Il gin Malfy
Se siete appassionati di gin o avete già letto la nostra guida all’acquisto, saprete che le principali distillerie che realizzano questa bevanda si trovano in Inghilterra (e in misura minore in Scozia), dove viene prodotto da oltre tre secoli. Negli ultimi decenni si è però assistito a una riscoperta del gin nei bar di tutto il mondo, complice l’incredibile popolarità acquistata dal gin tonic tra le nuove generazioni. Tutto questo ha portato alla nascita di nuove realtà di produzione del gin al di fuori del Regno Unito, dalle microdistillerie artigianali ai produttori più grandi, come l’italiana Malfy.
Anche il nostro Paese, infatti, può adesso vantare un gin di fama mondiale, che soprattutto grazie alle sue varianti agrumate si è fatto conoscere e apprezzare da migliaia di baristi e consumatori.Andiamo quindi a scoprire come è nato il marchio Malfy e quali sono le particolarità dei suoi gin “super luxury”.
Storia del gin Malfy
Malfy è un gin molto giovane rispetto ai grandi nomi del settore. Prodotto e imbottigliato a Moncalieri (TO) da Torino Distillati, è stato ufficialmente lanciato su scala mondiale nel 2016 dopo l’acquisizione da parte del gruppo americano Biggar & Leith. La grossa campagna pubblicitaria coincisa con il lancio del marchio era incentrata sulla provenienza interamente italiana dei botanical e ispirata al glamour della Costiera amalfitana. Il nome Malfy è infatti un tributo a questo territorio, meta del jet set internazionale, ma anche il luogo in cui dei monaci avrebbero creato, già nell’XI secolo, un distillato a base di ginepro e quindi l’antenato del gin.
Il primo gin di casa Malfy a essere stato lanciato sul mercato è stato quello con limone, di cui parleremo più avanti, che ha riscosso un enorme successo in termini di vendite e gradimento. In pochi anni e con il successivo lancio di altre tre varianti, Malfy è diventato un marchio di riferimento nel panorama dei gin contemporanei. Nel 2019 è stato rilevato dal gigante francese Pernot Ricard, che ne sta continuando l’espansione e ha già lanciato su alcuni mercati due bevande “ready to drink” a base di Malfy e acqua tonica.In questa pagina parleremo però soltanto dei gin attualmente prodotti da Malfy e cercheremo di capire il motivo di tanto successo.
I gin Malfy
Malfy Gin con limone
Il prodotto di punta di Malfy è il suo Gin con limone, che grazie alla qualità dei suoi botanical e al design raffinato della bottiglia ha saputo ritagliarsi un ruolo importante all’interno dei distilled gin contemporanei, cioè quelli realizzati tramite infusione di botanical e in cui il ginepro non è l’ingrediente predominante. Il successo del Malfy Gin con limone è stato così rapido e sensazionale da portare grandi nomi del settore come Gordon’s e Bombay Sapphire a lanciare la loro versione di gin infuso con varietà ricercate di limone.
Gli sfusati amalfitani, ovvero i limoni di Amalfi usati per l’infusione di questo gin, sono rinomati per la loro potente qualità aromatica, grazie alla maggiore quantità di oli essenziali contenuti nella scorza rispetto ad altre varietà. Si tratta di prodotti a indicazione geografica protetta la cui produzione è limitata, essendo destinata principalmente al limoncello. Malfy Gin ha la fortuna di poterli includere nella sua lista di botanical, che viene completata da ginepro toscano, semi di coriandolo, radici di angelica, corteccia di cassia e iris.
I limoni sono immersi nell’alcool prima della distillazione e successivamente spremuti con un torchio. Segue un innovativo procedimento di distillazione a freddo (o sottovuoto) in alambicchi id’acciaio per garantire che la composizione dei botanical resti inalterata e si possano estrarre al meglio gli aromi degli agrumi. Prima dell’imbottigliamento il liquido viene filtrato per eliminare qualsiasi residuo e tagliato con acqua purissima del Monviso per ottenere un gin dall’aspetto cristallino.
Considerate le forti note di limone, consigliamo di gustarlo in un semplice gin tonic senza toniche aromatizzate e guarnito con una fetta di limone. In generale, il Malfy Gin con limone è un drink eccezionalmente fresco e facile da bere, soprattutto per chi non ama troppo il gin. Si comporta splendidamente anche nel Martini, mentre invece non è particolarmente adatto ai cocktail complessi perché tende a sovrastare gli altri sapori e a non mescolarsi bene.
Malfy Gin Originale
Anche se Malfy si è fatta un nome con i suoi gin aromatizzati, la sua distilleria produce anche un gin più classico che segue la tradizione dei London dry gin, in cui il ginepro spicca sugli altri botanical. Questa variante della bevanda permette di apprezzare ancora di più le caratteristiche della bottiglia, a differenza degli altri gin Malfy che presentano degli anelli serigrafati con il colore dell’agrume utilizzato. Con il suo colore azzurro, la bottiglia di Malfy Originale racchiude l’essenza dell’italianità e la esporta in tutto il mondo. Sull’etichetta spicca il simbolo delle quattro repubbliche marinare (di cui Amalfi faceva parte) e si trova l’indicazione G.D.Q.I che sta per “gin di qualità distillato in Italia”. A completare questa lussuosa bottiglia troviamo un tappo in sughero di quercia italiana.
Si tratta di un gin meno secco rispetto a un normale London dry, perché è caratterizzato da una certa freschezza dovuta alle note leggermente agrumate. La lista di botanical è meno estesa rispetto a quanto siamo abituati a vedere con i gin ed include bacche di ginepro, radici di angelica, semi di coriandolo, corteccia di cassia e iris. Il ginepro, protagonista di questo gin, viene coltivato sotto il sole della Toscana a un’altitudine di 1500 m, un terroir del tutto particolare che contribuisce a renderlo una varietà molto aromatica.
Anche per questo gin i mastri distillatori Beppe Ronco e Denis Muni utilizzano la distillazione a freddo in alambicchi di acciaio inox, durante la quale i botanical sono inizialmente macerati direttamente nell’alcool. Sebbene la presenza di agrumi non sia specificamente dichiarata tra i botanical (d’altronde molti distillatori tengono le proprie ricette sotto chiave), questa si avverte all’assaggio, in particolare le note di limone. Sia al naso, sia al palato prevale però il ginepro, che conferisce al gin un carattere spiccatamente erbaceo.
Non è un gin da degustare in purezza, ma si mischia bene con la tonica, il ginger ale o la limonata.
Malfy Gin con arancia
Questo gin è stato lanciato a un paio d’anni di distanza rispetto ai primi due, ma anche per la sua produzione viene seguito il processo di distillazione a 60 °C, la temperatura minima per avviare la distillazione, ma ideale per preservare gli aromi dei botanical.
È distillato con arance rosse di Sicilia I.G.P., ginepro toscano, angelica, cassia e coriandolo. Nel bicchiere si presenta con un colore arancione brillante, dovuto alla macerazione delle scorze di arancia e non all’uso di coloranti artificiali. Il suo aroma sarà immediatamente familiare a chiunque abbia mai aperto una bottiglia di aranciata, con note poco pronunciate di ginepro.
Il sapore di arancia è prevalente, ma non c’è quella dolcezza zuccherina che si avverte quando lo si annusa e soprattutto è meno definito rispetto al limone nel primo gin che abbiamo recensito. Si avvertono infatti note fruttate di lampone, clementine, vaniglia e pompelmo, in cui però il ginepro resta presente. Sul finale ricorda quasi un amaro e il ginepro è ancora più marcato.
Questi sapori fruttati e botanici lo rendono un gin da cocktail, mentre se gustato da solo potrebbe risultare leggermente artificiale. Con il suo colore brillante, Malfy Gin con arancia è ideale per creare drink fantasiosi e scenografici. Provatelo con il gin tonic, guarnito da una fetta di arancia, o con un Martini un po’ insolito.
Malfy Gin Rosa
Anche questo gin appartiene alla seconda generazione di Malfy ed è quello più estivo della serie. Come ci si può aspettare, gli ingredienti sono ancora una volta italiani: pompelmo rosa siciliano e rabarbaro vengono infusi per ben 36 ore, conferendo a questo gin il suo caratteristico colore rosa. La scelta del pompelmo è fondamentale: la varietà siciliana è apprezzata per la sua polpa rosa intenso, maturata a basse temperature durante i periodi più freddi dell’anno.
La tonalità e il sapore del pompelmo rosa sono in primo piano, ma non si tratta di un gusto eccessivo. Grazie al rabarbaro, il gin è abbastanza delicato da poter essere bevuto liscio: l’asprezza del pompelmo rosa è infatti bilanciata dalla dolcezza del rabarbaro e c’è persino un accenno di rosa, sebbene non sia inclusa nell’elenco dei botanical. Tra questi ritroviamo limone, ginepro, coriandolo e angelica, le cui note vengono esaltate quando il gin viene mescolato con la tonica.
La profondità del sapore, il design audace e la qualità degli ingredienti fanno del Malfy Rosa un gin di qualità superiore, ma a un prezzo decisamente ragionevole. Se volete provare un gin agli agrumi, ma non volete qualcosa di troppo intenso o costoso, questo è quello che fa per voi. Come sempre, il gin tonic è il modo migliore per mettere alla prova il carattere di un gin, ma se volete provare qualcosa di insolito provate uno spritz a base di Malfy Rosa, prosecco e un’aranciata di vostra scelta. Immancabile la fetta di pompelmo per guarnire.
Malfy Gin Set miniature
Concludiamo la nostra rassegna dei gin Malfy con quello che sicuramente rappresenta il prodotto ideale per chi non riesce a decidere quale variante provare o è curioso di scoprire i vari gin Malfy senza impegnarsi con l’acquisto di un’intera bottiglia. Si tratta di una confezione regalo (per gli altri o per noi stessi) con quattro bottigliette da 50 ml ciascuna, ovvero la quantità di gin necessaria per preparare un gin tonic. Ricordiamo a questo proposito che il rapporto tra gin e acqua tonica dovrebbe essere di 1:3.
Come è facile immaginare, sono presenti Malfy Originale, Con limone, Con arancia e Rosa. Il prezzo di circa 20 € è leggermente più basso rispetto a quello delle bottiglie normali, che sono da 0,7 l, perciò è evidente che, in proporzione, questo prodotto costi decisamente di più se consideriamo la quantità di gin contenuta. Il prezzo è però giustificato se, come abbiamo detto, volete provare i diversi gin Malfy per trovare il vostro preferito o magari volete organizzare un aperitivo per un gruppo di amici e volete stupirli con drink diversi.
Cocktail con gin Malfy
A proposito di drink, vi lasciamo con un paio di idee per preparare in casa dei deliziosi cocktail a base di gin Malfy. Partiamo con il Malfy Gin con limone.
Versate 15 ml di succo di limone fresco e un cucchiaino e mezzo di zucchero in uno shaker, poi mescolate finché lo zucchero non si scioglie. Aggiungete 35 ml di Malfy Gin con limone e riempite con dei cubetti di ghiaccio. Agitate bene e poi filtrate in una flûte da champagne. Per finire, rabboccate con uno spumante Brut ghiacciato, mescolate lentamente e guarnite con una scorza di limone.
Quali sono i migliori gin Malfy del 2024?
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