che lo ha preceduto, ma perché è un gin con pochi rivali.
Vi consigliamo di consumarlo in un Dirty Martini oppure in un Negroni. Se invece non volete rinunciare al piacere di un gin tonic, decoratelo con una fetta di pompelmo.
Tanqueray Rangpur
Lanciato nel 2006 negli stati americani del Delaware, Maryland e Washington D.C., questo gin è stato reso disponibile nel resto del Nordamerica e in Europa solo successivamente.
Deve il suo nome al lime Rangpur, un ibrido tra diversi agrumi originario dell’omonima regione indiana. Oltre a questo ingrediente, la ricetta prevede le quattro classiche erbe di Tanqueray e l’aggiunta di lime, zenzero e foglie di alloro, con una gradazione finale del 41,3%. Nel 2020 ha conquistato la medaglia d’oro ai prestigiosi San Francisco Spirits Awards.Non fatevi ingannare dal nome di questo gin e dal colore della bottiglia: il Rangpur lime non è veramente un lime, ma piuttosto un ibrido tra un mandarino e un cedro, dal sapore altamente acido. In questo gin il gusto predominante è quello dell’arancia, con note di testa conferite dal lime “classico”. Le note acide degli agrumi combinate con i botanical di base lo rendono un gin dal gusto pungente che non si perde con l’aggiunta di acqua tonica. Un gin tonic a base di Tanqueray Rangpur Distilled Gin è l’ideale da consumare durante un barbecue estivo, ma questo gin si sposa ottimamente anche con dei cocktail agrumati come il Tom Collins o il Gimlet.
Tanqueray Flor de Sevilla
Si narra che, molti anni dopo aver fondato la sua distilleria, Charles Tanqueray visitò la Spagna e rimase così affascinato dagli alberi di arance di Siviglia che creò una ricetta con questo ingrediente. Tanqueray Flor de Sevilla Distilled Gin è ispirato a quella ricetta ed è stato lanciato nel 2018.
Come il precedente distilled gin ha una gradazione del 41,3%, ma una ricetta più conservativa, che parte dai quattro botanical del Tanqueray’s London Dry Gin e aggiunge solo essenza di arancia amara. La colorazione arancione con cui si presenta in bottiglia è meno marcata quando lo si versa nel bicchiere, dove assume sfumature color pesca.Tanqueray Flor de Sevilla svolge appieno il compito per cui è nato: celebrare il sapore dell’arancia di Siviglia pur mantenendo le note distintive del Tanqueray London Dry Gin, per essere riconoscibile come membro della famiglia di gin Tanqueray. Il sapore di arancia è reso più complesso dalle note di fiori che non lo fanno sembrare semplicemente un gin mischiato al succo d’arancia, ma creano una bevanda rotonda e rinfrescante con dei sofisticati sentori floreali che lo rendono fin troppo facile da bere.
Si tratta di un gin particolare con applicazioni limitate dietro al bancone, tuttavia, per chi è alla ricerca di un gin per un fresco G&T estivo e brillante, oppure di un’alternativa alla vodka aromatizzata agli agrumi, Tanqueray Flor de Sevilla è un’ottima soluzione. I long drink sono quelli in cui questo gin si esprime al meglio, ma evitate di mischiarlo con bevande troppo dolci.
Tanqueray Blackcurrant Royale
L’ultimo distilled gin di casa Tanqueray è stato lanciato nel 2021. Se il Flor de Sevilla era ispirato ai viaggi in Spagna di Charles Tanqueray, questo prende spunto dai suoi viaggi in Francia e punta a evocarne “il mistero e la decadenza”. Oltre ai quattro botanical del London Dry Gin, questo gin è distillato con ribes neri francesi e vaniglia. Anche questa versione ha una gradazione del 41,3%, relativamente bassa rispetto ai gin classici ma in linea con quelli aromatizzati alla frutta.
Il profilo di sapore è ricco e fruttato, e offre sottili note dolci di vaniglia e toni floreali di orchidea nera, il tutto bilanciato dai quattro classici botanical. Le note di ginepro non si perdono, ma accompagnano sottilmente ed elegantemente il ribes nero, vero protagonista di questo gin.
Il Tanqueray Blackcurrant Royale non è un gin per tutti, infatti si distacca molto dai sapori visti in precedenza, che non stravolgono il gusto del gin tonic in maniera sostanziale. Se vi piacciono i sapori insoliti oppure trovate il gin classico troppo secco, è quello che fa per voi. Gustatelo con molto ghiaccio, gassosa o acqua tonica al limone, una fetta di limone e una manciata di frutti di bosco.
Tanqueray 0.0%
Nel 2021 Tanqueray ha annunciato un’altra, sorprendente novità: il suo primo gin analcolico, nato con l’intendo di soddisfare la crescente domanda di bevande senza alcool. Se in passato eravamo abituati a bere mocktail e virgin drink in cui la parte alcolica (gin, vodka, rum etc.) era semplicemente omessa, da qualche anno è possibile trovare questi distillati anche in versione analcolica, sebbene siano ancora pochi i produttori che abbiano avuto l’audacia di sperimentare questa formula. Tanqueray lo ha fatto scegliendo il Regno Unito e la Spagna come mercati di prova: se volete assaggiare questo gin avrete comunque la possibilità di ordinarlo online o magari cercarlo nei duty-free.
Tanqueray 0.0% cattura il sapore distintivo del London Dry Gin utilizzando la stessa miscela di botanical, e permette così di non rinunciare alla qualità di un buon Tanqueray anche quando si sceglie di non bere alcolici. La casa produttrice consiglia di berlo con una buona acqua tonica, una fetta di lime e tanto ghiaccio.
Edizioni speciali
Quelli appena visti sono i gin attualmente commercializzati da Tanqueray, tuttavia è possibile acquistare online anche delle edizioni speciali la cui produzione è stata interrotta dopo alcuni mesi o anni. Stiamo parlando del Tanqueray Malacca e del Tanqueray No. Ten Grapefruit & Rosemary.
Il primo è un gin infuso con botanical che richiamano le spezie asiatiche: chiodi di garofano, pepe e rosa, a cui si aggiungono delicati sentori di cannella, vaniglia e noce moscata. È ritenuto un gin di culto tra gli appassionati di questa bevanda, infatti Tanqueray lo ha riproposto sul mercato per ben tre volte, ma sempre in edizione limitata.
Questo gin ha una spiccata propensione ad essere mixato. È eccellente in un dry Martini o in un gin tonic a base di acqua tonica indiana.
Il Tanqueray No. Ten Grapefruit & Rosemary è la versione ancora più agrumata del No. Ten e inizialmente era disponibile solo in alcuni duty-free. Oltre ai toni aspri e resinosi del ginepro, presenta un bouquet mediterraneo di rosmarino e pompelmo fresco. Il rosmarino conferisce alla composizione anche una nota leggermente legnosa, con cui ben si sposano gli aromi speziati di coriandolo. Nel complesso predominano le note agrumate, con un tocco di liquirizia e sfumature leggermente terrose di radice di angelica a completare il bouquet. Come il No. Ten, è perfetto in un gin tonic accompagnato da una fetta di pompelmo.