Quando si parla di gin uno dei primi nomi che vengano in mente è Gordon’s, gin inglese tra i più presenti sugli scaffali dei supermercati e molto popolare per il buon rapporto qualità/prezzo. Conosciuto principalmente per il suo London dry, negli anni Gordon’s ha diversificato la sua produzione per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori, che hanno iniziato a preferire gin distillati con aromi fruttati anziché le note erbacee del ginepro.
In questa pagina vedremo quali sono le origini di questo marchio e i migliori gin Gordon’s che si possano acquistare al momento in Italia. Le etichette di gin, infatti, come abbiamo già osservato con Tanqueray e Hendrick’s, affiancano al loro gin principale delle proposte stagionali, disponibili solo per un breve periodo, oppure delle edizioni speciali vendute solo in alcuni mercati.
Storia del gin Gordon’s
Oltre a essere il marchio di London dry gin più venduto al mondo, Gordon’s è anche uno dei più antichi. La sua produzione è infatti iniziata nel 1769 nella distilleria di Londra aperta da Alexander Gordon. Il successo fu immediato e il gin, molto apprezzato dalla Royal Navy britannica, divenne popolare non solo in patria, ma anche all’estero.
Già negli anni ’30, infatti, Gordon’s aprì una distilleria negli Stati Uniti e all’inizio degli anni ’60 divenne ufficialmente il gin più venduto al mondo. Nel 1998 la produzione è stata spostata dall’Inghilterra alla distilleria di Fife, in Scozia, dove rimane tuttora. Il marchio è però stato rilevato dalla multinazionale Diageo, gruppo a cui appartengono Guinness, Tanqueray, Johnnie Walker e decine di altri brand.Gordon’s Gin London Dry
Il prodotto di punta di casa Gordon’s è il suo London dry, un gin che, nonostante il prezzo esiguo, continua a essere molto apprezzato come base per cocktail e long drink. Nel Regno Unito viene venduto in una bottiglia verde con gradazione di 37,5%, mentre nei mercati di esportazione la bottiglia è trasparente e, al di fuori dell’Europa, si possono trovare bottiglie da 40, 43 o 47,3%, che hanno un gusto più deciso e permettono di apprezzare maggiormente il profilo aromatico di questo gin.
La ricetta del Gordon’s London Dry è quella studiata quasi tre secoli fa da Alexander Gordon, a base di estratti vegetali pregiati tra cui ginepro, radice di angelica, liquirizia, semi di coriandolo, radice di iris, scorza d’arancia e di limone. È un gin in cui il ginepro è il protagonista assoluto. Sia al naso, sia al palato si avvertono però anche note pepate, resinose e mentolate. Non è fatto per essere degustato liscio, ma visto il prezzo è un’ottima opzione se cercate un gin con cui preparare gin tonic, Negroni etc.
Gordon’s Premium Pink Distilled Gin
A partire dal 2017 Gordon’s produce anche un gin rosa distillato con frutti di bosco. È un’etichetta giovane, ma ispirata a una ricetta del 1880 in cui al gin vengono aggiunti aromi naturali che conferiscono un gusto fresco, fruttato e floreale, molto lontano dai classici sentori di ginepro.
Al naso si avverte subito la fragola e poi gli altri frutti di bosco: il lampone, la mora e anche un accenno di limone. Il palato inizia con le basi classiche, sentori di ginepro e liquirizia all’inizio, ma poi è un’esplosione di frutti di bosco. Nel complesso è un gin molto dolce e dal gusto simile a quello di una caramella alla frutta, che non lo rende adatto ai fan dei London dry, ma punta a conquistare i consumatori non abituali di gin.
Gordon’s Pink Gin è incredibilmente facile da bere da solo, ma si esprime al meglio nei long drink, come il gin lemon. Ancora una volta il volume è 37,5% e il prezzo di poco superiore ai 10 €.
Gordon’s Gin Sicilian Lemon
Negli ultimi anni Gordon’s ha lanciato diversi nuovi gusti di gin, ma non tutti sono arrivati sul mercato italiano. Nel 2020 è stato il turno del Gordon’s alla pesca bianca, all’arancia (attualmente reperibili solo nel Regno Unito) e di quello aromatizzato con i limoni siciliani, ancora disponibile sul nostro territorio. Gordon’s non è il primo produttore a puntare sui gin agrumati: lo abbiamo già visto con Malfy al limone, Gin Mare Capri o Tanqueray No. Ten, tutti molto amati dai consumatori.
Questo gin si rifà a una ricetta creata da Gordon’s nel 1931, ma utilizza veri limoni siciliani che bilanciano e danno una nota di freschezza alla base di ginepro. Sia al naso, sia al palato, i sentori di limone sono netti e decisi, ma fanno trasparire anche piacevoli note floreali, di bergamotto e di ginepro.
È un gin dal carattere spiccatamente estivo, che non può che essere gustato in un gin tonic guarnito con una fetta di limone e tanto ghiaccio.
Gordon’s Sloe Gin
Tra i primi prodotti lanciati dalla distilleria Gordon’s c’è anche uno sloe gin, uno stile molto antico di gin che, per via della preparazione e della gradazione (circa 25%), è più simile a un liquore che a un classico gin. Il metodo tradizionale di preparazione dello sloe gin consiste nel mettere a bagno i frutti di prugnolo nel gin con dello zucchero. La miscela si addolcisce progressivamente quando i prugnoli maturano nell’alcol e il risultato è un distillato molto piacevole da bere liscio, allungato con una tonica oppure utilizzato all’interno di un cocktail.
Gordon’s Sloe Gin viene prodotto a partire dal 1906 e abbina il gusto secco del classico London dry alla dolcezza della prugna selvatica. I frutti vengono raccolti a mano dopo le prime gelate per assicurarne la maturazione e poi macerati delicatamente prima di aggiungere il Gordon’s gin. È un drink autunnale consigliato a chi vuole provare qualcosa di insolito.
Gordon’s gin analcolico
Gordon’s produce anche una variante alcohol-free del suo London dry: il Gordon’s 0.0%. Tuttavia, questo non è ancora disponibile sul mercato italiano né sappiamo se lo sarà mai. Se cercate un gin analcolico, vi consigliamo di valutare Tanqueray Alcohol Free 0.0% e The Illusionist Masquerade.