I migliori generatori di corrente del 2024

Confronta i migliori generatori di corrente del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

amazon
445,00 €
amazon
166,90 €
amazon
350,00 €
amazon
549,00 €
huspert
119,90 €
elettronewcom
658,80 €
amazon
136,90 €
indors
152,90 €

Dati tecnici

Alimentazione

Benzina

Benzina

Benzina

Benzina

Miscela 2%

Potenza

3500 W

680 W

4000 W

2200 W

800 W

Corrente in uscita

2600 W

Continua

Continua

Alternata

Alternata

Rumorosità

96 dB

90 dB

96 dB a 7 metri

n.d.

95 dB a 7 metri

Tensione

N.D.

Monofase

N.D.

Monofase

Monofase

Punti forti

Potenza continua di 2600 W

Buon rapporto qualità-prezzo

Ottima potenza

Accensione a strappo

Fino a 6 ore di funzionamento con un pieno (4,2 l)

Fino a 5 minuti una potenza di 2800 W

Compatto e leggero

Prezzo contenuto

Silenziato

Avviamento a strappo

Fino a 2 minuti una potenza di 3100 W

Funzione "Eco" per ottimizzare i consumi

Con marmitta catalitica

Autonomia fino a 10 h

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere il generatore di corrente

Un generatore di corrente è un dispositivo a motore molto utile in diverse occasioni, dalla vita all’aria aperta all’hobbistica. Se amiamo fare vacanze in camper o in tenda, potremmo aver bisogno di un generatore esterno per attivare la luce durante la sera, oppure l’asciugacapelli e le piastre della cucina. Allo stesso modo un generatore è utile se abbiamo un giardino grande o del terreno e abbiamo bisogno di utilizzare altri elettro-utensili a distanza elevata dall’abitazione. Alcuni generatori molto potenti, definiti per convenienza “professionali“, vengono invece installati proprio per fungere da gruppo elettrogeno principale o di emergenza, in zone poco servite dal servizio energetico nazionale, o che soffrono di blackout piuttosto frequenti.

Generatore di corrente
Ovviamente i gruppi elettrici vengono anche usati da venditori ambulanti o in gabbiotti, che necessitano di energia per attivare macchinari, frigoriferi e così via. Altri modelli recenti, dalla tecnologia un po’ differente, sono invece ottimizzati per l’utilizzo con i pannelli solari. Qualunque sia la vostra finalità d’uso, il generatore esterno è un compagno fidato che diventa fondamentale in moltissime occasioni. In questa guida cercheremo di vedere i vari modelli, guidandovi a un acquisto ragionato.

Come funziona un generatore di corrente?

Il generatore di corrente è a tutti gli effetti un motore alimentato da combustibile che produce corrente elettrica. Non confondete questo dispositivo con le batterie portatili, che vanno caricate prima. Il generatore infatti viene alimentato a benzina o a diesel e ha una manutenzione del tutto simile a quella del motore di un’automobile: possiede infatti un motore, un tubo di scappamento, una marmitta, un vano per l’olio, delle candele e in alcuni casi dei cilindri per favorire l’accensione automatica. Un quadro comandi presenta delle prese, generalmente una Schuko o altre tipologie, dove collegare i dispositivi che vogliamo alimentare.

Generatore di corrente funzionamento
In commercio esistono diversi modelli di generatori e conoscerne le caratteristiche tecniche può aiutare a scegliere la tipologia che meglio risponde alle vostre esigenze. Tra i più diffusi troviamo i generatori di corrente portatili, che sono i prodotti menzionati nella nostra guida, utilizzati spesso in ambienti come barche, camper e stand presenti alle fiere. Questi generatori di solito hanno una dimensione contenuta, sono cioè grandi quanto una valigia e pesano poco meno di 20 kg, pieno di carburante incluso. Vengono attivati come i motori dei motoscafi, tramite un cavo, oppure con chiave per i modelli più raffinati. I generatori di corrente producono inoltre anche un discreto rumore, e non sono infatti pensati per essere utilizzati all’interno: l’effetto sarebbe quello di tenere un’automobile accesa dentro casa. I miglioramenti tecnici li rendono però più silenziosi, e quindi più idonei a essere usati all’esterno senza disturbare troppo i vicini o gli ospiti di un evento all’aperto. Solo i modelli professionali possono essere tenuti in funzione per periodi più lunghi, e vengono quindi usati per alimentare anche piccole case in campagna.

Comandi

I generatori hanno un quadro comandi molto simile tra loro, con poche differenze fondamentali. Il quadro è posto generalmente nel lato più corto, e dalla posizione è evidente che il generatore non va inclinato. Vediamo nel dettaglio cosa è presente nel quadro:

Sistema di accensione

Il sistema di accensione varia in base al modello e alla presenza o meno di un avviatore, che questo sia bicilindrico o monocilindrico. Oltre a un semplice tasto on/off, presente su tutti i modelli, possiamo trovare:

  • Avviatore a corda: come quello dei motori dei motoscafi, comune su quasi tutti i modelli;
  • Manopola: presente se il generatore ha un avviatore elettrico, per accendere e regolare la potenza;
  • Chiave: come quella di un’automobile o leggermente più piccola, sempre se in presenza di avviatore.

Generatore di corrente accensione

Modelli high-end anche molto costosi possono non avere un avviatore elettrico e quindi funzionare perfettamente anche con l’avviatore a corda. Prodotti di grandi dimensioni di solito vengono avviati con la chiave.

Prese e connettori

In base al modello il generatore avrà una serie di prese e connettori, vediamo quali sono i più comuni nel quadro di comando:

  • Prese AC a 230V: prese a corrente alternata (Alternate Current);
  • Presa DC: a corrente continua (Direct Current) e relativo interruttore;
  • Presa accendisigari a 12 V: per inserire accessori vari, ad esempio adattatori USB;

Generatore di corrente quadro

  • Terminale di terra: per effettuare la messa a terra e proteggere dai contatti indiretti;
  • Prese per funzionamento in parallelo: per collegare due generatori della stessa marca e modello;
  • USB: dal voltaggio variabile, di solito sono un paio di USB-A, a volte è possibile trovare anche altre due USB-C.

La quantità delle prese e la loro potenza varia in base al modello e alla potenza massima. Di solito un modello da 1 kW presenterà una sola presa AC, mentre uno da 3 kW ne presenterà due. Le prese USB sono presenti solo sui modelli più moderni.

Indicatori

Il quadro presenta anche una serie di indicatori e spie luminose, al LED o di altro tipo, per informarci sull’andamento del generatore:

  • Spia di errore: indica eventuali sovraccarichi;
  • Spia dell’olio: esattamente come per il motore di un’automobile, con relativo cambio periodico;
  • Display: piccolo display a cristalli liquidi che indica la quantità di energia generata ed erogata;
  • Indicatore pieno del carburante: indica se è necessario fare il pieno;
  • Allarme di rilevamento CO2: dotato di suono intermittente, per i modelli più sofisticati.

Alcuni modelli recenti, molto rari, hanno anche una connessione Bluetooth e relativi display che confermano la connessione tra il generatore e l’app dedicata, da installare sul proprio smartphone.

Alimentazione

La prima importante divisione riguarda la tipologia di alimentazione dei generatori di corrente. In commercio sono disponibili generatori a benzina, a gasolio, a metano, a GPL oppure alimentati dai pannelli solari. La scelta del modello in base al carburante richiede una particolare attenzione. I modelli a gasolio offrono consumi inferiori, ma a temperature rigide possono presentare problemi durante il loro azionamento. Questa scelta dovrà quindi essere fatta solo se l’utilizzo del generatore avverrà poi in situazioni climatiche ideali. In alternativa è possibile scegliere un modello a benzina, che assicura un perfetto funzionamento in qualsiasi condizione atmosferica. Come menzionato, i modelli più comuni sono infatti proprio quelli a benzina e a diesel. Su praticamente tutti i modelli è anche presente una valvola di sicurezza che crea un sottovuoto e impedisce alla benzina di rovesciarsi nel caso il generatore si ribalti. Esistono poi modelli alimentati a metano e GPL, caratterizzati da una maggiore silenziosità, risparmio e rispetto dell’ambiente.

Generatore di corrente carburante
Sono destinati principalmente a coloro che vogliono disporre di un gruppo elettrogeno nel proprio appartamento, da azionare in caso di blackout, o di un generatore occasionale da utilizzare in punti dove non vi sia possibilità di allacciamento alla rete elettrica. Una festa in giardino, le vacanze in camper o una gita in barca sono le occasioni ideali per usufruire dei benefici di un generatore a GPL, mentre quello a metano, collegato alla rete, viene usato principalmente da coloro che non possono rimanere per lunghi periodi di tempo senza corrente elettrica. Questi ultimi modelli infatti, non necessitano di controlli relativi alla presenza e allo stato di conservazione del carburante, come invece avviene per i modelli a gasolio o a benzina.
Una categoria a parte è rappresentata dai generatori di corrente statici. Questi apparecchi, comunemente chiamati anche “gruppi di continuità“. sono privi di parti in movimento e forniscono energia in caso di blackout grazie ad una dotazione interna di batterie mantenute in carica dalla normale rete elettrica. In questo caso una momentanea mancanza di corrente verrà coperta dalle batterie precedentemente utilizzate come accumulatori.

Potenza

Optare per un modello con una potenza troppo bassa finirebbe per far lavorare il generatore sempre sotto sforzo causando danni al motore. D’altra parte anche sceglierne uno con una potenza di molto superiore a quella necessaria significherebbe accollarsi consumi maggiori e superflui.
In commercio si trovano generatori di corrente portatili che vanno da 1 a 3 kW, perfetti per un utilizzo domestico. Un modello da 3 kW riesce a coprire, senza esagerare, quasi tutti gli elettrodomestici di base che vengono solitamente usati da una famiglia nell’arco della giornata, inclusi dei piccoli frigoriferi. Se fate lavori in campagna con macchinari professionali o avete un’azienda edile, è però necessario capire se non è necessario investire in un prodotto più grande e potente.

generatore di corrente potenza

I casi menzionati di case di campagna con blackout frequenti sicuramente hanno bisogno di modelli più grandi, che andrebbero sempre protetti da una tettoia contro le intemperie. All’aumentare della potenza vi sarà anche un aumento della cilindrata del motore e della potenza nominale del dispositivo, ovvero il calcolo specifico dell’energia in cavalli prodotta dal motore. Potreste non badare con troppa attenzione a questi due aspetti, ma è invece importante verificare la potenza massima di un generatore. La potenza massima è necessaria per capire se il generatore può ad esempio avviare un determinato dispositivo elettrico. Ad esempio, se il generatore vi serve per avviare un tagliasiepi in aperta campagna, e la potenza massima e l’energia richiesta dal vostro generatore coincidono, dovrete salire un po’ di livello per cercare un generatore leggermente più potente che non venga messo sotto sforzo dal macchinario. Lo “sforzo” significa che il motore gira sempre al massimo delle sue possibilità, consumando di più e producendo più rumore e scarichi. Ovviamente, vi sono modelli anche molto potenti e di grosse dimensioni, che raggiungono i 20 kW di potenza, ma sono generalmente destinati a un uso industriale, per esigenze di cantiere o per manifestazioni con concerti all’aperto, si tratta di prodotti professionali che alimentano dispositivi energivori e che non trattiamo in questo articolo.
Nella scelta della potenza occorre ricordare anche che un generatore di corrente subisce una diminuzione di potenza del 9% ogni 1000 metri di altitudine e che la massima efficienza si ha intorno all’80% del suo pieno carico nominale. Come comportarci se nell’etichetta non è indicata la potenza in kW ma solamente in kVA? In questo caso sarà sufficiente moltiplicarlo per il fattore di potenza, che generalmente si aggira intorno a 0,8 ed otterremo i kW elettrici.

Carico

Altro fattore determinante è il carico: ovvero la somma dell’energia spesa dai vari dispositivi che collegherete al generatore. Più dispositivi ci saranno più alto sarà il carico, starà a voi capire quanti e quali dispositivi usate di solito contemporaneamente. A tal proposito ricordiamo che alcuni elettrodomestici molto comuni e apparentemente innocui come i bollitori dell’acqua e gli asciugacapelli, sono invece esosi dal punto di vista energetico e non andrebbero usati insieme.

Funzioni risparmio

Se avete un modello troppo potente rispetto alle vostre esigenze, o volete un modello più grande per andare sul sicuro, badate che abbia un’opzioneEco“. L’opzione risparmio consente di sprecare meno carburante e può generalmente dimezzare i consumi e l’energia erogata, almeno nominalmente. Si trova sulla maggior parte dei modelli in commercio, ma è importante controllare sui cataloghi online che sia effettivamente presente.

Utilizzo in parallelo

Alcuni modelli possono essere collegati tra loro e raddoppiare l’apporto di energia erogata come se fossero un unico dispositivo. Questa funzione è di solito presente sui modelli di marche più note, e può essere attivata esclusivamente unendo il medesimo modello di uno specifico generatore più piccolo. I cavi per la connessione in parallelo sono di solito contenuti della confezione e il collegamento avviene tramite dei normali spinotti. Ovviamente i due motori vanno tenuti in moto contemporaneamente, situazione che va ad aumentare anche lo scarico e i decibel prodotti.

Tipologia di generatori

I generatori possono essere solitamente di tipologia standard o inverter. Inoltre, anche il tipo di corrente in uscita può rivelarsi molto importante. Molti modelli portatili permettono di avere corrente continua, ovvero quella generalmente destinata a lampadine ed elettrodomestici più semplici. Se dobbiamo invece collegare all’apparecchio anche televisori, computer e sistemi di comunicazione avremo bisogno di un generatore a corrente alternata. In questo caso il gruppo sarà dotato di inverter ed avrà un costo maggiore rispetto a quello a corrente continua. Per le utenze domestiche i generatori sono in genere preposti con motori a due tempi, mentre quelli più grandi (con motore a quattro tempi) sono solitamente destinati ad un uso pubblico o industriale. Il vantaggio di un generatore con motore a due tempi, oltre al costo notevolmente inferiore, è dato dalle dimensioni e dal peso ridotti. Proprio queste ultime caratteristiche ne rendono facilitato l’impiego anche in ambienti esterni, grazie alla loro maneggevolezza e trasportabilità.

Generatore standard

I modelli standard trasformano direttamente l’energia prodotta dal motore in energia elettrica, senza una grande mediazione. Questo vuol dire che se colleghiamo un elettrodomestico con più carico a un generatore standard, questo andrà più veloce, con notevole sforzo, più scarico prodotto ma anche più carburante. Questi modelli sono quelli classici, a telaio, di solito usati in ambito agricolo, che svolgono una sola mansione per la quale è facile identificare il macchinario che sta gravando sul motore del generatore.

Generatore di corrente standard
In questi generatori lo sforzo è più evidente, e per questo motivo vanno manutenuti con più cura e più frequentemente. Sono comunque prodotti più economici in fase d’acquisto, ma il prezzo non è poi ottimizzato dai consumi, che sono più alti.

Generatori inverter

I generatori inverter sono i modelli più moderni e affidabili. Il loro funzionamento è del tutto simile ai modelli standard ma l’inverter elabora l’energia e la distribuisce in base alle esigenze. Quindi, anche quando messo più sotto sforzo, un generatore inverter reggerà meglio le variazioni di carico. Per questo motivo sono prodotti destinati a elettrodomestici più complessi e dispositivi multipli collegati, non necessariamente a macchine agricole. Solitamente hanno un case e non un telaio e sono più compatti.

Generatore di corrente inverter
La manutenzione del motore è anche leggermente più semplice, in quanto l’usura delle varie parti è più regolare e va effettuata in base alle istruzioni della confezione, cambiando ad esempio l’olio per motore ogni 6 mesi.

Monofase o trifase?

Un elemento ulteriore da considerare è la tensione del generatore di corrente, poiché esistono generatori monofase o trifase. In genere, i primi sono destinati ad un impiego domestico, mentre i secondi trovano impiego in ambito industriale. Infatti generalmente i gruppi elettrogeni trifase erogano fino a 380 V, mentre i monofase arrivano a 230 V. Ne consegue che il trifase viene impiegato per alimentare macchinari più potenti che solitamente hanno un assorbimento intorno ai 6 kW. Il trifase può erogare anche solo 230 V e svolgere quindi le funzioni per cui potrebbe essere sufficiente un monofase, mentre non è possibile ottenere le prestazioni di un trifase da un generatore monofase.

Telaio

I generatori, qualsiasi sia la loro tipologia, possono essere incassati in un telaio di tubolare metallico oppure racchiusi in un case di materiale plastico rigido.

Modelli aperti

Si tratta dei modelli classici nel quale il motore e le diverse componenti sono esposti. Spesso questi modelli possono anche essere “carrellati“, ovvero dotati di ruote e un trolley, un vero e proprio manubrio per il trasporto. Hanno un peso minimo di circa 15 kg, a cui va aggiunto il peso del pieno di carburante. Usati solitamente per l’agricoltura e il fai da te, sono i modelli più economici.

Modelli con case

Generalmente il case è presente sui modelli inverter e su quelli di fascia alta. Il case protegge il motore, ma soprattutto le parti elettriche dell’invertitore. Essendo compatti, questi modelli possono anche essere alti 40 cm e larghi circa 60 cm, come una valigetta, con un peso che si aggira sugli oltre 15 kg.

Generatore di corrente telaio
La forma è ideale per essere trasportata in viaggio in camper o in barca. Spesso il tubo di scarico può essere allungato tramite prolunga. I modelli con case hanno una certa impermeabilità, in alcuni casi anche IP 23: ciò significa che possono prendere un po’ di pioggia, ma non per troppo tempo, motivo per il quale sono spesso venduti con una copertura in nylon per ripararli.

Modelli con copertura in metallo

Si tratta dei modelli immediatamente più grandi. Tecnicamente sono anche questi portatili, e il funzionamento è identico, ma vengono usati in modo più stanziale, tenuti appena fuori casa, vicino all’uscita del garage o in una tettoia apposita all’esterno. Non sono impermeabili e solitamente sono attivati a chiave, e non a corda. Malgrado la grandezza sono anche questi carrellati, ma spesso una persona da sola potrebbe avere delle difficoltà a spostarli.

Rumorosità

Leggere il valore in decibel è estremamente importante per non ritrovarsi con un generatore di corrente troppo rumoroso da utilizzare. Generalmente un generatore di medie dimensioni può arrivare anche a 100 dB. Una protezione in plastica può dare ad alcuni modelli una particolare silenziosità e questi modelli sono detti “silenziati“.
I generatori senza case sono di solito più rumorosi. In genere i modelli alimentati a GPL e metano risultano meno rumorosi ed è possibile avere uno strumento che produce 2/3 kW di energia con 60/70 dB, corrispondenti al rumore di una persona che parla ci parla vicino a voce alta. Per non trovarsi con un apparecchio inutilizzabile perché rientrante in parametri definiti troppo rumorosi, quindi, è bene controllare la presenza di eventuali delibere del proprio Comune e i decibel del generatore di corrente che ci apprestiamo ad acquistare, o comunque di non usarlo negli orari di quiete.

Altre caratteristiche

Alcuni modelli particolarmente moderni introdotti sul mercato presentano funzioni aggiuntive che possono rivelarsi interessanti per gli utenti più esigenti.

  • Sistema antiribaltamento: una valvola per le fuoriuscite di carburante, quando il generatore non è perfettamente in verticale;
  • Rilevazione CO2: un sensore che suona se rileva presenza di troppa anidride carbonica, con tasto di reset;
  • Bluetooth: connessione al proprio smartphone e tablet tramite app per controllare in remoto la potenza prodotta.

Accessori

Gli accessori non sono necessariamente presenti in confezione, ed è molto variabile ciò che è possibile trovare nella scatola all’acquisto. Va detto che si tratta di accessori non per tutti fondamentali, ma di cavi e piccoli utensili che possono rivelarsi utili, vediamo quali sono i più comuni:

  • Cavi: alcuni modelli contengono alcuni metri di cavo di collegamento inclusi;
  • Prese e adattatori: possono essere Schuko, universale o presa industriale a 5 poli;
  • Olio: da cambiare regolarmente, verificando che la zona geografica corrisponda alla temperatura massima di riscaldamento del liquido incluso in confezione;
  • Imbuto in plastica: per facilitare il cambio dell’olio;
  • Copertura antipioggia: per evitare cortocircuiti nei modelli inverter;
  • Chiave a tubo per la candela: per sostituirla;
  • Cavo per la ricarica delle batterie: da collegare agli appositi connettori per batteria dell’auto;
  • Adattatore USB: trasforma il cavo accendisigari in una USB.
  • Cavi di collegamento per ATS: nei modelli monofase che prevedono questo quadro esterno.

Generatore di corrente accessori

Tranne i cavi di collegamento per l’ATS, una grossa morsettiera fondamentale per il funzionamento di un generatore di grandi dimensioni, il resto degli accessori non è indispensabile ed è spesso già presente nei nostri garage. Gli adattatori o le prese sono spesso inseriti senza connessione, è quindi richiesta qualche competenza elettrotecnica di base per montarli.

Marche

Tra le tante aziende che producono generatori di corrente attive sul mercato, alcune sono tra le più grandi produttrici di motori e automobili, le rinomate Honda, Hyundai e Daewoo, che hanno dei prezzi più alti e producono anche motori per altre marche, come nel caso di Yamaha. Altri marchi affidabili sono Atima, Blackstone, TechnoGen, Valex, Goodyear, Geotech, Boudech e Einhell.

Generatore di corrente marche

Prezzi

Per darvi un’indicazione approssimativa sui prezzi, possiamo affermare che i generatori di corrente di fascia bassa si aggirano intorno ai 100 €, mentre quelli di fascia alta possono arrivare anche a 1000 €. I modelli inverter costano mediamente il 50% in più rispetto ai modelli normali, e la presenza o meno dell’accensione automatica farà lievitare ancora il prezzo.

Domande frequenti sui generatori di corrente

Quanto consuma un generatore di corrente?

Il consumo del generatore è variabile rispetto al prezzo del carburante in quel momento, considerando anche che le fluttuazioni di diesel, benzina e metano sono sempre più estreme negli ultimi anni. Senza soffermarci sul prezzo al litro del carburante, possiamo dire che un buon generatore consuma poco meno di un litro di carburante in circa un’ora di lavoro. Ovviamente si tratta di un dato indicativo, ed è sempre importante saper adattare la macchina alle proprie esigenze, ad esempio attivando le opzioni “Eco” quando necessario.

Dove collocare il generatore di corrente?

In quale punto è meglio collocare il proprio generatore di corrente? Iniziamo con il dire che se viene utilizzato per fornire energia ad uno stand di un mercatino oppure per alimentare una barca, la sua collocazione sarà obbligatoriamente all’esterno e in posizione non inclinata. L’importante è che sia collocato in ambienti aperti anche se il suo utilizzo è riservato ad una abitazione, poiché il fumo di scarico non rimanga all’interno dell’abitazione. È inoltre consigliabile evitare di posizionarlo vicino a porte o finestre, poiché le emissioni potrebbero inavvertitamente, se controvento, entrare all’interno. Infine, per evitare problemi causati dagli agenti atmosferici è possibile proteggerli con appositi involucri antipioggia.

Generatore di corrente dove collocare

Per installare un generatore di corrente servono autorizzazioni?

Per apparecchi alimentati a gasolio o benzina con potenza inferiore a 1 MW, oppure fino a 3 MW per quelli alimentati a GPL o metano, non occorrono autorizzazioni particolari. Dovrà comunque essere fatta una comunicazione all’ufficio provinciale competente per territorio. La comunicazione, da inviare con raccomandata, permetterà di verificare la conformità del modello e la regolarità di installazione. Prima di procedere con l’installazione sarà necessario attendere la risposta, che dovrà successivamente essere inoltrata all’Agenzia delle Dogane provinciali. Gli impianti con potenza complessiva superiore a 25 kW, infine, devono essere sottoposti a verifica da parte dei Vigili del Fuoco, che rilasceranno l’apposito Certificato Prevenzione Incendi. Tutti gli impianti sono soggetti a dichiarazione da inviare al Comune, all’ARPAT e alla ASL contenente il livello di inquinamento acustico ed atmosferico.

Quali sono i generatori di corrente per pannelli solari?

Non si tratta in realtà di generatori, ma di batterie o stazioni di alimentazione, pensate per immagazzinare l’energia raccolta dai pannelli solari. Non sono quindi alimentati a benzina, diesel o altro carburante. Progettati per coloro che non hanno possibilità di installare sul tetto di casa un intero impianto, le stazioni di alimentazione per il fotovoltaico posso essere collocate su un balcone, un terrazzo o in giardino. Di dimensioni generalmente ridotte, di circa 50 cm x 50 cm, questi generatori sono dotati di una presa elettrica collegabile alla rete di casa mediante un cavo, dove immettono direttamente l’energia prodotta. Sono più tecnologici dei generatori che abbiamo visto in questo articolo, hanno solitamente più prese USB, anche USB-C, e non mancano le integrazioni Bluetooth.

Come posso rendere silenzioso un generatore di corrente?

Se il vostro generatore è troppo rumoroso considerate anzitutto di cambiarlo con un modello più moderno che sia dotato di case esterno e silenziatore. Altri accorgimenti dipendono molto dal vostro utilizzo del dispositivo. Se siete in campeggio potete dotarvi di un cavo più lungo e provare ad allontanare il generatore dalla zona dove soggiornate. Se avete il gruppo elettrogeno in una casa con giardino potete provare a costruire un alloggiamento per il generatore, una sorta di casetta, che potrete anche insonorizzare leggermente con dei pannelli fonoassorbenti, a patto che ci sia abbastanza aria per far fuoriuscire il monossido di carbonio. Se invece lavorate in campagna per molte ore potrete proteggere i vostri timpani con delle cuffie da lavoro.

Domande e risposte su Generatore di corrente

  1. Domanda di Francesco | 06.08.2019 19:30

    Io dovrei usare un generatore per mandare vari elettroutensili…quale generatore consigliereste?grazie anticipatamente.

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 08.08.2019 11:27

      Se devi solo usare degli elettroutensili ti consigliamo il Daewoo GDA980.

  2. Domanda di nunzio | 30.04.2019 18:41

    i pezzi di ricambio sono disponibili e dove e in quanto tempo ?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 21.05.2019 16:28

      Per queste informazioni devi rivolgerti al produttore.

  3. Domanda di Alessandeo | 01.01.2019 18:54

    Salve, quale generatore mi consigliereste per in camper, premettendo che lo connetterei direttamente per caricare le batterie ed avere la 220

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 03.01.2019 08:55

      Per quello che ti serve ti consigliamo il Di Marzio Energy GEN-B2E.

  4. Domanda di Gesuino boschi | 27.11.2018 07:20

    Un generatore di corrente con potenza max 20v, uso domestico,può essere azionato da un motore elettrico invece che da un motore a scoppio?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 27.11.2018 10:11

      Se cerhci un generatore con meno di 20 V di potenza ti consigliamo il Daewoo GDA980. I generatori sono tutti dotati di motore a scoppio, altrimenti potresti orientarti su delle batterie.

  5. Domanda di Gigi | 05.11.2018 17:59

    Quante ore consecutive può girare senza che si rovini il motore ? Senza considerare autonomia del carburante

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 07.11.2018 17:29

      Per informazioni di questo tipo ti consigliamo di contattare direttamente l’azienda produttrice.

  6. Domanda di Sergio | 02.11.2018 10:10

    Per una campagna con televisore, computer, luci giardino 500 watt che mi consigliate, modello e marca.
    Grazie
    Buona giornata

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 05.11.2018 09:19

      Le variabili in gioco sono molte, quindi non possiamo sapere quale prodotto è più adatto alle tue esigenze. Ad ogni modo, uno dei migliori prodotti in commercio è lo Hyundai HY 3000.

  7. Domanda di Daniele Sartori | 01.11.2018 23:43

    Sto cercando un generatore ad uso domestico da collegare alla rete di casa per black out. A gas, 7/9kw, budget fino a 1500€ Quali modelli consigliate?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 05.11.2018 09:17

      Non abbiamo ancora recensito prodotti con una potenza del genere, ma ti possiamo consigliare lo Hyundai HY 3000.

  8. Domanda di Bruno | 30.10.2018 15:22

    In caso di mancanza di corrente posso collegare il generatore alla rete domestica e come?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 01.11.2018 10:15

      Sì, i generatori come il Di Marzio Energy GEN-B2E possono essere collegati alla rete di casa nell’evenienza di un black-out. Per la modalità dipende dal modello.

  9. Domanda di Lorenzo | 23.06.2018 21:58

    Fra questi nominati nel.vs articolo mi sembra che  Hyundai HY 3000 sia fra i piu silenziosi?o c è qualcosa di un po migliore con prezzo piu o meno

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 25.06.2018 08:26

      si tratta di un ottimo modello mediamente silenzioso e abbastanza efficiente.

  10. Domanda di GIOVANNI PICCINI | 02.04.2018 01:41

    Per il funzionamento di un forno a microonde su un camper quale potenza deve avere il generatore?
    Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 10.04.2018 09:59

      Bisogna regolarsi in base al wattaggio massimo del forno a microonde.